babatriestina ha scritto:[...] navi in canal xe entrade fin che no i ga bloccado i ponti [...]
si, ma i vapori de linea i iera tropo grandi e le barche pice de carigo le xe restade a vela fin a dopo la seconda guera mondial ... sai trabacoli ghe iera
babatriestina ha scritto:[...] vaporetto nel Otocento [...]
che mi sapio el canal el iera zona de comercio, e no credo che ghe fusi vapori cusi` pici per andarghe dentro ... i me paresi antieconomici, ma poso xbaliarme
babatriestina ha scritto:[...] go sentido doprar la parola "vapori" in general per navi[...]
credo che cuei a vela i vigniva ciamadi co ' 'l suo nome ... barcheti, pieleghi, trabacoli, e cusi` avanti
babatriestina ha scritto:[...] come fazeva manovra i velieri [...]
de precixo no so, ma no me meraviliasi tropo de scoprir che i se moveva a forza de brazi o zucadi co' i cavai
Ghe go dà una scorsa a tute le foto del canal e me son acorto che no xè sta mai messi in particolar i mascheroni che una volta spudava acqua e che i xè in testada verso S.Antonio.
Provedo a colmar sta lacuna: prima un dei due mascheroni col suo riflesso e dopo, più in grande solo el riflesso e solo el mascheron.
ffdt ha scritto: ma no credo che in canal gabi mai ormegiado i vapori e gnanca che ghe ne fusi za in te 'l '700 ;-:-)
.......... velieri no xe una parola triestina e mi go sentido doprar la parola "vapori" in general per navi, senza andar tropo a discuter se veramente i gaveva el motor.
La parola "vapor" per mi la implica l'esistenza de un motor. Inveze una parola generica xe "barca", usada anche per le navi.
"El xe rivà in barca" podessi voler dir sia barca che nave.
E po' "Quela maledeta barca...." no iera de sicuro una barcheta.
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
Che magnifiche foto che me gavevo perso. Mi no go ancora rivà a legerme tuto el forum.
[i]Liliana[/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
babatriestina ha scritto:zoomando un poco, go un dettaglio delle tacche del mareografo del canal
La stessa trasmission de tele 4, "Curiosità", che citavo da un'altra parte ieri segnalava che lo zero segnado dal mareografo del ns. canal de Ponterosso fungeva da punto de riferimento per tutta la cartografia elaborada nell'Impero AU ! Ponterosso ombelico del mondo.
Sì, questo xe vero, però no per Ponterosso, quel "zero" xe vecio e no se usa più dal 1875.
La quota 0 per tutto il territorio dell'ex'Impero Austro-Ungarico, più Serbia e Montenegro, xe el punto che xe stado scelto come 0 nel 1875 e che se trova sul Molo Sartorio a Trieste. Se lo pol veder materializzado da un grosso ciodo.
Dopo il 1945 però, i paesi con territori dell'ex Impero, finidi nell'orbita sovietica, come Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia ga dovudo cambiar punto, e usar el livel de Kronstadt, inveze de Trieste.
Kronstadt, che fa parte della Russia, se trova sull'isoletta de Kotlin davanti a San Pietroburgo.
Questo però solo per quel che riguarda l'altimetria. Per quel che riguarda i rilievi cartografici del territorio, le coordinate geodetiche de riferimento per Trieste, ancora usade, xe la zima del monte Krim, a sud-ovest de Lubiana.
Questo "zero" oggi in Italia val per i territori orientali ex-asburgici, cioè le province de Trieste, de Gorizia, e 12 comuni della provincia de Udine che iera parte della Contea de Gorizia e Gradisca.
El stesso "zero" val anche per tutta l'Istria e la Carniola.
Infatti in Slovenia, ad esempio, tutta la parte sud usa el zero del monte Krim, come noi, inveze la parte stiriana più a nord-est usa il monte Schöckelberg nella Stiria austriaca, e il Prekmurje (Ungheria fin al 1918) usa el zero della torre dell'osservatorio de Budapest, come la Croazia e la Slavonia. La Dalmazia usa inveze el campanil de S.Stefano a Vienna. Le province de Trento e Bolzano usa el campanil de una cesa nel centro de Innsbruck.
Ma tornando all'altimetria nel resto dell'Italia inveze se usa la quota zero de Genova, usada anche dalla Svizzera, mentre la Francia usa Marsiglia e la Germania, Amsterdam.
L'Union Europea sta tentando de far usar Amsterdam a tutta l'Europa.
1382-1918 ha scritto:
La quota 0 per tutto il territorio dell'ex'Impero Austro-Ungarico, più Serbia e Montenegro, xe el punto che xe stado scelto come 0 nel 1875 e che se trova sul Molo Sartorio a Trieste. Se lo pol veder materializzado da un grosso ciodo.
Sta robe me par come quando che per le carte geografiche ognidun gaveva un meridian de riferimento, che imagino i fazeva passar per la propria capital..
