- I vasetti riciclati.
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- Le cotogne sono del giardino della mia amica, pertanto sicuramente bio.
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Grazie, sono miste pere e mele. Oli.nonna ivana ha scritto:Complimenti Oli!!!
Penso che per le cotogne (ma sono pere cotogne, queste?) ci voglia la mano maschile, sono di un duro che io non riesco!
Noi aggiungiamo le cotogne alla confettura mista, detta savòr, per dare più consistenza!
Brava!!!
Buongiorno ciancele tuttofare, con grande simpatia leggo i tuoi post, per la marmellata di cotogne, affinchè non venga troppo dura ci sono due modi di esecuzione: io la faccio con il fruttapec 1:1 (polvere gelificante) della Cameo perchè così la frutta viene cotta di meno ed ha più sapore. Sennò puoi farla con il metodo normale. Ti allego tutte e due le ricette. Se la marmellata dovesse venire troppo dura, aggiungi un pò d'acqua, mescola e fai bollire ancora un minuto. Comunque più zucchero aggiungi più dura nel tempo la marmellata. Auguri, oli1939.Ciancele ha scritto:Cara oli1939, mi son Ciancele: cogo, bambinaio, sofer, lavapiati e lavapignate diplomato. Go visto le foto dela marmelata. Una nostra vicina ne ga dado pomi codogni. De putel, durante la guera, gavevimo la famosa (e temuta) cotognata. La iera cussì dura che i la taiava col cortel a cubeti. Mi, picolo Maciste, go dovesto taiar a tochi i pomi e li go mesi a cusinar nel ENTSAFTER (estrattore di succhi?). Xe vignù fora una determinata quantità de SAFT (succo?). Mia moglie lo ga fato boir insieme con GELIERZUCKER (zucaro gelificante? gelatinizzante?) e la ga impignì i vaseti con el GELEE (jelly? gelée?). Come te ga fato ti? El nostro problema iera probabilmente un altro. Taiando i pomi, la magior parte gaveva un strato maron: STIPPEN (macchie? puntini?). Xe normal con pomi cotogni? Noi gavemo riciclado i pomi (insoma butà in scovazon tuto), quasi cinque chili. I ne li ga regalai, altrimenti se gavesimo messo a pianzer (i bori spesi per gnente). Te podaria dirme come che te ga fato ti? La preghiera xe rivolta naturalmente anca a tuti i altri che podaria darme qualche informazion. Se ocori, verzemo una nova sezion: Come erudire Ciancele. Grazie in anticipo e bona domenica.
PS: Domando scusa se go scrito in modo internazional, ma purtropo no conosso i termini, né per talian né per triestin.
Noi abbiamo le pere cotogne dall'orto-giardino della mia amica Clara e non abbiamo i pereti. Ho inviato anche la ricetta tradizionale con poco zucchero, per chi la preferisce. Io faccio da anni la marmellata con tutti i frutti ed ho avuto sempre ottimi risultati di gusto e di durata. Anche con frutti raccolti non troppo perfetti. Poi ognuno fa quello che ritiene meglio. Tanti saluti, oli1939.nonna ivana ha scritto:Ne approfitto, leggendo la ricetta, per chiedere se nelle vostre case avete sempre seguito questo metodo!
Io rimango perplessa per il fatto che vengono usati additivi e zucchero massivamente, rispetto ai metodi antichi nelle famiglie contadine, che avevano a disposizione l'ultima frutta di stagione!
Da noi si utilizzava il mosto d'uva, cotto, al quale si aggiungevano pezzi di frutta mista, anche di zucca, qualche frutta secca, buccia di arancia e limone, quando c'erano...poi seguiva una prolungata cottura che rendeva la frutta una sostanza profumata e a prova di lunga conservazione...anche per anni si avevano vasi di questo prodotto!
Serviva per i dolci invernali, per i panettoni casalinghi, io li preparo ancora, ma quelli tipici della mia zona, non quelli universalmente noti, per la grossa promozione fatta al tempo del Boom con l'utilizzo del comodo panettone milanese ben impachettato, come strenna nel pacco natalizio delle fiorenti aziende agli operai!
Io ho semplificato con lo zucchero al posto del mosto cotto, non sempre reperibile, ma non aggiungo addensanti, perché mi fanno sembrare la marmellata come quella industriale...e non è detto che la frutta mantenga il suo valore, ma penso che oggigiorno di frutta fresca ce n'è a disposizione per tutti i mesi dell'anno.
Il fatto è che essendo immersa in un mondo di frutta, certi sapori moderni proprio non mi si adattano al palato!
E a proposito di feutta...i pereti nei dintorni in buona parte sono stati abbandonati, ovvero non si è verificata la raccolta, e frotte di spigolanti hanno invaso gli spazi lungo i filari!