libri sulla Mitteleuropa o miteleuropei

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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

angiolina ha scritto:Grassie Adler :lol:
Mi spiace, ma mi sembra tremendo.
Nessuno ha detto il contrario :P

Per curiosità, volessi saver se el messaggio alla città del luogotenente Fries-Skene in fuga che vien riportada nel libro xe reale o xe fantasia :roll:


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto: Per curiosità, volessi saver se el messaggio alla città del luogotenente Fries-Skene in fuga che vien riportada nel libro xe reale o xe fantasia :roll:
dal sito del Museo del Risorgimento, dedicato a Oberdan :-D :wink: :
La sala più interna del museo offre una serie di ritratti dei volontari insigniti della medaglia d’oro e alcuni documenti del passaggio dall’amministrazione austriaca a quella italiana tra ottobre e novembre 1918: il congedo dell’ultima autorità asburgica barone Fries-Skene, l’appello del Comitato di Salute Pubblica e il saluto del primo Governatore italiano Carlo Petitti di Roreto.
Quindi, se te va a visitar el museo te lo pol trovar e molto probabilmente el sarà come che lo ga riportado Cergoly.


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Messaggio da AdlerTS »

Mi con sto museo semo come el diavolo e l'acqua santa :twisted:

Manderò qualchidun de fiducia :-D


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto: Richard de Coudenhove-Kalergi [...] Il suo impegno in favore dell'Europa si manifesta con la pubblicazione nel novembre del 1922 del documento “Paneuropa, un progetto” - a Vienna ed a Berlino – a cui seguì, nel 1923, il libro-manifesto intitolato "Pan-Europa".

Mai visto in libreria :roll:
Go trovado riferimenti a sto libro, che a mi me risulta pubblicado nel 1924: la Pan Europa continental che el suggerissi dovessi escluder l'Inghilterra ( come che ghe piasessi a Larry, imagino).
El libro xe tradotto in italian Storia di Paneuropa , Milano 1964.esisti anche una edizion circa del 1997 (ISBN - 88-86583-32-X)
Nel 1933 el pubblica a Vienna un libro la missione storica dell'Austria , suggerindo Vienna capital d'Europa e una union fra Austria, stati danubiani, Italia e Svizzera.
Un suo testo del 1934 Europa erwacht xe nela biblioteca del Carli de Trieste (coll L XII 28 )


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:
Ci sono le formiche di razza rizzaculo e scutezzola.
Xe nel passo de Cergoly che ne ga riportado Adler.
Coss che sia le formigole, no go dubbi, e anche se dopo el le ciama Mirmidoni, go leto bastanza el Iliade per saver che xe el popolo de Achille, e che vol dir formigole anche lori.
Coss che el intendi per rizzaculo, za no capisso se xe un complimento o no ( el termine in sè xe bastanza ciaro)
Me , scuseme, cossa xe una scutezzola? :shock: :shock: :shock:
sul vocabolario no trovo. Xe un sporchez che una dona per ben no dovessi saver? :shock: :oops: :oops: :oops: :shock:
e una formigola scutezzola, po???? :shock: :shock: :shock: :shock:
( esisti una scuterzola in italian, forma arcaica de cutrettola, ma xe un useleto: formigole come useleti??? E' del poeta il fin la meraviglia - a mi me par che el scrivi "pour épater le bourgeois")


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macondo
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Messaggio da macondo »

Riscatemo un poco a Cergoly con sta famosa poesia :-D :-D :-D :-D

Un giorno go trova'

Un giorno go trovà
un bocolo de rosa
sul tavolin de marmo
d'un caffè
longo marina
su la giacchetta
me lo son puntà
stemma de poeta
ciacolavo con lui
de robe delicate
castei ghè regalavo
fatti de vento
con su la mia bandiera
gente che no capissi
el giogo del parlar
de robe sotto vetro
una sera de maggio
sbregado i me lo gà
longo ridendo
bocolo diventà
subito fango
e ancora de lontan
sentir
un rider un parlottar
de Borsa e de Listini
odor de sigari
tra man grosse d'anei
col solitario.


Un giorno ho trovato / un bocciolo di rosa / sul tavolo di marmo / di un caffè / lungo la marina / sulla giacca / me lo sono appuntato / stemma di poeta / chiacchieravo con lui / di cose delicate / castelli gli regalavo / fatti di vento / con sopra la mia bandiera / gente che non capisce / il gioco del parlare / di cose sotto vetro / una sera di maggio / me lo ha sciupato / ridendo a lungo / bocciolo diventato / subito fango / e ancora da lontano / sentire / un ridere un parlottare / di Borsa e di Listini / odore di sigari / tra mani grosse di anelli / con il solitario.


ffdt
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Messaggio da ffdt »

lo capiso ... ghe ne xe ancora de gente cusi` che te xbrega 'l fior e che parla solo che de bori ...


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Maximilian
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Messaggio da Maximilian »

"Le braci", il romanzo più absburgico e mitteleuropeo di Sandor Marai.

Questo lato viene poi diluito nei romanzi successivi, ma ogni tanto riaffiora, come nello splendido scambio di battute, in "La Sorella", tra il pianista ospite del governo italiano in un ospedale di Firenze e l'assistente medico. Il pianista, saputo che il medico è di Praga (siamo nel 1939), chiede al medico: "tedesco o ceco?", lui risponde: "austriaco".


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Messaggio da AdlerTS »

Maximilian ha scritto:Il pianista, saputo che il medico è di Praga (siamo nel 1939), chiede al medico: "tedesco o ceco?", lui risponde: "austriaco".
8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8)


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Oggi ho visto esposto in libreria ( la Joyce alla Stazione) un libro che potrebbe far la gioia dei mitteleuropei: l'autore è un inglese, Evans, e il titolo è Felix Austria
tutto un programma, direi, però parla soprattutto dell'ascesa degli Asburgo dal 1500 al 1700, non del suo declino nel XIX secolo. Costo, 50 euro!!!
NB, però mi sembra che la sparino sul prezzo, perchè su Internet bookshoplo vendono a 25 euro circa:


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Forse ne avete trattato altrove, ma non lo ho visto. Perché si dice AUSTRIA FELIX?

Io conosco solo un distico elegiaco, un poco spregiativo nelle sue intenzioni

Bella gerant fortes, tu felix Austria nube
Nam quod Mars aliis dat tibi grata Venus


Le guerre le facciano i forti, tu Austria fortunata sposa (imperativo del verbo sposare)
Infatti ciò che agli altri dà Marte a te lo dà grata Venere


che credo faccia riferimento ad una serie di espansioni territoriali del 1500 fatte dagli Asburgo attraverso matrimoni. E' questa l'origine dell'allocuzione o un'altra?

Se sono fuori tema o se avete già trattato dell'argomento, mi scuso.


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Messaggio da babatriestina »

proprio per quel motivo.
Coi tempi pacifisti che corrono, ora è un complimento. Forse ai tempi in cui si rincorreva la gloria militare, lo era un po' di meno.
In realtà il grosso dell'espansione territoriale fu anteriore al 1500, e dovuto, oltre che agli accorti matrimoni, allo spegnersi di eredi di altri regni: Ungheria, Boemia, videro la morte degli ultimi eredi della dinastia e il trono, con qualche esitazione, passare agli Asburgo.
Il colpo grosso fu il matrimonio di Maria di Borgogna che portò la Franca Contea, le Fiandre , ma non la Borgogna, passata alla Francia. Suo figlio Filippo il Bello sposò Giovanna la pazza, che si trovò ad ereditare i possedimenti spagnoli di Aragona e Castiglia, ma al momento del matrimonio non era prevedibile sia perchè il padre Ferdinando d'Aragona alla morte di Isabella di Castiglia si risposò nella speranza di generare eredi, sia perchè Giovanna aveva un fratello maschio , che era l'erede ufficiale al trono di Spagna, il quale però morì giovane senza lasciare eredi ( aveva sposato Margherita d'Austria, che si risposò con un Savoia..)


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Messaggio da Tirabaralla »

babatriestina ha scritto:Oggi ho visto esposto in libreria ( la Joyce alla Stazione) un libro che potrebbe far la gioia dei mitteleuropei: l'autore è un inglese, Evans, e il titolo è Felix Austria
tutto un programma, direi, però parla soprattutto dell'ascesa degli Asburgo dal 1500 al 1700, non del suo declino nel XIX secolo. Costo, 50 euro!!!
NB, però mi sembra che la sparino sul prezzo, perchè su Internet bookshoplo vendono a 25 euro circa:
Forse sanno che in loco il terreno è buono per poterlo piazzare a qualsiasi prezzo :P


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Messaggio da babatriestina »

spero di non aver letto male io il prezzo,, bene, se qualcuno ci passa, dia un'occhiata e confermi o meno!


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Messaggio da AdlerTS »

Opur iera 50 ... mila lire :lol: :lol: :lol:


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Opur iera 50 ... mila lire :lol: :lol: :lol:
esposto in prima fila in mezo de un scaffal coi prezzi in lire??? :-D


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Messaggio da babatriestina »

Ho trovato in biblioteca un libro di storia, dal titolo Autunno 1918, di un certo Giovanni Mira, 1932, che nonostante l'anno non è per niente pieno di retorica anni 30, ma descrive la fine della guerra e la nascita dei nuovi stati nazionali con molta dovizia di particolari, fronte per fronte, nazione per nazione, in tutta Europa. Mi sembra molto serio, perchè spiega logicamente tanti passi di cui avevo letto in libri posteriori.
Il libro si trova in tante biblioteche, da noi alla Biblioteca Statale
Vi riporto una descrizione che mi è sembrata molto veritiera del " suddito austriaco", ne parla a proposito della Boemia:
Fu in quei 150 anni circa, dal 1700 al 1848, che anche in Boemia si andò formando il tipo, comune a tanti paesi, del "suddito austriaco": che ama il suo paese ma è fedele all'Imperatore, che usa la sua lingua nazionale ma sa anche il tedesco, che trae profitto dall'ottimo complesso economico dell'Impero, e che per la stessa convivenza entro un così vasto e vario organismo diventa civile e tollerante.
Penso che questo passo si adatti molto bene anche a Trieste, ed io direi che vada bene almeno fino al 1866. Ritengo invece forzato l'applicarlo fino al 1918, quando i diversi nazionalismi avevano rotto tale equilibrio da alcuni decenni.

