Carnevai de una volta
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- babatriestina
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Carnevai de una volta
Vi metto qua , come le trovo, foto di Carnevali di una volta:vissuti da me, o se ne trovo di più vecchi:
intanto la sfilata dei carri del Carnevale 1960: quell'anno sfilarono per le vie del centro:
via Carducci: la casa della galleria è in costruzione.. dopo la Cartoleria Roma, ci sono ancora i Mobili Zerial?
sempre soggetti marini..
I portici: un filobus bloccato e tutta la via ricoperta da fili
intanto la sfilata dei carri del Carnevale 1960: quell'anno sfilarono per le vie del centro:
via Carducci: la casa della galleria è in costruzione.. dopo la Cartoleria Roma, ci sono ancora i Mobili Zerial?
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"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
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Re: Carnevai de una volta
questa è una foto del 1933, dall'album di famiglia di papà, è del fotografo Demanins e mostra un gruppo in costume carnevalesco a casa di Salvo Segrè. amico di famiglia
Non ci sono persone di famiglia, quelle non le pubblico..
costumi ungheresi, sembrerebbe..
devo ripescare alcune molto più piccole ma anteriori..
Non ci sono persone di famiglia, quelle non le pubblico..
costumi ungheresi, sembrerebbe..
devo ripescare alcune molto più piccole ma anteriori..
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- nonna ivana
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Re: Carnevai de una volta
a TS, quindi!
La stessa famiglia di origine di Andrea?
Se lo vedo glielo dico, ma ormai ci ha troppo impegni, adesso poi qui in paese non lo vediamo!!!!
La stessa famiglia di origine di Andrea?
Se lo vedo glielo dico, ma ormai ci ha troppo impegni, adesso poi qui in paese non lo vediamo!!!!
ivana
la curiosità è il colore della mente
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- babatriestina
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Re: Carnevai de una volta
non credo parenti diretti: i Segrè di Andrea non so quali siano, ma sua mamma è una Luzzatto Fegiz figlia del prof Pierpaolo di cui parliamo abbondantemente nel forum. A Trieste ci sono diversi rami di Segrè, e poi ci sono pure i Segre senza l'accento finale.nonna ivana ha scritto:a TS, quindi!
La stessa famiglia di origine di Andrea?
Se lo vedo glielo dico, ma ormai ci ha troppo impegni, adesso poi qui in paese non lo vediamo!!!!
Salvatore ( Salvo) Segrè era amico d'infanzia di mio padre e credo che il nome sia stato dato semmai per omaggio e forse parentela col conte Salvatore Sartorio Segrè, quelli del Museo Sartorio, o meglio la mia impressione è che l'omonimia non sia casuale. ma zio Salvo non si sposò e ci sono ancora ma non più a Trieste i discendenti del fratello Ugo Segrè de Lindegg, oltre a discendenti delle sorelle. de Lindegg era il cognome della madre, amica di mia nonna.
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- babatriestina
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Re: Carnevai de una volta
ancora qualche foto dal vecchio album di famiglia, no, non sono parenti miei nelle foto, quelle non le posto!
le prime erano piccolissime, anni trenta, chissà che festa era, non c'è traccia di nomi o commenti:
le prime erano piccolissime, anni trenta, chissà che festa era, non c'è traccia di nomi o commenti:
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Re: Carnevai de una volta
questa coppia invece è di un ballo del 1937, credo a casa Arnstein, non so chi siano ( ne ho altre, ma proprio perchè so chi erano tralascio per la privacy)
queste deve averle fatte un fotografo professionista
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Re: Carnevai de una volta
Mi era sfuggita la tua domanda... Erano andati in via Settefontane, passato l'incrocio con la via Vergerio e vicino alla Fiera in una grandissima sede a tanti piani. Adesso però non si chiamano più Zerial ma SME, un gruppo di arredamenti di Treviso.babatriestina ha scritto: ci sono ancora i Mobili Zerial?
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Carnevai de una volta
Molto opportuno questo tema che mi permette di esporre un altro tipo di abitudini così ben ricordato, semplice e senza pretese di rappresentazione di costumi tipici o di personaggi celebri, bensì con spontaneità, ingeniutà e tanta voglia di divertirci nel contesto sociale permesso. Era l' anno 1950 in Trentino.
Sfilata di carri....non esisteva o almeno non a portata di mano.
Nelle due fotografie siamo tutte ragazzine amiche che vivevamo così il carnevale e ci accontentavamo così in questa circostanza, ma con evidente e ricordato piacere
Sfilata di carri....non esisteva o almeno non a portata di mano.
Nelle due fotografie siamo tutte ragazzine amiche che vivevamo così il carnevale e ci accontentavamo così in questa circostanza, ma con evidente e ricordato piacere
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Re: Carnevai de una volta
Trovo bellissime le bambole in queste foto. Una è molto grande! Na domanda : all'epoca della foto era normale portare i vestiti lunghi fino alla caviglia per le ragazze o erano abiti della madre quelli che indossavate? O erano costumi fatti apposta per il carnevale? Perdona la mia ignoranza, non so individuare gli anni in cui è stata scattata la foto.
Ricordo che mia madre da giovane portava vestiti lunghi fino al polpaccio, stretti in vita.
Passando di moda gli abiti(o forse le si era allargata la vita per le gravidanze) li aveva messi in bauli in soffitta e io li indossavo da bambina per travestirmi o recitare: a me arrivavano ai piedi e mi sentivo una regina.
