Malinformazione mediatica

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Piereto
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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da Piereto »

A Trieste prima, xe anche sai istruttivo léger i commenti , anche se po' te casca i brazi causa i insulti e la pochezza de zervel. Gavemo anche Trieste caffè e Trieste oggi , oltre el Piccolo in linea a pagamento.


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sono piccolo ma crescero
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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ho passato una bella parte della mia vita in mezzo alle statistiche. Non da professionista, ma abbastanza attento ed attrezzato da imparare che formulazioni anche di poco diverse delle domande portano a risultati completamente diversi.

Sul sito http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... t=SONDAGGI per legge devono venir pubblicati tutti i sondaggi politico-elettorali.

Allora il 31 gennaio sono stati fatti due sondaggi, da due società diverse (per cortesia non entriamo nel merito dei risultati e delle domande; mi interessano solo le domande in sé ed il confronto tra i numeri):

Uno chiedeva "Le ispira fiducia Mario Draghi come premier?"
la risposta:
Sì, molta 19,8%
Sì, abbastanza 30,7%
No, poca 18,5%
No, per nulla 30,4%
Non so 0,6%

L'altro chiedeva "Quanta fiducia ha nel Governo Draghi?"
molta fiducia 20
abbastanza fiducia 43
poca fiducia 20
nessuna fiducia 17
(non sa 1%)

Non occorre essere geni per rendersi conto delle diversità nei risultati; il per nulla passa dal 30,4 al 17 per cento. Certo le domande sono diverse; una fa riferimento all'equipe di governo guidata da una persona, l'altra alla persona. Però quanti commentatori si saranno fermati a riflettere sulla diversità delle domande? E vorrei aggiungere: "quanti degli intervistati si sono resi conto della diversità delle domande?" Insomma la diversità dei risultati è dovuta alla domanda o è dovuta al caso? I metodi di raccolta delle informazioni sono diversi. Ma i commenti che vengono fatti su questi risultati quasi mai entrano nel merito di queste cose. Nessuno vi dirà mai che uno dei due sondaggi, per ottenere 1000 risposte ha dovuto fare 5000 telefonate. Quindi il campione è tarato; non sono gli italiani che hanno risposto così, ma gli italiani che hanno un numero di telefono pubblico ed hanno accettato di rispondere; la differenza, mi pare, sia abbastanza significativa. L'altro non dice, mi sembra, quanta gente ha sbattuto il telefono.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da babatriestina »

Io aggiungerei qualcosa su questi sondaggi telefonici, forse sono vecchia, ma se vedo un sondaggio scritto, leggo le domande con calma, le possibili risposte e scelgo ; che sia su supporto cartaceo o online, indifferente. Ma ricordo molti anni fa un sondaggio telefonico: l'operatrice, mi par di ricordare una donna, mi poneva , parlando velocemente , delle lunghe domande e l'elenco delle risposte. Nemmeno avevo il tempo di chiedermi cosa volesse e già attendeva la risposta. un po' come se fosse stato ( invento e scrivo volutamente attaccato per dare l'idea della velocità delle domande): "Leicosapensa delloperatoattuale delgovernoDraghi: misembraunottimacosa-loritengoadeguato-miè indifferente- misembrascadente- lotrovopessimo-nonsorispondere??"
al mia reazione fu : ehm, mi ripeta la domanda, mi lasci pensare , mi rielenchi le scelte... e così sarà stato forse anche per vecchiette ancor più sprovvedute. Non sappiamo nemmeno come scelgano i numeri a cui fare le telefonate.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da babatriestina »

Ieri leggo un titolo sul Piccolo: Il ponte di Sabbioncello pronto per il debutto, bypassata la Bosnia, Ragusa collegata alla Croazia.
Fraccio mente locale: Sabbioncello è la lunga penisola a nord di Ragusa sulla costa dalmata, mi chiedo se il ponte attraversa forse la Bosnia, ma quello che è certo è che Ragusa in Croazia c'è già. Lo è da dopo la prima guerra mondiale... perché diamine devono collegarla se ci sta già dentro? poi riguardo una cartina, e vedo che sulla costa dalmata c'è un'interruzione per consentire alla Bosnia uno sbocco al mare, una specie di corridoio di Danzica, per cui Ragusa ( Dubrovnik ovviamente) si trova a sud di questo corridoio e col ponte ci sarà un percorso via terra che la collegherà " alla parte nord della Croazia". Ma ci ho messo un po' a capire. (da la voce del popolo: il territorio di Ragusa (Dubrovnik) ha smesso di essere un’enclave croata (e dell’Unione europea) circondata da due Paesi (Bosnia ed Erzegovina e Montenegro) che non fanno ancora parte dell’Ue)

I Soloni che commento mi hanno spiegato, bontà loro, che devo dire Dubrovnik perché Ragusa non esiste più da un secolo e che non conosco la geografia. meno male che non mi hanno ancora bacchettata che Sabbioncello si chiama ora Pelješac ma anche in ciacavo Pelišac.

