Triestin (e italian) oggi e ciacole de linguistica

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babatriestina
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Re: Dialeto

Messaggio da babatriestina »

PeterG ha scritto: [Eran gli Umanisti al epoca del Rinascimento che scopersero il vero Latino. C'è una bella storia del grande umanista Erasmus, forse il miglior latinista dell' epoca. Quando visitò l'universita di Oxford nel 1498, il rettore della università gli fece un orazione in 'Latino' in suo onore. Alla fine Erasmus si alzò e disse "Mi dovete scusare, Rettore, ma non capisco l'Inglese". :-D

Da quel tempo Oxford cambiò la 'vecchia' pronuncia di Latino e introdusse quel che ancor si chiama the new pronunciation.
noi la chiamiamo pronuncia classica o qualcosa del genere- ma a scuola non credo la usino.
Erasmo fece qualcosa di simile col greco, i greci ci ridono quando pronunciamo il greco con la pronuncia erasmiana! :-D
un po' come noi, mi ricordo che ai tempi in cui il latino era ancora in uso, prima del Concilio, quando dell'Alto Adige in su sentivamo dire
Quam laudant Angheli atque Arcangheli dal prete che recitava il prefazio :-D


Capuzi garbi

Re: Gadgets per la Facoltà di Architettura

Messaggio da Capuzi garbi »

AdlerTS ha scritto:Dal sito dell'Università de Trieste

....La Facoltà intende promuovere la propria immagine con la realizzazione di gadgets destinati principalmente agli studenti. anni....
Ciameme al'antica, ma orco dindio, nissun xe piu` bon de usar parole come agegi, strafanici o cosa so` mi, che bisogna sempre doprar sto remengo de lingua inlese? E questo proprio de un'universita` de una cita` che se credi tanto italiana!


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Ara che xe tuto cussì: le Rive no xe più rive ma Waterfront, co no i sa più cosa propro i tira sempre fora el Off shore che una volta xe motoscafi e un'altra xe una roba esentasse :-D , a scola i muli ( o i insegnanti per lori) devi presentar el Portfolio che no xe el portafoglio, anche se cole tasse i ne lo svoda, po gavemo el sardon-day, el family-day, e oggi i fa el vaff-day...contro i politici . E cussì avanti... ben co i scriveva in francese iera ancora pezo, perchè in francese l'ortografia conta, e no i la rispettava mai.. me ricordo cossa che me dava fastidio una foto osées visto che osées xe femminile plurale, ma chi che ga letto Photos osées 8 al plurale ga pensado che quel va ben in tuti i casi. :evil:


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

mula alabardata ha scritto:co so qualcosa de più, ve digo! :wink:
Grazie e benvenuta. :-D

Per el discorso dell'esterofilia linguistica in italia, xe una partida persa perché i comincia za a scola a insempiarli :(


ffdt
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Re: Gadgets per la Facoltà di Architettura

Messaggio da ffdt »

Capuzi garbi ha scritto:[...]parole come agegi, strafanici[...]
si, ma te vol meter la facolta` che domanda de farghe un cuatro strafanici? ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ... vignisi fora una fraxe tipo:

Codice: Seleziona tutto

La Facoltà intende promuovere la propria immagine con la realizzazione di cianfrusaglie
c'o i ga per forza de scriver robe ridicole no i pol farlo s'ceto perche`, a punto, fusi ridicolo ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D


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Tirabaralla
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Messaggio da Tirabaralla »

Mah...dipende...si possono chiamare omaggi pubblicitari, piccoli omaggi a tema, etcetc ^_^

(adesso mi aspettano allo studio di marketing, devo scappare...lol)


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Re: Gadgets per la Facoltà di Architettura

Messaggio da Ender »

ffdt ha scritto:

Codice: Seleziona tutto

La Facoltà intende promuovere la propria immagine con la realizzazione di cianfrusaglie
Si può dire anche "oggettistica" o "accesssori", ma effettivamente "gadgets" esprime meglio il concetto.

Sul problema dell'esterofilia linguistica devo dire che effettivamente ci sono delle situazioni in cui l'Italiano non ha proprio delle parole per esprimere determinati concetti, e quando ha qualcosa si tratta magari di un espressione lunga o ambigua.

