Cari amici, ho letto il post di Ciancele, cioè quello scritto dalla sua anima nera:
Ciancele ha scritto:Nini, me dispasi. Fate forte e fala rabiar! Se le babe le vol che crepemo, noi NO CREPEMo par farle rabiar! Parchè te credi che son rivà a otantasie? Manca ancora pochi giorni. No ghe dago el gusto de dir, co' la parla de mi, el mio povaro difonto. La tua ara, xe difonta!
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Xe el stress che ne mantien sani. Sani (in questo caso significa: Tanti saluti).
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Ma dove avrà imparato quelle espressioni? Di sicuro no all’azione cattolica, quand’era aspirante vice-capogruppo, e nemmeno quando frequentava l’istruzione del catechismo. Perdonategli. Spero che in un momento lucido, apiretico, si penta anch’esso.
Perché Iddio perdona a chi
si pente di aver commesso un peccato, anche veniale.
Invece Iddio castiga chi non
riconosce di aver commesso un errore.
Spero di aver tradotto bene in lingua italiana queste poche righe.
Purtroppo il raffreddore, mi sembra di aver letto nel vocabolarietto il termine “marantiga”, non fa differenza tra la parte buona e quella cattiva e colpisce tutte e due. Adesso capirete perché l’altra mia metà (non quella dolce!!
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) non mi sia molto simpatica.
Auguro a tutti voi un buon fine settimana ed a Nini Naridola in particolare che vinca la squadra del suo cuore.
Un cordiale saluto (dalla metà buona di Ciancele).