Lorenzo Del Boca e la prima guera mondiale

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rofizal
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Lorenzo Del Boca e la prima guera mondiale

Messaggio da rofizal »

L'ultimo libro de Lorenzo Del Boca xe dedicado ala prima guera mondiale:
Grande guerra, piccoli generali. Una cronaca feroce della prima guerra mondiale
Editore: UTET
Pagine : 223
Data di pubblicazione: 2007
Costo : 14 euro

Ve riporto una presentazion:
Alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale, i più immorali pensavano soltanto di ricavare dei guadagni per potersi adeguatamente arricchire. Gli idealisti, invece, credevano di offrire all'Italia l'opportunità di conquistare peso e prestigio internazionale, in modo da restituirle quel ruolo che vagheggiavano ma che, dopo i fasti della Roma dei Cesari, era rimasto incartato nei libri della storia classica. Negli ultimi dieci anni, prima di quel 1914, i soldati erano cresciuti alle direttive del generale Paolo Spingardi, ottimo oratore parlamentare e del generale Alberto Pollio, ottimo scrittore. L'uno e l'altro - con tutto lo stato maggiore coltivavano il mito di Napoleone del quale leggevano con avidità biografie, recensioni, commenti strategici e valutazioni tattiche. Al momento dell'entrata in guerra, l'esercito italiano venne affidato a Luigi Cadorna che, se avesse ottenuto risultati proporzionali alla sua presunzione, avrebbe conquistato il globo terracqueo. I guai maggiori di chi combatteva per l'Italia vennero dagli stessi italiani che dimostrarono di non aver maturato alcuna idea e che, tuttavia, a quel nulla, si aggrapparono con convinzioni incrollabili. Si armarono di ordini assurdi. Pretesero di mandare le truppe all'assalto anche quando ogni logica l'avrebbe sconsigliato. Instaurarono un regime di oppressione che sarebbe risultato odioso per una qualunque dittatura. E provocarono la morte di un numero imprecisato di loro uomini.
Molto interesante una sua intervista trasmesa a proposito de sto libro su Radio Radicale. La dura meza ora e la xe molto interesante, racontando molti episodi poco conosudi e mostrando quela guera da una visuale molto meno retorica del solito. Merita ascoltarla.

De lui gavevo za parlado per i sui libri "Indietro Savoia" e "Maledetti Savoia".


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Messaggio da babatriestina »

Piero Melograni, Storia politica della grande guerra 1915/1918, Laterza ed., Roma-Bari 1969.
Un clasico scrittor de formazion marxista ( lo gavevo letto co iera vegnudo fora), descrivi cossa che ghe iera drio dela guerra in Italia
Un articolo de sto autor sulla I guerra e Cadorna lo trovè qua
Qualche frase :

Cadorna possedeva un carattere totalmente diverso da quello di Orlando. Era un uomo rigido, militaresco, autoritario, caparbio e ostinato. A differenza di altri generali non apparteneva alla massoneria e subiva l’influsso di ambienti clericali. Due sue figlie si erano fatte monache. Il generale riteneva che l’indisciplina degli italiani fosse cresciuta negli ultimi decenni proprio perché il freno del sentimento religioso era stato sradicato. Pensava che il regime parlamentare avesse subìto una progressiva degenerazione a partire dal 1876, dalla caduta della Destra, e che Giolitti avesse ulteriormente guastato la società italiana corrompendone l’anima.
In realtà Cadorna non si rendeva sufficientemente conto del fatto che gli operai e i socialisti, da quando la guerra aveva avuto inizio, erano sostanzialmente disarmati e impotenti. In Italia, difatti, forse più che altrove, si era determinata una profonda spaccatura tra i contadini, richiamati alle armi, e gli operai delle industrie, in larga misura esonerati dal servizio militare. Da una parte c’era l’esercito dei fanti-contadini, con i loro ufficiali piccolo borghesi, borghesi o aristocratici, e dall’altra gli operai-imboscati che, come segnale del loro esonero dal servizio militare, portavano al braccio una fascia tricolore. Erano stati esonerati perché le loro competenze tecniche li rendevano indispensabili nelle produzioni di guerra. Né si trattava soltanto delle industrie di guerra in senso stretto, bensì di quasi tutti i settori industriali: dal tessile al calzaturiero, dall’alimentare al chimico, dalla produzione di auto, camion e vagoni ferroviari, alla produzione di apparecchiature ottiche, fotografiche, telefoniche e telegrafiche, dai cantieri navali alla fabbricazione degli aerei.
I fanti-contadini, che per poche lire ponevano a rischio la loro vita, odiavano gli operai-imboscati che guadagnavano molto più di loro, restavano a casa con le famiglie o magari con le amanti, e non rischiavano di essere uccisi dal piombo austriaco. E così, allorché a Torino, nell’agosto 1917, furono chiamati a reprimere una sommossa degli operai-imboscati e delle loro donne, dovuta alla mancanza del pane, i fanti-contadini spararono con grande convinzione. Alla fine, tra i rivoltosi, si contarono 35 morti, di cui 5 donne, mentre la forza pubblica e i reparti militari ebbero 3 morti. I dirigenti socialisti e sindacali svolsero opera di moderazione tanto che, nonostante la rivolta, buona parte delle maestranze industriali continuò disciplinatamente a lavorare nelle fabbriche.
per Melograni:
Piero Melograni è nato nel 1930 a Roma, città nella quale ha compiuto i suoi studi. Nel 1955-56, dopo la laurea, otteneva una borsa di studio presso l'Istituto Italiano di Studi Storici di Napoli ("Istituto Croce"). Nel 1980 otteneva una fellowship presso il Woodrow Wilson International Center for Scholars di Washington D.C.

