Rigassificatori

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bluelady
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Messaggio da bluelady »

son contro i rigasificatori: pericolose le gasiere, mastodontico el terminal de zaule e quel in mezo al golfo de questa povera trieste che n o gavesi più neanche quele 4 barche de crociera che vien adeso perchè quando riva le gasiere tuto fermo per 48 ore, neanche el veceto in barcheta pol andar perchè i ghe spara., minimi i vantagi per la città.


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Messaggio da AdlerTS »

Gavè visto la puntata de Report de domenica scorsa sul tema "Gas" ?

riporto dal loro sito:

Una volta arrivato al confine italiano [il gas], viene preso in carico dalla Snam Rete Gas, a maggioranza Eni. E distribuito attraverso una ragnatela di 30.700 chilometri. Il gas arriva da cinque ingressi: quello algerino da Mazara del Vallo, quello libico da Gela, quello russo da Tarvisio, quello del Mare del Nord dal Passo Gres. Esiste un altro porto di ingresso per il gas liquefatto via la Spezia nel GNL di Panigalia.
[...]L’anno scorso abbiamo avuto dalla Libia quasi 8 miliardi di metri cubi annuo, dall’Algeria quasi 25, dal nord Europa quasi 18, da Tarvisio circa 23, dal Gnl 3 miliardi e la produzione nazionale è stata di quasi 12 miliardi di metri cubi.


L'ENI ga in Egitto impianti de estrazion del gas: Il 60 per cento di questo gas viene mandato in Spagna. Ma perché l’Eni, che è una società italiana, non lo manda in Italia? La risposta è che il rapporto degli impianti di rigassificazione tra Spagna e Italia è di 7 a 1.

Un rigassificatore è un impianto con un grande serbatoio che ritrasforma il gas prelevato dalle navi, che lo trasportano liquefatto a meno 161 gradi, allo stato gassoso, e con il calore aumenta il suo volume di 600 volte. Oggi In Italia ne abbiamo uno solo, quello dell’Eni di Panigalia, con una capacità di 4 miliardi di mc; tre sono in costruzione: Brindisi, Portoviro di Rovigo e Livorno. Ma Il cantiere di Portoviro è in gravi difficoltà perché gli ambientalisti e gli enti locali hanno bloccato i lavori. Stop anche per il cantiere di Brindisi per una presunta tangente da 360 milioni di vecchie lire per le autorizzazioni connesse alla realizzazione del rigassificatore della British Gas.

Altri 8 sono in attesa di autorizzazione, due dei quali nel Golfo di Trieste;

Per evitare di dare i numeri a caso leggiamo le tabelle. Terminali di rigassificazione per paesi nel 2006:Belgio 1, Cipro 0, Francia 2, Germania 0, Grecia 1,Irlanda 0, Italia 1, Lettonia 0, Olanda 0, Polonia 0, Portogallo 1, Spagna 5, Svezia 0, Inghilterra 1.

Le proposte per nuovi impianti dicono: 0 per il Belgio, 1 per Cipro, 3 per la Francia, 1 per la Germania, 2 per la Grecia, 1 per l’Irlanda, 13 per l’Italia.


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Messaggio da AdlerTS »

AdlerTS ha scritto:Agenzia Reuters: E' stata firmata oggi a Zagabria l'intesa per la realizzazione dell'oleodotto che partirà dal porto di Costanza (Romania) e raggiungerà Trieste attraverso Serbia, Croazia e Slovenia, "per un totale di 1.300 km".


La costruzione dell’oleodotto Costanza-Trieste potrebbe creare ulteriori 5.000 posti di lavoro nel periodo di lavorazione del progetto. 1.000 di questi saranno a tempo indeterminato, secondo i rappresentanti del Ministero dell’Economia e del Commercio Romeno.
Continua su http://euregion.net/index.php?option=co ... &Itemid=35.


