Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
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Un piccolo aneddoto della mia naja. Anche nella mia caserma esisteva la famosa targa di Diaz vicina all'uscita. La targa era a rilievo e un po opaca. Soltanto due parole erano lucide. Come si vede dalla foto di BabaTR alla sesta riga ci sono le parole: E' FINITA. Tutti quelli che andavano tra breve in congedo (le max) quando uscivano in libera uscita passavano con le dita sopra queste due parole. Guai se qualche soldato più giovane (le famose burbe, topi e tubi) osava toccare queste due parole.
My heart's in the Highlands
ma insomma sarà d`obbligo quel ricordare eternamente....specialmente anche per gli italiani odierni che investono cariche....
Lo dico perchè noi emigrati abbiamo ricevuto in omaggio un libricino a cura del Ministero degli affari esteri 1968-69 dedicato:
......"ai figli degli italiani all`estero perchè ricordino la terra dei loro genitori".
Sono descritte "montagne e parchi", "la rete autostradale", "profili di navigatori ed esploratori", "lavoro italiano all`estero", ecc. ecc. ecc. , ma comunque a questo punto volevo arrivare: in prima pagina è stampato il Bollettino della Vittoria, 4 novembre 1918, ore l2", nel 50· anniversario di Vittorio Veneto.
Lo dico perchè noi emigrati abbiamo ricevuto in omaggio un libricino a cura del Ministero degli affari esteri 1968-69 dedicato:
......"ai figli degli italiani all`estero perchè ricordino la terra dei loro genitori".
Sono descritte "montagne e parchi", "la rete autostradale", "profili di navigatori ed esploratori", "lavoro italiano all`estero", ecc. ecc. ecc. , ma comunque a questo punto volevo arrivare: in prima pagina è stampato il Bollettino della Vittoria, 4 novembre 1918, ore l2", nel 50· anniversario di Vittorio Veneto.
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Scometo che te la ga comprada ti!AdlerTS ha scritto:Anche sulle medaie ! (jera su ebay)babatriestina ha scritto:Me domandavo quante copie de sto bollettin dela vittoria xe in giro
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
Orpo. Te me vendi una?AdlerTS ha scritto:Due ! ... e go ordinado una terza !
[i]Liliana[/i]
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Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- babatriestina
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No gavevo dubbi che la copia in più iera per ti
mi go , oltre quela cartolina che go postado, che xe d'epoca, un'altra, che podessi esser original ereditada de mio papà che se la tegniva in studio in mezo a un collage fotografico de foto de famiglia, de sua nonna al can.... No go bisogno de comprarle..
mi go , oltre quela cartolina che go postado, che xe d'epoca, un'altra, che podessi esser original ereditada de mio papà che se la tegniva in studio in mezo a un collage fotografico de foto de famiglia, de sua nonna al can.... No go bisogno de comprarle..
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
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ma solo con un toco del testo.AdlerTS ha scritto:Bon, a parte i witz, resta el fatto che non savevo che fussi stada realizada anche una medaia.
Ma iera periodo de medaie de moda, mi ghe ne go una dannunziana de l'epoca. Po co go tempo ve mosterò la medaia dei volontari de guerra, che po no so come che la ga avuda papà, perchè lu nol ga rivado a andar volontario.. ricevuda in regalo? de qualche amico?
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
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Alora Adler, se la prima la xe par ti, la seconda par serlilian, cò te riva la terza tegnila de parte par mi!!!AdlerTS ha scritto:Due ! ... e go ordinado una terza !
Vara che ghe tegno!
Ciau ciau, sempre con tanta simpatia, Lela.
Il vero "giusto" è colui che si sente sempre per metà colpevole dei misfatti altrui!
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Re: Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
UN NUOVO ANNIVERSARIO.
Trascrivo e approvo queste asserzioni che fano riflettere.
"Ricordando il 93° Anniversario del termine della “Grande Guerra”
Il 4 novembre del 1918 ha suscitato e suscita ancora oggi commozione a chi ha potuto ascoltare dalla bocca dei padri e dei nonni i racconti degli anni di sangue della Grande Guerra.
......