Dal 1971 al 1996 è stato professore di storia contemporanea all'Università di Perugia (Facoltà di scienze politiche). Ha pubblicato numerosi volumi, saggi e articoli, qui elencati nella bibliografia. L’ultimo suo libro è una biografia di Mozart edita da Laterza nell'autunno 2003. Il prossimo dovrebbe essere dedicato ad alcune bugie della storia contemporanea.

All'età di 15 anni si iscriveva al Pci, restandovi fino al 1956. Ne usciva in seguito alle rivelazioni del XX Congresso e alla rivoluzione ungherese. Dopo di allora, e per quasi quarant'anni, non aderiva a nessuna organizzazione politica finché, nel 1995, entrava a far parte della Convenzione Liberale promossa da Marco Taradash. Nel 1996, come indipendente, è stato eletto deputato (XIII legislatura). In rappresentanza della Camera dei deputati ha fatto parte della Convenzione dei 62, incaricata di scrivere la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Per Del Boca, ricordo che si tratta di Lorenzo Del Boca ( non Angelo Del Boca) e riporto la sua biografia
Lorenzo Del Boca, di Romagnano Sesia, è presidente nazionale dell'ordine dei giornalisti. Oltre che per l'attività giornalistica è noto anche per numerosi volumi storici che hanno avviato una lettura non agiografica, anzi decisamente controcorrente del Risorgimento.
insomma, uno scrittore "a tesi".
Si tratta della numerosa categoria dei giornalisti italiani improvvisatisi storici ( forse per la carenza di storici che scrivano libri destinati al grande pubblico)


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:Si tratta della numerosa categoria dei giornalisti italiani improvvisatisi storici ( forse per la carenza di storici che scrivano libri destinati al grande pubblico)
Sarà anche un "giornalista improvvisato storico", ma ben vengano libri come questo!
Lo go trovado, dopo una piccola ricerca, da Borsatti, scontado del 15%, per meno de 12 euro, e lo stago legendo quasi tuto de un fià. Credo che Adler lo legesi volentieri. El conta un saco de robe che la storiografia uficiale ignora volutamente. El fornisi anche, a fondo de ogni pagina, una nutrita bibliografia per chi vol aprofondir.

Cito solo una dato, quel riguardante le fucilazioni (="giustizia" somaria) de italiani fata da italiani: 4.028 processi, 750 condanne a morte, un migliaio de esecuzioni somarie da l'inizio dela guera fino ala metà del 1917, almeno 5.000 da Caporetto in poi. E quasi sempre i "giustiziatori" viniva premiadi con encomi, medaie e promozioni.
Bastava criticar la situazione al fronte in una letera ai propri familiari per eser mesi in galera da 6 mesi a un anno e mezo (e forsi anche pezo).

