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Il concetto di spartiacque
Tutti sanno cosa sia uno spartiacque. Sul vocabolario troviamo la definizione:
"Linea di displuvio che nelle catene montuose rappresenta la congiunzione dei due fianchi".
Altrove viene anche definita come
"Linea di separazione tra i versanti opposti di due bacini idrografici adiacenti".
Sembra quindi una cosa semplice e scontata, come la parola stessa, che di per sé indica "spartizione (cioè suddivisione) delle acque".
Ma è poi così?
Anzitutto vediamo come si traduce spartiacque nelle altre lingue:
Francese: ligne de partage des eaux
Inglese: watershed, water divide
Tedesco: Wasserscheide
Spagnolo: divisoria de aguas
Sloveno: razvodje
Ora, è indubbio che il mondo anglosassone ha un potenziale nettamente suoperiore in fatto di ricerche scientifiche e perciò è interessante andare a vedere se c'è qualche novità a proposito.
Troviamo subito qualcosa:
"Watershed. The divide separating one drainage basin from another and in the past has been generally used to convey this meaning. However, over the years, use of the term to signify drainage basin or catchment area has come to predominate, although drainage basin is preferred. Drainage divide, or just divide, is used to denote the boundary between one drainage area and another. Used alone, the term "watershed" is ambiguous and should not be used unless the intended meaning is made clear."
Che può tradursi:
"Spartiacque. La divisione che separa un bacino di drenaggio da un altro è nel passato stata usata generalmente per esprimere questo significato. Tuttavia, nel corso degli anni, è venuto a predominare l'uso di questo termine per indicare il bacino di drenaggio o il bacino di raccolta, anche se si tende a prefrire il bacino di drenaggio. Per indicare il confine fra una zona di drenaggio e un'altra viene usato il termine "drainage divide" (divisione di drenaggio), o solo "divide" (divisione). Usato da solo, il termine "spartiacque" è ambiguo e non dovrebbe essere usato a meno che il significato sia ben chiaro."
Apparentemente solo problemi linguistici, in realtà è probabilmente una scienza che diventa molto più complessa e sofisticata, dando al termine watershed/spartiacque una importanza accresciuta, dove la parola non indica più solo una linea di divisione, ma l'intero bacino idrografico. Si può presumere che questo sia avvenuto proprio per l'importanza data allo studio di questo aspetto. Cioè lo spartiacque viene visto come "confine" della zona in studio e quindi dopo va ad identificare la stessa zona.
Ora, se sulla idrografia (laghi e fiumi) alla luce del sole tutto sempre è chiaro e facilmente verificabile (sono passati i tempi delle spedizioni alla ricerca delle fonti dei fiumi africani), questo non si verifica quando le acque scorrono nel sottosuolo, quindi al di fuori del controllo visivo dell'uomo. In questi casi l'uomo pu verificare il percorso dei corsi d'acqua ipogei solamente con l'esplorazione o con sondaggi.
Poiché non abbiamo quindi un chiaro quadro della situazione, è difficile, ad esempio, dire se anche nel sottosuolo si possa utilizzare il concetto di watershed/spartiacque. In genere si è sempre parlato di fiumi sotterranei, immaginandoli a percorso unico, con rare perdite o aggiunte, dettate più che altro da pure combinazioni o da situazioni createsi al disopra di detti corsi. L'acqua si infiltrava nel calcare, corrodeva ed erodeva, finché, arrivata ad una certa quota, assumeva un percorso quasi orizzontale. La posizione del corso ipogeo in genere avrebbe dovuto dipendere da quello superficiale. A questo concetto caso mai si poteva aggiungere quello dell'acqua di fondo, che prevedeva un livello base al quale si sarebbe trovata comunque l'acqua, ma in forma più o meno statica.
Se invece fosse valido il concetto di watershed/spartiacque, assisteremo ad una idrografia ipogea completamente svincolata da quella superficiale e con delle regole sue proprie.
Qualche indizio in rete si trova:
"Ma ancor più straordinario il fatto che la colorazione del torrente sotterraneo lo ha messo in collegamento con due distinti sistemi di drenaggio e due differenti risorgenti: evidentemente esiste una diffluenza sotterranea e il fiume sotterraneo corre, ad un certo punto, esattamente lungo la linea dello spartiacque ipogeo. Il che è tutt'altro che frequente..."