Sono trascorsi esattamente 93 anni dalla fine del conflitto chiamato dagli italiani la “Grande Guerra”. Grande per la durata e per il coinvolgimento dei tanti Stati d'Europa e d'oltreoceano e dolorosamente grande per i 600.000 mila morti italiani e di tante altre nazionalità. Che dire dei feriti e dei mutilati e le famiglie amputate e distrutte. Una somma spaventosa di dolori....
.........
Sentiamo il dovere di ricordare quegli avvenimenti con sentimenti di gratitudine ed ammirazione per quella gioventù inviata a combattere in condizioni talmente disagevoli da apparire addirittura irreali.
..........
Uomini che, accomunati nel crogiolo della trincea e della battaglia, scrissero pagine di eroismo, di grande umanità e di profondo sacrificio".
.....
http://www.approdonews.it/index.php/com ... uerra.html
Trascrivo e approvo queste asserzioni che fano riflettere.
"Ricordando il 93° Anniversario del termine della “Grande Guerra”
Il 4 novembre del 1918 ha suscitato e suscita ancora oggi commozione a chi ha potuto ascoltare dalla bocca dei padri e dei nonni i racconti degli anni di sangue della Grande Guerra.
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Sono trascorsi esattamente 93 anni dalla fine del conflitto chiamato dagli italiani la “Grande Guerra”. Grande per la durata e per il coinvolgimento dei tanti Stati d'Europa e d'oltreoceano e dolorosamente grande per i 600.000 mila morti italiani e di tante altre nazionalità. Che dire dei feriti e dei mutilati e le famiglie amputate e distrutte. Una somma spaventosa di dolori....
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Sentiamo il dovere di ricordare quegli avvenimenti con sentimenti di gratitudine ed ammirazione per quella gioventù inviata a combattere in condizioni talmente disagevoli da apparire addirittura irreali.
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Uomini che, accomunati nel crogiolo della trincea e della battaglia, scrissero pagine di eroismo, di grande umanità e di profondo sacrificio".
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- sono piccolo ma crescero
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Re:
Secondo sto sitobabatriestina ha scritto:una leggenda metropolitana conta che sto bollettin iera firmato Diaz e che più de un ga battezzado el fio Firmato pensando che fussi el nome proprio de Diaz, ma se andè a veder le copie, de solito xe solo che Diaz, in quella de s Giusto xe generale Diaz, per cui me sa propio de leggenda metropolitana
http://www.nomix.it/mappe-dei-nomi-ital ... &x=14&y=14
nesun se ciama Firmato o per lo meno nesun che gabi el telefono (penso). Comunque esisti san Firmato di Auxerre la cui ricorrenza xe el 5 ottobre ... quasi un mese prima
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- babatriestina
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Re: Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
però vi ho postato la tabella ad Asti in cui compare il Firmato
Una delle festività laiche sparite quando ne hanno tagliato un poche: meglio festeggiare la fine di una guerra che l'inizio, anche se seguendo la storia alla fin fine la guerra ha lasciato stremati sia i vinti che i vincitori, con le conseguenze che ne son venute.
Una delle festività laiche sparite quando ne hanno tagliato un poche: meglio festeggiare la fine di una guerra che l'inizio, anche se seguendo la storia alla fin fine la guerra ha lasciato stremati sia i vinti che i vincitori, con le conseguenze che ne son venute.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
Credo che Trentini , Triestini ecc abbiano sofferto davvero molto a causa della Prima Guerra.
Erano appartenenti all' Esercito Austro- Ungarico e "dovettero andare in guerra "a fianco dell'A.U.
Molti non lo fecero e si arruolarono con l'Italia, come volontari e combatterono dando eroicamente la loro vita, per i loro ideali.
Ma la stragrande maggioranza partì per la guerra a fianco dell'Austria-Ungheria.
Con questo non voglio dire che quelli che "partirono come soldati A.U." siano andati in guerra con slancio e fede A.U, affermo piuttosto che lo dovettero fare, per i noti motivi. Una persona non va volentieri in guerra, anche se i volontari non mancano mai.
Credo che i nostri triestini trentini ecc non siano stati trattati bene nè dagli Asburgo nè dagli Italiani.