A un nipote de uno dei fuciladi, tale Mario Gaetano Flora, che, nei anni novanta, gaveva fato ricorso per riabilitar la memoria del suo antenato e che gaveva trovado l'appoggio del alora presidente dela Camera Luciano Violante, el Ministero dela Difesa gaveva risposto (sembra in data 7 marzo 1992), che la Procura militare gaveva dito che no se podeva far niente, perché el ricorso "avrebbe dovuto esser proposto dall'interessato", cioè da chi iera stado fucilado! :evil:

Ma questo xe solo uno dei tanti aspeti criminali de quela guera. Merita leger. E pensar cha a qualchedun de questi criminali xe intitolade piaze, vie, scole, ecc.


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Messaggio da rofizal »

Cercavo conferma ale cifre sule esecuzioni dela grande guera. Le go trovade facilmente, anche molto pezo de quele de questo libro (ma no go ancora finido de legerlo), sul sito "Cime e Trincee" dedicado al conflito e non certo con intenti disacratori.

Ecole qua (da http://www.cimeetrincee.it/scrivia.htm) :
262.000 soldati processati (il 6% dei mobilitati) con condanna nel 62,6% dei casi.
4.028 condanne a morte di cui 1.061 in contraddittorio. 750 furono eseguite.
15.345 ergastoli.
[...]
morirono per mano italiana senza processo almeno 350 persone
[...]
la cifra è sicuramente per difetto
[...]
Solo una minoranza degli atti di giustizia sommaria compiuti nell’esercito italiano fu “legittima”.
[...]
A queste tipologie vanno aggiunte le vittime civili, quasi tutti slavi o germanofoni, ed i fucilati durante la rotta di Caporetto.
Mentre da http://www.collettivamente.com/articolo/1201513.html, che riporta una citazione dal libro "Le fucilazioni sommarie nella prima guerra mondiale" di Marco Pluviano e Irene Guerrini:
Il totale dei soldati italiani fucilati [...] sale così a oltre mille [...] Sarebbero da aggiungere i soldati abbattuti nel vivo dei combattimenti, secondo i draconiani ordini di Cadorna, ma in merito abbiamo soltanto vaghi cenni non utilizzabili, così come per gli ufficiali uccisi dai soldati, un mito non verificabile.
[...]
L'amnistia del settembre 1919 [...] lasciò forse 20'000 [militari condannati] nelle orrende carceri militari per venti e più anni. Un'altra rimozione totale, un "buco nero" della ricerca storica e della coscienza nazionale.
Forsi saria meno da festegiar la prima guera mondiale, anche per chi la considera vinta.

Tornando al ibro in ogeto, el riporta questa canzoneta che doveva eser in voga tra le trupe italiane:
Il general Cadorna
ha detto alla Regina
se vuol veder Trieste
la veda in cartolina
ndi, nda, mbom
al rombo del canon.


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Messaggio da babatriestina »

rofizal ha scritto:Cercavo conferma ale cifre sule esecuzioni dela grande guera.
Il general Cadorna
ha detto alla Regina
se vuol veder Trieste
la veda in cartolina
.
sule esecuzioni, te go anche riportado el comento de Graves, per le truppa inglesi in Francia: el le ga viste, e i stessi giorni i le smentiva ufficialmente in Parlamento. No sta creder che fossi una specialità italiana. Del Boca se occupa del fronte che ghe interessa lu, imagino.

una roba che me lassa sempre insoddisfatta sui libri sula prima guerra xe che i xe o solo che de qua, e par che la guerra sia stada solo che fra isonzo e Piave,o fin al Grappa e ale Dolomiti, come se fussi veramente la quarta guerra de indipendenza, solo un affar fra Italia e Austria, opur le xe a livello generale europeo e alora se parla solo dela guerra fra Inghilterra ( cola Francia vizin) contro la Germania. A leger sti do tipi de libri, paressi quasi che fossi stade due guerre, nele quali un dei due iera el fornte importante e el resto iera roba lontana.
te ga i numeri delle fucilazioni in Francia, soprattutto nel periodo del Chemin des Dames?
per mi xe tuta el impostazion global dela guerra a esser stada cattiva ,e la se ga incattivido po sempre più come che passava el tempo..

per la canzoncina, la xe classica, e te riporto quela che gavevo za riportado a suo tempo su Triestemia, da parte triestina austrungarica, de cui me ricordo solo i versi, che me gaveva contado papà:

Cole teste dei 'taliani
zogheremo ale borele
e Vittorio Emanuele
dopreremo per balìn


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:sule esecuzioni, te go anche riportado el comento de Graves, per le truppa inglesi in Francia: el le ga viste
No sta creder che fossi una specialità italiana.
Certo che no, ma quele italiane iera le pegiori de tuti, confronta i dati disponibili (te li trovi sia in rete che sui libri) se no te me credi.

