Stili nell'architettura triestina

[AdlerTS]

Proprio quella biografia stago legendo, ma ve conto co la go finida.

[babatriestina]

Anni Sessanta; siamo al miracolo economico italiano, e la città si espande, costruendo soprattutto nuove villette e soprattutto condomini nei rioni in cui sorgevano le vecchie ville: san Vito, Barcola, Scorcola, via Rossetti.. vedono al distruzione dei vecchi edifici e nei loro giardini sorgono diversi condomini: lo stile è sempre molto simile, case con grandi terrazzi ( spesso vista mare),finestre quadrate, rivestimento in mattonelle e mantenimento di alcuni degli alberi dei giardini precedenti:
alcuni esempi, presi a caso:
zona Barcola

i condomini che hanno occupato il giardino dell'ex convento delle suore ausiliatrici, dove feci la prima comunione:

( incominciano a mostrare l'età..)

[babatriestina]

Buttando l'occhio nel giardino, si vede ancora un'edicoletta sacra su una colonnina..


ma verso gli anni Settanta cambia l'aria e lo stile, o meglio si impone a Trieste uno stile razionale, ma che privilegia il lasciare il cemento armato in vista, il Brutalismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Brutalismo
consiste nel portare alle estreme conseguenze la teoria che è la funzione che fa la bellezza, che non occorrono ornamenti, quindi il cemento armato , o un intonaco grigio, vengono lasciati a vista.
http://it.wikipedia.org/wiki/Cemento_a_vista
ovviamente il brut viene dal francese brut il nostro bruto con una t per indicare che il cemento rimane grezzo.
Avete presente Monte Grisa, non la parte rivestita, che ha ceduto, ma l'interno?
ecco... era già presente in quella realizzazione di Guacci

[babatriestina]

Gli esponenti più noti di questo stile sono gli architetti Celli e Tognon
ecco una loro casa civile, via Rossetti


Loro è la realizzazione di Rozzol Melara, riporto da Wikipedia

Rozzol Melara è un quartiere di Trieste conosciuto per ospitare il complesso residenziale popolare ATER comunemente chiamato anche come "Il quadrilatero" o "Alcatraz", progettato da un nutrito gruppo di professionisti triestini selezionato dall'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, coordinati da Carlo Celli dello studio Celli di Trieste e costruito tra il 1969 e il 1982 sotto le teorie socio-architettoniche di Le Corbusier.

di cui Sum Culex ci ha fatto un ampio reportage
L'ospedale di Cattinara, di Luciano Semerani 1965/83
per il quale rinvio a questa pagina
http://www.flickr.com/photos/31383288@N ... 081446459/
ancora di Celli Tognon il supermercato PAM a Trieste

[babatriestina]

anche le scuole nuove costruite in quegli anni si adeguano al nuovo stile, ecco l'Istituto d'arte dedicato a Nordio



( le finestre a nastro.. )

[babatriestina]

ancora di Celli Tognon il liceo scientifico Galilei ( grazie a SonoPiccolo per la collaborazione)


( certo la vernice non dura molto..)

[1382-1918]

Loro è la realizzazione di Rozzol Melara,

Hanno costruito un mostro! Se mi chiedessero quali edifici vorrei venissero demoliti a Trieste, questo lo metterei primo in lista.

Chiedo, ma "Rozzol Melara" è proprio il nome che hanno dato all'edificio, o si tratta di un'erroneo uso comune? Basterebbe dire "Melara", in quanto quella località si chiama così, e non serve mettere "Rozzol" davanti, che è il rione di cui Melara fa comunque parte.

Sarebbe come dire "Guardiella S.Giovanni", invece di semplicemente "S.Giovanni", per fare un esempio.

