il merito è di MacondoAngiolina ha scritto:opsforse pensavi a quello segnalato da baba.
Propaganda
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- babatriestina
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Che belle cartoline, Ernesto! 
Le collezioni tu o hai trovato le foto sul web?
Io colleziono cartoline a.u., specialmente della Marina da guerra, ma ho anche tantissime cartoline di propaganda di diversi Paesi. Un giorno o l'altro aprirò un topic, mettendole a confronto.

Le collezioni tu o hai trovato le foto sul web?
Io colleziono cartoline a.u., specialmente della Marina da guerra, ma ho anche tantissime cartoline di propaganda di diversi Paesi. Un giorno o l'altro aprirò un topic, mettendole a confronto.
[i]Liliana[/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
No, niente collezioni, solo ricerche sul web. Quando leggo qualcosa di interessante, mi sono abituato a fare qualche ricerca. Con il tempo sto prendendo pratica e scopro cose sempre più interessanti, addirittura che un mio parente era il protagonista di un certo fatto storico descritto in modo anomimo, e la storia che sta saltando fuori mi sembra ancora più interessante dell'originale.
idem per le cartoline, dopo avere letto degli spunti interessanti su qualche libro, avevo perso qualche ora per cercare cartoline di propaganda per farmi un'idea.
a volte perdo un sacco di tempo, comunque meglio che guardare la TV
, almeno imparo qualcosa.
idem per le cartoline, dopo avere letto degli spunti interessanti su qualche libro, avevo perso qualche ora per cercare cartoline di propaganda per farmi un'idea.
a volte perdo un sacco di tempo, comunque meglio che guardare la TV

intanto che mi postavo qua, un illustre concittadin stava fazzendo la stessa roba sul forum de cime e trincee, vardè el link:
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=9038282
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=9038282
Re:
Pecà che no gabi avudo seguito queste due discussioni. Me tocherà propio meterme de bona volontà e cominciar a postar mi un poooooche de cartoline de propaganda.ernesto93 ha scritto:intanto che mi postavo qua, un illustre concittadin stava fazzendo la stessa roba sul forum de cime e trincee, vardè el link:
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=9038282
Purtropo go temporaneamente un computerin picio picio e xe un poco scomodo passar al scanner le cartoline e postarle, anche perchè de là bisogna salvarle de qualche altra parte.
A proposito, Imageshack no se usa più. Che altro sito se pol usar per hostar imagini?
[i]Liliana[/i]
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- babatriestina
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Re: Re:
imagestime finora no ga tradido, anche se ogni tanto scondi tutto, ma stemo mettendo a punto un album direttamente collegado al forumserlilian ha scritto: A proposito, Imageshack no se usa più. Che altro sito se pol usar per hostar imagini?

"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Propaganda
Bellissima idea! 

[i]Liliana[/i]
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Re: Propaganda
giugno 2010, mosta sulla propaganda al Museo Storico Italiano della Guerra a Rovereto

notizia completa

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Mal no far, paura no gaver.
Re: Propaganda
Chi parlava di pace a quei tempi lo doveva spesso fare di nascosto. Purtroppo ci sono sempre stati i delatori, quelli che sentivano come un dovere di patria riferire ai propri capi persino se un prigioniero aveva orientamento filo austriaco o filoitaliano o addirittura se aveva assimilato idee bolsceviche durante la prigionia. E molti prigionieri italiani tornati in patria dovettero subire altra prigionia (vedi Asinara ecc.)A proposito,avrei parecchi da prendere a schiaffi anche di questi tempi, per svariati motivi...E l'Austria non centra niente...Come va con la crisi lì da voi?
- Allegati
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- manif1[1].jpg (36.21 KiB) Visto 4890 volte
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Propaganda
In questi giorni al Museo di via Torino c'è una di manifesti ma soprattutto cartoline, " gli Unni-- e gli altri" che mostra una ampia collezione di questo tipo d i cartoline, ne ho viste parecchie di quelle soprariportate.
Ma vi metto piuttosto la foto di un grande pannello che riporta una poesia di guerra di allora

che mostra il clima alquanto teso e che devo dire che vedo purtroppo riecheggiare in interventi contemporanei da parte di alcuni triestini che leggo ad esempio su Facebook.
Una seconda osservazione, forse non sono stata accurata, ma vedo che la quasi totalità delle cartoline di guerra se la prendono con Francesco Giuseppe, di meno ( da parte italiana) col Kaiser Guglielmo, ma non ne ho visto finora nessuna cattiveriosa dei confronti dell'imperatore Carlo.
Ma vi metto piuttosto la foto di un grande pannello che riporta una poesia di guerra di allora

che mostra il clima alquanto teso e che devo dire che vedo purtroppo riecheggiare in interventi contemporanei da parte di alcuni triestini che leggo ad esempio su Facebook.
Una seconda osservazione, forse non sono stata accurata, ma vedo che la quasi totalità delle cartoline di guerra se la prendono con Francesco Giuseppe, di meno ( da parte italiana) col Kaiser Guglielmo, ma non ne ho visto finora nessuna cattiveriosa dei confronti dell'imperatore Carlo.
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Re: Propaganda
ah la rima con mazzo !
Per quel che riguarda la porpaganda contro l'Imperator Carlo, credo che all'epoca, senza television e poche foto sui giornai, i volti ghe metessi un poco de più tempo a diventar noti. Tanto valeva quindi andar avanti col povero nostro Franz che jera un volto molto ben riconoscibile.
Immagineve l'incarico a Monti de adesso: coi mezzi dell'epoca ancora non savessimo che faccia che el ga o quasi !

