Quartiere milanese di Trieste

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angiolina

Messaggio da angiolina »

AdlerTS ha scritto: Max, Angiolina, siete in grado di indicare esattamente qualche edificio teresiano ancora in piedi ed in uso ?
Il più famoso è il Teatro alla Scala


angiolina

Messaggio da angiolina »

babatriestina ha scritto:potrete sempre discutere se è nato prima il Wienerschnitzel o la cotoletta alla milanese!!! :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
"potete" chi?
La milanese è migliore della pesantissima wiener.


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Tirabaralla
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Messaggio da Tirabaralla »

babatriestina ha scritto:potrete sempre discutere se è nato prima il Wienerschnitzel o la cotoletta alla milanese!!! :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

( per me, una discriminante è : in che grasso lo friggete? burro? olio? o magari strutto? io friggo nell'olio, anche per controllare il colesterolo.. ma è un interessante indizio..)
comunque Maria Teresa è stata Signora di Trieste, di Milano, ma anche granduchessa di Toscana, per un certo tempo.
L'altro giorno ero a Livorno e un signore ci ha spiegato che la statua in Piazza della Repubblica era di Leopoldo II degli Asburgo-Lorena, e ci ha anche detto che anche se Ferdinando e il figlio hanno fatto molto per Livorno come porto e centro commerciale...non è che gli Asburgo siano molto amati dalla gente...probabilmente per il carattere anarchico dei livornesi, ha aggiunto :)


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Messaggio da AdlerTS »

La Toscana di Pietro Leopoldo Asburgo Lorena è stata la prima ad abolire la pena di morte nel novembre 1786. Non dimentichiamolo.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:La Toscana di Pietro Leopoldo Asburgo Lorena è stata la prima ad abolire la pena di morte nel novembre 1786. Non dimentichiamolo.
Sulla base del libro di Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene del 1764 ( nel Lombardo Veneto, guarda caso, per ritornate un po' IT)
NB, per chi non si ricordasse bene, questo Pietro Leopoldo era anche lui figlio di Maria Teresa, e alla morte di Giuseppe II gli successe come imperatore Leopoldo II. Durò solo 2 anni, dal 1790 al 1792 e fu pertanto anche Signore di Trieste per quel periodo. Però come Imperatore non estese l'abolizione della pena di morte all'Impero e nemmeno ai domini austriaci.


angiolina

Messaggio da angiolina »

Tirabaralla ha scritto: E, onestamente, non credo si possa proprio dire che uno scende dal treno a Milano e pensa "ma guarda, sembra Trieste" o viceversa...

Dico questo perchè non vorrei che un "foresto" che viene qui e legge pensi che Trieste assomiglia a Milano per davvero...senza offesa per Milano che pure delle parti e della caratterisiche belle

Sono d'accordo con te su tutto. L'unica cosa che non capisco è la tua preoccupazione per quello che potrebbero pensare i foresti. Lo dici spesso nei tuoi post (argh, speriamo che i foresti non prendano il forum per un covo di absburgici!). Quando ho cominciato a leggere il forum ho avuto in parte anch'io quest'impressione, se non altro per un MOD che si chiama Adler e per le battute al vetriolo di Franco :wink: :lol: . Ma questa è, appunto, una parte del logo de la mente, e se uno non è del tutto sempio lo capisce. Ma forse tu vedi qualcosa che a me sfugge :shock:


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macondo
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Messaggio da macondo »

Parlo di piú di 20 anni fá, quando avevo 'scoperto' due ristoranti a Milano specializzati nella cucina triestina. Se mi ricordo bene, uno doveva essere delle parti di via Larga...A cena, una notevole presenza di triestini con scambio di battute tra i tavoli :-) :-)
Unica sorpresa: passando vicino alla cucina mi ero reso conto che i due cuochi erano egiziani :shock:


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

angiolina ha scritto:se non altro per un MOD che si chiama Adler
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Maximilian
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Messaggio da Maximilian »