L'amnistia del '19 poi go visto che xe stada una roba importante per la nostra storia. No aprofondiso per evitar de andar sula storia "moderna", ma xe ligada a el solito noto personagio politico tra le do guere (go trovado che "fu l'unico uomo politico, e il P. d'I. l'unico giornale, che ebbero il coraggio di difendere quel gen. Graziani che fu chiamato nelle giornate di Caporetto il fucilatore") e sembra posi eser ligada anche all'assassinio de Matteotti. Ma qua me fermo, del resto saria OT.


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Messaggio da rofizal »

Giornalista e storico improvisado? Mah, ormai son a poche pagine dala fine e son rivado ala bataglia de Caporetto.

Mentre el "grande" Badoglio vien ancora difeso dal Ministero dela Difesa (diria che xe una vergogna), ghe xe lo stesso sito dela Guardia de Finanza che fa in parte giustizia. In un documento presente sul suo sito se pol leger:
Le cause della disfatta furono investigate da una commissione d'inchiesta costituita dal Governo che individuò l'origine del disastro oltre che nella genialità del piano dell'offensiva e nell'eccezionale comportamento delle truppe attaccanti, nella sorpresa strategica e tattica che consentì agli imperiali di cogliere l'avversario con uno schieramento della 2^ armata sbilanciato in avanti, nella scarsa preparazione, ad iniziare dal gen. Cadorna, passando per i comandanti di grande unità fino a scendere ai minori livelli, a condurre una battaglia difensiva in profondità, e nel mancato o inefficace intervento delle artiglierie italiane. Al contrario l'artiglieria nemica era riuscita, in breve tempo, a neutralizzare fanterie e bocche da fuoco sulle prime linee e nelle zone arretrate ed a gettare lo scompiglio nelle reti di comunicazione italiane.
El libro de Del Boca fa notar che le artiglierie italiane no gaveva sparado un colpo perché Badoglio gaveva ordinado che "nessuno sparasse senza un suo ordine", solo che al momento giusto lui iera lontano dala prima linea e le comunicazioni iera saltade.
E ancora
Ultima ma non meno importante causa della sconfitta, debitamente fatta rilevare dalla Commissione d'inchiesta, fu la mancata difesa della stretta di Saga. [...]
A sud di Saga la valle è molto stretta, almeno fino a Caporetto: la rotabile corre incassata nelle ripide sponde di riva destra ed eventuali ostruzioni stradali sono difficilmente aggirabili. Nel 1917 Saga costituiva la più forte posizione di sbarramento della via di facilitazione che dalle prime linee austro-ungariche di Plezzo adducevano, attraverso la valle Uccea, al medio Tagliamento. [....]
Un piano così ambizioso era considerato, negli ambienti militari austro-ungarici, irrealizzabile, proprio perchè si ritenevano invalicabili le posizioni di Saga, che potevano essere difese con molta efficacia anche da truppe di scarsa entità. [...]
Il gen. Montuori, che su designazione del Comando Supremo aveva assunto il comando delle truppe dell'ala sinistra della 2^ armata, responsabile del settore, appreso che Caporetto era caduta nelle mani degli austro-tedeschi, ritenendo a torto che Saga fosse minacciata di aggiramento, ordinò alle 16 l'evacuazione delle truppe che presidiavano la stretta9. L'ordine esecutivo fu emanato dalla 50^ divisione alle 1810.
Questa decisione fu improvvida ed ingiustificata: improvvida perché fu una delle principali cause del disastro avendo reso possibile la rapida avanzata dell'ala destra della 14^ armata che così isolò le divisioni che operavano in Carnia, destinandole ad una ineluttabile cattura; ingiustificata, perchè le truppe tedesche che occupavano Caporetto non avevano nessuna intenzione di inerpicarsi per la disagevole rotabile che risale l'Isonzo verso nord. Semmai era la 22^ divisione austriaca che dopo lo sfondamento di Plezzo aveva come obiettivo sussidiario la discesa su Caporetto, dopo aver superato Saga.
Per colmo di ironia, la stretta abbandonata dagli italiani "resistette" per oltre 12 ore perchè gli imperiali non si azzardarono a superare il rio Boka di notte risultando loro inconcepibile che non fosse difeso.
L’ordine di abbandono delle posizioni, secondo la Commissione d’inchiesta18, fu emanato dal comandante della 50^ divisione, gen. Arrighi, dopo le 18.
Comision de inchiesta, responsabilità apurade, visto che vigniva fuciladi con estrema facilità i soldai italiani per molto meno, anzi speso non solo inocenti ma anche eroi, pensè che i responsabili sia stadi punidi? Non proprio...
La relazione d'inchiesta sui fatti di Caporetto al riguardo afferma che una resistenza temporanea sulla stretta di Saga, anche se solo con forti retroguardie, avrebbe potuto attenuare le dannose conseguenze dell'irruzione austro-tedesca nella conca di Plezzo, che aveva spezzato il collegamento tra 2^ armata e zona Carnia.
Tuttavia la commissione, immedesimandosi nella caotica situazione del momento, quale appariva al comandante della 50^ divisione, e tenuto conto delle errate informazioni pervenutegli, non mosse appunti al gen. Arrighi, come pure non ne mosse al gen. Montuori, comandante dell'ala destra della 2^ armata che, casomai, per la propria elevata posizione, più del gen. Arrighi avrebbe potuto avere la visione delle conseguenze strategiche del suo ordine di ritirata dalla stretta di Saga emanato alle ore 16.
Questa xe l'Italia, purtropo no solo quela de un secolo fa ma anche quela de ogi (fate le dovute ecezioni, oviamente)


