vosi disi che i parla de novo de spostar Verdi
riporto completo el articolo sul valzer dele statue, iera el
2008 per far capir che no xe una invenzion de oggi
lo trovo qua
http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op ... e&id=47559 e copincollo
TRIESTE - Giro di valzer tra monumenti: a dicembre Massimiliano collocato in piazza Venezia
PIETRO COMELLI
Il Piccolo 22/10/2008
Dopo Massimiliano arriverà il giorno di Verdi e forse di Oberdan. Un valzer di monumenti destinati a cambiare sito; senza dimenticare quelli nuovi, alla ricerca di una degna collocazione. L’epicentro di questa rivoluzione culturale è piazza Venezia dalla quale sparirà la fontana del Nettuno per fare posto alla statua di Massimiliano d’Austria. Un trasloco dal parco di Miramare non digerito bene da tutti, ma ormai già deciso inderogabilmente. E così domani mattina la base della fontana del Nettuno sarà tagliata con un filo diamantato, per essere poi staccata a pezzi, avvolta da una pellicola e infilata in un cassero riempito di argilla espansa. «Sarà custodita da lunedì in un deposito del Comune di cui non svelo il nome - dice l’assessore Franco Bandelli - per evitare visite di malintenzionati. Abbiamo al massimo tre anni di tempo». È il vincolo della Soprintendenza per il trasloco della fontana nel sito originario di piazza della Borsa. Una riqualificazione da fare in fretta. Massimiliano arriverà in piazza Venezia entro il 19 dicembre, in tempo per l’inaugurazione, mentre sull’esempio dell’imperatore del Messico altre statue si apprestano a traslocare. È il caso del monumento a Giuseppe Verdi che il sovrintendente Giorgio Zanfagnin insiste per avere all’ingresso del Teatro Verdi. In piazza Verdi, ovviamente. «Quello di Trieste è stato il primo teatro dedicato a Verdi e in origine, come dimostrato dalle ricerche storiche, il monumento - dice Zanfagnin - doveva essere messo in piazza Verdi. Abbiamo fatto fare uno studio sull’impatto, tutto il cda della Fondazione si è espresso favorevolmente». Il nodo da sciogliere spetta alla Soprintendenza, già in possesso della pratica di un trasferimento che andrebbe così a liberare l’aiuola di piazza San Giovanni. Un sito sul quale sono già stati messi gli occhi per la statua, ancora da realizzare, dedicata a monsignor Antonio Santin. «Il sindaco Dipiazza ha preso un impegno molto chiaro in due circostanze - dice il consigliere regionale Bruno Marini - a cui adesso bisogna tenere fede. La statua a Santin doveva essere ospitata in piazza Venezia, solo delle polemiche strumentali l’hanno impedito. Il Comune concluda l’iter entro questo mandato». Se non sarà piazza San Giovanni, sulla quale spinge Marini, potrebbe concretarsi nella riqualificata via di Cavana, area pedonali a due passi dalla Curia, come indicato anche dal vicensindaco Paris Lippi. Ma la proposta più clamorosa riguarda la statua dedicata a Guglielmo Oberdan, custodita nel sacrario della Casa del combattente, che l’assessore ai Lavori pubblici Bandelli vuole traslare in mezzo a piazza Oberdan. Al posto del Cantico dei cantici di Marcello Mascerini, da trasferire in un giardino pubblico. Un doppio intervento, da inserire nel piano delle opere, che riprende l’idea di Roberto Menia, all’epoca assessore alla Cultura, spalleggiato da Vittorio Sgarbi. «Diamo dignità al monumento - dice Bandelli - visto il possibile progetto di riqualificazione della piazza Oberdan, abbinato al prolungamento del park di Foro Ulpiano. Non ho mai pensato di spostare Massimiliano per nostalgie austriacanti, faccio lo stesso con Oberdan perché sono un acerrimo oppositore dello spoils system della memoria».