Nb ancvhe se i progetti sono locali, lo hanno costruito i cinesi ( A gestire il progetto è formalmente la società Hrvatske ceste (HC) che ha affidato per il tramite di una gara pubblica internazionale alla Crbc (China Road and Bridge Corporation) il compito di realizzare l’opera")


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da Piereto »

Continua , ma è già da due anni l'informazione "carente"riguardante il covid . Oggi per esempio sono morte 414 persone, ma quante di queste sono andate all'altro mondo per il solo covid e quante invece perché il covid si è unito ad altre patologie difatto agravandole. Non lo sapremo mai. Ricordo come all'inizio venivano addirittura impedite le autopsie.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da Piereto »

Viviamo in un periodo in cui la carta stampata si lascia molto scrivere e sempre più pochi leggono. E' il periodo del catastrofismo. Un fatto che di per se è una mosca diventa coi giorni un elefante, e tutto per vendere più copie dei giornali (è passato il tempo che il Piccolo tirava giornalmente 40.000 copie , oggi se ne stanpano 19.000). Ma così facendo si pesca nel sentito dire, nel pettegolezzo e spesso si sparge fango e si alimentano le paure, che inducono a informarsi e comperare più copie. E meno male che la carta stampata è sovenzionata, cioè noi paghiamo acciocchè i giornali non chiudano. Quindi l'informazione è spesso monca perchè basata su mezze verità. Giorni fa c'era una conferenza sui pericoli a venire per l'innalzamento dei mari. ,notizia rientrante nel catastrofismo climatico. Trieste deve correre ai ripari perchè il porto vecchio e la città verrà sommersa probabilmente un aumento di 2 metri nel 2050. Tutta la costa prospicente la pianura padana verrà allagata. Imtorno a Venezia dovremo costruire delle dighe e isolarla o sollevarla. Gia i primi anni del 900 il governo austriaco aveva innalzato le rive triestine di almeno un metro e mezzo ricorrendo alle cave di orsera per evitare le colme. Però è facile dare la colpa dell'innalzamento all'uomo . E una impressione falsata perchè i tempi di riequilibrio della Terra si contano in secoli o millenni, i disastri e le modificazioni umane recano canbiamneti da una generazione all'altra. Oggi sappiamo che la processione degli equinozi avviene ogni 20.000 anni che il polo magnetico si sposta e si inverte e già adesso la massa baricentrica della nostra trottola terrestre si è spostata Sono tutte variazioni che portano al cambiamento delle masse atmosferiche. Zone che prima erano temperate diventeranno tropicali e viceversa e masse umane dovranno emigrare o perire in guerra. Leggiamo sempre più notizie di scoperte di possibili pianeti abitabili e di quanto si sta facendo per arrivare su Marte , della fissione nucleare ,della reazione plasmatica ottenuta per dieci minuti ad opera cinese. Però basta che uno chiuda un rubinetto del gas e siamo a terra. Cioè le verità scomode per l'establishment vengono a galla. Abbiamo carenze energetiche, importiamo il 40% per il nostro fabisogno alimentare il grano e il mais da Russia e Ucraina. Il catastrofisma ci fa perdere la visione generale degli eventi e purtroppo tutti i governi non hanno nessun piano di intervento e sono vittime della speculazione economica.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Volevo riportar un articolo de repubblica dove per be due volte xe scrito "accellerazione", ma co l'aria che tira no gavemo tropa voia de scherzar. Alora riporto per meditazion qualche pagina de un libro che stago legendo de Abhijit Banerjee e Esther Duflo (due premi nobel per l'economia nel 2019): Una buona economia per tempi difficili, ed. Laterza. El toco che go ciolto xe de un capitolo va da pagina 153 a pagina 157. Go taiado alcune parti che me pareva più orientade all'America, o semplicemente esempi per spiegar meio quel che i gaveva dito prima.
Banerjee e Duflo - Una buona economia per tempi difficili - Ed. Laterza (2020) ha scritto: La drastica segmentazione dell'elettorato è un fenomeno che va ben oltre il semplice dissenso politico.Gli americani di diverso colore politico hanno cominciato ad odiarsi apertamente: nel 1960 circa il 5% dei repubblicani e la stessa percentuale dei democratici affermavano che si sarebbero sentiti "dispiaciuti" se il loro figlio o la loro figlia avesse sposato una persona dell'altro partito. Nel 2010 quasi il 50 per cento dei repubblicani ed oltre il 30 per cento dei democratici si sentivano "abbastanza o molto infelici" all'idea di un matrimonio con una persona dell'altro partito.