Alcuni anni fa, un pool di architetti e di esperti di urbanistica appartenenti a varie "scuole" erano stati interpellati per trovare similitudini tra Milano e altre città europee. Il loro lavoro evidenziò che molti erano i punti di contatto tra Milano e Parigi, ma che ogni zona della metropoli meneghina poteva "ricordare" altre città del continente. Ricordo che, inizialmente, mi dimostrai piuttosto scettico nei confronti di questa ricerca, pur nel rispetto di una "diagnosi" preparata da professionisti. A pelle, infatti, vedevo Parigi e Vienna come le realtà più vicine a Milano, e leggere che il quartiere vicino al mio potesse ricordare Londra mi lasciò abbastanza stupefatto. Ma mi bastò uscire di casa e fare quattro passi per riscoprire e riesaminare la zona per esclamare, dentro di me: "ma come avevo fatto a non accorgermi?".
Milano è una città complessa, cresciuta in varie epoche e costruita con vari stili e concezioni. La storia dell'urbanistica di Milano? Eccola, in pillole: i celti costruiscono la città alcuni secoli prima di Cristo; nel 222 a. C. arrivano i romani, comandati dai famigerati consoli Flaminio e Marcello – dovevano essere una specie di Attila - e fanno strage (più della metà della popolazione civile viene trucidata) e distruggono gran parte della città. Però, dopo la battaglia, trovano ben pochi coloni romani e latini disposti a stabilirsi lì: gli insubri sono comunque una popolazione “tosta” e temibile. Cosa fanno, allora, i romani? Semplice: ricorrono a popolazioni celtiche (i cenomani, loro alleati) e venetiche per colonizzare la città. Secondo le attuali teorie, però, per un lungo tempo Milano si compone di due città attigue e differenti: la vecchia città celtica (dalle parti di Piazza San Babila, via Hoepli, via Senato) e la nuova città romana (da Cordusio verso sud). Insomma: già avanti Cristo convivono due stili differenti!
Poi… Gallia capta ferum victorem cepit… e Milano diventa capitale dell’Impero romano. Così, la città si espande per tornare una grande capitale; nel dipanarsi delle vie nella zona dell’ex palazzo imperiale (da San Giorgio al Palazzo fino a via Meravigli) è chiara la concezione urbanistica del tempo, e via Circo e strade vicine ricalcano ancora il percorso che vedeva correre le bighe (chissà se gli imperatori avevano una finestra da cui vedere le gare da posizione invidiabile – oggi diremmo un palco vip dentro lo stadio).
L’editto di Milano aggiunge un nuovo elemento. Al via le chiese paleocristiane, ricche di splendidi mosaici (chi passa da Sant’Ambrogio non può perdersi la bellissima cappella di San Vittore in Ciel d’Oro, con il suo mosaico del IV secolo).
Una città splendida e splendente, in piena espansione. Finché, caduto l’impero, ci pensa il goto Uraia a emulare i romani Flaminio e Marcello e a distruggere ancora in lungo e in largo. Nuova distruzione, nuova ricostruzione, nuova fioritura. Saltiamo nei secoli, e troviamo la città medioevale. Per pensare come doveva essere, basta andare a Piazza Mercanti… Poi, però, arriva la guerra contro il Barbarossa, e avviene una terza devastazione. Più a opera dei lombardi “alleati” dell’imperatore (soprattutto lodigiani e pavesi) che non del Barbarossa stesso: si ripete un po’ ciò che accadde con i romani e i loro alleati cenomani.
Poi, nuova ricostruzione, nuova rifioritura. La città viene rimodellata sulle esigenze della realtà comunale prima e della signoria poi. Nasce il Duomo, nascono i Navigli. Finché, sotto Ludovico Sforza (ho fatto un salto molto lungo), avviene una nuova rivoluzione: come oggi un Moratti e un Calderon fanno incetta di campioni in tutto il mondo, così il Moro chiama i campioni (dell’arte) di allora. Vi dicono qualcosa Leonardo, Michelangelo, Bramante…? Ecco. La città è nuovamente trasformata. E indebitata! Per pagare il nuovo balzo di Milano città d’arte, “el Ludovigh” inizia a.. privatizzare le mura, vendendo pezzi della cinta difensiva a privati, che potranno aprire porte private d’accesso alla città. Non molto tempo dopo, i mercanti fiorentini soprannominano Milano “città senza mura”: va da sé che il numero di porte e pusterle aperte diventa incredibilmente elevato. La privatizzazione ha effetti disastrosi: con l’inizio delle invasioni (nell’arco di una manciata di anni Milano passa più volte di mano ed è governata alternativamente da imperiali, francesi, svizzeri…), l’assenza di bastioni difensivi gioca un suo ruolo.
