I Cappuccini ( un ramo di frati francescani) a Trieste vennero nel 1617, e si stabilirono nella solita zona delle chiese e monasteri, attuale Piazza Hortis e vicinato : pare che in via F Venezian 9 nell'atrio ci sia una lapide in memoria della prima chiesa.I frati erano benvoluti, facevano prediche in italiano e sloveno.
Nel 1785 il decreto di Giuseppe II colpì anche il convento dei Cappuccini, dedicato a S Apollinare, e nonostante una supplica all'imperatore firmata dai cittadini per il loro mantenimento, il convento e la chiesa furono soppressi, gli edifici distrutti, l'arredo disperso e la biblioteca acquistata da un privato.
Dopo altre suppliche, finalmente il vescovo Legat richiamò i Cappuccini e nel 1857 venne iniziata l'attuale chiesa di Montuzza, conclusa nel 1870.
Solito stile misto, fra il rinascimentale e il bizantino, eccovi una veduta verso il campanile , presa da dietro il muro del giardino del convento:

Eccovi l'altar maggiore, ora in restauro, con una pala raffigurante S Apollinare del bolognese A Guadassoni

Ed ora un particolare di una parte alta di una cappella, da cui si vedono le infiltrazioni di umidità

La parte alta è affrescata con tondi del forlivese Pompeo Randi , rappresentanti ( opera di fantasia) i principali santi triestini: eccovi san Sergio:

Alle pareti, gruppi scultorei di legno della Val Gardena, immagini di santi cappuccini e francescani ( recentemente aggiunti: Padre Pio e S Leopoldo Mandic), fra cui una pala molto scura che potrebbe essere del Guercino.
La cappella dove c'è stato il crollo è la cappella della Madonna del Carmine, una pala di Augusto Tominz del 1870

I frati di Montuzza sono tuttora dei benemeriti, in quanto gestiscono una mensa per i poveri che sembra sia purtroppo piuttosto frequentata
Lo scorso anno, fu a Montuzza che si tenne una Messa di ringraziamento per la beatificazione di Carlo d'Asburgo:
