falso triestin

[angiolina]

[ Non conosco la seconda autrice, da come la presenti sembra che non me la consigli molto.. magari vedrò di trovare qualche cosa di suo in prestito.

E un'indiana e ha scritto quest'unico libro, Edizioni e/o, € 14, 00. E' la storiella di quattro immigrate che vivono a Trieste. Vorrebbe essere a modo suo anche un omaggio alla sua città di adozione. Non l'avrei neanche comprato, ma si svolge a Trieste e allora... mi sono fatta fregare.

[Tirabaralla]

Anche i cinesi di Calenzano e Prato parlano più fiorentino di me(le seconde generazioni, quelle nate qui, principalmente)....e ben venga!

[ffdt]

[...] parlano il triestino e non capiscono l'italiano; idem per i venditori ambulanti dell'Africa [...]

che molti negozianti di origine cinese non capiscano bene l'italiano mi sembra abbastanza vero (da intendersi con il significato di "statisticamente rilevante") e che parlino triestino e` vero anche, pure se quest'ultimo e` un fenomeno a mio avviso piu` tipico delle generazioni giovani, quelle che o sono nate qui o vi sono comunque giunte in eta` pre-lavorativa e quindi hanno avuto piu` contatti con l'ambiente autoctono

per i venditori di origine africana credo che la situazione sia piu` varia ... mi lasciano sempre la sensazione di avere un grande turn-over e di non fermarsi qui per molto ... pero` potrebbe essere meramente una questione legata alla stagionalita` del loro lavoro e, quindi, all'aumento delle loro presenze in periodo estivo ed alla maggior difficolta` in periodo invernale di incontrare anche gli stanziali

i cinesi invece sai sempre dove trovarli

pero` ho notato di recente che ci sono dei neri cha fanno mercato in piazza ponterosso con delle loro baracchette e questo mi ha riportato alla memoria un libro sui mestieri nella trieste emporiale dove si descrivevano le tappe del commerciante triestino dell'epoca: prima raccoglitore/venditore ambulante degli scarti altrui (strazariol), poi con la sua baracchetta, poi con il suo piccolo negozietto, poi un'azienda piu` grande ... con due o tre generazioni poteva arrivare la fortuna

mi sembra che i "nuovi triestini" ripercorrano la stessa strada dei vecchi e questo mi conforta nella mia sensazione che non sono le persone che fanno la citta` ma che e` la citta` a fare le persone ... in particolar modo in un luogo come Trieste dove non c'e` spazio fisico per modificare la natura dello spazio-contenitore abitativo che quindi rimane uguale a se stesso e forma, ponendone le condizioni e le costrizioni, cittadini sempre conformi ad esso e, proprio in virtu` di questo fatto, sempre costantemente tipici: la civitas tergestina, appunto, che pur non essendo piu` quella medievale non e` nemmeno molto diversa da quella emporiale

[...] vuole farci intendere che prima si è triestini (cinesi, africani, ecc.) e poi "italiani" [...]

io credo che sia vero ... qui si vive una condizione che non e` omogenea con il resto del territorio nazionale (sempre che in italia vi possa mai essere omogeneita`, del che dubito fortemente) e mi parrebbe improbabile che le persone che ci vivono (indipendente dalla loro origine) possano sottrarsi all'azione dell'ambiente

naturalmente non nego che ciascheduno abbia la sua particolare maniera di essere triestino ma credo che sia, appunto, una maniera di essere triestino e non (piu` genericamente) italiano od altro

disclaimer : non sono antropologo, inoltre la mia visone e` deviata dal subire le stesse costrizioni e condizionamenti dei miei concittadini pero` mi sento di non essere troppo lontano dal vero

[ffdt]

go trovado cual che xe 'l libro che ve dixevo poco fa

[Tirabaralla]

Penso che in questa cosa che Franco dice i fiorentini e i triestini si assomiglino...
I fiorentini, inoltre, sono cmq prima toscani che italiani, in genere.

[angiolina]

Penso che in questa cosa che Franco dice i fiorentini e i triestini si assomiglino...
I fiorentini, inoltre, sono cmq prima toscani che italiani, in genere.

