le memorie del nonno 1906- 1966

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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Se te jera sfugido, cito Franco
Franco ha scritto:Una [caserma AU] , dimenticada e demolida qualche anno fa, iera su via Fabio Severo, a destra andando in sù, poco prima dela "casa dei sposi".
Per chi che se ricorda: al pian tera (rivandoghe da de drio, da via Galilei) al pianterra che iera l'oficina de Vigna (alzi la man chi no xè andà la a farse saldar la marmita sbusada... :wink: )

La caserma iera tipica perchè, nel sototeto, ghe iera la piccionaia per i piccioni viaggiatori, usadi per scopi militari.
Foto me par che no gavemo, però :roll:


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Messaggio da 1382-1918 »

AdlerTS ha scritto:Se te jera sfugido, cito Franco
Franco ha scritto:Una [caserma AU] , dimenticada e demolida qualche anno fa, iera su via Fabio Severo, a destra andando in sù, poco prima dela "casa dei sposi".
Per chi che se ricorda: al pian tera (rivandoghe da de drio, da via Galilei) al pianterra che iera l'oficina de Vigna (alzi la man chi no xè andà la a farse saldar la marmita sbusada... :wink: )

La caserma iera tipica perchè, nel sototeto, ghe iera la piccionaia per i piccioni viaggiatori, usadi per scopi militari.
Foto me par che no gavemo, però :roll:
Vero, me ricordo che ale elementari la maestra ne gaveva portado in via Galilei soto la piccionaia, o colombaia, e la ne gaveva fato disegnar la casa, che credo la fosi za disabitada.


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Messaggio da AdlerTS »

Andar in teatro nei anni del governo nazista a Trieste ? Par strano, epur i teatri non se ga fermado gnanche in quei anni, forse più che altro per el bisogno assolutamente naturale de distrar la testa dai drammi della vita quotidiana (o per scaldarse un poco). Nel 1943-44 vien comunque rappresentadi Scugnizza, L'allegro principe, Il paese dei campanelli, La vedova allegra e Cin ci là.
el Piccol del 11.02.45 canta le lodi de Franca Somigli e el baritono Cesare Bardelli, anna Jelacic e Giovanni Voyer.
Luigi Toffolo dirigeva spesso, el corpo de ballo jera diretto da Britta Schellander-Moresco.
Passa de qua Arturo Benedetti Michelangeli, Carlo e Amalia Micheluzzi, Nuto Navarrini e Walter Chiari. Le rapresentazioni jera tra le 5 e mezza e le 6 e mezza, per esser sicuri de esser a casa per el coprifuoco.
Al Fenice xe vignudi Nino d'Artena e el batterista Uccio Augustini.


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Andar in teatro nei anni del governo nazista a Trieste ? .
stago leggendo propio sti giorni un libro Collotti: il Litorale adriatico nel Nuovo ordine europeo 1943-45, in cui el spiega appunto che l'annession al Reich del Litoral ( in senso esteso, compresi Friul e provincia de Lubiana) prevedeva la loro futura incorporazion al Reich sia per motivi militari che per motivi economici ( el porto dela nova Miteluropa. GrossDeutsch- grande Germania). E che per questo i gaveva previsto un'occupazion abbastanza "soft" tranne ovviamente nei confronti dei partigiani, imperniada sulla seguente propaganda:
1 Trieste iera prospera sotto l'Austria e l'Italia fascista no ga fatto gnente per ela
2 anche i repubblichini de Salò no xe boni per la region
3 el Friul ga de ricordarse la sua prosperità come marca germanica
4 in genere sostegnir tute le rivendicazioni locali, piccole patrie, etc, per provar che solo la Grande Germania farà conviver ben i vari popoli presenti, no come l'Italia che ga sbagliado
5 sostegnir i Sloveni ( anticomunisti) in modo de invitarli a staccarse dela Jugoslavia e crear un gruppo sloven anticomunista ( i Domobranci)
6 mantegnir el ricordo grato del periodo austroungarico: nel 1944, per el compleanno del Fuehrer, ghe xe stade fatte onoranze ale medaie austroungariche dela prima guerra mondial
7 mantegnir appunto un legame cultural con Vienna, attraverso scambi culturali, musicali, ghe iera un programma radiofonico Trieste chiama Vienna, Vienna chiama Trieste.
( credo de aver riassunto abastanza de sto libro, el xe del 74)

