Israele

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ancora stradine de sera

le moschee xe illuminade de verde

subito fora dele mura: giovine venditor de spiedini alla griglia

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quartier ebraico, restaurado:

in particolar, i ga riscoperto, oltre a vece sinagoghe ( no avudo el tempo de visitar) el Cardo , la via principal dela Gerusalemme romana

Se vedi spesso musicisti de strada ( ehm ehm..) coi strumenti più vari, ma no me iera mai nato de trovarghene una come questa, nela Gerusalemme moderna, che sonava un'arpa tipo quella de Davide!

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un suq visto dall'alto
(zona del quartier armeno)

dolci arabi

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panini ( quartiere cristiano)

se sazi? una drogheria con spezie

o preferì diverse qualità de incenso?

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Ottoni, piatti ( cristiani, palestinesi, ebraici..) tapedi,


per no parlar de vestiti femminili con bellissimi ricami


e po paramenti de prete vizin de sciai de preghiera ebraici..
e perfin.. chi se ricorda "piccolo cammello di peluche"?

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ancora nel quartier ebraico: la parte rinnovada dopo el 1967


vetrine de argenterie rituali o no? non so..

e... ma sto pellegrinaggio?? me dirè? gavevo fatto una pausa prima della parte dedicada alle varie sezioni religiose:
comincemo col santo Sepolcro visitado in due riprese, una de mattina e una de dopopranzo
Non xe facile orientarse in sta cesa, la xe in mezzo del quartier cristian, dopo un piccolo passaggio, se arriva a un stretto cortil dove che xe el ingresso, che cossispondi a un lato dela cesa:

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La chiesa del santo Sepolcro è stata costruita dapprima ai tempi di Costantino, distrutta la basilica costantiniana è stata ricostruita dai crociati, e successivamente riadattata dagli ortodossi, che ne possiedono la gran parte. capelle el cappellete , divise per confessioni cristiane, la dividono e per concludere.. la chiavi appartengono tradizionalmente a due famiglie musulmane!
non è facile capire chi abbia costruito cosa, cosa sia più antico e cosa più moderno.. certo almeno qua si vede una gran parte di edificio antico e non è una delle tante chiese della prima metà del Novecento come ne abbiamo visitate tante.. ho cercato nelle foto, dove potevo, di documentare la parte più antica..
In più ci sono muri di rinforzo, contrafforti per sostenere la chiesa, danneggiata da terremoti ( per inciso, dopo uno di questi terremoti, fine ottocento, sono sparite le tombe di Goffredo di Buglione e Baldovino I, sembra)
ancora un dettaglio della parte esterna, questo è di epoca crociata. attorno si addossano cappelle, monasteri, moschee..


Questa è la Rotonda del s Sepolcro:

una cupola ed un tempietto interno ottocentesco che contiene la tomba scavata che si può ritenere con buona probabilità il luogo della tomba di Gesù ( ci sono alcuni che però ne suggeriscono un'altra, fuori dalle mura, la cosiddetta "tomba del giardino")
Si arriva dopo una pietra, la Pietra dell'Unzione che tanti baciano, ma sembra che sia .. del 1810..

questa la porta d'accesso alla cappella, fila lunghissima, che non ho fatto perchè l'ho visitata in occasione del mio viaggio precedente: flash perfino dentro!

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Vista dalle massicce colonne che la sostengono:

i corridoi laterali

la parte centrale della chiesa

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la cupola sulla parte centrale

sempre parte centrale, l'iconostasi greca

un'occhiata verso l'alto, perchè la cappella del Golgota, luogo della crocifissione, è .. al primo piano, su per una scala. Si dovrebbe vedere un pezzettino delle roccia vera, ma con tanta gente non ce l'ho fatta a vederla..

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Nella parte bassa, sotto il Golgota, ci sono cappelle dedicate a s Elena e al ritrovamento della croce:




vi ho già postato in anteprima la cappella ( sempre ortodossa) del Golgota- la cappelletta vicina è dei Francescani) eccola in un'altra vsione

ed un dettaglio dei capitelli medievali, molto belli, a lume di candela

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un breve cenno alla Via Dolorosa: è un cammino di pellegrinaggio tradizionale, su una Via Crucis, che va dalla Porta dei Leoni ( o di s Stefano) al Golgota: nìho rinunciato al percorso per dedicarmi ad alcuni aspetti di quartieri medievali che la visita non prevedeva: ecco una delle stazioni, confrontare con gli anni trenta:





e invece osserviamo un particolare raggruppamento di edifici, appena fuori dalle mura, ma nell'antica città di David, che mostra l'intreccio delle religioni negli edifici stessi:
questo edificio, dalle elegantissime colonne fascicolate tardogotiche, al primo piano di un edificio, è detto il cenacolo e la tradizione vorrebbe farlo passare per il luogo dell'Ultima cena. Il tutto assai improbabile, a detta degli archeologi, ma tant'è..

