Nel dicembre 1819 tornarono
Gerolamo e Caterina e dopo un breve soggiorno a
palazzo Romano
comprarono una villa che è nota come
Villa Necker, dal console ginevrino a cui la vendettero nel 1827
e qui nacquero
Matilde 1820 e
Girolamo ( Plon Plon) 1822
ma nel 1823 si stabilirono a Roma
Carolina invece tornò a Trieste nel medesimo 1823 e comprò da Felice Baciocchi la villa di Campo marzio che prese il nome di Villa Murat e qui sua figlia Luisa Murat si sposò col Conte Giulio Rasponi di Ravenna, nel 1832 si trasferirono a Firenze
Morta Elisa nel 1820, il vedovo Felice e i figli rimasero a Trieste fino al 1826 anno in cui andarono a vivere a Bologna
La loro figlia
Elisa Napoleona Baciocchi aveva sposato a Firenze un nobile marchigiano Filippo Camerata da cui si separò dopo aver avuto un figlio
Napoleone Carlo Felice e tornò a vivere a a Trieste fra Villa Murat e Villa Vicentina. Il figlio passò al servizio di Napoleone III ma nel 1853 si uccise. Elisa Napoleona visse ancora un po' a Trieste e dintorni, ma nel 1868 vendette la tenuta di Villa Vicentina a Napoleone III e lasciò Trieste la tenuta passò al principe Imperiale, poi all'imperatrice Eugenia che la la vendette nel 1919
Palazzo Romano venne abbattuto nel 1936 per far posto al condominio di via Diaz,
casa Gadolla Duma venne abbattuta molto prima, 1907, per la costruzione della Banca un tempo Commerciale ( piazza della Repubblica di fronte alla ex RAS)
E Clotilde e Plon Plon? matrimonio non molto felice, seguirono le sorti del Secondo Impero, ebbero tre figli e poi si separarono
I tre figli Vittorio Napoleone, luigi Napoleone e Letizia: il primo venne designato come erede dei titoli imperiali dal principe imperiale ( Napoleone IV) per testamento prima di partire per la guerra in Africa, sposò la principessa belga Clementina; il secondo fu ufficiale nell’esercito italiano e Letizia sposò un duca d'Aosta. Si dice che Plon Plon, alla morte nel 1891, al cognato Umberto I dicesse "
Non dimenticate Trieste, la mia patria", furono tutti sepolti coi Savoia a Superga.