El dilemma dele strade romane

dei omini preistorici, i castellieri, fin ala Tergeste romana, inclusa
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luco813
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Re: El dilemma dele strade romane

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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

Invito a leggere notizie sul Ponte di Pieris. Il Ponte di Pieris è del 1933, prima c'era un Ponte di Legno prima ancora un traghetto (ma se l'Isonzo è spesso secco come circolava un traghetto)!

http://www.isonzo-soca.it/allegati/3/allegati3156.pdf


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Re: El dilemma dele strade romane

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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

Se guardate da Google Earth si vedono bene gli antichi tracciati romani e preistorici nei boschi di Divaccia e anche in zona Doberdò. Dove c'erano strade o ferrovie abbandonate la vegetazione cresce irregolare o non cresce...


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

Raccogliendo le varie informazioni su Ronchi vedo che dove sorge il triangolo ferroviario di Ronchi (Ronchi SUd, Ronchi Nord) confluivano un be po' di strade: la Postumia (tratto Villesse-Fonti del Timavo) , il raccordo Sagrado-Ronchi e gli accessi all'Annia (che Foscan chiama Gemina Sud). Sembra che li passasse uno dei due rami dell'Isonzo


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

Guardando il Catasto Teresiano, ho visto che a Gorizia il Ponte della Strada Udine-Gorizia non c'era! C'era un guado. Viene segnato il Ponte di Piuma verso Oslavia (Ponte di Barche)

In compenso NON VEDO strade dirette Cervignano-Villa Vicentina-Guado Isonzo e non vedo strade dirette Aquileia-S. Canziano-Monfalcone.
Il Ponte di Gradisca viene segnalato come "Ponte Rotto". Sostituito dal Ponte Piuma. Vedo solo Guado Isonzo-Pieris-Ponte di Ronchi.
Su Torre non vedo ponti, solo guadi.

"Ponte Rotto" anche sull'Ausa (Ex Ponte della Via Annia). Ho l'impressione che qualche alluvione nel 1600 o anche prima abbia eliminato i vecchi ponti


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

https://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/ar ... na-49.html

Il Ponte di Piuma esiste fin dal 1200 (probabilmente andò a sostituire il Ponte di Gradisca). L'ex Ponte di Gradisca divenne un guado


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

Sulle carte Austroungariche ho scoperto che lungo la strada Terzo d'Aquileia-Cividale è scritto: Roggia Gemina e Muro della Gemina. Forse Gemina era Via Terzo-Cividale e la Postumia Augusta sia la "Falsa Gemina" quella di Gradisca e a questo punto Annia la strada per Fiume.


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da Ciancele »

Luco mio, il mio italiano non è dei più migliori perchè manco del 1953 da Trieste e fino al 1953 parlavo solo triestino o austriáco o inglese o francese o croato. Credo di essere il più interessato lettore dei tuoi post, essendo nato e cresciuto nei pressi della via San Michele, da te sovente nominata. Ringrazio anche Son Piccolo Ma Crescerò e Baba Triestina per i loro post. Un cordiale saluto dal povaro ma attento Ciancele.


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Ciancele ha scritto: lun 20 gen 2020, 22:13 Luco mio, il mio italiano non è dei più migliori perchè manco del 1953 da Trieste e fino al 1953 parlavo solo triestino o austriáco o inglese o francese o croato.
ma savendo austriaco te xe stado facile imparar el tedesco? :-D :lol:


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da Ciancele »

babatriestina ha scritto: mar 21 gen 2020, 14:07
Ciancele ha scritto: lun 20 gen 2020, 22:13 Luco mio, il mio italiano non è dei più migliori perchè manco del 1953 da Trieste e fino al 1953 parlavo solo triestino o austriáco o inglese o francese o croato.
ma savendo austriaco te xe stado facile imparar el tedesco? :-D :lol:
Baba Triestina, no te me ga coreto e no te me ga lodà pal mio “più migliore”. Se te savesi cosa che go penà par scriver mal par taliano, ma sensa spander.
El problema xe che nel 1953 parlavo meio inglese e francese che austriáco. In Germania no gavevo con chi parlar e bambavo solo par gnoco. Dopo qualche mese (11.11.1953) me go inacorto che devo imparar el dialeto. Così feci e 11.11.1954 capivo e bambavo anca in dialeto. Perché 11.11.? L’11 novembre è la prima giornata del periodo di carnevale e si vai ai balli di carnevale tenuti tutti in dialetto. Veramente non si balla, ma si assiste ad una specie di cabaret, dove si racconta qualcosa, ma sempre in dialetto.
Parlando di cose serie, ti informo che veniamo messi in guardia su due terribili cose: traduzione di vocaboli italiani in tedesco del Sudtirolo (Alto Adige) e traduzioni di vocaboli tedeschi nell’italiano svizzero.
Io sono stato integrato brutalmente. Nella mia clapa (cerchia di amici) si parlava solo in dialetto e mi portavano a mangiare e bere in bettole. Non sapevo chi fosse Goethe e che la città aveva un grande bosco demaniale. In cambio conoscevo tutte le bettole in un raggio di 20 chilometri. Vita dura vita patisi, si usava dire ai miei tempi.
Ogi i ga dito ala television che i aumenta i prezi dei zimiteri. Noi povari pensionai no gavemo soldi pal funeral. Cusì go deciso de no morir. No parchè no voio, ma parchè no go bori. Adeso savè parchè che son cusì vecio e parchè diventarò sempre più vecio.
Se fazè coleta, forsi me ciogo la vita. Ieri sera volevo butarme zo del terazin. Go ciapà la rincorsa, ma me son intompà e son finì a panzada. ‘pena che me rimeto vedaremo.


