L'attentato di Sarajevo

soprattutto in relazion a Trieste
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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

L'arrivo della carrozza alla Stazione della Meridionale

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Messaggio da AdlerTS »

Alcuni appunti dal libro di Albert Pethö su "i servizi segreti dell'Austria-Ungheria": il testo ricorda che nel 1910, per la visita dell'imperatore Francesco Giuseppe in Bosnia-Erzegovina, non ci furono attentati. La differenza con la visita di Francesco Ferdinando stava nel fatto che quest'ultimo non era una persona facile da proteggere !
Era solito a modificare spesso il proprio programma, rifiutava il giubetto di sicurezza e rifiutava l'impiego di massicce forze di sorveglianza perché queste avrebbero fatto una brutta impressione sulla gente comune. Accettava il rischio di attentati come una sorta di "rischio professionale".
Come esempio di questo suo temperamento l'autore riferisce di un giro per negozi, senza preavviso ed in maniera non ufficiale, tre giorni prima di morire, nel quale si mosse senza scorta in mezzo alle centinaia di persone che lo riconoscevano.


Mal no far, paura no gaver.
ClaireS

e a Vienna...

Messaggio da ClaireS »

avete messo tutte le foto fino a Trieste...

Ecco a Vienna la folla in fila per entrare alla Hofburg : (le foto sono dell'agenzia francese M.ROL che mandò fotografi a Vienna)
Allegati
foule à Vienne - funérailles  Arc. Fr.-Ferd.3.jpg
foule à Vienne - funérailles  Arc. Fr.-Ferd.1.jpg
foule à Vienne - funérailles  Arc. Fr.-Ferd.2.jpg


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e Gavrilo, che fine el ga fato?

Messaggio da ernesto93 »

El xe morto de TBC nell'estate del 1918 a Therienstadt (si, proprio quela)

Nela prima foto i mati al processo

Nela seconda el xe insieme col secondo gran cospiradòr, Grabez

Nela terza, el momento che i lo trapa.

E legè (se gavè voia) qualche passo del interogatòrio, che me sembra 'ssai interessante:

Count Czernin: "The Archduke knew quite well that the risk of an attempt on his life was imminent. A year before the war, he informed me that the Freemasons had resolved his death. He also told me the town where that decision was said to have been taken, and mentioned the names of several Hungarian and Austrian politicians who probably knew something about it".

The President — Did you speak about Freemasonry with Ciganovic?
Princip (insolently) — Why ask me that?
The President — I ask because I must know. Did you speak to him about it or not?
PrincipYes, Ciganovic told me that he was a Freemason.
The President
— When did he tell you that?
PrincipHe told me when I was asking about the means of carrying out the assassination. He added that he would speak with a certain person and that he would receive the necessary means. On another occasion, he told me that the heir to the throne had been condemned to death in a Masonic Lodge.
The President — And are you also a Freemason?
Princip — Why that question? I shall not reply. (After short silence): No.
The President — Is Cabrinovic a Mason?
Princip I do not know. Perhaps he is. He told me once that he was going to join a lodge.

Premusic — Are you a Mason?
CabrinovicWhy do you ask me that? I cannot answer you on thatsubject.
Premusic — Is Tankosic a Mason?
CabrinovicYes, and Ciganovic also.
The President — From which it follows that you also are a Mason, for a Freemason never admits to anyone but another Mason that he belongs to that society.
Cabrinovic Please do not ask me about that subject for I shall not reply.

CabrinovicI received from no one the mission to carry out the assassination. Freemasonry had to do with it because it strengthened mein my intention. In Freemasonry it is permitted to kill. Ciganovic told me that the Freemasons had condemned to death the Archduke Franz Ferdinand more than a year before.

The President — Did he tell you that from the very beginning or only after you spoke to him of your wish to carry out the assassination?
Cabrinovic We had already spoken about Freemasonry but he said nothing to me of the condemnation to death before we had quite decided to carry out the assassination.
Allegati
Il processo a Gavrilo Princip
Il processo a Gavrilo Princip
Princip e Grabez
Princip e Grabez
L'arresto di Princip
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Messaggio da AdlerTS »

Trovo che parlar de Massoneria sia limitarse ad uno dei possibili aspetti.


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ernesto93
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massoni

Messaggio da ernesto93 »

difàti go dito che xe interessante, no che xe vero.