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Messaggio da rofizal »

Visto poi che semo a Trieste, merita anche ricordar Cesare Battisti, che nela nostra cità el se gaveva laureado in lettere. El gaveva seguido i sui ideali, condivisibili o meno che i posi eser, onestamente. Aruolatosi nei Alpini, poi el iera stado preso prigioniero dai austriaci e fucilado come disertor. Grande scandalo e subito fato eroe, fato eroe dai stesi che no gaveva scrupoli a mazar migliaia de italiani anche senza proceso e senza motivo. Ma no xe de questo che volevo parlar.
Sul libro i riporta un episodio.
Battisti...
tentò di parlare con il comando supremo per metterli in guardia dal pericolo [l'offensiva de Caporetto]. Dopo molta insistenza e molta anticamera, riuscì ad avere un colloquio con il generale Porro e con il maggiore Cavallero ma i suoi timori suscitarono soltanto qualche barlume di ironia.
"Veda - lo esortarono al momento di congedarlo -
il generale Cadorna non ha bisogno dei consigli del tenente Battisti
".
Poi i lo ga fato eroe per sfrutarlo da morto, ma quanta ipocrisia!


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Messaggio da babatriestina »

rofizal ha scritto: Cesare Battisti, che nela nostra cità el se gaveva laureado in lettere.
Come el ga fato, visto che a Trieste no esisteva l'università? :shock: :080402ask_prv:
:36_1_1: ( sempre informazioni de sto libro?)


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:
rofizal ha scritto: Cesare Battisti, che nela nostra cità el se gaveva laureado in lettere.
Come el ga fato, visto che a Trieste no esisteva l'università? :shock: :080402ask_prv:
:36_1_1: ( sempre informazioni de sto libro?)
Boh... intanto te podevi cancelarme el mesagio sbaiado, no quel coreto (no andava quote ma el graseto per la frase "il generale Cadorna non ha bisogno dei consigli del tenente Battisti". :(

Poi, no, no xe informazioni del libro, ma dela scola italiana, che ti sempre te difendi e de cui te fazevi parte :wink: :
http://www.itcgbattisti.it/riferime.htm


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Messaggio da babatriestina »

rofizal ha scritto: Poi, no, no xe informazioni del libro, ma dela scola italiana, che ti sempre te difendi e de cui te fazevi parte :wink: :
http://www.itcgbattisti.it/riferime.htm
ma ti che te son tanto bravo, perchè no te se ga tacado ala solita wikipedia?
http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Battisti
forsi perchè i parlava troppo ben de lu e te dava fastidio?:-D


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:perchè no te se ga tacado ala solita wikipedia?
Te ga ragion, me son sbaiado a reputar la scola italiana a l'alteza de quele estere, che xe la vera fonte del sapere e se le scrivi qualcosa vol dir che xe afidabile. Ma vedo che anche ti te vien sule mie, e finalmente te se rendi conto che anche una semplice e tanto deprecada Wikipedia xe ala fine meio dela scola italiana! :-D