Ad esempio per identificare la cartellina, quaderno, diario (o qualsivoglia modo lo si voglia chiamare) contenente una raccolta delle migliori cose realizzate da un artista, in bella forma, a scopo dimostrativo per presentarsi ad eventuali committenti o datori di lavoro, è più facile chiamarla "book" o "portfolio". "Libro" o "portafoglio" o "cartellina", sono ambigui e necessiterebbero di spiegazioni (a volte, imbarazzanti; a seconda dei casi per il soggetto o per l'interlocutore) atte a spiegare con quale significato della parola abbiamo usato.

Il Triestino invece si presta meglio a questo genere di costrutti. Tanto più che il termine "strafanici", seppur lievemente spregiativo, identifica quasi meglio di "oggettistica" e "accessori" gli oggetti identificati dalla parola inglese "gadgets".
Non a caso a Trieste abbiamo potuto creare il riuscito "sardon-day" laddove in Italiano si è dovuto ricorrere ad una mal riuscita abbreviazione, "vaff-day".

Tutto questo mi fa venire in mente la postfazione di "La coscenza di Zeno".


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Capuzi garbi

Messaggio da Capuzi garbi »

Si, si e poi si arriva ad usare parole fasulle o di recente invenzione come supportare invece di sostenere, di leggere i giornali che invece di scrivere, per esempio, sorpresa, scrivono choc (abbrevviativo di cioccolato) mentre protrebbero almeno adoperare se proprio e` obbigatorio, il vocabolo shock. Nel calcio non esiste piu` il rigore ma l'arbitro assegna il ( o e` la) penalty.

Attenti che non accadda in Italia quello che e accaduto agli italiani d'Australia, dove uno non usa piu` la pala o la vanga ma adopera la spada o la sciabola.

Uno non lavora in fabbrica ma ha trovato posto di lavoro in fattoria, mentre i contadini lavorano sulla farma e sono chiamati ovviamente farmisti.

E non so se lo sapete, ma in questa nazione nessuno ha genitori ma soltanto parenti, mentre se sono di grossa famiglia hanno molti relativi.

C'e` una signora che faceva parte di questo sito che amava scrivere in questa maniera.

Debbo continuare?

No, perquanto limitato grazie al poco uso, preferisco, quando devo usare l'italiano, adoperare quello che conoscevo 47 anni fa. :lol: :lol: :lol: :lol:


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Tirabaralla
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Messaggio da Tirabaralla »

"choc" è francese.
Non tutto è inglesismo ^_^

Cmq, penso che il mescolìo delle lingue sia normale e più accettabile per chi vive una prte della sua vita in una nazione ed un'altra lunga parte in un'altra...credo che sia una cosa che viene naturale se non si sta molto attenti mentre si parla/scrive.

Su quello che dice End non sono d'accordo..penso che sia, invece, più che altro una questione di abitudine. Si usano moltissime parole straniere per concetti esprimibilissimi in italiano...perchè fa "fino"!
In un certo senso sembra meno ridicola una parola ridicola in inglese che la medesima in italiano. A Firenze per "gadgets" abbiamo "aggeggi" o "aggeggini" se vuoi essere gentile. E se per il "book fotografico" o alti tipi di "book" si fosse da sempre usato "libro" o "raccolta" oggi non ti sembrerebbe così strano, quella parola avrebbe anche quella accezione e morta lì. Questo per la mia percezione, quantomeno.


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Capuzi garbi

Messaggio da Capuzi garbi »

Tirabaralla ha scritto:
Su quello che dice End non sono d'accordo..penso che sia, invece, più che altro una questione di abitudine. Si usano moltissime parole straniere per concetti esprimibilissimi in italiano...perchè fa "fino"!
In un certo senso sembra meno ridicola una parola ridicola in inglese che la medesima in italiano. A Firenze per "gadgets" abbiamo "aggeggi" o "aggeggini" se vuoi essere gentile. E se per il "book fotografico" o alti tipi di "book" si fosse da sempre usato "libro" o "raccolta" oggi non ti sembrerebbe così strano, quella parola avrebbe anche quella accezione e morta lì. Questo per la mia percezione, quantomeno.
D'accordo il 100%


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Ender
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Messaggio da Ender »

Ma io non dico che va sempre bene.