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la sala , a cui venne associato un monastero francescano medievale, venne nel '500 ripreso dai Musulmani, che lo trasformarono in moschea. Il mihrab esiste ancora ma è deli primi del Novecento. Anche perchè sotto, c'è il sito di una possibile tomba del re David, venerato come profeta anche dai musulmani. Alla costituzione dello statod i Israele, questo edificio, fuori dalle mura, fu in possesso israeliano e pertanto sostituiva, con la tomba di Davide, il pellegrinaggio a loro impossibile al Muro del Pianto. Adesso è consentito l'accesso ai fedeli di tute le religioni:
il mihrab e la lampada tipica d a moschea



Ma le pellegrine africane ( ugandesi?) dagli abito variopinti non se ne preoccupano assai e si fotografano allegramente nella nicchia


il minareto della moschea

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il cortile del chiostro medievale


la Tavole della Legge della Sinagoga

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una porticina, da una parte uomini, dall'altra donne

e ci trovaimo davanti a metà del cenotafio dedicato a re Davide!
riconoscibile anche per la lira ricamata sul velluto rosso ,c he ricorda che a lui la tradizione attribuisce i Salmi


ancora una panoramica
verso la città: a sinisra la spianata del Tempio e delle moschee, a destra il Monte degli Olivi

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sempre fuori dalla mura, una chiesa dedicata a san Pietro " in gallicantu" al canto del gallo, con un bel panorama, che ci mostra alcuni aspetti delle valli sottostanti:
questo podere con muro è il tradizionale "campo del sangue " comprato coi 30 denari del tradimento di Giuda


questa valle è la Valle delle Geenna

e questo invece, molto più lontano, in direzione di Betlemme, è uno dei nuovi muri appena costruiti per dividere le zone palestinesi..

[1382-1918]

Interessante e belle foto, grazie!

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proseguendo con la Gerusalemme cristiana:
sempre fuori dalle mura, ma nella zona della Città di David, Sion, c'è una chiesa moderna - cattolica-dedicata alla Dormizione della Vergine, dei primi del Novecento. Dall'altra parte ce n'è una dedicata alla tomba della Vergine- ortodossa-, e ad Efeso vidi pure una Casa della madonna, in cui assicuravano che era morta là..
insomma. certezze non ce ne sono poi tante:

sotto, nella rotonda, un'immagine della Madonna morente

su una di queste porte, della chiesa di s Pietro in Gallicantu, questa scritta:

Il Signore custodisca il tuo entrare e il suo uscire. Salmo 21
che troviamo sull'architrave di via san Sebastiano in Cavana!

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Ci spostiamo adesso fuori dalle mure, per finire gli edifici cristiani, sul Monte degli Ulivi, scendendo verso la città:
la babele di pullman è notevole, anche per le stradine strette, e per fare il giro di mezza città all'esterno, a ora di pranzo, ci abbiamo messo quasi un'ora! il mio commento: quando mi lamenterò del traffico di Trieste, penserò a quello di Gerusalemme!



In alto, una piccola costruzione rotonda, chiusa da un muro, è l'Edicola dell'Ascensione:

l'edificio crociato, bellissimi i capitelli, venne poi modificato dai Turchi che lo trasformarono in moschea, aggiungendo la cupola

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Poco più sotto, la chiesa del Pater noster di fine ottocento, come sempre su antichi resti, contiene una grotta in cui la tradizione dice che Gesù insegnasse e avesse insegnato qui il Padrenostro:

il chiostro è tappezzato da traduzioni in tutte le lingue del Padrenostro:

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Nei primi post di questo thread abbiamo già visto alcune traduzioni, io ne ho fotografato le classiche latina e greca, quella italiana in Braille per i ciechi, ma il nostro accompagnatore, un prete udinese, ci ha mostrato:

Il Pater Noster in friulano!!
e mi ha assicurato che lui lo prega in tale lingua..

a questo punto mi son messa a cercare, e... non ho trovato il Paternoster in triestino!!! c'è in milanese, in bolognese... manca in veneto, e tutto quello che ho trovato di simile è stata la versione in bisiacco!

Bisognerà chiedere alla tutela della lingua triestina di procedere all'integrazione..