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Re: El dilemma dele strade romane

Messaggio da luco813 »

http://www.isonzo-soca.it/allegati/4/allegati4150.pdf Il Ponte della Gemina a Mainizza è rimasto in funzione fino al 1200. Successivamente fu costruito il Ponte di Gorizia. L'infrastruttura Romana fu portata via ad una piena e mai più ricostruita. Per proseguire sulla Gemina era necessario arrivare a Gorizia.
Al Tempo dei Romani non c'era nessun guado o traghetto presso gli attuali ponti goriziani. Bisogna scendere alla Mainizza.


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Re: El dilemma dele strade romane

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Ciancele ha scritto: mar 21 gen 2020, 18:48
El problema xe che nel 1953 parlavo meio inglese e francese che austriáco. In Germania no gavevo con chi parlar e bambavo solo par gnoco. D
semp ben fora dele strade romane.. comunque mi go cominciado col austriaco, fra Fraulein austriache e villeggiatura in Carinzia. E disevo, per 20 Zwànzikk anzi zwònzikk come che i pronunciava a Maria Rain. Po go resentado i mii panni nell'Elba con un per de anni de Goethe Institut, E i me ga spiegado che la Sessel xe meo dirghe Stuhl e roba simile.. Forsi anca le parolazze, che savevo per austriaco, in tedesco de Germania xe diferenti..


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Occupazione Bassa Carinzia e Alta Carniola 1918-1922
Maria Rain = Maria Cippo
Maria Elend = Maria Elena
Maria Saal= Sara-Virunia (Virnium)
S.Veit am Glan=San Vito sul Glan
Glandor=Glandorfiano
Willersdorf: Guglielmo
Zollfeld=Prato della Dogana
Kaserenverlanstelle= Bivio Caserme(Militar Anschlussgle
Annabichl=lAnna
Klagenfurt Ost=Claghenfurt Ovest
Klagenfurt HB = Claghenfurt Centrale
Viktrig=Vitrigliano
Kotmansdor=Cotmano
Weizeldofr=Vizzeliano
St. Johann=San Giovanni
Feistriz=Villa in Valrosa
Rosenbach= Valrosa
Jesenice=Iesanizza
Dobrawa=Dobrava
Bled Jezero= Bled Lago
Bohinska Bela=Bianca Bocchini
Soteska=Scale
Nomenj=Noemi
Bohinjnska Bistrica= Villa Bocchini (Bohin per i triestin)


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luco813 ha scritto: dom 26 gen 2020, 4:17

Jesenice=Iesanizza

fin al 1918 Jesenice era Assling e Bohinj era Wochein... eh ho le cartine dell'epoca
nb che io sappia fra il 18 e il 22 in quelle regioni non ci fu occupazione italiana, ma un referendum per la Carinzia che decise l'annessione all'Austria e non l'appartenenza al nuovo stato dei Serbi, Croati, Sloveni ( SHS), poi regno di Jugoslavia.


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Re: El dilemma dele strade romane

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babatriestina ha scritto: sab 25 gen 2020, 7:09
Ciancele ha scritto: mar 21 gen 2020, 18:48
El problema xe che nel 1953 parlavo meio inglese e francese che austriáco. In Germania no gavevo con chi parlar e bambavo solo par gnoco. D
semo ben fora dele strade romane.. comunque mi go cominciado col austriaco, fra Fraulein austriache e villeggiatura in Carinzia. E disevo, per 20 Zwànzikk anzi zwònzikk come che i pronunciava a Maria Rain. Po go resentado i mii panni nell'Elba con un per de anni de Goethe Institut, E i me ga spiegado che la Sessel xe meo dirghe Stuhl e roba simile. Forsi anca le parolazze, che savevo per austriaco, in tedesco de Germania xe diferenti.
Baba Triestina, mi no so come far, ma se te vol podemo meter soto altro titolo.
A scola no se impara ben una lingua. Mi, par esempio, go imparà che ZU vol dir tropo. Nel ’43 o ’44 go dito ad un soldà gnoco ZU e lu no’l me ga capì. ZU par gnoco vol dir SERÀ (chiuso). AUF xe verto e ZU xe serà. ZU insieme con un agetivo xe tropo. ZU SCHÖN = tropo bel. STUHL xe la carega (sedia). SESSEL xe la poltrona. Anche de francese zerte parole no te le impari a scola. Mi el francese lo go imparà a scola. Ma dopo la guera go ciolto lezioni private e nel fratempo (dopo el 1946) parlavo francese con un che lo ga imparà in Francia. Quando son ‘ndà ale lezioni de gramatica inglese, parlavo za corentemente la lingua. Nel ‘48/’49 iero in fureria nela caserma e parlavo con uficiai. Par quel el mio inglese no xe scolastico. Par gnoco no xe solo le traduzioni, ma scrivo anca articoli su diversi temi. Una frase ‘sai usada qua xe “Learning by doing” e difati la pratica con la teoria porta avanti.


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Re: El dilemma dele strade romane

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luco813 ha scritto solo di occupazioni. La Carinzia è stata occupata da truppe del nuovo Regno di Jugoslavia dal 1918 al 1920, che ha dovuto successivamente ritirarle in seguito a pressioni dell’Inghilterra, Francia ed anche Italia. Nonostante il Trattato di Rapallo, la Jugoslavia non ha mai rinunciato al tentativo di annettersi una parte della Carinzia o tutta. Ultimamente nel 1945, Tito è arrivato a Trieste qualche ora prima degli alleati. A Klagenfurt invece qualche ora dopo ed ha dovuto andarsene. Il problema è che sia in Carinzia sia in Carniola le minoranze sono molto elevate.


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