No, non sono tanto d'accordo su questo perché è un po' troppo generico. Credi che un romano o un napoletano si definiscano prima italiani e poi della loro città? Mi sembra che il ragionamento di Franco sia più sottile. Trieste è particolare perché la storia, la posizione geografia, i confini attuali della sua minuscola provincia ne fanno un caso a parte. Ed è forse questo che gli stranieri assorbono inconsapevolmente, qualcosa che va al di là del prendere l'accento del posto (questo succede ovunque) o parlottarne il dialetto. Per come la vedo io- un parere che vale niente- Trieste è Italia e non lo è. In fondo è davvero un logo de la mente

[ffdt]

[...] Trieste è particolare perché la storia, la posizione geografia, i confini attuali[...]

xe cuel che intendevo mi, co' la zonta de 'l fato che i confini de adeso i xe poco diversi sia de cuei medievai che de cuei de l'epoca de 'l porto franco

Trieste no ga mai avesto un interscambio co' 'l retrotera che sia cualcosa de piu` che no la semplice sopravivenza ... anca c'o iera 'l porto axburgico le merci le pasava per de cua ma no xe che intorno de Trieste sia mai nate grandi industrie bone de zontar valor su cuel che pasava pe' 'l porto

ovio che no stago parlando in senso asoluto, perche` gavemo sempre avesto fabriche de tuti i tipi, ma anca se la cualita` la iera bona la cuantita` de ste fabriche, inveze, no la ga mai rivado a pasar cuel livel che ocoreva per far diventar la cita` una vera zona produtiva

e xe cusi` anca ogi

xe per cuel che a l'oservazion de angiolina mi ghe cavasi la parola "attuali" ... pe' 'l resto la ga centrado cuel che volevo dir

[Tirabaralla]

Senza offesa ma...se tu conoscessi Firenze e i fiorentini...capiresti.
Lo stesso dicasi per molti toscani (toscani di generazioni).
E anche qua...questo orogoglioso campanilismo si trasmette spesso anche agli stranieri.
Chiaramente le origini del fenomeno sono diverse...se vogliamo più grandiose e sicuramente più "da puzza sotto il naso" (inutile negarlo, siamo polemici e siamo tutto noi), ma è così. Cosa ci differenzia da Roma, Napoli e Venezia? Anche questi sono luoghi unici e "della mente"...basti pensare a tutto quello che evocano (anche luoghi comuni, come è normale) al solo nomirnarle. Però se mi si chiede di dire cosa ci differenzia...non siamo burini e "grezzi" come i romani, siamo più sottili e spesso un po' sofisticati (anche troppo?). No siamo "va tutto bene, compare" come i napoletani, siamo più polemici e incazzevoli, anche pesanti e pedanti. Con Venezia...non lo so, trovo forse più affinità...ma, per esempio, una certa cortesia "di facciata" tutta veneta nn appartiene al fiorentino...al fiorentino se non gli stai simpatico spesso gli stai sulle scatole e non ci sono salamelecchi che tengano (anzi, qui una gentilezza esagereta è quasi mal vista). EtcEtc...questi sono solo esempi.
Credo che, in generale, il campanilismo sia in Italia molto diffuso, perchè l'Italia è stata fatta unendo realtà molto forti e diversificate, nate e cresciute nei secoli ed unite solo recentemente, il sentirsi prima triestini, fiorentini, napoletani è realtà di moltissime città e (almeno da noi) addirittura paesi. E comunque, infine, si dice "maledetti toscani" non per niente. Le nostre rivalità e forti identità sono praticamente "leggendarie".

[Coce]

Tirabaralla, capisco, e condivido pienamente le tue opinioni su questo sogetto. In tutte le grandi citta' Italiane ci sentiamo unici e importanti perche' dopotutto le grandi citta sono state Capitali di stati e di regioni, in certi casi Potenze di calibro Internazionale, certi cittadini di queste citta sono stati i Pilastri nel ideare e propagare la civilta' Europea, percio' e' logico, naturale e giusto che si sentino orgogliosi di essere cittadini di queste citta'. Ciao Coce

[angiolina]

Senza offesa ma...

Senza offesa...ma io non parlavo di campanilismo, un argomento un po' troppo banale per i miei gusti, che lascia il tempo che trova e avvia discussioni interminabili sui "guelfi" e i "ghibellini", e su quanto ognuno di noi sia orgoglioso di appartenere alla propria splendida città rivendicandone la primogenitura nell'arte, nella civiltà, ecc.. Qui si parlava della peculiarità di Trieste ed è su questo che ho detto la mia. Comunque, Franco mi ha chiarito molte cose e di questo lo ringrazio.