Te dago el link; i disi che xe un documento federale, poderìa anche esser un falso, anche se i disi che provièn de un libro.. avendo voia e tempo, o in qualche biblioteca, forsi.

http://www.bibliotecapleyades.net/archi ... onry06.pdf

Mi in genere no credo ai complotti, piuttoso alle "convergenze di interessi".

Che iera "guerra aperta" tra Austria e massoneria, xe 'bastanza assodato; che el risorgimento italiàn sia stado realizzado da massoni, anche... che la massonerìa italiana iera tutta interventista e che la vantava omini importanti come ad esempio Salandra e Bissolati, xe sicùro anche.

Che dopo esistessi una rete cospirativa internazionale me sembra dificile; qualche documento sarìa saltà fora, mi penso.


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macondo
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Messaggio da macondo »

Sto documento me spuza de 'cospirazion internazional giudeo-massonica' de funesta memoria :(


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ernesto93
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si, anche a mi

Messaggio da ernesto93 »

ma no penso che i gabi falsificà un interogatorio de 1 processo cussì famoso.

el libro del conte Czernin, esisti.

No rivo a trovar un altra copia dell'interrogatorio, sembra che sia stà publicà 1 libro in croato.

Po' desso xe tardi e vado in paiòn...

notte a tutti!


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macondo
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Messaggio da macondo »

No meto in dubio el interogatorio, ma la bona fede del sito del link che me sona assai 'conspiracy theory' con una tendenza de estrema destra antisemitica nortamericana...


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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ho trovato, per caso, la fotocopia della prima pagina del quotidiano "La Stampa" del 29 giugno 1914. Naturalmente non parla delle previsioni del tempo o dell'esodo estivo, ma dell'attentato di Sarajevo.

Mi ha colpito il taglio moderno della notizia: Titolo su 6 colonne. Sotto, a sinistra due colonne con le notizie dall'Italia (condoglianze, visite all'ambasciata, ecc.), a destra una colonna con le notizie dall'Austria (commento dell'Imperatore, piccolo articoletto sul fatto che i Serbi avevano avvertito del pericolo). Al centro un'analisi politica del fatto.

Ben separate, come si deve, le notizie dalle opinioni. Ho messo suuna pagina web l'immagine del solo articolo di commento, articolo che non sembra presagire tutto quello che poi fu, ma che, condivisibile nelle sue analisi o meno, mi sembra ricco di informazioni ed avere un taglio abbastanza moderno (forse ha ragione lo storico Mack Smith quando dice che prima del '22 la stampa italiana era una stampa di buona qualità).

Ho messo l'immagine solo come link e non direttamente visibile perché ho dovuto farla abbastanza grande per consentire la lettura dell'articolo. Ho provato anche a passarla con l'OCR, ma con risultati disastrosi per cui ho rinunciato. L'articolo è su tre colonne e per essere letto ha, probabilmente, bisogno di scorrimenti sia verticali che orizzontali.

Se a qualcuno interessa, posso provare a fargli avere una fotocopia, a pezzi, dell'intera prima pagina.


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Messaggio da AdlerTS »

Se leggi perfettamente, grazie.


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stampa

Messaggio da ernesto93 »

forse ha ragione lo storico Mack Smith quando dice che prima del '22 la stampa italiana era una stampa di buona qualità).
in che senso? "buona qualità" come tecnica giornalistica o come etica? o come capacità politica (alias inzinganàr el prossimo)?

Esempio de coss' che scriveva Barzini sul Corriere: "Gli ufficiali che escono dall'ufficio di Cadorna appaiono trasfigurati, armati di una non so quale forza nuova, con una certezza negli occhi, con una fermezza serena nel viso, la fronte alta e schiarita..." e questo esempio xe un dei più blandi. Albertini iera diventà senatòr, te pensi perchè el iera bravo de scriver o per altri meriti?


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sono piccolo ma crescero
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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ho letto l'analisi politica su quell'articolo de "la Stampa". Mi aspettavo un articolo retorico ed invece ho trovato un'analisi che, indipendentemente da giudizi di merito, mi sembrava articolata ed interessante, se non altro perché fatta a caldo ed in un momento in cui, ancora, non si sapeva da che parte si sarebbe schierata l'Italia e come si sarebbe evoluta la situazione. Vista poi l'impostazione di tutta la pagina, che se vuoi ti mando completa, con una chiara distinzione tra l'esposizione dei fatti ed i commenti, cosa che spesso manca nella stampa italiana di oggi, mi sono trovato ad apprezzare il modo di presentare il tutto.