Per la Schellander, gavemo visto che ela e la sorela al momento del processo dela Risiera le iera ben missiade coi papaveri nazi.

Franca Somigli xe invece un caso diverso, ela iera americana e po la ga sposado Antonicelli, el sovrintendente del Verdi, me la ricordo benissimo, co la go conossuda mi la iera un toco de donna che ormai no cantava più, ma, per tornar ai ricordi de nona, ela ne contava de una sua stupenda Fanciulla del West al Verdi, in pieno bombardamento, durante l'opera se sentiva le bombe che vegniva zo e una volta in teatro la ghe lo ga ricordado alla Somigli.
Per Nino d'Artena, ricordemo che iera el colega de Cecchelin che xe finido infoibado nel abisso Plutone come fascista, su denuncia del steso Cecchelin
Resta de dir che la stagion lirica del 1945 al Verdi xe stada longa e ricchissima, mi gavevo pensado anche che iera perchè la più parte dei teatri italiani iera zo per le bombe ( vedi la Scala)


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Messaggio da macondo »

babatriestina ha scritto:E che per questo i gaveva previsto un'occupazion abbastanza "soft" tranne ovviamente nei confronti dei partigiani, imperniada sulla seguente propaganda
Premeto che no go nisuna simpatia per el nazismo che qua a Trieste ga fatto abastanza mal. Vedi Risiera, paesi brusadi sul Carso, impicagioni de massa ecc.
Peró no diria che la lista de Betta fossi semplice 'propaganda' per tegnirne boni.
La quasi totalitá dei dirigenti politici e militari dela ocupazion tedesca iera de origine austriaca e lori considerava la zona ocupada come la fossi stada 'iredenta'. I ga infatti zercado de ricrear el clima cultural de la Defunta e un tipo de aministrazion che i piú veci gaveva visudo poco piú de 20 anni prima. E no dimentichemo che el Gauleiter Reiner quando el iera stado con la stessa carica in Salsburgo el se gaveva distinguido come ecelente aministrador con un particolare stimolo ale iniziative culturali nel suo Gau.


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Messaggio da babatriestina »

Alora, mi no ghe iero de persona e anche i mii genitori e e i mii nonni sui nazi me ga dito solo che peste e corni, ma ve riporto le frasi esatte del libro, che per darve un'idea dela posizion politica ve digo che nassi da una conferenza al circolo Che Guevara nei anni '70:

mi pare che la prima cosa da fare sia per così dire di sgombrare il campo da un grosso equivoco che è sorto intorno alla cosiddetta componennte austriaca di questa politica. Questa forte componente austriaca vi è stata certamente, sia a livello del personale politico che l'amministrazione tedesca ha portato in queste zone (..)sarebbe certamente errato sottovalutare il peso dei vari Berater insediati nell'amministrazione locale, il peso di funzionari di estrazione austriaca, di Rainer soprattutto come capo dell'amministrazione civile, il peso di Globocnik (..)Ma più importante ancora è il peso che questa componente ebbe a livello strumentale, nella misura in cui far leva sul ricordo del passato austro-ungarico serviva ad alimentare ostilità nei confronti della gestione italiana e ad acquisire appoggi alla collaborazione con i nazisti; una componente che si estrinsecò tra l'altro non soltanto con i mezzi della propaganda ma anche mediante una serie di provvedimenti spiccioli concreti, specificatamente destinati a far presa su elementi nostalgici e austrofili (..) sarebbe profondamente sbagliato, significherebbe non vedere che il problema che la politica nazista pose nel 1943 in queste terre non era quella di aggregare il Litorale adriatico all'Austria ( un'Austria, tra parentesi, che non esisteva più..)... questa componente austriaca (..) era la stessa componente e gli stessi esponenti che già si erano impegnati sin dal periodo anteriore all'Anschluss per l'unione dell'Austria alla Germania: un'osservazione che vale in modo aprticolare per il Gauleiter Rainer e per il comandante delle SS e della polizia Globocnik, i quali si erano trovati implicati in prima fila nella direzione del movimento nazista illegale in Austria (..)in sintesi: i rainer, i Globocnik erano perfettamente allineati con la politica del Grande Reich, non era all'unione di queste terre alla Ostmark che guardavano bensì all'egemonia germanica.
(..)L'elemento propagandistico dominante è sempre la retorica centro-europea, è l'esaltazione più angusta della triestinità. (..)
testo di Rainer del 9 settembre 1943 citato(..):
il fascismo ha realizzato una gestione rovinosa al cento per cento (..) il fascismo era odiato in tutto il paese e aveva particolarmente oppresso la popolazione (..)
[nota mia, e questo saria un nazista, alleato dei fascisti..]

(..)la necessità di sostenere la vecchia tesi del "mosaico" delle nazionalità, senza la quale non sarebbe stato possibile dare credibilità e giustificazione all'intervento dello scettro giustiziere della Germania (--)

il Furlanentum: l'obiettivo dell'amministrazione Rainer era del tutto trasparente: alimentare uan spinta autonomistica, gonfiando tradizioni locali di piccola patria, (..) quasi a convincere la popolazione friulana che solo in questa nuova compagine essa avrebbe potuto ritrovare una propria identità di fronte al livello della gestione italiana. (..)

Rainer mirò consapevolmente e intenzionalmente alla rivalutazione degli Sloveni, e non soltanto come vedremo in funzione polemica contro la passata gestione italiana. (..)si capisce lo sforzo dispiegato da Rainer per associare alla sorte del Terzo Reich la borghesia conservatrice e reazionaria della Slovenia, il clero anticomunista sloveno, ex funzionari ed ex ufficiali rispettivamente dell'amministrazione e dell'esercito austriaci. (..) Hitler aveva previsto ( per gli Sloveni) che essi dovessero assurgere in pratica alla condizione di semiprivilegiati, con un trattamento che stava a mezza strada tra quello ottimale destinato(..) ai croati e quello più duro (..) destinato ai maggiori responsabili del "tradimento" ai danni della Germania ( i serbi).
(--) l'utilizzazione degli sloveni come fattore su cui fare leva per circoscrivere nella maniera più ampia possibile e addirittura espellere la presenza, l'influenza italiana nel litorale Adriatico, esasperando le contrapposizioni nazionali e inserendosi con abilità nella scia dei risentimenti lasciati dalla gestione italiana.

Spero da aver arivado a far capir quel che el testo voleva dir..


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Messaggio da AdlerTS »

Uno dei motivi del successo de massa del Nazismo dei primi anni, specie in Germania, consisteva nel aver dado alla gente più lavor, più alimenti ed un motivo de orgoglio nazionale. Anche qua da noi, tra Risiera, paesi brusadi sul Carso e impicagioni de massa se gaveva messo in moto questo meccanismo (condizioni de guerra permettendo). I salari jera aumentadi e se cercava de distribuir el più possibile le risorse: alimenti come farina, pasta, formaggio e latte condensato jera disponibili in misura molto maggiore che durante el periodo de governo italian (xe dati dell'Ispettorato provinciale dell'alimentazione di Trieste).
Questa politica podeva senz'altro crear delle illusioni, specie in periodo de fame. A Trieste poi ghe jera el vantaggio che nei anni '40 ghe jera ancora tantissima gente che parlassi tedesco, che rendeva i nazisti "meno estranei" che non in altre città.