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Messaggio da AdlerTS »

Su el portalino.it i cita a loro volta Marcello Berlich de ICE.GOV.IT e i scrivi:

La costruzione dell´oleodotto Costanza-Trieste, il cui costo è di circa 4,5 miliardi di euro, è in forte dubbio. Attualmente, gli azionisti delle società che stanno realizzando il progetto, le società romene Conpet ed Oil Terminal, le società JP Transnafta (Serbia) e Jadranski Naftovod (Croazia), hanno deciso di rinviare alla fine di settembre la nomina del nuovo direttore generale, che avverrà in occasione del prossimo incontro a Belgrado. Ne ha dato notizia, in questi giorni, l´Istituto per il Commercio Estero.

Quanto al futuro del progetto, dipende dal concreto interesse degli investitori. Sarà organizzata una conferenza entro un anno dalla costituzione della società (giugno 2009). Se nei due mesi successivi alla riunione non vi sarà una concreta manifestazione di interesse da parte degli investitori, il progetto sarà definitivamente accantonato e non potrà più essere realizzato; lo ha dichiarato George Ionescu, direttore tecnico della Conpet. Per il progetto hanno mostrato interesse anche Italia e Slovenia, che dovrebbero firmare l´accordo di associazione.

L´oleodotto Costanza-Trieste (Pan European Oil Pipeline, PEOP) avrà una lunghezza di 1.400 km ed attraverserà la Romania, la Serbia, la Croazia e la Slovenia fino a raggiungere l´Italia. In tal modo il gasdotto costituirebbe una via diretta per il trasporto del petrolio dal Mar Nero verso i mercati dei Paesi occidentali.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:oleodotto Costanza-Trieste (Pan European Oil Pipeline, PEOP) avrà una lunghezza di 1.400 km ed attraverserà la Romania, la Serbia, la Croazia e la Slovenia fino a raggiungere l´Italia. In tal modo il gasdotto costituirebbe una via diretta per il trasporto del petrolio dal Mar Nero verso i mercati dei Paesi occidentali.
ma oleodotto e gasdotto no xe due robe diferenti?


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Ghe xe un dibatito publico el giorno 17 a Muja:
Allegati
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(54.62 KiB) Scaricato 106 volte


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

De oggi:
Gas dalla Russia, rubinetti chiusi nella centrale di Tarvisio

7 gennaio 2009 by redazione

malborghettoSono chiusi i rubinetti della centrale Snam di Malborghetto-Valbruna a Tarvisio (Udine). Da questa mattina il gasdotto che trasferisce buona parte del gas che arriva dalla Russia in Italia non ha visto arrivati rifornimenti. Solitamente il passaggio è di 80-90 milioni di metri cubi di gas “ma oggi - ha detto l’Eni - il blocco è stato totale”. (mp-fvg24.it)

fonte:
http://www.fvg24.it/2009/01/07/gas-dall ... -tarvisio/

da repubblica:
http://www.repubblica.it/2008/12/sezion ... -meno.html
in particolar:
Italia. Anche l'Italia è coinvolta. L'Eni ha confermato che "dall'una di stanotte si sta registrando una sostanziale interruzione del gas proveniente dal gasdotto Tag". L'Italia ha iniziato ad attingere alle proprie scorte di gas. Le misure che il ministero dello Sviluppo economico sta adottando vengono definite "normali": "Come succede sempre quando diminuisce il flusso di gas, stiamo attingendo alle scorte e stiamo aumentando gli approvigionamenti dagli altri Paesi". Per domani è comunque convocata al ministero dello Sviluppo economico una riunione del Comitato di emergenza sul gas.


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Messaggio da Nona Picia »

Sarà contenti quei che no vol el rigassificator......


Ciao ciao
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Messaggio da rofizal »

Nona Picia ha scritto:Sarà contenti quei che no vol el rigassificator......
El rigasificator xe giusto, ma perché tute le robe inquinanti devi eser fate a Trieste? (oledotto, ferriera, rigasificator, inceneritor, ecc.)

Per contro xe stade smantelade tute le industrie, quindi no xe nianche de dir che semo una cità industriale che "tra le tante fabriche" ga anche quele inquinanti.


Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
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Messaggio da Nona Picia »

Spero de no sbagliar, ma tempo fa go sentido che in Italia ghe xe zà alcuni rigassificatori, per cui no me par che sia "solo" a Trieste che i li fa. :lol:


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Messaggio da Nona Picia »

Go sentido per el tg3 che ghe xe un rigassificator al largo de Rovigo che sarà presto pronto.....Ma Rovigo ga uno sbocco al mar?


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Messaggio da Franco »

Nona Picia ha scritto:Sarà contenti quei che no vol el rigassificator......
El rigasificator no ga senso: metà del gas vien bità via per comprimer e decomprimer el gas.
Ga senso solo dove che no riva gasdoti (tipo Giappon). Ma in Italia semo pieni de gasdoti, che bisogno ghe xè de far rivar el gas via nave?

Che pò, dove lo comprassimo 'sto gas compreso? I fa tanto cine con 'sti rigasificatori, ma bisogna considerar che de l'altra parte ghe devi eser un terminal de compression... e ghe ne xè pochisimi, al mondo, e zà saturi...


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Franco ha scritto:Che pò, dove lo comprassimo 'sto gas compreso? I fa tanto cine con 'sti rigasificatori, ma bisogna considerar che de l'altra parte ghe devi eser un terminal de compression... e ghe ne xè pochisimi, al mondo, e zà saturi...
E infati pararìa che i rigassificatori esistenti comincia a gaver problemi de aproviginamento de materia prima.


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sum culex
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Messaggio da sum culex »

Me par strano che la dita che vol far sto rigassificator e no solo el nostro, savendo, se xè vero, che ghe xè tanta dificoltà de aprovigionamento, i buti via alegramente tute ste fliche, fazendo un simile investimento a svodo: penso che no costi poco tirarlo su.
ciao
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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Evidentemente anche i rigassificatori fa parte de quela categoria de opere che xe un grosso afar per chi che le fa, indiferentemente se dopo le funziona o no.


Franco
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Messaggio da Franco »

sum culex ha scritto:Me par strano che la dita che vol far sto rigassificator e no solo el nostro, savendo, se xè vero, che ghe xè tanta dificoltà de aprovigionamento, i buti via alegramente tute ste fliche, fazendo un simile investimento a svodo: penso che no costi poco tirarlo su.
Nissun mistero.
I gà dei incentivi statali, che vien riconossudi indiferentemente che el rigassificator produci opur no.
Consiglio de guardar la relativa puntata de report, da cui cito de seguito
(riferimento: per el testo, http://www.report.rai.it/R2_popup_artic ... 37,00.html, per el video, inveze, http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,RaiTre ... 85,00.html )


In tutto il mondo di questi impianti ce ne sono una cinquantina e qualche domanda per farne degli altri. Solo in Italia le domande sono 13 per fare rigassificatori, praticamente un quarto di tutti gli impianti esistenti nel mondo. Ma facciamo due conti: nel 2006 il mercato mondiale di gas liquido naturale, trasportato via nave, è stato di 210,52 miliardi di metri cubi, in buona parte verso Stati Uniti e Giappone che non possono essere raggiunti dai gasdotti. 13 ipotetici rigassificatori italiani assorbirebbero più di 100 miliardi di metri cubi di gas, praticamente la metà del mercato mondiale. Ma ce ne sta per tutti?

DAVIDE TABARELLI - PRESIDENTE NOMISMA ENERGIA
Non c’è certezza assoluta che poi ci sia il gas perché ogni impianto di rigassificazione in Italia corrisponde a monte, nei paesi produttori di gas, un impianto di liquefazione. E’ anche lì non è così facile fare impianti, non è così difficile come in Italia ma non è così facile. Pertanto, attualmente, il gas liquefatto su nave non è così abbondante e pertanto non è scontato anche se facciamo i rigassificatori trovare a condizioni economiche il gas e poi a volte può essere anche che non si trovi.