Quanto a Mack Smith dà, se non erro, questo giudizio quando si trova a fare un confronto tra quella che era la stampa italiana prima e durante il fascismo; ti prego di non chiedermi di trovarlo, perché non ho voglia né mi interessa rileggermi quella parte del libro e sono andato a memoria. Posso dirti che parla anche, con dovizia di particolari e come se fosse cosa comune, di corruzione della stampa estera da parte dei governi italiani e della stampa italiana da parte di governi stranieri nei primi anni del '900.

Sulla qualità della stampa in periodo di guerra, credo che non si salvi nessuno, basta guardare oggi cosa ci hanno passato durante la guerra del Kuwait (servizi preconfezionati da un'agenzia pubblicitaria finanziata dall'emiro) o dell'Iraq (con i cosiddetti giornalisti embedded portati a spasso dai militari e che facevano vedere solo quello che i militari lasciavano loro vedere).

Sapendo leggere l'italiano, l'inglese ed il francese, non mi sogno nemmeno di cercare cosa dicevano, all'epoca, i giornali tedeschi, serbi, russi o croati; ho trovato, per caso, un giornale italiano ed ho pensato di condividere con voi le informazioni. Non intervengo più da tempo su argomenti storici e ribadisco che il mio scopo era solo quello di presentare un documento dell'epoca, casomai interessasse qualcuno. A chi lo legge trarre i giudizi che ritiene opportuni o giusti secondo i propri punti di vista.

Non do giudizi su Albertini, che conosco solo di nome, ma se vai a leggere su Wikipedia la voce su di lui, vedrai che il giudizio di Mack Smith sembrerebbe confermato (se dopo vogliamo dare credito a wikipedia o meno, questo è un altro paio di maniche).


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wikipedia

Messaggio da ernesto93 »

wikipedia per me non è niente, o meglio è quello che la gente ci scrive sopra, che potremmo essere anche io e te.

in altre parole ci sono argomenti "asettici" dove wikipedia può avere credito, altri argomenti come la "storia" dove, se ci si limita a fatti oggettivi può ancora andare bene (date, numeri, fatti isolati) se invece ci sono dei giudizi, vanno presi con tutte le molle possibili.

faccio un esempio: http://it.wikipedia.org/wiki/Patto_di_Londra

"Non era invece inclusa la città di Fiume, "corpus separatum" della Corona Ungherese, e tale esclusione fu fonte di aspre critiche nell'immediato dopoguerra. La rinuncia a questa città - che pure era per oltre metà italiana - si basava sull'assunzione che, in seguito al conflitto, l'Austria-Ungheria avrebbe continuato la propria esistenza e che pertanto era necessario lasciarle uno sbocco sul mare per evitare che tentasse di riprendersi Trieste".

L'interpretazione sintattica di questa frase, potrebbe far pensare che qualcuno (escludendo l'Italia rimangono Francia, Inghilterra e Russia), avrebbe usato un certo tipo di "carità" nei confronti dell'Impero.

Niente di più errato, è assodato che Fiume non fu compresa perchè la Russia si oppose con tutte le proprie forze, non per fare favori all'AU ma per difendere gli interessi della Serbia.

Ed è anche assodato che Salandra diminuì le richieste (ad es. Spalato) perchè si rese conto che le sue istanze non sarebbero state accolte.

L'affermazione di wikipedia non è errata in se, perchè è vero che all'inizio del conflitto, gli obbiettivi della Francia e sopratutto dell'Inghilterra, non erano la distruzione dell'Impero. Ma è del tutto fuori luogo, messa in quel contesto e collegata all'assenza di Fiume dai contenuti del Patto di Londra. Sopratutto la conclusione: "per evitare che tentasse di riprendersi Trieste" è del tutto decontestualizzata e non supportata da citazioni o fonti, siamo cioè vicini ad un'opinione da bar sport.

Cosa cambia? Molte cose, intanto con l'interprestazione di wikipedia non si smantella il mito della "vittoria mutilata", che fu inventato da Sonnino (il primo che si espresse in questi termini) e non come probabilmente si preferisce lasciar credere, da d'Annunzio e dal fascismo in seguito.

Spero di essere riuscito a spiegarmi.