[omissis]

Come si spiega questa polarizzazione (1)? Uno dei cambiamenti più importanti intervenuti dall'inizio degli anni Novanta, quando la faziosità ha iniziato a crescere sensibilmente, è l'espansione della rete e dei social media.

[omissis]

Originariamente, le reti sociali virtuali venivano incensate come il nuovo spazio pubblico, un nuovo modo per mettere in contatto fra loro le persone, riducendo l'omofilia(2). In teoria, fornivano un'opportunità per entrare in contatto con persone lontane con cui condividevamo alcuni interessi specifici, per esempio i film di Bollywood, le cantate di Bach o un certo modo di crescere i bambini. Queste persone, magari sotto altri aspetti, non erano come noi e questo ci offriva una scelta di amici più eclettica di quella che avremmo avuto basandoci solo sulla prossimità fisica. Non avrebbero avuto quasi nulla in comune tra di loro, perciò, se avessimo avuto modo di scambiare opinioni su cose diverse dall'argomento specifico che ci aveva fatti conoscere, saremmo entrati in contatto con una varietà di opinioni.

[omissis]

Nonostante questo, le reti sociali non sono riuscite quasi mai ad integrare i loro utenti sulle questioni più divisive.

[omissis]

Facebook e Twitter funzionano come camere dell'eco. I democratici rimbalzano informazioni prodotte da candidati democratici e i repubblicani fanno lo stesso per quelli repubblicani.
Note mie messe per spiegare qualche termine che potrebbe non essere chiaro a tutti
(1) Polarizzazione: netta contrapposizione di opinioni tra due gruppi.
(2) Omofilia:(vale a dire, "l'amore del simile/dell'uguale") può essere sinonimo di omosessualità, ma in sociologia indica la tendenza degli individui ad associarsi ed a creare legami con altri considerati simili per alcune peculiari caratteristiche.[/color]


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da babatriestina »

eppure anche se non c'erano i media, mi vengono in mente le guerre di religione in Europa nel Cinquecento. In cambio si era diffusa la stampa.
le reti tendono a metterti in contatto con chi ha i tuoi stessi interessi. Solo che cominci a collegarti con chi sostiene la tua squadra di calcio preferita - per dire- e poi ti trovi che il fan della tua squadra invece è fan di un altro partito politico. Una dei difetti- secondo me- di molte reti è di accettare l'anonimato. come facciamo pure noi nel forum. i cosiddetti leoni da tastiera si scatenano nascosti sotto maschere. me ne accorgo su Twitter. Se c'è un sistema di moderazione, li puoi tenere sotto controllo, ma non è facile. E i grandi media sembrano più scandalizzarsi per un nudo di un antico quadro famoso o per una donna che allatta che per espressioni di odio o denigrazione. D'altronde le proposte di censura nemmeno portano a buoni risultati.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Infatti, subito dopo i due autori sottolineano che le fake news non sono nate con facebook o twitter.
I quotidiani sono sempre stati faziosi e la diffamazione politica era il pane quotiiano ai tempi dell'America coloniale"
Poi citano il fatto, ad esempio, del conflitto tra Tutsi ed Hutu in cui, secondo loro, una radio incitò allo sterminio dei Tutsi definendoli scarafaggi ed invocando l'autodifesa da loro.

La loro analisi, poi, si estende anche ai media tradizionali statunitensi che hanno assunto posizioni sempre più radicali, soprattutto se legati alla destra repubblicana.