[ffdt]

[...]di questo lo ringrazio.

obligado ;-D

[Tirabaralla]

Anche io non parlavo solo di campanilismo( Pensavo di essere stata prolissa abbastanza da spiegarmi, menomale che Coce mi ha capito), ma di quel sentimento di luogo unico e dell'anima e della mente che non è solo triestino.
Possiamo chiederlo, se vuoi, a giapponesi, americani, neozelandesi, europei, russi...credo ci sarebbero centinaia di migliaia (milioni?) di persone NON fiorentine (quindi non campaniliste nel senso stretto del termine) che potrebbero dire quanto Firenze sia prima un luogo "di dentro" e solo poi un bellissimo luogo "di fuori".

[angiolina]

Dai, Tira, ci siamo capite e fa troppo caldo per tirarla oltre .
Tra un po' me andro a Dublino, e penso che sulla bellezza dell'Irlanda sarai d'accordo con me

[Tirabaralla]

No, penso che gavemo proprio e semplicemente idee diverse. Non "ci siamo capite".
(Mai provavre a buttarla in vacca con un fiorentino, non funziona ^_^)

[angiolina]

No, penso che gavemo proprio e semplicemente idee diverse. Non "ci siamo capite".
(Mai provavre a buttarla in vacca con un fiorentino, non funziona ^_^)

Avevo ragione quindi sul campanilismo . Per me finisce qui: non mi faccio trascinare nella sezione Ricorsi e Petizioni, alias Kindergarten .

[Tirabaralla]

No, non avevi ragione, in questo poco lusinghiero giudizio: non si tratta SOLO di campanilismo.
Il discorso si era dipanato dal fatto che a Trieste anche lo "straniero" si sente spesso prima triestino adottivo e poi tutto il resto (dal libro della scrittrice indiana, ricordo)...e questo accade spesso anche a Firenze.
Che tu ne sia convinta o meno, è un dato oggettivo.
Non campanilisticamente dicevo anche che è probabile questo accada anche in molte altre città e località italiane, poichè l'Italia è, per la sua stessa storia, fatta di realtà locali molto forti e caratterizzate. Magari in ogni città accade per motivi differenti, simili a volte, lontani altre...ma accade (pensiamo ad un immigrato a Napoli, quanto avrà di napoletano e quanto di italiano, dopo un po' di tempo?).

Infine, non credo che pensarla diversamente dall'utente X o Y significhi meritarsi "ricorsi e petizioni", semplicemente si hanno pensieri differenti su un questione...non è detto che debba finire a "tarallucci e vino" (con 1 fiorentino è assai raro, e io sono fiorentina ^_^), si può ognuno mantenere la propia idea, tranquillamente.

[nogoidea]

Quando Triestemia gavevimo un divertente topico sui strafalcioni che certi combina quando i vol parlar 'in lingua' ma i se strasina drio certe parole in dialeto che lori 'italianiza' zontandoghe qualche dopia o robe simili...(Capita nele piú bele famiglie).

Tipo: attento al plocchio, indrizzati le tiracche, mangiare e bevere, smontiamo alla prossima fermata ecc.

Se qualchedun ga qualche bel esempio, che per favor el se fazi avanti

Come? No se disi smontar dal bus? Mi pensavo de sì. Indiferente, mi una volta gò dito de gaver pagà una roba un bianco e un nero, convinto che fossi italiàn.

[macondo]

smontiamo alla prossima fermata ecc.

Come? No se disi smontar dal bus? Mi pensavo de sì. Indiferente, mi una volta gò dito de gaver pagà una roba un bianco e un nero, convinto che fossi italiàn.

Adeso te me ga messo el pulize nel orecia Iero sicuro che in italián se disi scendere dal autobus, no smontar. Bela quela del bianco e nero. Me domando perché se disi cussi.

[Tirabaralla]

Cmq..smontare si dice anche qui...lo so che qui non si fa testo perchè non si sa mai se sia italiano arcaico o vernacolo..ma insomma...si usa normalmente...sia come "finire di lavorare", sia come scendere da qualcosa.

[Capuzi garbi]

...sia come "finire di lavorare", sia come scendere da qualcosa....

Con la guardia quando smonta
ci facciamo accompagnar.
Tromba suonare sii pronta,
tattaratta, tata.

Noi marciam come i soldati,
dei dragoni il tipo siam.
Bei sono i passi marcati:
Un due. A tempo andiam.

Carmen