Per quel che riguarda la porpaganda contro l'Imperator Carlo, credo che all'epoca, senza television e poche foto sui giornai, i volti ghe metessi un poco de più tempo a diventar noti. Tanto valeva quindi andar avanti col povero nostro Franz che jera un volto molto ben riconoscibile.
Immagineve l'incarico a Monti de adesso: coi mezzi dell'epoca ancora non savessimo che faccia che el ga o quasi !
Mal no far, paura no gaver.
Re: Propaganda
Io ho visto manifesti satirici su l'imperator Carlo e letto articoli su di lui nei giornali dell'epoca. Se devo essere sincera non mi ci sono fermata tanto a leggerli o guardarli, perchè la satira non mi piace, nella storia, nè da una parte nè dall'altra.
Per mi la satira o i manifesti di propaganda sono brutti, perchè tendenzialmente cercavano (e anche oggi)di convincere la gente a picar de chi o de là. Cercavo altro, cercavo i sentimenti della gente comune, no dei governanti.
So dei soprannomi dell'imperatore Carlo, ma no voglio riportar, perchè so che li sapete anche voi e anche non vedo perchè oggi dopo tuti sti anni, dovrei prendere in giro personaggi storici o venerarli. Personaggi storici sono stati, da ambedue le parti, co difetti e qualità.Io li rispetto, magari li giudico, ma non offendo.
Non mi piace per niente l'uso che vien fatto, come dice giustamente Baba, di rifarsi al passato creando un clima teso.
Sono stufa di vedere che nella mia regione o nella vostra quando succede qualcosa, c'entra sempre "quel passato". Ieri sono stati capaci di inserirlo persino tra i commenti del "Piccolo" nei riguardi della morte di un giovane di 20 anni per incidente sul lavoro.
Anche nei blog da noi leggo meschinità.
Ma allora, tutta quelle persone sono morte o hanno sofferto per chi? Per cosa?
Per mi la satira o i manifesti di propaganda sono brutti, perchè tendenzialmente cercavano (e anche oggi)di convincere la gente a picar de chi o de là. Cercavo altro, cercavo i sentimenti della gente comune, no dei governanti.
So dei soprannomi dell'imperatore Carlo, ma no voglio riportar, perchè so che li sapete anche voi e anche non vedo perchè oggi dopo tuti sti anni, dovrei prendere in giro personaggi storici o venerarli. Personaggi storici sono stati, da ambedue le parti, co difetti e qualità.Io li rispetto, magari li giudico, ma non offendo.
Non mi piace per niente l'uso che vien fatto, come dice giustamente Baba, di rifarsi al passato creando un clima teso.
Sono stufa di vedere che nella mia regione o nella vostra quando succede qualcosa, c'entra sempre "quel passato". Ieri sono stati capaci di inserirlo persino tra i commenti del "Piccolo" nei riguardi della morte di un giovane di 20 anni per incidente sul lavoro.
Anche nei blog da noi leggo meschinità.
Ma allora, tutta quelle persone sono morte o hanno sofferto per chi? Per cosa?
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Re: Propaganda
Permettimi di dissentire un poco. Quest'estate mi sono dedicata ad un censimento di soldati di una zona piuttosto vasta.Si trovano per fortuna ancora tante persone che ricordano, trattandosi di loro parenti diretti e si trovano anche molte documentazioni.
Ho potuto verificare con certezza (e nomi e cognomi)che :
-moltissimi son dovuti partire per forza, perchè quando uno era in età di essere soldato doveva farlo.Dividerei anche questi in due categorie: fedelissimi all'imperatore, combattenti fino al 1918 e convinti che la guerra sarebbe terminata presto o costretti a farlo per timore di rappresaglie verso loro stessi o verso le loro famiglie.
- ci son stati molti volontari di guerra irredentisti, scapai in Italia per combattere sul fronte Italiano.
. ci son stati quelli che son partiti per Galizia e Serbia, capito l'andazzo, han preferito darsi prigionieri e salvar la pelle : meglio tornar vivo che morto.
- ci son stati quelli che han creduto nell'Italia e in prigionia si sono aggregati alla Missione Italiana in Russia,o in Serbia, o altrove anche come modo per tornare a casa loro.
- ci son stati quelli che han preferito tornare aggregandosi a Missioni Austriache o Slave.
.-ci son state svariate persone(molte, da quel che ho visto) che trovandosi vicine al confine, si sono dileguate riuscendo a nascondersi ed evitare la guerra. Proprio ieri ho sentito di uno che sfregandosi una pomata sugli occhi si è finto cieco, l'ha passata incredibilmente liscia ed è andato in Austria, facendo lo stalliere e ritornando sposato nel 1918 con una bella Frau.Altri sono riparati in Italia e non sono andati in guerra
Le variabili non sono finite...ma me fermo.
Tutto sto preambolo per dirti che la propaganda era necessaria, per convincere sta gente ad andare a combattere e a a fare gli eroi, quando non avevano neppure da mangiare.
Sia l'Austria- Ungheria sia l'Italia insomma avevano necessità di propaganda convincente, perchè se no le diserzioni sarebbero aumentate.
