Johann Strauss riesce a comprendere, meglio di quanto facciano tutti gli altri compositori, che i viennesi non sono soddisfatti ma sono felici nonostante tutto
Adesso tanti non xe ne sodisfati ne felici

Attenzione: la Turchia era davvero un "impero oppressivo delle nazionalità", l'Austria non lo era per nulla. La Turchia (quella imperiale, ma anche quella di Atatürk) ha commesso quello che, insieme all'Olocausto nazista e allo sterminio indonesiano di Timor Est, è considerato il più grande genocidio della storia moderna e contemporaneo: quello degli Armeni (ma anche degli Assiri, dei Greci...). L'Austria non ha mai fatto nulla di tutto questo. Paragonare la Porta alla Duplice sarebbe come paragonare un omicidio a un buffetto sulla guancia...babatriestina ha scritto:Una nemesi storica: prima della prima guerra mondiale, Austria Ungheria e Russia vedevano come "gran malato d'Europa" la Turchia e cercavano di rosicchiarla, e alla fine della guerra Austria Ungheria e Turchia furono entrambe smembrate come "imperi oppressivi delle nazionalità"
mah, adesso stanno rivalutando anche la Turchia ottomana, che viene descritta meno intollerante di quanto non lo sia nella letteratura ( le pile di teschi, gli impalamenti..): il genocidio degli Armeni risale alla fine, dalla venuta su dei Giovani Turchi in poi, prima gli armeni facevano parte delle tante etnie dell'impero, che vaevano trovato un "modus vivendi". Certo, il Sultano, Califfo per i musulmani, non si rivolgeva paternamente "ai miei popoli",lo stile era ben diverso, ma per diversi secoli le diverse etnie sono riuscite a convivere abbastanza serenamente. Poi il risveglio delle nazioni, dalla Grecia del 1821 in poi, ha presentato la storia un po' in stile "risorgimentale".Maximilian ha scritto: [
Attenzione: la Turchia era davvero un "impero oppressivo delle nazionalità", l'Austria non lo era per nulla. La Turchia (quella imperiale, ma anche quella di Atatürk) ha commesso quello che, insieme all'Olocausto nazista e allo sterminio indonesiano di Timor Est, è considerato il più grande genocidio della storia moderna e contemporaneo: quello degli Armeni ...
Beh, non possiamo negare che gli ottomani (e prima di loro i selgiuchidi), ancora prima della conquista di Costantinopoli (che, anche stando ai cronisti neutrali, fu un avvenimento orribile) si erano rivelati in tutta la loro ferocia, e certamente non hanno portato fiori nell'Europa conquistata. Si hanno comunque notizie di atrocità ottomane attraverso i secoli: non sono notizie "risorgimentali", ma iterate testimonianze continuate delle atrocità turche. I pogrom anti-armeni, tanto per tornare in argomento, iniziano ben prima della venuta dei giovani turchi: nell'Ottocento se ne contano molti, e in varie città dell'Armenia. La dinamica dei genocidi "a macchia di leopardo' dell'Ottocento è molto simile: i turchi decidono di fare "pulizia etnica" di una città armena, si radunano fuori dall'abitato; al suono di uno strumento a ottoni (probabilmente un corno, se non ricordo male), i massacratori penetrano in città e iniziano a uccidere. Con i giovani turchi queste procedure sono state portate all'estremo, ma esistevano già.babatriestina ha scritto:mah, adesso stanno rivalutando anche la Turchia ottomana, che viene descritta meno intollerante di quanto non lo sia nella letteratura ( le pile di teschi, gli impalamenti..): il genocidio degli Armeni risale alla fine, dalla venuta su dei Giovani Turchi in poi, prima gli armeni facevano parte delle tante etnie dell'impero, che vaevano trovato un "modus vivendi". Certo, il Sultano, Califfo per i musulmani, non si rivolgeva paternamente "ai miei popoli",lo stile era ben diverso, ma per diversi secoli le diverse etnie sono riuscite a convivere abbastanza serenamente. Poi il risveglio delle nazioni, dalla Grecia del 1821 in poi, ha presentato la storia un po' in stile "risorgimentale".Maximilian ha scritto:
Attenzione: la Turchia era davvero un "impero oppressivo delle nazionalità", l'Austria non lo era per nulla. La Turchia (quella imperiale, ma anche quella di Atatürk) ha commesso quello che, insieme all'Olocausto nazista e allo sterminio indonesiano di Timor Est, è considerato il più grande genocidio della storia moderna e contemporaneo: quello degli Armeni ...