Alla fine, vince Carlo V, e Milano torna imperiale. Poi, il ducato viene assegnato al ramo spagnolo degli Absburgo. Sua Maestà Cattolica fa ricostruire le mura di Milano, ma un po’ più in là… oggi, più o meno, la cinta delle Mura Spagnole, detta anche dei Bastioni, è delimitata più o meno dal percorso del tram circolare 29-30.
Ed eccoci al passaggio agli Absburgo d’Austria: 1707. In questo periodo, Milano si riprende dal lungo incubo della dominazione spagnola, si arricchisce e, una volta sul trono Maria Teresa, torna una delle più importanti città europee (se pensiamo alla situazione esistente sotto Madrid – Manzoni docet – non possiamo certo essere in disaccordo con chi chiama l’arciduchessa-regina “la terza fondatrice di Milano”). Benessere significa anche espansione: se la Scala è il più “clamoroso” edificio teresiano, molti sono i palazzi edificati quando Milano era il centro principale della Lombardia Austriaca prima e del Lombardo-Veneto poi. Milano segue l’antica capitale anche dopo il passaggio al Regno d’Italia: gli architetti che operano nella metropoli ambrosiana si ispirano a modelli palesemente viennesi. L’attuale quartiere Cadorna-Conciliazione-Sant’Agostino-Wagner risente ancora di questi influssi viennesi tardo-ottocenteschi (secondo me, è uno dei più somiglianti a Vienna e, di conseguenza, a Trieste… ma non è l’unico – vedere Piazza della Scala – via Manzoni… certo, se scendi in Centrale trovi un ambiente diverso… il liberty misto ai grattacieli: quando era piccolo Celentano, il quartiere era in aperta campagna). Mentre gli architetti seguono Vienna, l’ispirazione degli amministratori comunali sulla risistemazione urbanistica è “parigina”: vengono abbattuti interi quartieri medioevali, oltre a gran parte dei bastioni, per creare corsi molto areati. Il sindaco Bellinzaghi (di cui ho conosciuto un discendente) apre corso Dante per introdurre al Castello Sforzesco. Intanto, si estende la moda dei portici “sabaudi”.
Nel Novecento, le periferie si sviluppano autonomamente: ecco perché oggi ci sono parti di Milano che ricordano Parigi, altre che ricordano Vienna, altre Londra, Madrid, Firenze, Torino... Pensate, Buzzati aveva preso casa in zona San Marco, lungo i Navigli, perché la zona gli ricordava molto Venezia (ora, gran parte dei Navigli è stata, purtroppo, interrata, anche se l’urbanistica delle zone e anche la caratteristica delle costruzioni ne ricordano la presenza). Insomma, Milano è molto simile a se stessa… ma si possono trovare similitudini con più di una grande città europea. E questa “eterogeneità” parte dal 222 a. C. …
C’è stata una quarta devastazione, a opera degli angloamericani durante l’ultima guerra. La ricostruzione non è stata proprio ottimale, come del resto in gran parte delle città europee… che hanno dovuto subire anche gli orrendi palazzoni delle periferie o palazzi in architettura postmoderna in zone centrali (La Defense mi va bene, è in periferia… il modo in cui è stata predisposta la Haas Haus mi va molto meno bene…).
Ho un po’ saltabeccato, lo riconosco. Ho lasciato perdere il periodo napoleonico e l’Arco della Pace (terminato sotto gli Absburgo!), gli edifici dell’epoca fascista, e via dicendo… Ma lo spazio è poco. Scusatemi per questo, e perdonatemi il linguaggio "frettoloso".
In ogni caso, ora sono dell’idea che quel pool di esperti avesse molte ragioni.


