

qua si vede la direzione della strada romana che punta allo spazio fra le colonne coperta da anni e che si suppone fossero di una porta cittadina

GARUM: mia moglie che ha fatto il classico sapeva cosa fosse il garum, io vile meccanico che ha fatto lo scientifico no e pensavo che fosse un errore di battitura per grano.Per i pochi ignoranti come me riporto la definizione del Georges Calonghi del 1942:babatriestina ha scritto: gio 20 giu 2024, 17:54 frammenti di lucerne, come dappertutto, con decorazioni, che gli esperti datano e ne riconoscono la provenienza. Frammenti di anfore di terracotta, che provano che la zona ( vicina al porto romano) era sede di traffici, probabilmente contenevano, vino, olio o garum, le tre specifiche esportazioni romane.
Una specie di colatura di alici, insomma.Georges Calonghi dizionario della lingua latina vol. I Dizionario Latino Italiano ed, Rosenberg e Sellier (1942)pag. 1149 ha scritto:"salsa costosa (intingolo), che si preparava con molti piccoli pesci marinati, partic. collo scomber. Hor., Sen ed al..
Ma 'sai de mal!!babatriestina ha scritto: ven 21 giu 2024, 9:34 no lo go mai gustado e gnanca nasado del vivo ma dele descrizioni doveva esser roba tipo sardoni in savor andai de mal.
Epigrammi Libro III 77.
Non ti piacciono, o Betico, né la triglia né il tordo, non ti soddisfano mai né la lepre né il cinghiale, non ti dànno gusto né le focacce né le fette di torta, la Libia non manda per te le faraone né la Colchide i fagiani: divori capperi, cipolle nuotanti in una nauseante salsa di pesce e polpa di prosciutto di cui non ci si può fidare, sei ghiotto di acciughe e di pezzi di tonno marinato dalla bianca pelle, bevi vino trattato con la resina e rifiuti il falerno. Ho il sospetto che tu abbia non so quale segreta malattia di stomaco: come potresti infatti, o Betico, mangiare questo putridume?