Germania: Lipsia
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Re: Germania: Lipsia
Visto che xe una domanda musicale me inseriso de novo disendove che la B sta per si bemolle e che H sta per si naturale. (A sta per la ,e C sta per do). Ma,.....bisogna eser più precisi.Semo nel XII secolo, e alora i gnochi ga apiopado ad ogni nota una lettera dell'alfabeto grego,per la prima otava ,e po per la seconda quele in carateri latini. Due otave e cioè 16 note perchè xe l'estension de la vose umana. Poi se ga perso le letere greghe e se ga doprà solo quele latine. Guido d'Arezzo nel XII secolo per ricordarse el nome delle lettere el cantava un inno dedicado a San giovanni in cui ghe iera solo sette versi ,e ogni inizio de verso cominciava con le silabe che dopremo noi latini : do re mi fa sol la si . (el do se ciamava ut e sicome el iera el unico che finiva per consonante a la fine qualche secolo dopo i lo ga trasformà in do che sta per dominus). Tra un tono e l'altro,cioè tra una nota e l'altra no xe uno spazio sudivisibile a metà a far el mezzo tono,xe una serie de raporti tra frazioni, per cui ghe xe el diesis che vol dir 1/2 tono su,e cioè el xe più vizin a la nota superiore ,e el bemolle che vol dir 1/2 tono sotto,ma elo xe più vizin a la nota de cui semo partidi. Ste robe no esisti sul pianoforte dove che i toni xe spacadi giusto a metà ,e saria le note sui tasti neri.El piano xe un strumento ben temperà. I tedeschi cosa fa ,a la letera latina i ghe zonta una desinenza es per dir che xe bemolle e una desinenza is per dir che xe diesis,noi ghe metemo inveze el segno b e #. Cusì per i gnochi esisti un Cis che saria do# e un Ces ,(che no xe quel che se pensa ),ma xe un dobemolle .La roba se complica ulteriormente. La scala no xe fata de tute distanze de toni ,ma esisti anche delle distanze de mezo tono che non vien ciamade con diesis o bemolle,e queste se trova tra el mi e el fa (tra E e F) .Sicome esisti anche un mezo tono tra el la e el si ,e i gnochi i ghe disi A e B ,e corispondi a la-sibemolle. Ma el semitono ogi ,e no semo più nel medio evo ,el se trova tra el si naturale e el do .E alora i gnochi per meter i puntini su le u , i ga ciamà el si naturale che va al do co la letera H.
Se se rivadi a legerme fin qua se bravi e coragiosi.
Per cui BACH vol dir : sibemolle,la,do,si naturale.
Cusì giusto per far un poca de confusion ve digo che anche i inglesi ciama o ciamava le note col nome de le letere ,ma la H noi la conoseva perchè,digo mi ,i le ga ereditade più tardi quando che el semitono iera tra el si e el do, e quindi per lori A B C xe : la ,si do.
Se se rivadi a legerme fin qua se bravi e coragiosi.
Per cui BACH vol dir : sibemolle,la,do,si naturale.
Cusì giusto per far un poca de confusion ve digo che anche i inglesi ciama o ciamava le note col nome de le letere ,ma la H noi la conoseva perchè,digo mi ,i le ga ereditade più tardi quando che el semitono iera tra el si e el do, e quindi per lori A B C xe : la ,si do.
- babatriestina
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Re: Germania: Lipsia
la prima che dicisono piccolo ma crescero ha scritto:Scusa, nel senso di "Bah" o nel senso di ruscello?babatriestina ha scritto:sono piccolo ma crescero ha scritto:Per Bach, concordo con l'opinione di un amico pianista che si limitò a dire "il nome è anche la mia opinione".
E grazie Pieretto che te ne ga spiegado , anche se no me ricorderò ala fin tuta la corripondenza dele note. Mi iero restada ai tasti del pianoforte, che za me fazeva strano che i usassi do nomi ( el precedente diesis e el successivo bemolle, che spreco!) per un stesso tasto nero e po me irritava la dissimmetria che fra alcuni tasti bianche el tasto nero ghe xe, e fra altri no. Ma mi son sempre stada stonada, e no fazzo testo.
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Re: Germania: Lipsia
Sì, bisogna essere coraggiosi...
Spero di averci capito qualcosa, piuttosto! !
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ivana
la curiosità è il colore della mente
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Re: Germania: Lipsia
Leggendo questo stimolante topic, sono stata attratta dalla musica che traspira osservando i monumenti dei "grandi "compositori citati.
Ma chissà cosa si deve avere nella testa per scrivere delle note e delle sinfonie immortali...Grazie per le spiegazioni musicali, oltre per le bellissime foto illustrative ed esplicative della città.