angiolina

Messaggio da angiolina »

AdlerTS ha scritto: Me son sentido come nella canzon de Ricky Shayne

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:lol: :lol: . Che memoria storica, però :wink: :lol: !


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Messaggio da babatriestina »

Maximilian ha scritto:ricche di splendidi mosaici (chi passa da Sant’Ambrogio non può perdersi la bellissima cappella di San Vittore in Ciel d’Oro, con il suo mosaico del IV secolo).
.
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:-D :-D :-D e chi visita il nostro forum se ne può fare lo stesso un'idea :-D :-D :-D :-D


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Tirabaralla
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Messaggio da Tirabaralla »

Angiolina...non so bene come spiegarti la mia "preoccupazione"...diciamo che se una persona non è mai stata a Trieste o solo una volta in visita...potrebbe farsi un'idea un po' troppo "austriacante".
Chiaramente dipende dalle persone che frequenti, dalle famiglie che conosci, etcetc...
E' vero che Trieste è anche asburgica, ma non è certo iun carattere così dominante di Trieste (anche se ad alcuni piace pensarlo), Trieste per me è bellissima proprio perchè è tante anime e tanta storia...e molta di quella storia che le dà carattere è post-asburgica, e molta di quella storia che dà carattere alla sua gente è post-asburgica o pre-asburgica.
Anche per questo dire che Milano assomiglia a Trieste perchè hanno dei palazzi in uno stile simile o di un periodo simile...è un'assurdità.
Trieste non è i suoi (peraltro spesso molto belli) palazzi, nè quelli in stile veneziano, nè quelli fascisti, nè quelli austroungarici. Trieste è un posto diverso da tutte le città italiane che ho visto (anche se è vero che, in fondo, tutte sono "diverse"), è un posto di confine, è un posto di mare, è un posto che ha visto tempi molto duri, antichi splendori, guerre intestine, è slava, è italiana, è "veneta", è romana, ha vissuto con gli stranieri in casa più di tutte le altre città italiane, sente l'influenza del Carso alle sue spalle...
Trieste non è la città di Maria Teresa come Firenze non è la città di Cosimo dei Medici o del Magnifico Lorenzo.
E non credo che significhi essere stupidi non riuscire ad arguirlo se non la si conosce...magari uno passa di qua e pensa "ah, allora Trieste è quasi una città austriaca"...tanta gente non sa nemmeno dove sia Trieste quando ci si avvicina.
Poi c'è anche un discorso di "correttezza"...che forse non avendo frequentato forum precedenti non si può del tutto capire...
Diciamo che se è meglio non parlare di politiche "contemporanee" (e purtroppo lo è)... perchè poi c'era chi voleva definire Trieste come città tutta "di destra" e chi come tutta "slava" (sto molto semplificando il discorso, chiaramente) è anche ridicolo che siccome il forum si ferma più o meno "per legge" all'epoca austriaca si parli della città stessa come se si fosse fermata all'epoca austriaca, non è così e non mi pare corretto che se una persona "di fuori" viene qua senza essersi studiata la storia di Trieste (come è probabile che accada) sia portata ad avere nettamente questa sensazione.
Per altro, il fatto stesso che se si parla degli ultimi 100 anni di storia possano sorgere forti tensioni, gravi bauffe e cose personali...fa capire quanto in realtà questo ultimo secolo abbia contato nella vita di Trieste!

Scusate la lungaggine, è difficille spiegarsi bene senza fare disastri, in questi casi.


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Messaggio da angiolina »

Sì, infatti, anche a me Trieste fa la stessa impressione che dici tu ed era per questo che non capivo la tua preoccupazione. Ed è purtroppo vero che Trieste viene "saltata" negli itinerari turistici: ci si ferma a Venezia, si va magari a Grado, ci si passa per andare nell'ex Jugo. Non so perché succeda. E' vero che è messa maluccio con i collegamenti, ma non è una spiegazione sufficiente. Di sicuro la ricettività alberghiera è quella che è. Comunque è un vero peccato visto che in Italia tante città si sono rinventate (Mantova è il primo esempio che mi viene in mente, e in quanto a collegamenti ferroviari- da Milano- è messa peggio che Trieste). Sul resto (forum precedenti e passati che non passano) è ovvio che non abbia niente da dire. Al di là di questo, visto che ormai sono abbondantemente OT :oops: , mi colpisce un altro fatto: Trieste è una città universitaria ma sembra che non ci sia collegamento tra le due realtà, come se fossero due mondi non comunicanti :roll: . Ma forese anche questa è solo un'impressione.
Scusate anche me per la lungaggine e gli Ot