Dipingere il nemico in modo fosco, giocare sul coraggio individuale, sulla famiglia era fondamentale(i Russi magnava bambini, i Italiani iera nemici della religione rispetto alla Sacra Austria, i Austriaci iera quei che facevano altrettanto e sotometeva i popoli....
Senza la propaganda i vari Hitler, Stalin ecc.....
Insomma i le studiava ben per convincer la zent...
Ciao Mandi
Ho potuto verificare con certezza (e nomi e cognomi)che :
-moltissimi son dovuti partire per forza, perchè quando uno era in età di essere soldato doveva farlo.Dividerei anche questi in due categorie: fedelissimi all'imperatore, combattenti fino al 1918 e convinti che la guerra sarebbe terminata presto o costretti a farlo per timore di rappresaglie verso loro stessi o verso le loro famiglie.
- ci son stati molti volontari di guerra irredentisti, scapai in Italia per combattere sul fronte Italiano.
. ci son stati quelli che son partiti per Galizia e Serbia, capito l'andazzo, han preferito darsi prigionieri e salvar la pelle : meglio tornar vivo che morto.
- ci son stati quelli che han creduto nell'Italia e in prigionia si sono aggregati alla Missione Italiana in Russia,o in Serbia, o altrove anche come modo per tornare a casa loro.
- ci son stati quelli che han preferito tornare aggregandosi a Missioni Austriache o Slave.
.-ci son state svariate persone(molte, da quel che ho visto) che trovandosi vicine al confine, si sono dileguate riuscendo a nascondersi ed evitare la guerra. Proprio ieri ho sentito di uno che sfregandosi una pomata sugli occhi si è finto cieco, l'ha passata incredibilmente liscia ed è andato in Austria, facendo lo stalliere e ritornando sposato nel 1918 con una bella Frau.Altri sono riparati in Italia e non sono andati in guerra
Le variabili non sono finite...ma me fermo.
Tutto sto preambolo per dirti che la propaganda era necessaria, per convincere sta gente ad andare a combattere e a a fare gli eroi, quando non avevano neppure da mangiare.
Sia l'Austria- Ungheria sia l'Italia insomma avevano necessità di propaganda convincente, perchè se no le diserzioni sarebbero aumentate.
Dipingere il nemico in modo fosco, giocare sul coraggio individuale, sulla famiglia era fondamentale(i Russi magnava bambini, i Italiani iera nemici della religione rispetto alla Sacra Austria, i Austriaci iera quei che facevano altrettanto e sotometeva i popoli....
Senza la propaganda i vari Hitler, Stalin ecc.....
Insomma i le studiava ben per convincer la zent...
Ciao Mandi
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Re: Propaganda
Io parlavo di costrizioni, Mandi, costrizioni che certo ben rispondono anche alla tua catalogazione. C'è però da ricordare una cosa: si parla di disertori, autolesionisti, traditori, collaborazionisti in varie forme, ma poco o nulla si dice sulla consueta maggioranza silenziosa che, in vari modi, ha fatto il proprio dovere fino in fondo.
Buon Natale!
Rawa Ruska
Buon Natale!
Rawa Ruska
Re: Propaganda
Te rispondo dopo Nadal, che ades no xe l caso.
Auguri di Buon Natale!
Mandi
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Mandi
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Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Propaganda
Rawa Ruska scrive:
Men che meno mi sentirei di giudicare i loro pensieri.
Quindi possiamo solo giudicare i fatti successi.
In quella specie di lungo monologo che ho scritto sul Forum (lo chiamo Tr e Tr ) ho anche descritto un diario di un soldato che nel novembre 1918, finita la guerra, ha deposto le armi ed è tornato a casa sua con vari mezzi(a piedi, in treno ecc). Questo per me significa che ha combattuto fino all'ultimo giorno nell'esercito Austro Ungarico.
Ma qui mi fermo, perchè le variabili sono ancora talmente tante da rompersi la testa.
Chi può dire veramente cosa passava nella testa di quei soldati? Le persone che hanno combattuto fedelmente per l'A.U. fino all'ultimo, pur esprimendosi in lingua italiana e magari en dialet, che cosa pensavano? Fedelissimi all'AU, preferendola all'Italia o semplicemente gente che faceva il proprio dovere senza pensare con la propria testa?
Un pò di come la pensavano l'ho capito dai loro discendenti, perchè ancora adesso essi ricordano certi discorsi dei nonni.
A casa mia, mai sentito parlare di Austria o fede austriaca, da mio nonno. Ma i discendenti del fratello di mio nonno, anche lui prigioniero in Russia, parlano del fatto che questa persona si è trovato a disagio al ritorno, perchè si sentiva di fede "austriaca".
E così ho sentito parlare tantissime persone, che ricordano benissimo i discorsi fatti in famiglia.
Se ci pensi anche noi che discutiamo nel Forum e altrove adesso basiamo i nostri discorsi su quello che ci è stato raccontato in famiglia.
Io no, ti assicuro, perchè studiando il periodo vedo che nè l'AU nè l'Italia sono state entità angeliche. Vedi Katzenau, vedi Asinara.Vedi fucilazioni e impiccagionie prigionie d'ambo le parti. Inoltre troppo tardi mi sono interessata alla storia locale, per essere di parte.E la Storia non deve essere parziale.