Dagli Asburgo furono inviati dal 1914 in Galizia, terra lontanissima dall'Italia, perchè non ci si fidava di loro e si dubitava dei loro sentimenti patriottici. Ben pochi rimasero a combattere vicino al confine, soprattutto anziani.
Non dimentichiamo inoltre i terribili Campi per i "sospettati filoitaliani" come Katzenau.
Non furono trattati bene neanche dagli Italiani, secondo me. I volontari irredentisti del 1915 furono accettati bene, ovviamente
Ricordiamo però che ,per diserzione o per cattura, molti Trentini e Triestini finirono in Russia(ne ho già parlato fino a stufarvi). Già dal 1915 -1916 avrebbero potuto ritornare a casa loro, firmando per l'opzione italiana. Ne furono portati indietro 4000 inizialmente.
Di questi 4000 molti avevano un acceso amor di patria italiano ed avrebbero voluto combattere a fianco dell'Italia.
Ma ancora una volta non ci si fidava di loro e furono trattenuti, liberi, in città come Milano, Genova e Torino fino appunto al 1918.Alcuni poterono tornare prima a casa loro, man mano che si spostava il confine. Ho letto moltissime lettere di persone reduci dalla Russia che volevano lottare per "l'amatissima Italia" per ottenere la riunificazione di Trento e Trieste e sono stati respinti. Molte lettere furono pubblicate su giornali trentini e se non erro anche sul Piccolo e sul Lavoratore.Si preferiva mandarli in Libia.
Altri, sospettati di fede A.U. furono spediti poi in campi di prigionia Italiani. Di tutto ciò esistono ampie testimonianze.
Altri semplicemente cercarono di star ben lontani dalla guerra e trovarono lavoro ad esempio alla Fiat ecc.
Non dimentichiamo poi le altre migliaia di persone che dovettero restare in Siberia fino al 1920, altro che novembre 1918.
Inoltre ci sono stati innumerevoli morti. Persone di lingua italiana, che magari si sentivano italiani o forse avevano altri sentimenti, morti però in gran parte in divisa A.U.
In conclusione io sono ben felice di essere e sentirmi Italiana, ma mi chiedo quali furono le proporzioni numeriche tra i soldati Triestini , Trentini ecc che combatterono o morirono sul fronte Italo- Austroungarico e quelli che combatterono o morirono in Galizia, Russia ecc.
La mia è solo una domanda...
Aggiungo che mio nonno ha ricevuto una medaglia con scritto "Volontari 1915 - 1918" pur essendo stato per tutto questo tempo in Siberia e, scusate se ripeto, ha optato nel 1919 ed è tornato nel 1920.
Di Targhe firmate Diaz ne ho viste molte , in giro per l'Italia.
Ribadisco il mio grande rispetto per tutti quelli che soffrirono a causa della guerra.
Mandi
Erano appartenenti all' Esercito Austro- Ungarico e "dovettero andare in guerra "a fianco dell'A.U.
Molti non lo fecero e si arruolarono con l'Italia, come volontari e combatterono dando eroicamente la loro vita, per i loro ideali.
Ma la stragrande maggioranza partì per la guerra a fianco dell'Austria-Ungheria.
Con questo non voglio dire che quelli che "partirono come soldati A.U." siano andati in guerra con slancio e fede A.U, affermo piuttosto che lo dovettero fare, per i noti motivi. Una persona non va volentieri in guerra, anche se i volontari non mancano mai.
Credo che i nostri triestini trentini ecc non siano stati trattati bene nè dagli Asburgo nè dagli Italiani.
Dagli Asburgo furono inviati dal 1914 in Galizia, terra lontanissima dall'Italia, perchè non ci si fidava di loro e si dubitava dei loro sentimenti patriottici. Ben pochi rimasero a combattere vicino al confine, soprattutto anziani.
Non dimentichiamo inoltre i terribili Campi per i "sospettati filoitaliani" come Katzenau.
Non furono trattati bene neanche dagli Italiani, secondo me. I volontari irredentisti del 1915 furono accettati bene, ovviamente
Ricordiamo però che ,per diserzione o per cattura, molti Trentini e Triestini finirono in Russia(ne ho già parlato fino a stufarvi). Già dal 1915 -1916 avrebbero potuto ritornare a casa loro, firmando per l'opzione italiana. Ne furono portati indietro 4000 inizialmente.