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
babatriestina ha scritto:[...] navi in canal xe entrade fin che no i ga bloccado i ponti [...]
si, ma i vapori de linea i iera tropo grandi e le barche pice de carigo le xe restade a vela fin a dopo la seconda guera mondial ... sai trabacoli ghe iera
babatriestina ha scritto:[...] vaporetto nel Otocento [...]
che mi sapio el canal el iera zona de comercio, e no credo che ghe fusi vapori cusi` pici per andarghe dentro ... i me paresi antieconomici, ma poso xbaliarme
babatriestina ha scritto:[...] go sentido doprar la parola "vapori" in general per navi[...]
credo che cuei a vela i vigniva ciamadi co ' 'l suo nome ... barcheti, pieleghi, trabacoli, e cusi` avanti
babatriestina ha scritto:[...] come fazeva manovra i velieri [...]
de precixo no so, ma no me meraviliasi tropo de scoprir che i se moveva a forza de brazi o zucadi co' i cavai
Bona...note a tute/i,
ma se no' xe "velieri",'stì quà cosa xe secondo voi?
Ciau ciau, sempre con tanta simpatia, Lela.
Il vero "giusto" è colui che si sente sempre per metà colpevole dei misfatti altrui!
babatriestina ha scritto:e mentre che el nostro ZoomCulex metti le sue bele foto romantiche del Canal, mi, in variante giornalistica, ve metto le brutture: questo xe un giorno che me go sporto in Canal e go fotografado el fondo: la prima foto xe coi colori naturai, la seconda xe corretta cussì se vedi meo le porcherie che xe dentro: ma no i lo draga mai? i podessi far archeologia urbana contemporanea, dentro... chissà se no xe piatti de inizio secolo?
le go messe pice, perchè no le xe bele.
Su un canton del Ponterosso, xe anche un mareografo o come che se ciama, ma el xe cussì sbiadido che le mie foto no ariva a farlo veder..
Da una nota del comune di Trieste:
Avrà luogo domani pomeriggio (sabato 13 giugno), “mirata” sulla parte centrale dello storico Canale di Ponterosso – tra via Roma e via Trento -, ma con possibili “estensioni” anche fino allo sbocco finale del braccio acqueo teresiano, l’“Operazione Canale Pulito”, un intervento di pulizia del fondale organizzato dalla Holiday s.a.s.-Divisione Ecologia e dal Comune di Trieste-Assessorato Sviluppo Economico e Turismo in collaborazione con Acegas-Aps.
All’iniziativa, che è stata presentata ieri in Comune dall’assessore Paolo Rovis e dal “manager” della Holiday Marino Mennuni, parteciperanno con il concreto intervento dei loro associati il Sub Sea Club Trieste e l’Aquafun Diving Academy di Trieste i cui subacquei si immergeranno per individuare e recuperare quanti più possibili oggetti e materiali “impropri”, caduti o gettati in Canale da vandali sconsiderati.
Uno degli scopi della “Operazione” è infatti anche quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di rispettare tutti fondali marini, a cominciare da quello simbolicamente più vicino e “interno” alla nostra città, appunto il Canale di Ponterosso.
Nel dettaglio, l’iniziativa scatterà attorno alle ore 14.30 con una breve presentazione, cui seguirà immediatamente, alle ore 15, l’inizio delle immersioni. Il termine delle operazioni subacquee è stato fissato verso le 17.30. Da allora e fino alle 18.30 avrà luogo la raccolta dei rifiuti “pescati” e il ripristino e lavaggio dell’area interessata; alle 19, chiusura della giornata con la distribuzione di un attestato e un meritato rinfresco finale per i partecipanti.
Nel complesso, le operazioni saranno svolte da due squadre di volontari: una formata dai subacquei che scandaglieranno il fondale e asporteranno i rifiuti, e una seconda che provvederà allo stoccaggio del materiale recuperato, sistemandolo in appositi cassonetti. E’ previsto l’utilizzo, con spinta a remi, di due gommoni e di una barca come mezzi di appoggio nonchè di un’autopompa del Corpo Pompieri Volontari di Trieste per la pulizia finale delle banchine. Verrà anche allestito un “punto informativo” dove gli organizzatori illustreranno alla cittadinanza le finalità dell’insolita iniziativa, volta a stimolare un doveroso rispetto per tutto l’ambiente in generale e per il mondo marino e acquatico in particolare. Sponsor ufficiale della manifestazione è l’emittente Radioattività.
“Si tratta di un’operazione sinergica – ha sottolineato in proposito l’Assessore comunale allo Sviluppo Economico Paolo Rovis – in quanto la messa in atto di un concreto intervento a tutela dell’ambiente si sposa a un’esemplare e quanto mai attrattiva azione di sensibilizzazione ecologica della cittadinanza, con l’obiettivo finale di valorizzare nel loro complesso gli aspetti architettonici e paesaggistici della città e la sua immagine a livello turistico”.
Il manager della Holiday, Marino Mennuni, nel ringraziare l’Amministrazione Comunale per il sostegno all’iniziativa, ha ricordato come la manifestazione si svolga in quasi perfetta concomitanza con l’annuale “Giornata Mondiale dell’Ambiente”, istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che viene celebrata ogni 5 giugno contemporaneamente in più di 100 paesi nel mondo.
Anche la locale Capitaneria di Porto ha dato il suo appoggio all’”Operazione”.
Bongiorno babaTS,
bele e interesanti - anca se degradanti, par la nostra meravigliosa Trieste - le foto che te gà postado: complimenti!
Ma no' se podarìa far 'na petizion in Comun o al Demanio parciò che i neti suserio?
Ciau ciau, sempre con simpatia; Lela.
Il vero "giusto" è colui che si sente sempre per metà colpevole dei misfatti altrui!