Solo che, nel caso del "book", il nostro "libro" o alternative non vengono riconosciute come significanti quella cosa. Se io, accordandomi per un appuntamento con un potenziale committente, dico « Ok allora domani ti porto a vedere il mio libro. » lui, probabilmente, mi risponderebbe con tono un po' seccato « Libro? ... No, scusa. Non ci siamo capiti io cercavo un disegnatore! ». Purtroppo, la parola per esprimere quel concetto, in Italiano non esiste. O, se esiste, è stata dimenticata. Ma, non tanto dagli addetti ai lavori (anche se io non la conosco), quanto da quelli con cui dobbiamo interloquire. Purtroppo si deve cercare anche di andare incontro ai potenziali committenti. Non posso certo mettermi a fare le precisazioni su sta cosa a ogni colloquio, altrimenti non lavoro più. E così succede che la lingua si trasforma.

Altra cosa sono i "farmisti" o cose simili. Ma penso sia inevitabile essendo così lontani dalla patria.

In quanto invece alle parole inglesi isate perché fa figo o fino, beh! Li sono d'accordo pure io che non serve a nulla. Ma è anche vero che è un normale fenomeno storico. Un tempo andava di moda il Francese e si usava quello. Ora va di moda l'Inglese.
È vero che esistono tanti esempi bizzarri. Come il commesso del negozio di vestiti, che per descrivermi gli abiti che stavo provando, diceva « Questo ha una portabilità molto comfort. », « Questo è un capo molto fashion. » :shock:


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

I linguaggi tecnici o di settore sono sempre stati intrisi di forestierismi. Penso che nessuno di noi si scandalizza per il fatto che Beethoven o Von Karajan usassero le parole "andante con moto" o "allegro con brio" nel comporre o dirigere la musica. Trovo, invece, scioccamente sciovinistico che i francesi si ostinino a chiamare octet e logiciel il byte e il software.

E poi tutte le lingue sono piene di parole mutuate prima da altri idiomi e poi deformate alla moda della lingua stessa: fa parte dell'evoluzione della lingua (albicocca è nata come latina, malum precoquum, è andata in Arabia dove è diventata al barquq ed è tornata qui come albicocca appunto).

Voi avete parlato di parole prese da lingue straniere, ma avete mai notato quante volte vengano, in Italia, usate parole italiane a sproposito: trascendentale per trascendente (trascendentale è una parola tipica della filosofia di Kant ed ha un significato completamente diverso), quantizzare invece di quantificare (la quantizzazione è la suddivisione in quantità discrete dell'energia nella fisica dei quanti), ma soprattutto epicentro invece di centro (l'epicentro della rivolta è ... il CENTRO della rivolta è ... epicentro è la proiezione sulla superficie della terra del centro di un terremoto che è qualche chilometro più sotto).

Sono usi impropri che pian piano entrano nel linguaggio comune e alla fine finiscono sul vocabolario. Pensiamo ad aqua che è diventato acqua e consoliamoci: così va il mondo,

La lingua è viva e si trasforma continuamente: prendiamone atto e accettiamo con gioia il fremito di orgoglio nazionale che proviamo, andando in giro per il mondo, quando troviamo le parole pizza e spaghetti. :wink:


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Messaggio da ffdt »

sono piccolo ma crescero ha scritto:[...] il fremito di orgoglio nazionale che proviamo, andando in giro per il mondo, quando troviamo le parole pizza e spaghetti [...]
per poi notare che, se mangiati, spesso non hanno alcuna parentela con quello che, pure omonimo, si trova a casa nostra ;-D

con bona paxe de la facolta` de architetura ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D ;-D


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Ender
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Messaggio da Ender »

Oltre a "pizza" e "spaghetti" aggiungo "Caffé Nero" (c'è una catena in England), "capuccino", "espresso".

Sono andato su e mi hanno detto tutti che l'Italiano, da loro, fa figo! :shock:

Sono rimasto stupefatto. Certo sono tutti convinti che gli Italiani sono "pizza, spaghetti e mandolino" e del nord conoscono a malapena Venezia, ma non mi lamento troppo. Ma se si aspettano che mi metto a cantare "O sole mio" per fervore patriottico gli canto piuttosto "El tram de Opcina". :wink:


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Messaggio da Nona Picia »

Voi parlate degli inglesi, ma anche i tedeschi non sono male....
capiert per capito e cannibalen per cannibali sono solo un piccolo esempio.