Comunque se, come te disi sempre ti, "te legi ben", te vederà che no go scrito mal de Battisti, anche se non ne condivido le idee, ma dei vari generali & C. de l'esercito (e delo stato) italian, speso veri criminali, colpevoli dela morte de migliaia de omini, ma quasi mai punidi, anzi quasi sempre premiadi e lodadi. (sempre con le dovute ecezioni)


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Come ve piasi stuzicarve :-D :-D :-D :-D

Se conosi de qualche caso dove una persona nata dalle nostre parti ma residente in Italia, che al scopio dela guera e considerandose fedele al impero asbugico ritorna e se arruola con l'esercito austriaco? E magari vien caturado durante o dopo la guerra e procesado per traditor per un tribunal italiano?


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rofizal ha scritto: Te ga ragion, me son sbaiado a reputar la scola italiana a l'alteza de quele estere, che xe la vera fonte del sapere e se le scrivi qualcosa vol dir che xe afidabile. Ma vedo che anche ti te vien sule mie, e finalmente te se rendi conto che anche una semplice e tanto deprecada Wikipedia xe ala fine meio dela scola italiana! :-D
ciapar un sito de una singola scola per quel che vien insegnado nela scola a livello general e atribuir la superficialità de un webmaster a tutta la scola italiana a mi me par un indebito allargamento, dovudo a un pregiudizio: e invece mi trovo che quel sia un appoggio ulterior ala mia tesi che quel che se legi sul web no xe oro colado e che el va sempre controllado : un esperto de robe triestine come ti no pol no saver che l'Austria no gaveva mai concesso l'Università a Trieste! (per mi, nel caso de Battisti, devi esser sempre el famoso effetto-ponte)

Ma contime, come podeva Battisti
tentò di parlare con il comando supremo per metterli in guardia dal pericolo [l'offensiva de Caporetto].
visto che Battisti xe morto nel luglio 1916 e Caporetto xe stado nel ottobre 1917 ??? :shock:


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babatriestina ha scritto:ciapar un sito de una singola scola per quel che vien insegnado nela scola a livello general e atribuir la superficialità de un webmaster a tutta la scola italiana
Un webmaster? No credo proprio che un sito uficiale de una scola viene scrito da un webmaster, e tanto meno poi quando se parla del personagio che ghe da el nome ala scola! :lol:
Rasegnite, questa xe la scola italiana.
babatriestina ha scritto:Ma contime, come podeva Battisti
tentò di parlare con il comando supremo per metterli in guardia dal pericolo [l'offensiva de Caporetto].
visto che Battisti xe morto nel luglio 1916 e Caporetto xe stado nel ottobre 1917 ??? :shock:
Nela furia me son sbaiado mi, o meio, stavo legendo de Caporetto ma quel episodio iera diverse pagine prima, co i parlava dela Strafexpedition del 1916 (me par che durante quela xe stado caturado Batisti). Go fato un poco de casin ma la sostanza resta.

No servi rampigarse sui speci o su qualche mio eror de scritura (che poi la mia memoria la conosemo, no lo go mai negado che la xe lofia :( ). Resta i fati e quei xe documentadi da diverse fonti. Purtropo.


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rofizal ha scritto: Un webmaster? No credo proprio che un sito uficiale de una scola viene scrito da un webmaster, e tanto meno poi quando se parla del personagio che ghe da el nome ala scola! :lol:
Rasegnite, questa xe la scola italiana.
babatriestina ha scritto:Ma contime, come podeva Battisti
tentò di parlare con il comando supremo per metterli in guardia dal pericolo [l'offensiva de Caporetto].
visto che Battisti xe morto nel luglio 1916 e Caporetto xe stado nel ottobre 1917 ??? :shock:
Nela furia me son sbaiado mi, o meio, stavo legendo de Caporetto ma quel episodio iera diverse pagine prima, co i parlava dela Strafexpedition del 1916 (me par che durante quela xe stado caturado Batisti). Go fato un poco de casin ma la sostanza resta.