Di questi 4000 molti avevano un acceso amor di patria italiano ed avrebbero voluto combattere a fianco dell'Italia.
Ma ancora una volta non ci si fidava di loro e furono trattenuti, liberi, in città come Milano, Genova e Torino fino appunto al 1918.Alcuni poterono tornare prima a casa loro, man mano che si spostava il confine. Ho letto moltissime lettere di persone reduci dalla Russia che volevano lottare per "l'amatissima Italia" per ottenere la riunificazione di Trento e Trieste e sono stati respinti. Molte lettere furono pubblicate su giornali trentini e se non erro anche sul Piccolo e sul Lavoratore.Si preferiva mandarli in Libia.
Altri, sospettati di fede A.U. furono spediti poi in campi di prigionia Italiani. Di tutto ciò esistono ampie testimonianze.
Altri semplicemente cercarono di star ben lontani dalla guerra e trovarono lavoro ad esempio alla Fiat ecc.
Non dimentichiamo poi le altre migliaia di persone che dovettero restare in Siberia fino al 1920, altro che novembre 1918.
Inoltre ci sono stati innumerevoli morti. Persone di lingua italiana, che magari si sentivano italiani o forse avevano altri sentimenti, morti però in gran parte in divisa A.U.
In conclusione io sono ben felice di essere e sentirmi Italiana, ma mi chiedo quali furono le proporzioni numeriche tra i soldati Triestini , Trentini ecc che combatterono o morirono sul fronte Italo- Austroungarico e quelli che combatterono o morirono in Galizia, Russia ecc.
La mia è solo una domanda...
Aggiungo che mio nonno ha ricevuto una medaglia con scritto "Volontari 1915 - 1918" pur essendo stato per tutto questo tempo in Siberia e, scusate se ripeto, ha optato nel 1919 ed è tornato nel 1920.
Di Targhe firmate Diaz ne ho viste molte , in giro per l'Italia.
Ribadisco il mio grande rispetto per tutti quelli che soffrirono a causa della guerra.
Mandi
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
Quando scrivevo del riportavo le impressioni di un volontario che, come il fratello, sarà decorato con la medaglia d'oro al valor militare:mandi_ ha scritto: I volontari irredentisti del 1915 furono accettati bene, ovviamente
in questo si sentiva da parte sua una leggera amarezza, difatti il libro non godeva di molta buona fama all'epoca del fascismo, troppo poco trionfalistico.come i vien accolti i volontari? la maggior parte li accogli ben, ma xe anche un che li guarda con diffidenza, chissà sti triestini, xe de fidarse de lori?
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Re: Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
Ecco, proprio questo volevo dire. Questo genere di umiliazioni e amarezze toccava spesso ad un volontario che dava la sua vita per un ideale, per quella che considerava la sua patria e la patria della sua gente.
Ancora adesso c' è gente che li denigra.
Imaginete i altri, reduci de guerra, come vegniva definidi: disertori, austriacanti,regnicoli, vigliacchi, ecc. Forse i reduci iera colpevoli de no eser morti?
Comunque sarebbe interessante fare un censimento dei volontari italiani giuliani.No sol de quei morti, però.
Mandi
Ancora adesso c' è gente che li denigra.
Imaginete i altri, reduci de guerra, come vegniva definidi: disertori, austriacanti,regnicoli, vigliacchi, ecc. Forse i reduci iera colpevoli de no eser morti?
Comunque sarebbe interessante fare un censimento dei volontari italiani giuliani.No sol de quei morti, però.
Mandi
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Re: Vittorio Veneto ed il "Bollettino della Vittoria"
mandi_ ha scritto:In conclusione io sono ben felice di essere e sentirmi Italiana, ma mi chiedo quali furono le proporzioni numeriche tra i soldati Triestini , Trentini ecc che combatterono o morirono sul fronte Italo- Austroungarico e quelli che combatterono o morirono in Galizia, Russia ecc.
La mia è solo una domanda...
E' in corso un lavoro sui numeri dei caduti del Litorale. La partecipazione di abitanti del Litorale e dei Trentini è circa pari, 50.000 soldati circa per regione.
Rawa Ruska