Metto1 qua, anche se siamo fuori provincia, ma sempre in regione; ieri nelle pozze d'acqua dei magredi pordenonesi vicino a Vivaro abbiamo visto questa bellissima coppia, da sentirsi guardoni
in effetti il dotto Nicola Bressi le aveva spostate sul bordo dello stagno, per poterle fotografare meglio: erano così impegnate che si son lasciate fare,salvo poi rientrare nel fango, sempre bene accoppiate
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Ma ve'!!!
Quando ho visto la foto ho pensato la stessa cosa di Zoom!!!
Da me c è proprio questo rospo, a duecento metri da casa nel parchetto comunale..infatti ero andata a fotografare....il cartello!!!!
Poi...chissà che non lo incontri anch'io di persona...!
Grazie!!!
ma io li ho messi qua solo perchè non avevo trovato un topic dedicato ai soli rospi! mica li ho chiamati rane.. ( c'è un topic nascosto, ma mette insieme, l'ho trovato dopo)
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
No, la mia battuta era riferita al fatto che se eravate ai Magredi accompagnati da Nicola Bressi, quest'ultimo non poteva non avervi detto cosa sono, e se pensavate fossero rane, non ve l'avrebbe fatta passare
nonna ivana ha scritto:Ma ve'!!!
Da me c è proprio questo rospo,
Lo scorso settembre sono stato qualche giorno ospite da parenti in provincia di Modena (Bomporto, per la precisione): nel giardino della loro casa c'erano decine e decine di neometamorfosati (cuccioli ) di rospo smeraldino, da stare veramente attenti a dove mettere i piedi!
Ne abbiamo sempre avuto parecchi in giardino, ma sono visibili solo quando è sera inoltrata...quindi mai ne ho fotografato...né ci pensavo!!!
Il nostro cane ne era invaghito...li rincorreva, cercava di bloccarne qualcuno...ma ci rimetteva!
Il rospo emetteva una sostanza dalla sua schiena che provocava una schiuma bianca nella bocca di Chicco, tanto che srotolavo carta da cucina a metri, per fermare quella bava inarrestabile!!!
Cambiano di colore in modo incredibile...quelli che sono nel cortile davanti casa, con più luce e meno piante, sono sul verde sporco chiaro e le macchie non sono molto evidenti!
Quelli che stanno sul retro hanno un colore più scuro e più deciso!
possono anche diventare casalinghi...almeno in campagna, da una mia amica, per non so quanto tempo ha avuto Gedeone sotto la credenza nella cucinona...finché non lo sapevo, per me era tutto tranquillo, poi venutane a conoscenza...una certa inquietudine mi ha pervasa...un rospone sotto un mobile a condividere la quotidianità....qualcosa di strano c'era!!!!
Un po' mi spaventavo quando di giorno spostavo qualcosa dai cespugli di ibisco e mi trovavo davanti, intontito, un rospo scuro, un patriarca, a quanto pare...che non si era mai fatto vedere prima....ma lasciava scorrazzare nel cortile tutta una famiglia di rospetti vivaci e saltellanti!!!
Da tempo non ne vedo...o meglio non usciamo in giardino di sera, come facevamo anni fa...l'aria che tira è un po' inficiata da paure e diffidenza....ma quest'anno cerco di stare alla pista...e a studiarli un pochino!!!!
Bene, oggi, accompagnati da alcuni Tutori degli stagni- metterò magari un post dedicato a loro- abbiamo visitato alcuni stagni nella zona di Repen ( ex Rupingrande) : lo0 stagno classico ed altri là vicino ed abbiamo incontrato un sacco di rane, rospi.. vi confesso che sono ancora un po' confusa nonostante le spiegazioni.
Alcuni li abbiamo fotografati nello stagno, per altri, li hanno catturati con una rete, messi in vaschetta per farceli fotografare, e rilasciati!
ci hanno portato anche le tabelline che riporto
e
e ben bon questo cos'è, un rospo?
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
nello stagno di Repen, verso il centro c'era un gruppo di tre quattro che saltavano, si attaccavano l'una l'altra, e cantavano gonfiando..c oem si chiamano le tasche che gonfiano?
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Due rane. Forse sono verdi? Forse sono un maschio ed una femmina? La foto mi pareva bella ed è stata fatta in Slovenia, quattro passi oltre il confine, in uno stagno artificiale a Voglje, tra Monrupino ed il Lanaro.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)