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Uno dei motivi del successo de massa del Nazismo dei primi anni, specie in Germania, consisteva nel aver dado alla gente più lavor, più alimenti ed un motivo de orgoglio nazionale.
i stessi motivi del consenso al Fascismo dei primi anni :wink:
(scrivo Fascismo cola maiuscola per analogia al Nazismo cola maiuscola de Adler
:-D :-D :-D :wink: )
AdlerTS ha scritto:Questa politica podeva senz'altro crear delle illusioni, specie in periodo de fame..
soprattutto confrontada cola fame della prima guerra .

Ma per bon gavevi dei i noni ( che xe el titolo del topic) ve contava che ben che se stava soto l'ocupazion nazista? :shock: :shock: :shock: :shock:


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Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:(scrivo Fascismo cola maiuscola per analogia al Nazismo cola maiuscola de Adler [/i]:-D :-D :-D :wink: )
Pian e ben: non go nissuna simpatia per el nazismo ! Me xe vignuda spontanea la maiuscola come nome proprio.
babatriestina ha scritto:Ma per bon gavevi dei i noni ( che xe el titolo del topic) ve contava che ben che se stava soto l'ocupazion nazista? :shock: :shock: :shock: :shock:
No, i me ga contado che ghe jera el tentativo de far sembrar che el loro governo fussi migliore degli altri.


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Messaggio da macondo »

Betta, assai interesante el testo de la conferenza. Mi continuo con la opinion che Reiner particolarmente el iera piu un revanscista che un propagandista.
Reiner e Globocnik iera una strana copia de amici. El primo assai inteligente, onesto, serio padre de famiglia (con un fotio de fioi), aministrador preparado. El secondo, ladro, sadico, put...nier, ignoranton...

Che i gabi otenudo vantagi politici a criticar el fascismo e l'apertura ai sloveni e croati, no lo meto in dubbio. Ma credo de veder in Reiner, soto l'uniforme de un nazista convintissimo, un mato che xe piu austriaco che tedesco. Xe vero che el iera stado uno dei organizatori del Anschluss, ma imediatamente dopo la sconfita el parla imediatamente de una Trieste che fa parte de una Grande Austria democratica.


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Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:nel 1944, per el compleanno del Fuehrer
Nel '44 non so, ma nel '45 i ga fato una "festa" al castel de miramar, dove Rainer ga ricevuto le autorità (Hinteregger, Esposito, Coceani ...) e ga premiado alcuni operai per la loro "proficua attività".
A questa ricorrenza se riferissi questo numero dell'Adria Illustrierte.

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Messaggio da macondo »

Te ga visto la data de publicazion?

28 aprile 1945!! Quela stessa sera i ga ciapado su baraca e buratini e i xe scampadi in Carinzia.


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

macondo ha scritto:Te ga visto la data de publicazion?

28 aprile 1945!! Quela stessa sera i ga ciapado su baraca e buratini e i xe scampadi in Carinzia.
Quel che me lasa sconcertà xe che anche al 28 aprile 1945 i gavesi l'inchiostro, la carta, la voia de stampar un giornal.

No steme fraintender, no volevo assolutamente dir "che bravi i tedeschi che ..."; volevo solo far rifleter che, de una parte o de l'altra, ghe iera fame, la gente no gaveva case, se pianzeva i morti, no se saveva se se saria tornai a casa, ma la carta per stampar e l'inchiostro e la tipografia i la ga sempre trovada. Come dir che ogi, in una situazion del genere, la corente per i televisori i la troveria sempre. :twisted:


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Messaggio da AdlerTS »

I disi che con i russi za dentro Berlino i nazisti continuassi a decorar al valore alcuni soldati ....
Come disi el celebre libro: "Bis zur letzen Stende" (Fino all’ultima ora).

