Bagno alla Diga
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- babatriestina
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Bagno alla Diga
Riaverzi fra un per de settimane el storico Bagno alla Diga.
Mi no ghe iero mai stada, col iera averto.
Ovviamente, privato, caretto, con tariffe speciali agevolade per "pausa pranzo" e tariffe carissime per abbonamenti, magari per alberghi etc.
Collegamento dal molo Audace.
Domanda mia: ma come xe l'acqua? perchè per mi un bagno senza un toc no xe un bagno, e l'acqua del porto no iera a suo tempo el non plus ultra..
Mi no ghe iero mai stada, col iera averto.
Ovviamente, privato, caretto, con tariffe speciali agevolade per "pausa pranzo" e tariffe carissime per abbonamenti, magari per alberghi etc.
Collegamento dal molo Audace.
Domanda mia: ma come xe l'acqua? perchè per mi un bagno senza un toc no xe un bagno, e l'acqua del porto no iera a suo tempo el non plus ultra..
- Nona Picia
- Cavalier del forum
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Forsi se farà el bagno all'esterno dela diga e parerìa che l'ingresso costerà 7 o 8 euri!
Resta meia el Topolino, almeno fin che no se paga!

Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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- AdlerTS
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L'impagabile Mario me manda anche per questo i suoi appunti:
All'estremità della diga che protegge il porto vecchio esisteva dall’ultimo decennio del 1800, la sede, in una palazzina in muratura, della Società austriaca dei canottieri "Eintracht" ("Concordia").
Negli anni 1904-1905 insieme ad altre richieste di bagni popolari alla I.R. Luogotenenza, Alessandro Cesare, presentò l'istanza del 29 novembre 1904, per la costruzione di uno stabilimento balneare ad uso pubblico da erigersi sulla diga.
Il progetto, presentato ed approvato dal Governo Marittimo, il 9 marzo 1905 con decreto n.3302, prevedeva una costruzione in legno e ferro sopra un tratto di 240 metri della scogliera esterna della diga.
All'estremità della diga che protegge il porto vecchio esisteva dall’ultimo decennio del 1800, la sede, in una palazzina in muratura, della Società austriaca dei canottieri "Eintracht" ("Concordia").
Negli anni 1904-1905 insieme ad altre richieste di bagni popolari alla I.R. Luogotenenza, Alessandro Cesare, presentò l'istanza del 29 novembre 1904, per la costruzione di uno stabilimento balneare ad uso pubblico da erigersi sulla diga.
Il progetto, presentato ed approvato dal Governo Marittimo, il 9 marzo 1905 con decreto n.3302, prevedeva una costruzione in legno e ferro sopra un tratto di 240 metri della scogliera esterna della diga.
- AdlerTS
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... continua
Il bagno fu attivato nella stagione balneare del 1905, nella foto, appunto, il giorno dell’inaugurazione. Il bagno "Cesare" rimase come tale fino alla morte del proprietario nell’estate del 1920 per passare a Carlo Kozmann, precedentemente gestore del buffet.
In seguito ad una controversia legale tra gli eredi di Alessandro Cesare e il Kozman, il bagno ritorna di proprietà degli eredi stessi.
L’ 11 giugno 1921 venne richiesto l’uso del bagno per gli addetti dell'Amministrazione Marittima e i loro familiari, a seguito del ritardo nell’apertura del nuovo bagno militare da parte del proprietario cav. Vigini, la richiesta fu subito accolta e venne messo a disposizione un motoscafo, che con una modica cifra, dal Molo Audace collegava lo stabilimento balneare.
Il bagno, che doveva risultare ad esclusivo uso di un ristretto numero di persone, risultò frequentato giornalmente da migliaia di bagnanti creando problemi di sicurezza in mare visto che la zona era di transito di numerose barche in entrata e uscita dal Porto Vecchio.
Venne deciso pertanto la revoca della concessione balneare fino al 1923 quando il sig. Guglielmo Dumeau presenta un'istanza, in data 26 maggio 1923, alla R. Capitaneria di Porto per ottenere in concessione un tratto della diga per iniziare i lavori di un nuovo bagno pubblico,
a norma con le allora vigenti norme di sicurezza, che prevedeva, tra l’altro, delle vasche da sistemare nello spazio acqueo antistante la scogliera.
Il bagno fu attivato nella stagione balneare del 1905, nella foto, appunto, il giorno dell’inaugurazione. Il bagno "Cesare" rimase come tale fino alla morte del proprietario nell’estate del 1920 per passare a Carlo Kozmann, precedentemente gestore del buffet.
In seguito ad una controversia legale tra gli eredi di Alessandro Cesare e il Kozman, il bagno ritorna di proprietà degli eredi stessi.
L’ 11 giugno 1921 venne richiesto l’uso del bagno per gli addetti dell'Amministrazione Marittima e i loro familiari, a seguito del ritardo nell’apertura del nuovo bagno militare da parte del proprietario cav. Vigini, la richiesta fu subito accolta e venne messo a disposizione un motoscafo, che con una modica cifra, dal Molo Audace collegava lo stabilimento balneare.
Il bagno, che doveva risultare ad esclusivo uso di un ristretto numero di persone, risultò frequentato giornalmente da migliaia di bagnanti creando problemi di sicurezza in mare visto che la zona era di transito di numerose barche in entrata e uscita dal Porto Vecchio.
Venne deciso pertanto la revoca della concessione balneare fino al 1923 quando il sig. Guglielmo Dumeau presenta un'istanza, in data 26 maggio 1923, alla R. Capitaneria di Porto per ottenere in concessione un tratto della diga per iniziare i lavori di un nuovo bagno pubblico,