In generale, non sono amante di questo stile architettonico, le linee mi risultano per niente piacevoli, ed il tutto si accoppia di solito a materiali scadenti, che si deteriorano in pochi anni, gli infissi che venivano apposti erano anch'essi di bassa qualità, con forme scomode all'apertura e poco funzionali, e anche gli interni erano in linea con gli esterni (penso a molte scuole di quel periodo, che se mal tenute, oggi sfiorano lo squallore, che invece non si riscontra negli edifici costruiti prima degli anni '50).
Con gli anni '90 invece secondo me la qualità architettonica, sia delle forme, che dei materiali, è gradualmente migliorata.

La mia opinione sul cemento armato è che serve unicamene a far star sù l'edificio, ma non si deve vedere.

[babatriestina]

Chiedo, ma "Rozzol Melara" è proprio il nome che hanno dato all'edificio, o si tratta di un'erroneo uso comune? Basterebbe dire "Melara", in quanto quella località si chiama così, e non serve mettere "Rozzol" davanti, che è il rione di cui Melara fa comunque parte.
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io l'ho sempre sentito chiamare Rozzol Melara e wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Rozzol_Melara
scrive, riporto per esteso:
Rozzol Melara è un quartiere di Trieste conosciuto per ospitare il complesso residenziale popolare ATER comunemente chiamato anche come "Il quadrilatero" o "Alcatraz", progettato da un nutrito gruppo di professionisti triestini selezionato dall'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, coordinati da Carlo Celli dello studio Celli di Trieste e costruito tra il 1969 e il 1982 sotto le teorie socio-architettoniche di Le Corbusier. Il complesso è formato da due corpi fabbrica a L del volume di 267.000 metri cubi che si estende su una superficie di 89.000 metri quadri e conta 468 appartamenti e circa 2.500 residenti. Nell'intento progettuale l'idea era quella di creare una sorta di "villaggio indipendente" fornito di tutti i bisogni primari (negozi, scuole, ecc.). Il complesso, tuttavia, è in degrado ed è stato spesso scenario di episodi di vandalismo e criminalità, seppur ultimamente siano stati fatti interventi di riqualificazione. Le chiavi dei primi appartamenti furono consegnate tra il 1979 e il 1981 soprattutto a coppie giovani. Il quartiere dista 4 km dal centro di Trieste.
( noi lo chiamavamo Fort Apache..)
Informatrieste (http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=1229)
scrive

Il complesso ATER di Rozzol -Melara comunemente chiamato : il quadrilatero o Alcatraz, e' formato da due complessi a forma di L, terminati alla fine degli anni '70.

ancora un link
http://europaconcorsi.com/projects/7851 ... a-Trieste-
per me, è proprio il suo nome!

Ps io ho portato immagini e storia, non ho espresso il mio giudizio di gusto la sola osservazione che potrei fare sul Quadrilatero è che ste robe Le Corbusier le prevedeva a Marsiglia negli anni 50(http://fr.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A9_d%27habitation) e noi ci siamo arrivati 30 anni dopo.. vabbè che la prof Rebecchi ci spiegava che gli stili in provincia arrivano sempre con almeno mezzo secolo di ritardo..

[babatriestina]

Aneddoto: vi ricordate quando, all'incidente di Cernobyl, la TV italiana mandò in onda un video dell'ospedale di Cattinara fatto passare per la centrale nucleare?

[AdlerTS]

Me ricordo sì ... se diseva che la TV gavessi pagado fior fior de milioni (de lire) quel servizio

[babatriestina]

meno visibile, perchè su una base più bassa, essendo in una via stretta, il Grattacielo o Torre Vriz di via san Francesco

Oggi sul Piccolo proteste dell' architetto Giovanni Damiani perchè stanno cambiando i serramenti, togliendo quelli rossi e mettendone di bianchi e pertanto snaturandone l'aspetto
Titolo:
«Snaturata la casa a torre di Gino Valle»
( per ora consultabile online solo da parte degli abbonati)
Per Gino Valle:
http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/ ... VGB01.html

L’Università di Architettura celebra finalmente la figura di Gino Valle - tra i maggiori architetti italiani del dopoguerra, scomparso quattro anni fa - a lungo tra i suoi docenti più prestigiosi.