Al termine del libro, una precisissima cronologia, che vi riporterò, per quel che riguarda soprattutto le nostre ( in senso lato) zone, nella sezione guerra mondiale.


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Re:

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: gio 2 ago 2007, 17:16 sempre a proposito delle licenze poetiche de Cergoly, me ga piasso che el ripeti spesso, nei riferimenti gastronomici triestini, el "Burro dell'alto Isonzo". Sona ben, vero? esotico, quasi come un libro de Salgari... la perla di Labuan.. solo che. pensemoghe ben.. gavè presente dove che xe el alto Isonzo? Val Trenta, per capirse, ghe xe una strada che xe ancora adesso un bigolo... imaginè ai tempi de l'Impero, e no ghe passava, come che no ghe passa, la ferrovia. E el volessi farne creder che i fazeva el buro là, i lo involtizzava in carta de argento e el arivava ( col mus, col careto..) fresco fin Trieste??? :-D :-D :-D
el saria deventado ranzido prima de rivar.. no esisteva carri frigoriferi e no se portava buro in iazzo.. el buro a Trieste arivava dele stesse vache dele done del latte, qua nei paesi dei dintorni, imagino!!
ecco adesso el " burro del Alto (?) Isonzo" lo gavemo per bon a Trieste!
A Caporetto/Kobarid c'è una latteria che produce ottimo burro a prezzi concorrenziali, che viene commerciato a Trieste, dapprima da un negozio di importazione di prodotti sloveni Prunk Carni che ha sede a Corgnale/Lokev, ma incomincia a comparire, assieme al latte, anche in altri supermercati. Sapore ottimo!
diciamo medio Isonzo " Dolina Soce Kobarid Tolmin"
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Re: libri sulla Mitteleuropa o miteleuropei

Messaggio da babatriestina »

Sto leggendo una ennesima storia degli Asburgo scritta d a un inglese. The Habsburgs: The Rise and Fall of a World Power
Martyn Rady
La storia ormai la conosciamo, ma essendo il libro recente ( 2020) ci sono dettagli poco noti, soprattutto quando allarga il racconto oltre l'Europa. perché per dire la guerra dei trent'anni noi la conoscevano dapprima per quel che succedeva in Lombardia, dai Promessi Sposi. Poi abbiamo studiato a scuola la guerra europea, ma l'Autore ci segnala che fu un a guerra mondiale, in quanto ci furono episodi in tutto il mondo. Nello colonie delle Indie, per dire: anno 1620, gli Olandesi avevano creato le loro colonie inclusa Batavia ( Giacarta) in Indonesia, scacciando I Portoghesi. Ma allora il Portogallo...era Spagna! alla morte dell'ultimo discendente diretto dei re del Portogallo l'Asburgo di turno spagnolo si ricordò di discendere da principesse portoghesi e per un secolo inglobò Portogallo e colonie portoghesi ( fino a che i Braganza ripresero l'indipendenza portoghese) . E l'attuale Taiwan, chiamata dai portoghesi Formosa ( era così anche sui mie atlanti quando ero piccola) passò di mano e gli Spagnoli ( asburgici) ci costruirono un forte che dicono sia stato il primo edificio di pietra ivi costruito. I primi abitanti dell'isola are fossero autoctoni cacciatori di teste, ma i vari occupanti per le loro piantagioni chiamarono lavoratori cinesi per le loro piantagioni di zucchero.. nel 1642 gli Olandesi prevalsero conquistando il forte di san Domingo che ora è a Taipei. https://en.wikipedia.org/wiki/Fort_Santo_Domingo

Altra curiosità, anche se è la prima volta che le leggo e non ho ulteriori conferme, ma che risponde ad una domanda che facevo che mi sembra logica: i campanili a cipolla dalle nostre parti, da Villesse in su, come sono nati? alla fine del Cinquecento in Austria l'imperatore Rodolfo II nell'ambito dell a Controriforma assegnò al vescovo Khlesl, di Vienna, il compito di riportare al cattolicesimo molte chiese protestati, e il segno esteriore del cambio di confessione fu il campanile a cipolla.
terza notizia, che nella prima metà dell'ottocento nel Mediterraneo orientale, fra Impero ottomano, Egitto e paesi rivieraschi, si tenevano tanti commerci, lo sappiamo, ma lui ci racconta che fra questi c'erano pure tratte di schiavi! e che le linee del Lloyd fra Costantinopoli e Alessandria ne avevano quasi sempre alcuni a bordo..


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