Ma ho letto di tutto: da lettere commoventi per la fede italiana, a quelle di fede A.U.Perciò posso capire ora le varie nostalgie.Persino tra i nostri prigionieri in Russia ci fu chi cercò di tirarli da tre parti : A.U, Italiana e slava. E lì sì che si fece una grande propaganda....Fa conto di trovarti adesso davanti ai cartelloni , in prossimità delle elezioni....Quante promesse!
Come al solito sono prolissa . Tu dicevi che poco si parla di coloro che seguirono con fede fino all'ultimo l'AU.Intanto, se voi in regione state realizzando un censimento dei morti, alla fine penserete che si trattava di persone, di pari dignità.Superiamo perciò l'ideologia fascista che volle negare pluralità di pensiero.Ma per favore, evitiamo di continuare i rancori per via del passato.A che cosa serve?
Inoltre penso che i diari, lettere, testimonianze di figli o nipoti di persone vissute nell'epoca sono tutti importanti(a volte mi hanno commosso profondamente) : il problema è trovarli!
Mandi
Ti dirò che malgrado abbia letto innumerevoli libri con statistiche varie delle persone andate in guerra, non mi sentirei di quantificare con precisione tali numeri.C'è però da ricordare una cosa: si parla di disertori, autolesionisti, traditori, collaborazionisti in varie forme, ma poco o nulla si dice sulla consueta maggioranza silenziosa che, in vari modi, ha fatto il proprio dovere fino in fondo.
Men che meno mi sentirei di giudicare i loro pensieri.
Quindi possiamo solo giudicare i fatti successi.
In quella specie di lungo monologo che ho scritto sul Forum (lo chiamo Tr e Tr ) ho anche descritto un diario di un soldato che nel novembre 1918, finita la guerra, ha deposto le armi ed è tornato a casa sua con vari mezzi(a piedi, in treno ecc). Questo per me significa che ha combattuto fino all'ultimo giorno nell'esercito Austro Ungarico.
Ma qui mi fermo, perchè le variabili sono ancora talmente tante da rompersi la testa.
Chi può dire veramente cosa passava nella testa di quei soldati? Le persone che hanno combattuto fedelmente per l'A.U. fino all'ultimo, pur esprimendosi in lingua italiana e magari en dialet, che cosa pensavano? Fedelissimi all'AU, preferendola all'Italia o semplicemente gente che faceva il proprio dovere senza pensare con la propria testa?
Un pò di come la pensavano l'ho capito dai loro discendenti, perchè ancora adesso essi ricordano certi discorsi dei nonni.
A casa mia, mai sentito parlare di Austria o fede austriaca, da mio nonno. Ma i discendenti del fratello di mio nonno, anche lui prigioniero in Russia, parlano del fatto che questa persona si è trovato a disagio al ritorno, perchè si sentiva di fede "austriaca".
E così ho sentito parlare tantissime persone, che ricordano benissimo i discorsi fatti in famiglia.
Se ci pensi anche noi che discutiamo nel Forum e altrove adesso basiamo i nostri discorsi su quello che ci è stato raccontato in famiglia.
Io no, ti assicuro, perchè studiando il periodo vedo che nè l'AU nè l'Italia sono state entità angeliche. Vedi Katzenau, vedi Asinara.Vedi fucilazioni e impiccagionie prigionie d'ambo le parti. Inoltre troppo tardi mi sono interessata alla storia locale, per essere di parte.E la Storia non deve essere parziale.
Ma ho letto di tutto: da lettere commoventi per la fede italiana, a quelle di fede A.U.Perciò posso capire ora le varie nostalgie.Persino tra i nostri prigionieri in Russia ci fu chi cercò di tirarli da tre parti : A.U, Italiana e slava. E lì sì che si fece una grande propaganda....Fa conto di trovarti adesso davanti ai cartelloni , in prossimità delle elezioni....Quante promesse!
Come al solito sono prolissa . Tu dicevi che poco si parla di coloro che seguirono con fede fino all'ultimo l'AU.Intanto, se voi in regione state realizzando un censimento dei morti, alla fine penserete che si trattava di persone, di pari dignità.Superiamo perciò l'ideologia fascista che volle negare pluralità di pensiero.Ma per favore, evitiamo di continuare i rancori per via del passato.A che cosa serve?
Inoltre penso che i diari, lettere, testimonianze di figli o nipoti di persone vissute nell'epoca sono tutti importanti(a volte mi hanno commosso profondamente) : il problema è trovarli!
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Re: Propaganda
Mi sa che parliamo la stessa lingua, forse è solo il mezzo PC a creare incomprensioni o letture poco chiare. Concordo appieno con te su tutta la linea, Mandi.
Ciao Rawa Ruska
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Re: Propaganda
Benon, alora. Sono stata a visitare la mostra sulla "propaganda". Ho visto parecchie di queste mostre, dato che vivo anch'io in una terra di "mostre storiche", anche sulla propaganda.Questa esposizione però è stata molto interessante, veramente. Mi ha colpito una cartolina piccola ,dove donne e bambini venivano portati via...Ora mi spiace non averla fotografata, perchè non sapevo se si potesse farlo
Ciao Mandi
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Re: Propaganda
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