a norma con le allora vigenti norme di sicurezza, che prevedeva, tra l’altro, delle vasche da sistemare nello spazio acqueo antistante la scogliera.
- AdlerTS
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el me scrivi ancora:
La capitaneria accordò il permesso e, in via provvisoria, a causa dei “resti del vecchio bagno Cesare, potè occupare solo metà dei metri previsti dalla concessione, vennero sistemate delle cabine su un'impalcatura in legno e ferro, lo specchio acqueo antistante, durante i tre mesi della stagione balneare, veniva circondato con galleggianti di delimitazione ad uso vasca nuotatori.
Il 16 dicembre del 1937 l'Amministrazione marittima concedeva al signor Antonio Bressanutti, per un periodo di nove anni, l'occupazione di un tratto della diga per tenervi uno stabilimento balneare pubblico.
Alla scadenza la concessione venne rinnovata e alla morte del concessionario, subentrarono gli eredi Carlo, Ferruccio e Giuseppe Bressanutti, per arrivare agli anni 1960 quando lo stabilimento venne abbandonato, perché in precarie condizioni, dai proprietari e passò, nel 1967, sotto la giurisdizione dell'Ente Autonomo del porto di Trieste.
Il Piccolo 13.12.05
Monassi: nel 2007 riaprirà il bagno alla Diga
Dal 2007 Trieste riavrà lo storico «bagno» Alla diga. È stata la presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi, a dare l’annuncio della concessione per quarant’anni della diga del Porto Vecchio alla Sailing People, società presieduta da Federico Stoppani, velista pluricampione del mondo e organizzatore della Nations’ cup. E Stoppani ha confermato: «Intendiamo ripristinare il vecchio stabilimento balneare con spazi attrezzati per prendere il sole, un posto di ristoro, la spiaggia, attracchi dove accosteranno i piccoli traghetti che trasporteranno i bagnanti. Inoltre sulla diga - ha aggiunto - realizzeremo la sede della nostra società, la Sailing People, con pontili e magazzini. Inizialmente sarà una società velica, ma non è detto che non possa poi ampliarsi agli altri sport del mare. Originariamente infatti sulla diga aveva sede una società di canottieri di orientamento filoaustriaco.» I lavori, della durata prevista di quindici mesi, dovrebbero poter partire già all’inizio del 2006 e lo stabilimento balneare dovrebbe tornare a disposizione di triestini e turisti dal giugno 2007.
La capitaneria accordò il permesso e, in via provvisoria, a causa dei “resti del vecchio bagno Cesare, potè occupare solo metà dei metri previsti dalla concessione, vennero sistemate delle cabine su un'impalcatura in legno e ferro, lo specchio acqueo antistante, durante i tre mesi della stagione balneare, veniva circondato con galleggianti di delimitazione ad uso vasca nuotatori.
Il 16 dicembre del 1937 l'Amministrazione marittima concedeva al signor Antonio Bressanutti, per un periodo di nove anni, l'occupazione di un tratto della diga per tenervi uno stabilimento balneare pubblico.
Alla scadenza la concessione venne rinnovata e alla morte del concessionario, subentrarono gli eredi Carlo, Ferruccio e Giuseppe Bressanutti, per arrivare agli anni 1960 quando lo stabilimento venne abbandonato, perché in precarie condizioni, dai proprietari e passò, nel 1967, sotto la giurisdizione dell'Ente Autonomo del porto di Trieste.
Il Piccolo 13.12.05
Monassi: nel 2007 riaprirà il bagno alla Diga
Dal 2007 Trieste riavrà lo storico «bagno» Alla diga. È stata la presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi, a dare l’annuncio della concessione per quarant’anni della diga del Porto Vecchio alla Sailing People, società presieduta da Federico Stoppani, velista pluricampione del mondo e organizzatore della Nations’ cup. E Stoppani ha confermato: «Intendiamo ripristinare il vecchio stabilimento balneare con spazi attrezzati per prendere il sole, un posto di ristoro, la spiaggia, attracchi dove accosteranno i piccoli traghetti che trasporteranno i bagnanti. Inoltre sulla diga - ha aggiunto - realizzeremo la sede della nostra società, la Sailing People, con pontili e magazzini. Inizialmente sarà una società velica, ma non è detto che non possa poi ampliarsi agli altri sport del mare. Originariamente infatti sulla diga aveva sede una società di canottieri di orientamento filoaustriaco.» I lavori, della durata prevista di quindici mesi, dovrebbero poter partire già all’inizio del 2006 e lo stabilimento balneare dovrebbe tornare a disposizione di triestini e turisti dal giugno 2007.
- babatriestina
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Stasera verso le sette iera un gran viavai de gente, babe eleganti, omini in giacca ( ma me par poca cravatta) che andava verso la Diga in pilotine partindo del Molo e ala Diga me pareva i soliti gazebi bianchi, sarà stada l'inaugurazion per VIP.
Xe stade anca un per de mule che se ga butado in acqua e ga fato el bagno vestide del lato del Molo. mah, no me par acqua propio assai netta.
Una volta el iera un bagno popolar, adesso xe per chi che pol pagar un fiadin de più.
Xe stade anca un per de mule che se ga butado in acqua e ga fato el bagno vestide del lato del Molo. mah, no me par acqua propio assai netta.
Una volta el iera un bagno popolar, adesso xe per chi che pol pagar un fiadin de più.
- babatriestina
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- babatriestina
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ecove stasera el Bagno ala Diga, dal molo