La statua di Bach è posta davanti a quella di Mendelssohn (del resto quest'ultimo non è nato a Lipsia, ma ci è morto, scegliendola quindi come città adottiva).
Io mi attirerò gli strali di qualcuno, ma sono una romantica, ed adoro la musica di Mendelssohn.
Questa è la mia sonata preferita, la Barcarola veneziana e l'ho scoperta sentendola suonare dai miei figli.Ogni volta mi commuove. L'audio non è perfetto e non so bene come suona la musicista, so solo che la invidio profondamente.
http://www.youtube.com/watch?v=JdgMkB1F ... re=related
Ho letto su un libro che Mendelsohn suonò a Trieste, credo nel 1819. Ne sapete qualcosa?
E come mai scrisse , lui, un tedesco, le "Barcarole"?
Poi, qualcuno mi suggerisce un brano di Bach particolarmente bello?
Mandi
Ma chissà cosa si deve avere nella testa per scrivere delle note e delle sinfonie immortali...Grazie per le spiegazioni musicali, oltre per le bellissime foto illustrative ed esplicative della città.
La statua di Bach è posta davanti a quella di Mendelssohn (del resto quest'ultimo non è nato a Lipsia, ma ci è morto, scegliendola quindi come città adottiva).
Io mi attirerò gli strali di qualcuno, ma sono una romantica, ed adoro la musica di Mendelssohn.
Questa è la mia sonata preferita, la Barcarola veneziana e l'ho scoperta sentendola suonare dai miei figli.Ogni volta mi commuove. L'audio non è perfetto e non so bene come suona la musicista, so solo che la invidio profondamente.
http://www.youtube.com/watch?v=JdgMkB1F ... re=related
Ho letto su un libro che Mendelsohn suonò a Trieste, credo nel 1819. Ne sapete qualcosa?
E come mai scrisse , lui, un tedesco, le "Barcarole"?
Poi, qualcuno mi suggerisce un brano di Bach particolarmente bello?
Mandi
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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- babatriestina
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Re: Germania: Lipsia
A me di Mendelssohn è sempre piaciuto il concerto per violino. E poi alla Società dei Concerti scoprii i suoi trii. Una volta era popolare soprattutto la Marcia Nuziale.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Germania: Lipsia
Mi fa piacere di aver trovato una persona a cui piaccia la musica di Mendelssohn. Hai per caso sentito parlare a Lipsia della sorella? Si chiamava Fanny, amava la musica ed era una brava artista. Ma suo padre le disse : “La musica forse diventerà la sua (di Felix) professione, mentre per te può e deve essere solo un ornamento.”
Quelli erano i tempi...per le donne.Morì a Berlino, nel 1847, a 42 anni, e fu un personaggio affascinante, ricca di talento.Felix morì sei mesi dopo. Addoloratissimo , le dedicò il Quartetto op. 80 in fa minore, da allora chiamato "Requiem per Fanny".
Io comunque son convinta che in qualche libro devo aver letto che Mendelssohn suonò a Trieste, nel ritorno dal suo viaggio in Italia, prima di recarsi a Venezia. Cercherò...
ciao e ancora grazie
Mandi
Quelli erano i tempi...per le donne.Morì a Berlino, nel 1847, a 42 anni, e fu un personaggio affascinante, ricca di talento.Felix morì sei mesi dopo. Addoloratissimo , le dedicò il Quartetto op. 80 in fa minore, da allora chiamato "Requiem per Fanny".
Io comunque son convinta che in qualche libro devo aver letto che Mendelssohn suonò a Trieste, nel ritorno dal suo viaggio in Italia, prima di recarsi a Venezia. Cercherò...
ciao e ancora grazie
Mandi
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Re: Germania: Lipsia
Clara Schumann, però...mandi_ ha scritto:Mi fa piacere di aver trovato una persona a cui piaccia la musica di Mendelssohn. Hai per caso sentito parlare a Lipsia della sorella? Si chiamava Fanny, amava la musica ed era una brava artista. Ma suo padre le disse : “La musica forse diventerà la sua (di Felix) professione, mentre per te può e deve essere solo un ornamento.”
Quelli erano i tempi...per le donne.
Mandi
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Re: Germania: Lipsia
Una trentina di anni fa il Movimento Sociale Italiano aveva adottato una sua sinfonia (l'Italiana naturalmente ) come musica che accompagnava gli annunci elettorali che un'automobile faceva girando per la città. Mi sono sempre chiesto se sapessero, allora, che Mendelssohn era ebreo...
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)