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Tirabaralla
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Messaggio da Tirabaralla »

Andando super-OT...
Il discorso del turismo è un discorso a due facce...una buona, l'altra no.
La mia città è bellissima e aveva tanta anima. Un turismo "da cavallette" gli ha tolto quasi tutta l'anima.
La mia città è bellissima e morta. La vivono persone di altri continenti per 2/3 giorni alla volta. Noi si vive lontani dalla storia della città, non ci sono più negozi "normali", reali, di ogni giorno in centro, non ci sono luoghi abbordabili per mangiare con un amico ed è meglio non sedersi per un caffè, si paga per entrare in chiesa o ai giardini, non i bisnonni ma i genitori dicono "Firenze non la riconosco più", le case sono vuote, affittate come uffici di rappresentanza, affittate agli americani a settimane...Benvenuti nella Disneyland Rinascimentale.
Spero che a Trieste tocchi un turismo diverso, più consapevole, ed un'amministrazione diversa, meno vorace. Da una parte, nella bella Italia, oggi, "stare nascosti" ha anche dei gran vantaggi.


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Messaggio da Tirabaralla »

PS Per essere onesti...oltre al turismo mordi molto e fuggi presto, all'amministrazione ben poco lungimirante, alla speculazione economica ad ogni livello...anche l'illegalità diffusa ed accettata come "normale" ha fatto la sua parte nello spopolare molti quartieri centrali o vicini al centro.


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Messaggio da Nona Picia »

Secondo me Trieste è una città che si può chiamare mondiale per le moltissime varietà di razze umane che sono passate e passano ancora da qui.


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"

"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Messaggio da angiolina »

macondo ha scritto:Parlo di piú di 20 anni fá, quando avevo 'scoperto' due ristoranti a Milano specializzati nella cucina triestina. Se mi ricordo bene, uno doveva essere delle parti di via Larga...
Unica sorpresa: passando vicino alla cucina mi ero reso conto che i due cuochi erano egiziani :shock:
Forse adesso è diventato una pizzeria egiziana :wink: . Non conosco ristoranti triestini a Milano, ma ci sono diverse osterie e ristoranti friulani.


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Maximilian
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Messaggio da Maximilian »

Comunque, a un osservatore esterno, Trieste appare in maniera inequivocabile come una città absburgica. E' anche stata chiamata "la Vienna sul mare", e la definizione mi sembra molto calzante...


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Maximilian ha scritto:Comunque, a un osservatore esterno, Trieste appare in maniera inequivocabile come una città absburgica. E' anche stata chiamata "la Vienna sul mare", e la definizione mi sembra molto calzante...
Mah, io guardavo con questo occhio Vienna, e per me c'è una differenza importante: Vienna è una città di principi, palazzi seicenteschi, chiese barocche, e Trieste è una città di mercanti, con una preponderanza stilistica caratteristica fra il neoclassico e il Biedermayer.
Dimmi tu dove a Trieste trovi roba simile:
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( palazzi simili li trovi più facilmente a Milano o anche a Gorizia)
o chiese come queste?
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d'altronde, non ci troverai a Vienna il neoclassico triestino della prima metà dell'ottocento, con ancora una vena settecentesca. il neoclassico viennese, tipo l'Università, a me fa pensare piuttosto a Monaco di Baviera.


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Messaggio da Maximilian »

babatriestina ha scritto: Dimmi tu dove a Trieste trovi roba simile:
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( palazzi simili li trovi più facilmente a Milano)
Qui ti devo dare ragione: questa casa ricorda moltissimo la "Cà di Omenon", a due passi da Piazza della Scala :-)


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