stiamo andando un po' OT, ma in fondo parliamo di storia.. la conquista di Costantinopoli del 1453 fu orribile, ma altrettanto o peggio si dice della conquista del 1204 da parte dei crociati (e dei veneziani), non per questo diremo che i veneziani siano stati degli orchi; riporto un passo dell Storia dei Balcani ed Il Mulino Edgar Hoesch:Maximilian ha scritto: della conquista di Costantinopoli (che, anche stando ai cronisti neutrali, fu un avvenimento orribile)
Mah, il 1204 peggio del 1453? Non direi... certamente Dandolo e soci furono colpevoli di atrocità indescrivibili... ma c'è una differenza: le atrocità del "signore di un quarto dell'impero romano" e dei suoi compari furono concentrate nei giorni del Sacco; quelle turche proseguirono. Poi: dall'impero latino, i bizantini ebbero la possibilità di liberarsi; l'occupazione turca è, invece, divenuta definitiva. Certo, dopo la fine dell'impero latino i costantinopolitani usavano dire "meglio il turbante del sultano che il cappello del Cardinale"... ma penso che i superstiti del 1453, dopo aver provato sulla propria pelle il primo copricapo, abbiano buttato a mare quel detto.babatriestina ha scritto: la conquista di Costantinopoli del 1453 fu orribile, ma altrettanto o peggio si dice della conquista del 1204 da parte dei crociati (e dei veneziani)
(io non parificherei i selgiuchidi medievali agli ultimi sultani ottomani- per esempio la figura degli ultimi sultani è ancora presentata spesso in ottiche molto diverse una dall'altra- vedi il libro su Abdul Hamid di Michele di Grecia)
dal Web:AdlerTS ha scritto:Sempre dallo stesso libro de François Fejtő:AdlerTS ha scritto: Ricordemose inoltre che i confini che se iera vignudi a crear dopo el 1918 iera tuto tranne che ispiradi da un concetto de nazionalità
Questa la situazione negli stati creatisi dopo il 1918: in Ungheria vivono 550.000 tedeschi e 142.000 slovacchi. In Cecoslovacchia 6 milioni di cechi e 3 di slovacchi, 500.000 ungheresi, 500.000 ucraini e 3.000.000 di tedeschi. In Yugoslavia 500.000 ungheresi, 500.000 tedeschi, 400.000 tra turchi ed albanesi e 200.000 rumeni. In Romania vivono 2.500.000 di ungheresi, 700.000 tedeschi , 500.000 ucraini, 350.000 bulgari, 300.000 russi e 57.000 serbi.
Me fa de rider el da allora, visto che fra el 1867 e el 1918 comandava praticamente i Ungheresi e i altri boni e cuzzi! no go sotto man i dati, ma credo che a zercar un poco se trova un sacco de dispute fra slovacchi, boemi e ungheresi alla fin del ottocento. No per gnente i proponeva el trialismo...AdlerTS ha scritto: [Sale la tensione tra Slovacchia e Ungheria - Aumentati negli ultimi mesi i fenomeni di intolleranza contro la minoranza ungherese
. Una storia travagliata, quella della comunità magiara della Slovacchia, che affonda le sue radici nello smembramento dell'Impero Austro-ungarico al termine della Prima guerra mondiale. Da allora ungheresi e slovacchi vivono una difficile convivenza periodicamente macchiata da gravi atti di violenza. [/i]
Interessante questo libro in proposito:AdlerTS ha scritto: Ricordemose inoltre che i confini che se iera vignudi a crear dopo el 1918 iera tuto tranne che ispiradi da un concetto de nazionalità
Sempre dallo stesso libro de François Fejtő:
Questa la situazione negli stati creatisi dopo il 1918: in Ungheria vivono 550.000 tedeschi e 142.000 slovacchi. In Cecoslovacchia 6 milioni di cechi e 3 di slovacchi, 500.000 ungheresi, 500.000 ucraini e 3.000.000 di tedeschi. In Yugoslavia 500.000 ungheresi, 500.000 tedeschi, 400.000 tra turchi ed albanesi e 200.000 rumeni. In Romania vivono 2.500.000 di ungheresi, 700.000 tedeschi , 500.000 ucraini, 350.000 bulgari, 300.000 russi e 57.000 serbi.
Chissà quando lo impareremo!babatriestina ha scritto: Ecco cosa costa una vittoria. Il sangue dei nemici è sempre sangue umano. La vera gloria è risparmiarlo