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"

"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Messaggio da Tirabaralla »

Che la lingua si trasformi...va bene, è chiaro ed ineluttabile.
Che si imbarbarisca...non è detto debba essere accettato sempre a capo chino (in questo discorso i barbari non sono "gli stranieri"...lo intendo diversamente...qui si direbbe "che si sciupi").
Il confine non lo conosco io e credo con sicurezza nemmeno alla Accademia della Crusca (E' qua dietro a dove abito...vado a chieder loro un parere? :P)...però tra trasformazione e sputtanamento un qualche confine ci deve pur essere.

Detto ciò, due note:

Io e L. che siamo d'accordo! :-o (domani nevica) ^_^
End, avrei voltuo vedere la tua faccia davanti al "molto fashion", pagherei per vederla! E anche per vederti vestito fashion :)


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Gadgets

Messaggio da Coce »

Trovo l'argomento divertente, se no saria cussi' serio de far pieta'.
Son d'acordo pienamente con Lucio. Me go za espresso su sto tema in precedenza, e penso che ste' rovinando una dele piu' bele lingue del mondo ( almeno per noi Italiani) con espressioni che qualche volta no le xe corette gnanche in Inglese. Andara' a finir che parlare' un PIDGIN Italian, (El Pidgin xe quela lingua che parla i Nativi dela Papua-Nuova Guinea dove xe un poco de Inglese e tanto del suo idioma).
secondo mi saria anda' ben se l'anuncio del'Universita' saria sta' espresso
nel modo seguente: (Un Gruppo di Idee per la facolta' di Archittetura)
L'espression GADGETS no xe indicativo per quel che i intendeva perche
Gadgets signica proprio aggeggi, cianfrusalie, gingilli ecc... La maniera giusta in Iglese de usar le proprie qualificazioni, capacita', o passata storia de progeti portai al termine xe el RESUME', E PER MOSTRAR LE PROPRIE OPERE (You do not show your Book, but you show your WORK. Ciao Coce :-)


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Espressioni

Messaggio da Coce »

Anche se semo Triestini, no xe de far certi paragoni:

[/b]O SOLE MIO xe un vero goiello de poesia musical Italian e el xe conosu' e apprezza' in tuto el mondo.
EL TRAN DE OPCINAProbabilmente el xe de provenienza Tedesca
come musica, e el xe conosu' solo che de noi. Ciao Coce. :-)


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Re: Gadgets per la Facoltà di Architettura

Messaggio da macondo »

Ender ha scritto: Ad esempio per identificare la cartellina, quaderno, diario (o qualsivoglia modo lo si voglia chiamare) contenente una raccolta delle migliori cose realizzate da un artista, in bella forma, a scopo dimostrativo per presentarsi ad eventuali committenti o datori di lavoro, è più facile chiamarla "book" o "portfolio". "Libro" o "portafoglio" o "cartellina", sono ambigui e necessiterebbero di spiegazioni (a volte, imbarazzanti; a seconda dei casi per il soggetto o per l'interlocutore) atte a spiegare con quale significato della parola abbiamo usato.
Penso che il termine portfolio sia probabilmente il piú preciso quando si riferisce alla raccolta delle migliori realizzazioni di un artista, di un fotografo, o illustratore o disegnatore grafico. Portare o richiedere il portafoglio crea senz'altro confusione..(Cossa? Ghe devo pagar el pranzo? :wink: )


Capuzi garbi

Re: Espressioni

Messaggio da Capuzi garbi »

Coce ha scritto:Anche se semo Triestini, no xe de far certi paragoni:

[/b]O SOLE MIO xe un vero goiello de poesia musical Italian e el xe conosu' e apprezza' in tuto el mondo.
EL TRAN DE OPCINAProbabilmente el xe de provenienza Tedesca
come musica, e el xe conosu' solo che de noi. Ciao Coce. :-)
Giustamente no credo che se possi paragonar el tram de Opcina con le composizioni del maestro napoletan Edoardo de Capua, scritor fra l'altro anca de Maria Mari` e I te vurria vasa` melodie cantade per tuto el mondo dove che la grande musica xe aprezada ( o nel caso de Bryan Adams anche dove che oviamente el zercava de mazarla :lol: :lol: )


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