e la barchetta- navetta


e la barchetta- navetta

Ultima modifica di babatriestina il mer 30 dic 2009, 19:16, modificato 1 volta in totale.
- Tirabaralla
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- babatriestina
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Se non gavé ancora visto, i ga fato anche un bel sito della diga:
http://www.anticadigatrieste.it/index2.php
Ps: notar el logo in uso dalla società
http://www.anticadigatrieste.it/index2.php
Ps: notar el logo in uso dalla società

informations

fuori dalla confusione........e pensare che ho la residenza qui a trieste dal 2001 e solo ieri x caso l'ho scoperto........

Si fatica a salire sulla montagna, ma giunti alla vetta è dolce il riposo
Re: informations
AM ha scritto:scopro solo ora questo post.....e mi chiedo come mai l'ultima risposta risale al 2007......proprio ieri sera sono andato con la famiglia e devo dire che e' un bel posto......un po caretto magari ma comunque un bel posto tranquillo
fuori dalla confusione........e pensare che ho la residenza qui a trieste dal 2001 e solo ieri x caso l'ho scoperto........
ps(forse anche perche' non ce' molto da dire ?)
Si fatica a salire sulla montagna, ma giunti alla vetta è dolce il riposo
- babatriestina
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beh, un paio di giorni fa hanno avuto problemi per un evento in cui c'erano molte più persone di quanto fosse consentito dalle norme di sicurezza.
per il bagno, quando ero piccola era considerato un bagno popolare, ora l'hanno rifatto di lusso. Mi chiedo però, per quelli per cui andare al bagno vuol dire fare il bagno, cioè immergersi in mare, quanto pulita sia l'acqua più o meno di fronte al porto Vecchio.
per il bagno, quando ero piccola era considerato un bagno popolare, ora l'hanno rifatto di lusso. Mi chiedo però, per quelli per cui andare al bagno vuol dire fare il bagno, cioè immergersi in mare, quanto pulita sia l'acqua più o meno di fronte al porto Vecchio.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Ma infatti, in zona porto vecchio sfocia il Kljuc, che era un torrente un paio di secoli fa, mentre oggi è un bel fognone che passa sotto via Carducci, portandosi le acque provenienti da via Giulia e via Settefontane. Poi non lo so se magari è stato canalizzato e fatto sfociare in mare aperto, però di sicuro si trova acqua più pulita da altre parti della costa.babatriestina ha scritto:per il bagno, quando ero piccola era considerato un bagno popolare, ora l'hanno rifatto di lusso. Mi chiedo però, per quelli per cui andare al bagno vuol dire fare il bagno, cioè immergersi in mare, quanto pulita sia l'acqua più o meno di fronte al porto Vecchio.
E non sempre le cose di lusso sono le migliori.
Un esempio, l'ingresso al bagno "Le Ginestre" costa 8 euro a persona, e se avete bisogno di parcheggio, altri 10 euro, e poi ci si ritrova in un tratto di costa sovraffollato, e sovrastato da quell'orribile Hotel Europa appena restaurato (e io che speravo lo demolissero!