E allora dove sta l’affare per tante imprese energetiche che fanno di tutto per costruire rigassificatori in Italia se il rischio è di rimanere all’asciutto di gas? Guardiamo questa delibera, del 2005, dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas: stabilisce di incentivare nuovi investimenti remunerandoli al 10,6% per 15 anni; prospetta una funzione di hub del territorio italiano per il resto del continente europeo – in parole povere vuol dire fare dell’Italia una infrastruttura logistica per vendere gas all’estero. Ma non erano per l’emergenza nazionale? Poi con l’articolo 13 assicura, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80% di ricavi di riferimento. Significa che costruisci un rigassificatore, hai poco gas o nessuno si serve della tua struttura ma prendi lo stesso i soldi. Chi paga? Noi con la bolletta del gas.


Mi la Gabanelli la faria santa subito...


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Messaggio da AdlerTS »

Agenzia ASCA

(ASCA) - Trieste, 20 mar - ''Pieno coinvolgimento degli enti locali'' nella scelta dei siti per le centrali nucleari. Lo conferma il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che oggi sara' in Friuli Venezia Giulia per fare il punto sulle situazioni di crisi, invitato dalla Regione.
[...]
Quanto alla partecipazione italiana al raddoppio della centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, come auspicato dalla Regione Fvg, Scajola afferma a ''Il Piccolo'' di Trieste, che ''l'ipotesi non e' in contrasto con il programma nucleare italiano e si colloca in una prospettiva di collaborazioni europee che questo governo sostiene attivamente''. [...]

Il ministro si sofferma anche sui rigassificatori: uno nel golfo di Trieste, un altro a Capodistria, un altro ancora in Croazia.[...]


Ben messi, semo


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Messaggio da AdlerTS »

copio/incollo ANSA

Verra' discusso il 16 aprile dalla Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo il documento sulla presunta violazione della Legge Seveso nel progetto del rigassificatore Gas Natural di Trieste. Due petizioni su questo tema, presentate da Roberto Giurastante, coordinatore di Greenaction, sono state accorpate perche' trattano argomenti strettamente connessi. Oltre alla normativa Seveso, l'associazione ambientalista contesta la violazione della Valutazione Impatto Ambientale (Via), per l'esclusione della popolazione dal processo decisionale, e la violazione della Valutazione Ambientale Strategica (Vas) in quanto il progetto del terminale si troverebbe in conflitto con il Piano Regolatore del Porto.


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copio/incollo agenzia Reuters

BARCELLONA, 10 giugno - La controllata italiana della utility tedesca E.ON si aspetta di ottenere il via libera al rigassificatore di Trieste quest'anno.

Lo ha detto a Reuters il consigliere del gruppo E.ON Lutz Feldmann parlando a margine di un evento in Spagna.


[...]

Il terminal è pensato per avere una capacità per ricevere e immettere nella rete italiana del gas fino a otto miliardi di metri cubi all'anno di gas naturale liquefatto (gnl).

[...]


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

La dichiarazion del sindaco Dipiazza al AGI
http://www.agi.it/trieste/notizie/20090 ... sificatore
in particolar:
Trieste, 10 giu. - "A brevissimo ci sara' l'ok del Ministero dell'Ambiente per quanto riguarda il rigassificatore a Trieste". Lo ha detto, a margine della presentazione del futuro nuovo polo logistico-industriale sul canale navigabile, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. "A giorni - ha aggiunto - sara' firmato a Roma la Via (Valutazione impatto ambientale) e con cio' scattera' la grande opportunita' per Trieste di avere il rigassificatore". "Ricordo ai cittadini che sono contrari a questa struttura - ha spiegato il primo cittadino - che le petroliere non arriveranno per sempre a Trieste in quanto e' in costruzione una pipeline che partira' dal mare Nero e che baypassera' Trieste giungendo poi sino ai paesi del Nord. Per cui il rigassificatore e' una opportunita' per la nostra citta' che va colta"
.


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