Stelle sugli edifici

Regole del forum
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
Avatar utente
macondo
Distinto
Distinto
Messaggi: 2669
Iscritto il: dom 25 dic 2005, 18:54
Località: London, UK

Messaggio da macondo »

Anch'io mi ricordo vagamente di una stella luminosa sul Mercato Coperto.
Credo, ma forse mi sbaglio, che fosse stata installata in occasione di una processione (nazionale?) della Madonna (Stella Maris?)

Che non fosse pure un simbolo religioso quella sulla Stazione per qualche altra iniziativa degli anni 30?


Avatar utente
babatriestina
senator
senator
Messaggi: 41572
Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
Località: Trieste, Borgo Teresiano

Messaggio da babatriestina »

macondo ha scritto:Madonna (Stella Maris?)
questa è una buona motivazione per metterla su una barca, più che su una stazione o un mercato coperto!


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Avatar utente
1382-1918
citadin
citadin
Messaggi: 829
Iscritto il: ven 18 apr 2008, 6:24
Località: Trieste

Messaggio da 1382-1918 »

E a conferma del fatto che non si trattava per niente di una sfida, anche perchè sarebbe stata ridicola vista la sua entità, ho chiesto ad un amico esperto di barche, e mi ha confermato che le barche sulla ex pescheria centrale, nient'altro sono che bragozzi chioggiotti, cioè delle imbarcazioni dell'800 tipiche di Chioggia presso Venezia.

Così sono andato a cercare in Internet, ed in pochi secondi mi è apparsa questa immagine:

Immagine

E questa spiegazione sulle decorazioni:
Un tempo lo scafo dei bragozzi veniva abbellito con varie decorazioni. A prua erano dipinte ad olio figure alate nell’atto di suonare la tromba, dette ànzoli (Angeli), o soggetti sacri, insieme, ai lati, alle pesséte che, se contornate o incorniciate, dette bòli. Scopo di questi dipinti era, ovviamente, quello di ottenere la protezione dei Santi o della Madonna. Altri dipinti piuttosto comuni erano: colombe bianche col ramo d’ulivo, dischi solari, piccoli occhi (questi ultimi di chiaro significato apotropaico). Si tratta di tradizioni di origine cristiana o egiziana. Spesso i pescatori chioggiotti personalizzavano le loro imbarcazioni con disegni geometrici molto semplici sulle fiancate e sulle impavesate o con a prua stemmi o bandiere relativi al luogo di provenienza. Gli Angeli (Anzoli) erano dipinti di solito da qualche pescatore provetto nel disegno, che era appunto chiamato el pitoréto dei Anzoli. Sui bragozzi chioggiotti si vedevano sovente riprodotte immagini dei Santi Patroni, della Madonna della Navicella, della Passione di Gesù, di San Giorgio ecc. Altre pitturazioni si potevano osservare all’interno dello scafo, a prua e a poppa. A prua appariva un proprio e vero dipinto a olio, mentre sui parapetti dei boccaporti si ammiravano soggetti vari, a seconda della fantasia dei pescatori. A poppa la tradizione voleva che fosse dipinto, all’interno della murata, il nome del proprietario e la località di provenienza con nel mezzo un crocefisso, mentre all’esterno, sui fianchi, si riproduceva il nome della barca contornato da fantasiose cornici. Alcuni hanno visto in queste decorazioni del bragozzo una religiosità frammista ad elementi sacri e di superstizione, quando non si arrivava persino all’inserimento di antichissimi elementi paganeggianti. Tali erano nel concetto e nell’uso il pentàcolo (stella a 5 punte con raggi convergenti al centro oppure un cerchio che inscrive una stella), il vellus in uso nelle imbarcazioni più vecchie, i trabaccoli e le tartane, l’ òculus (figurante nelle imbarcazioni egizie e fenice oltreché sulle navi romane con funzione magica) e il penèlo, di cui si parlerà oltre. Questi erano gli ornamenti decorativi più comuni che apparivano un tempo nelle imbarcazioni chioggiotte.


Avatar utente
serlilian
distinto
distinto
Messaggi: 1697
Iscritto il: sab 10 mag 2008, 21:03
Località: T.L.T.

Messaggio da serlilian »

Io ricordo i bragozzi con gli occhi, forse per vedere la strada per tornare a casa?


[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]

Torna a “Architetura triestina”