(vedi http://www.cens.it/06f09gouffrepartages.htm)
E ancora, più approfondito:
"Le formazioni calcaree hanno una permeabilità quasi nulla per porosità, pertanto la circolazione idrica si svolge in dette formazioni in modo più o meno intenso, secondo il grado di fratturazione e di cavernosità. (...) I calcari della serie Giura-liassica sono permeabili per fratturazione e costituiscono la roccia serbatoio del sistema idrico profondo composto probabilmente da grandi bacini con spartiacque sotterranei (Geoconsult 1970).
(...) Da quando è stato rilevato precedentemente si può trarre conclusione che (...) si hanno falde idriche sovrapposte, mentre la circolazione idrica ha subito un continuo progressivo abbassamento in coseguenza del correlativo sprofondamento del livello di base carsico.
(...) L'estrema semplificazione del sistema carsico è data quindi da uno schema del tipo: bacino di assorbimento (raccolta delle acque di origine meteorica), zona di trasporto (microfessure e grotte), zona di emergenza (sorgenti di vario tipo)."
(vedi http://web.tiscali.it/no-redirect-tisca ... gonese.htm)
Torniamo ora un attimo alla superficie, e vediamo questa nota, presa dal sito http://ga-mac.uncc.edu/faculty/diemer/g ... trip2.html :
"Stream Piracy
Stream piracy can occur when there is a migration of the drainage divide. Such was the case in the Blue Ridge Mountains when the drainage divide relocated west of its original location. Streams caught in the region between the former and the current divide lines were redirect or captured, per as, by the steeper stream patterns running eastward. The new front acted like a dam preventing the flow of rivers across its high and resistant peaks."
Che tradotto:
"Furto di flusso
Il "furto di flusso" può avvenire quando vi è uno spostamento dello spartiacque (inteso come linea di drenaggio, drainage divide). Tale era il caso nelle Blue Ridge Mountains quando lo spartiacque si spostò a ovest della sua posizione originale. I flussi compresi nella zona fra il precedente e il corrente spartiacque furono indirizzati altrove o catturati, per esempio, da percorsi di flusso più ripidi che correvano verso est. La nuova parte anteriore si comportata come una diga impedendo il flusso dei fiumi attraverso i suoi alti e resistenti picchi."
Qui si parla di un fiume esterno, ma supponiamo di applicare lo spostamento dello spartiacque alla idrografia ipogea e avremo delle interessanti prospettive...
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Che il Carso sia pieno di cavità (grotte, abissi, caverne, etc.) lo sappiamo tutti, ma esattamente come queste cavità si siano formate non lo sa nessuno.
Tutti gli studi si basano sui pochi dati che conosciamo e che ovviamente rispecchiano la situazione attuale. Su come la stessa fosse una volta e su come si siano sviluppate le varie cavità ipogee (=sotterranee) vi sono alcune ipotesi, che smentiscono almeno in parte le precedenti. La realtà è molto complessa e, non potendo né vedere il passato né la situazione completa del sottosuolo, vi sono innumerevoli punti interrogativi.
Quindi si tratta di uno studio affascinante e aperto a nuove ipotesi e teorie.
E' per questo che sto cercando di "tirare le fila" delle attuali conoscenze per vedere se, oltre a ricostruire un quadro approssimativo ma più completo, si riesce a fare delle ipotesi nuove. E' un "gioco" al quale qualsiasi persona, con un poco di buona volontà e qualche conoscenza di base, può partecipare.

Credo che lo stato delle conoscenze attuali sia ben descritto in un libretto che ho comperato ieri e che porta la firma di Fabio Forti, ben noto nell'ambiente speleologico triestino. Il libro si intitola "Grotte del Carso Triestino - Genesi ed Evoluzione", ed è stato stampato dalle edizioni Lint nel 1999.
Quanto al discorso sullo spartiacque, che non è citato in questo libro, serviva ad introdurre una mia ipotesi, che peraltro mi sembra esista già, almeno per certi versi. L'ipotesi in questione è se "underground" possano esistere degli spartiacque e dei conseguenti "bacini idrografici", cioè di drenaggio o di raccolta che dir si voglia. Prima di avventurarmi personalmente, volevo rendermi conto di quello che già è stato detto o scritto a proposito.
Sto anche pensando ad altri aspetti (l'argomento mi ha sempe appassionato, anche se è rimasto parecchio tempo "nel cassetto") e se riesco a delinearli, ne potremo parlare volentieri.
continua....