Ve fazo notar come anche el Piccolo quel giorno stesso scrivessi ancora articoli pro-Fuehrer.


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Messaggio da AdlerTS »

Un'altra che i me ga contado a proposito del periodo nazista xe quela della partida del '43 tra una ns. rappresentativa e la Deutsche Wermacht, che ga vinto i triestini.
A sto punto i tedeschi ga chiesto la rivincita, credo fussi autunno, davanti a tutte le alte personalità naziste in città: 'sta volta non i ghe pensava gnanche per idea de perder, e quando l'arbitro ga annulado un goal teutonico xe s'ciopado el finimondo, rissa in campo, mitra spianadi e bastonade all'arbitro.
Quel che se disi spirito sportivo :?


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Re:

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Un'altra che i me ga contado a proposito del periodo nazista xe quela della partida del '43 tra una ns. rappresentativa e la Deutsche Wermacht, che ga vinto i triestini.
ghe xe una storia simile in Ucraina, a Kiev.la mia guida conta che là i nazi no ghe la ga fata passar lissa ai Ucraini: i ga arestato la più parte dei zogadori del Start de Kiev e i li ga copai nel sterminio de Babyn Yar. Qua de noi i gaveva più riguardo, paressi.. o disemo che i nostri la ga scampada bella. I disi che el miglior resoconto se trova nel libro Defending the Honour of Kyiv de Andy Dougan 2001


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Re:

Messaggio da Ciancele »

AdlerTS ha scritto:A questa ricorrenza se riferissi questo numero dell'Adria Illustrierte.
Mi go lavorà ala Deutsche Adria Zeitung, che gaveva anca la Adria Jllustrierte come setimanal, fina al 25 de april 45. Dove te ga trovà el giornal? Co' rivavimo in uficio gavevimo sula scrivania el Picolo, la DAZ e la AJ. Carta i se la cioleva, parchè el giornal tedesco vigniva stampà ma el Picolo diventava sempre più picolo. :clapping_213: (Autolode par el witz!)


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Re: le memorie del nonno 1906- 1966

Messaggio da AdlerTS »

te sa che non me ricordo, se passado qualche anno, scusa !


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Re:

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

macondo ha scritto:Te ga visto la data de publicazion?

28 aprile 1945!! Quela stessa sera i ga ciapado su baraca e buratini e i xe scampadi in Carinzia.
Lo meto qua, perché ga sempre a che far co le date de quei giorni. Mi go un libro de Steinbeck, "La luna tramonta" (che nele traduzioni moderne el se ciama "la luna è tramontata" e per Macondo "the Moon is down").

El parla, mal, de l'ocupazion nazista dela Norvegia e, ben, dela resistenza, ma fondamentalmente el xe un inno alla libertà. Perché ne parlo qua. Perché el xe sta stampà a Milan el 4 aprile 1945. Ma là iera ancora i tedeschi e no credo che in quel momento i stasi scherzando. Alora o el xe sta stampà de scondon (ma me fa strano che sia scrito el nome e cognome dela tipografia e l'indirizo) o, come i tedeschi dela rivista qua sora, i ga futizà co le date...: i tesdeschi gaverà meso la data qualche giorno prima, e i italiani, forsi per farse bei co la resistenza e farse una verginità, i la gaverà mesa qualche giorno dopo.

Comunque, se no lo gavè mai leto, ve lo consiglio (el libro).

[ZONTA]Go vardà su wikipedia inglese; par proprio che fusi edizioni clandestine, quele del libro[/ZONTA]


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: le memorie del nonno 1906- 1966

Messaggio da Ciancele »

Pol darse che el giornal vien fora, disemo, de venerdi. 'lora i meti la data del venerdi. Po el xe nele edicole magari za de martedi. Bisognaria saver in che giorno el xe vignù veramente fora, volaria dir in vendita nele edicole.


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