Siccome, dal mio punto di vista, si vedono le stesse cose anche qui da noi, volevo evitare eventuali polemiche e quindi ho tralasciato la parte anche perché mi pareva che questa parte fosse meno legata al tema di questo topic.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Per quanto riguarda la polarizzazione, credo che questo si sia notato anche su questo forum; grandi litigate iniziali, polarizzazione delle posizioni e successiva autosparizione di una parte degli iscritti in quanto, almeno da quando collaboro alla sua amministrazione io, non mi pare ci siano state operazioni di messa al bando.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: ven 4 mar 2022, 14:06 Per quanto riguarda la polarizzazione, credo che questo si sia notato anche su questo forum; grandi litigate iniziali, polarizzazione delle posizioni e successiva sparizione di una parte degli iscritti anche se, almeno da quando collaboro alla sua amministrazione io, non mi pare ci siano state operazioni di messa al bando.
perchè hanno trovato arene più ampie per le loro lotte su facebook ( li ho rivisti sbaruffarsi là..)


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da Piereto »

Similia similibus curantur ; contraria contraris curantur. Se al verbo curantur sostituiamo quello che più ci piace vediamo per esempio che i simili vanno di accordo con i simili e che le lotte nascono tra persone che la pensano in maniera opposta . I due premi nobel hanno fatto rilevare che l'uso di internet invece di portare alla desiderata globalizzazione nell'ottica dell'odierno pensiero economico, ha portato all'estremizzazione. Le fuc news sono comuni ad entrambi gli schieramenti e sono diventate solo più facili da propagare, e sempre più gente ci casca . Come sempre la verità sta nel mezzo e non si vuole mai vedere, e ci saranno sempre delle persone litigiose e teste calde. Rientriamo nel topic.


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Re: Malinformazione mediatica

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Nella tragedia della guerra una notizia sul Piccolo:
"Talenti in fuga da Trieste a Kiev"
Secondo voi fuggono da Trieste verso Kiev o da Kiev verso Trieste?

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cr ... 1.41326218


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da Piereto »

Caro Piccolo fonte di infinita saggezza.... grammaticale.


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Re: Malinformazione mediatica

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Comunque go visto che dopo i ga corretto el titolo; la traccia del sbaglio xe restada nell'indirizzo dela pagina web.


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da babatriestina »

el xe finido anche nela version de facebook. no t digo le remenade " de Trieste fin a Zara.."


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Re: Malinformazione mediatica

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Parliamo una volta tanto di buona informazione. E' stato trovato un uomo morto suicida nel bosco sopra Grignano.

Ho trovato molto ben fatto l'articolo che ne dà la notizia su Trieste: Prima https://www.triesteprima.it/cronaca/cad ... gnano.html

La sintesi della notizia ed una bella riflessione alla fine.


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Re: Malinformazione mediatica

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Rai 3 dal lunedì al venerdì manda in onda alle ore 20.20 una trasmisione "La gioia della musica" in cui un giornalista, Augias, fa analizzare alcuni brani celebri della musica classica a due direttori d'orchestra. Si va dal Flauto magico alla madama Butterfly, dalla primavera di Vivaldi a West side story (passando naturalmente per Beethoven). Trovo la trasmissione estremamente interessante e non posso che consigliarla.

Leggo su raiplay che venerdì ...
Corrado Augias con la Maestra Speranza Scappucci ci introduce all'aria -"L'amour est un oiseau rebelle" dall'opera "Carmen" '1875' di Giuseppe Verdi. Dirige l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, con la cantante Joyce El Khoury, la Maestra Speranza Scappucci.
Sono curioso di sentire questa versione verdiana della Carmen...


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da babatriestina »

un tempo la RAI affidava queste trasmissioni a musicologi: Franco Soprano, Giorgio Gualerzi, Rodolfo Celletti...... adesso a un tuttologo come lo scrittore Augias


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Re: Malinformazione mediatica

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ma lui fa il giornalista, la parte tecnica è affidata a due direttori d'orchestra ed agli orchestrali che vengono intervistati. La trasmissione in sé non è male. Mi ha colpito "la Carmen di Verdi" refuso che non centra con la trasmissione della quale ho detto e dico bene.

Per inciso Augias non mi è simpatico e spesso lo trovo noioso. Anche certe sue osservazioni durante la trasmissione sono state corrette dai direttori in un contesto, però, di tentativo di educazione musicale da parte dei tecnici/artisti che trovo positivo.


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