No servi rampigarse sui speci o su qualche mio eror de scritura (che poi la mia memoria la conosemo, no lo go mai negado che la xe lofia :( ). Resta i fati e quei xe documentadi da diverse fonti. Purtropo.
per i webmaster, mi so come che vien fati i siti dele scole, per motivi de lavoro ( no che gabio fato mi!) e conosso chi che li fa, e ti inveze dela scola me par che te sia lontan de parecchio, ma la te sta sul stomigo istesso. Ma chi te credi che fazi el sito dela scola? el professor de storia? el preside, el ministro? el provveditor? o i paga un storico? :-D :-D :-D :-D :-D
per el resto me par el tipico argomentar:
Go sbagliado nel portar un dato de sostegno ala mia argomentazion e xe tuto altro? ben, no importa, go ragion istesso... : :senzasperanza:
:scherma: :signs:


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:per el resto me par el tipico argomentar:
Go sbagliado nel portar un dato de sostegno ala mia argomentazion e xe tuto altro? ben, no importa, go ragion istesso... : :senzasperanza:
:scherma: :signs:
Ah, poveri noi.... no son mi che go le informazioni, ma le riporto dale fonti che trovo, in particolare stemo parlando de sto libro. Quindi el mio sbaio xe stado quel de riportar la citazion in modo erato. Ma quel che el libro dixi (cusì come xe scrito nero su bianco sul libro steso) me par che no te la rivi a smentir! :wink: O almeno no te lo ga fato (e se te lo dovesi far cita anche ti le fonti). Comprite el libro, legitelo, e poi se te vol contestilo. Ma contesta el libro, no i miei rirporti che poi, anche se sbaio e me dovesi acorzer, no go nianca la posibilità de coreger el mesagio (no come ti).

Quanto ala scola... bon lasemo perder... vardite un sito de una università americana (xe quei che conoso meio) e poi ghe ne parlemo. Se su quei dele scole italiane se pol scriver monade, in modo uficiale, te pensi veramente che ga ancora scopo parlarghene?


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Messaggio da rofizal »

macondo ha scritto:Se conosi de qualche caso dove una persona nata dalle nostre parti ma residente in Italia, che al scopio dela guera e considerandose fedele al impero asbugico ritorna e se arruola con l'esercito austriaco? E magari vien caturado durante o dopo la guerra e procesado per traditor per un tribunal italiano?
Bon, mentre continua la tenzone con Betta :wink: , vedemo de risponder al bon Macondo. :wink:

I ga fato un libro sui processi dela prima guerra:
E. Forcella - A. Monticone
Plotone di esecuzione. I processi della prima guerra mondiale
Laterza, 1998
Se pol trovar una recensione qua:
http://www.intermarx.com/ossto/forcella.html
Ghe xe un mucio de diserzioni e altri reati. Adiritura un xe stado condanado a 8 anni de carcere perché conosceva el tedesco e el gaveva fato da tradutor tra una trincea e l'altra (xe scrito nela recension).
No manca condane a morte, ma no go trovado casi de pasagi al nemico. No so dir se no ghe ne sia stadi o se i stia stadi canceladi dala memoria.
Anche certi "martiri" xe stadi in un primo tempo riconosudi e poi "canceladi" perché no corispondeva ai canoni voludi (vedi http://www.questotrentino.it/2004/20/Di ... menti.html)

Casi de diserzion e pasagio a l'esercito AU gavesi podudo eser eroi per l'Austria, ma i ga perso la guera e quindi.... no saveremo forsi mai.


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Messaggio da AdlerTS »

rofizal ha scritto: Credo che Adler lo legesi volentieri.
Credo anche mi ;-D
macondo ha scritto:Se conosi de qualche caso dove una persona nata dalle nostre parti ma residente in Italia, che al scopio dela guera e considerandose fedele al impero asbugico ritorna e se arruola con l'esercito austriaco? E magari vien caturado durante o dopo la guerra e procesado per traditor per un tribunal italiano?
Gavevo riportado de aver letto che jera za successo nel 1866 con le così dette "guerre de indipendenza", quindi non vedo perché non possi esser successo dopo. Solo che xe robe che oggi se saveria se la guera gavessi avudo un esito diverso :?

rofizal ha scritto: Comunque se, come te disi sempre ti, "te legi ben", te vederà che no go scrito mal de Battisti, anche se non ne condivido le idee, ma dei vari generali & C. de l'esercito (e delo stato) italian, speso veri criminali, colpevoli dela morte de migliaia de omini, ma quasi mai punidi, anzi quasi sempre premiadi e lodadi. (sempre con le dovute ecezioni)
Tante volte go pensado che le vie e le piazze intestade a Cadorna, andassi ri-intitolade ! :evil:


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Messaggio da Sofonisba »

Ho letto anche io questo libro, grazie alla vostra segnalazione. E' veramente interessantissimo! Grazie!


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