A proposito della mia citazione sul Corriere, lo scopo non era di parlare di giornalismo di guerra (non avevo a portata di mano esempi di periodi precedenti), ma dell'impegno politico del quotidiano e del suo direttore a favore dell'interventismo, che era di lunga data (almeno dalla guerra di Libia). Ed anche a favore della parte "conservatrice" e se vogliamo "reazionaria", come ad esempio la campagna di stampa condotta contro Giolitti, che tentava di raccogliere i parlamentari neutralisti (che erano in maggioranza di 3/4 ma che non riuscirono a coalizzarsi ed opporsi all'interventismo).

E' per questo motivo che ti avevo chiesto se il giudizio sulla qualità del giornalismo italiano del '900 era a livello tecnico o se era anche a livello etico. La mia impressione (non ho ancora fatto studi approfonditi sull'argomento) è che i contenuti "politici" della stampa italiana fossero molto maggiori rispetto la stampa estera, se non prevalenti.

Ad esempio, sto consultando gli articoli del "Wiener Zeitung" dove non ho ancora trovato alcun giudizio politico autonomo; quando essi appaiono sono sempre "citati" come ad es. i proclami di Franz Joseph. Idem per gli articoli che fin'ora ho trovato sulla stampa inglese ed americana, per quella francese non ho dati ma mi sembra che fosse più "sanguigna" e vicina a quella italiana.

E per concludere, non sono certo che ci fosse stato un grande cambiamento da prima a dopo il 1922, certamente riguardo al Corriere del quale so qualcosa, non so per gli altri giornali italiani sui quali ho meno dati. E' solo per questo che ti avevo risposto, non per altro.

So tuttavia che esistono delle ricerche e delle pubblicazioni sull'argomento (politica ed interventismo della stampa italiana prima e durante la guerra), ma non ho ancora avuto il tempo di approfondire direttamente, salvo leggere quà e là qualche citazione e qualche esempio.


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Re: wikipedia

Messaggio da Angiolina »

ernesto93 ha scritto:
E per concludere, non sono certo che ci fosse stato un grande cambiamento da prima a dopo il 1922, certamente riguardo al Corriere del quale so qualcosa, non so per gli altri giornali italiani sui quali ho meno dati. E' solo per questo che ti avevo risposto, non per altro.

So tuttavia che esistono delle ricerche e delle pubblicazioni sull'argomento (politica ed interventismo della stampa italiana prima e durante la guerra), ma non ho ancora avuto il tempo di approfondire direttamente, salvo leggere quà e là qualche citazione e qualche esempio.
Non volevo intervenire ma alla volte ci vuole.
L'articolo postato da sonpiccolo dimostra alcune cosette che una lettura superficiale- che non è quella del postatore- non coglie e sulle quali non mi soffermerò: cercate e troverete tante belle cose sul ruolo della stampa in quel periodo NON solo in Italia, e del significato che questo ha avuto.
Noto solo che quando arrivò Lui, caro Lei, qualche sede di giornaletto fu bruciato, anche dalle vostre parti. Quindi dire che non cambiò niente è un travisamento.
In quanto alla storiografia su opinione pubblica e politica estera (così si chiama) è roba vecchia di quarant'anni. Non la rende meno valida ma non è una novità. :-D


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Re: L'attentato di Sarajevo

Messaggio da AdlerTS »

questa jera in vendita su ebay

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Re: L'attentato di Sarajevo

Messaggio da babatriestina »

per foto sul luogo dell'attentato, il topic su Sarajevo mostra il fatale ponte latino, un tempo ponte Princip https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... 5&start=80


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Re: L'attentato di Sarajevo

Messaggio da danilo43 »

Molto più modestamente ve mando queste due foto che go fato mi l'ano scorso sul logo del atentato.
Dentro del museo, picio ma sai interesante, no se podeva far fotografie.
001.jpg
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Re: L'attentato di Sarajevo

Messaggio da babatriestina »

dal castello di Artstetten, tuttora proprietà degli eredi di Francesco Ferdinando, un po' di immagini relative all'attentato:
ci sono anche alcune di quelle che Rofizal aveva linkato, ma piccole

Gli Arciduchi alla partenza in particolare dal Municipio

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Re: L'attentato di Sarajevo

Messaggio da babatriestina »

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La stanza d'ospedale dove l'Arciduca è morto

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