Ricordo che mia madre mi aveva cucito per carnevale un costume da Cappuccetto rosso, che però mi arrivava alle ginocchia.
Ricordo che mia madre da giovane portava vestiti lunghi fino al polpaccio, stretti in vita.
Passando di moda gli abiti(o forse le si era allargata la vita per le gravidanze) li aveva messi in bauli in soffitta e io li indossavo da bambina per travestirmi o recitare: a me arrivavano ai piedi e mi sentivo una regina.
Ricordo che mia madre mi aveva cucito per carnevale un costume da Cappuccetto rosso, che però mi arrivava alle ginocchia.
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Carnevai de una volta
anch'io ho giocato tantissimo con gli abiti vecchi della mamma e quando son nate le figlie delle mie amiche ho regalato a loro molti dei miei abiti lunghi dei miei vent'anni. Altri, come quelli della mamma e miei da piccola sono tuttora in un baule a casa che apro in occasione di visite di amici con figli: Adler lo deve aver visto una volta.. per inciso, quest'anno ho tirato fuori e tirato, visto che era elastico abbastanza, un tutù nero e per la festa di carnevale della ia scuola di danza mi son vestita non da cigno nero, ma da "tacchino nero". Non ce ne son foto per fortuna.
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Re: Carnevai de una volta
Mandi,
come dicevo, era l' anno 1950 vissuto da me come ultimo anno in Trentino, tempo in cui vestivamo in maniera assolutamente normale vestiti, gonne, paltò fino al ginocchio.
Tutte le cianfrusaglie visibili utilizzate per andare in maschera (così di diceva....) in questo caso, sottinteso che era
tutto "quel che ghera disponibile" in tempi di magra, prestato da mamme e nonne ed adornato secondo la nostra fantasia giovane, e poco o niente di confezionato apposta.
come dicevo, era l' anno 1950 vissuto da me come ultimo anno in Trentino, tempo in cui vestivamo in maniera assolutamente normale vestiti, gonne, paltò fino al ginocchio.
Tutte le cianfrusaglie visibili utilizzate per andare in maschera (così di diceva....) in questo caso, sottinteso che era
tutto "quel che ghera disponibile" in tempi di magra, prestato da mamme e nonne ed adornato secondo la nostra fantasia giovane, e poco o niente di confezionato apposta.
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Re: Carnevai de una volta
Scusa sai Elisa, non c'entra niente col Carnevale...ma una foto può essere osservata secondo molteplici punti di vista..
Osservando i vestiti trovo interessante la lunghezza delle gonne.Se guardo i vestiti nelle foto di mia mamma, che nell'anno 1950 aveva 17 anni, noto che nessun vestito da lei indossato(compreso quello da sposa, di poco successivo)arrivava fino alle caviglie , ma nemmeno alle ginocchia.
I suoi vestiti anni 50 arrivavano deliziosamente al polpaccio, stretti in vita,un poco a campana oppure cadevano morbidi. i vestiti se li confezionava da sola, seguendo la moda. Se un vestito te lo fai da solo, costa uguale, moda o non moda.
Sua madre fino agli anni 70 continuò a vestire abiti lunghi , neri.
Perciò osservo che sono molto belli ed interessanti i vestiti smessi usati in foggia carnevalesca, probabilmente appartenuti a tua madre o tua nonna.
Osservando i vestiti trovo interessante la lunghezza delle gonne.Se guardo i vestiti nelle foto di mia mamma, che nell'anno 1950 aveva 17 anni, noto che nessun vestito da lei indossato(compreso quello da sposa, di poco successivo)arrivava fino alle caviglie , ma nemmeno alle ginocchia.
I suoi vestiti anni 50 arrivavano deliziosamente al polpaccio, stretti in vita,un poco a campana oppure cadevano morbidi. i vestiti se li confezionava da sola, seguendo la moda. Se un vestito te lo fai da solo, costa uguale, moda o non moda.
Sua madre fino agli anni 70 continuò a vestire abiti lunghi , neri.
Perciò osservo che sono molto belli ed interessanti i vestiti smessi usati in foggia carnevalesca, probabilmente appartenuti a tua madre o tua nonna.
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Re: Carnevai de una volta
nei primi anni '60 le gonne arrivavano rigorosamente sotto il ginocchio e chi ne scopriva almeno una parte .. era considerata almeno da me un po' scostumata. le vecchie però portavano abiti poco sopra le caviglie. Le gonne come dici tu anni 50 a metà polpaccio ampie erano gli abiti new look di Dior, che la mamma faceva imitare da una sartina. Ne ho un paio ancora conservati in quel fatidico baule.
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Re: Carnevai de una volta
Beata te che li conservi...e potresti anche scoperchiare quel baule...per noi. Io ho solo le foto.
Mia mamma credo abbia riadattato e rimodernato i suoi vestiti tante volte.L'ho sempre vista con un ago in mano...Cambiava la moda e lei modificava il modello. L'ha fatto anche per me diverse volte.
Con tessuto abbondante puoi accorciare e tagliare e creare. Anche vestiti per recite o carnevale.
Co le me minigonne de la Mary Quant...c'era poco da tagliare...
Mia mamma credo abbia riadattato e rimodernato i suoi vestiti tante volte.L'ho sempre vista con un ago in mano...Cambiava la moda e lei modificava il modello. L'ha fatto anche per me diverse volte.
Con tessuto abbondante puoi accorciare e tagliare e creare. Anche vestiti per recite o carnevale.
Co le me minigonne de la Mary Quant...c'era poco da tagliare...
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Antoine de Saint-Exupéry
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