( ve confesso che go più simpatia per le opere dei architetti Valentino Valle e Giuseppe Valle, neoclassici)

[1382-1918]

Brutto iera prima e brutto resterà dopo, che i serramenti sia rossi o bianchi.

Ma nisun inveze se scandalizzava quando nei anni' 60 e '70 xe stadi costruidi obrobri in pien centro, in mezzo ai palazzi storici?
Ad esempio (tra i tanti) la torre stessa, oppur el palazzo in piazza Goldoni, all'angolo con via Carducci, che deso ga anche un selva de antenne sul tetto.

No go niente contro l'architettura moderna, se pol trovar anche modi de armoniosamente collocarla in mezzo a robe diverse, ma devi esser fatto con gusto.

Ad esempio la facciata nuda in largo Barriera, che se ga crea dopo le demolizioni dei anni '30, ma perchè no i fa qualcosa, anche de moderno?

[babatriestina]

te sa, bel, brutto... un per de giorni fa iera sul Piccolo l'intervista de Gillo Dorfles, coi sui 100 anni, che diseva: no se pol dir, ghe ne go viste tante, de cambiamenti de gusto, per esempio nei anni 50 el Liberty iera considerado un oror e adesso xe de moda.. e mi confermo l'opinion del vecio. Anche mi col passar dei anni me piasi de più o de meno zerte robe..

zerto, ghe xe anche una leggera parodia in Heinichen, in uno dei sui gialli, che el parla de una casa moderna anni 60 cole finestre rosse..

[1382-1918]

Beh, sì, bel e brutto xe comunque e sempre question de gusti, ovviamente... E come se no bastassi, questi i cambia anche nel tempo, però su certe robe me vignisi de dir che l'opinion xe (quasi) unanime, mentre su altre no. Per dirla con un controsenso, certe robe xe "obiettivamente" brutte!

E in particolare per i edifici, magari un palazzo pol esser anche considerado bel in sè stesso, ma el posto dove i lo ga costruido lo metti in risalto solo per mostrar quanto poco el c'entra con quel che ghe xe torno, fazendolo apparir brutto, quando magari in un altro contesto el podesi risultar piacevole.

[sono piccolo ma crescero]

Siccome mi sembra che si parli della torre Vriz e della inopportuna sostituzione dei serramenti, metto qua una foto, palesemente distorta dall'uso esasperato del grandangolare, in cui si vede, credo, il colore rosso dei serramenti.



Spero che la finestra in alluminio centrale non sia l'anticipo di come sarà, perché, devo riconoscerlo, in questo caso si trasformerebbe proprio in una cosa diversa, senza dubbio più anonima e rilevabile anche dall'angusta visuale di via san Francesco

[babatriestina]

questa è la parte bassa della casa, arrotondata dall'obiettivo, ma mi sa che le proteste relative alle finestre siano state scatenate proprio da quella finestra bianca, che ora è comunque una vistosa differenza col resto dell'edificio.

[babatriestina]

Verso la fine degli anni Settanta Ottanta, in architettura si incomincia ad uscire dall'ormai classico moderno, squadrato e rettangolare, iniziato dagli inizii del secolo o quasi, per ispirarsi ad un postmoderno, in cui anche la decorazione incomincia ad assumere di nuovo importanza.. rivedremo colonne ( lisce,moderne, non più grecoromane), archi, accenni a frontoni o timpani, facciate movimentate ma prima di arrivare ai postmoderni evidenzierei alcuni edifici un po' di transizione, per cominciare qua non si è quasi mai visto il classico grattacielo tutto di vetro, i grattacieli locali sono di cemento ben visibile, per questo va fatto notare l'edificio del Lloyd Triestino ( allora) a Campo Marzio, tutto di vetro:



( se qualcuno mi ricorda data e architetto, grazie!)
ed una curiosa casa in via Pascoli, a riquadri di alluminio

[babatriestina]

sempre con riferimento al vetro, non possiamo dimenticare la moda-piramide
Fece scalpore allora, oggi è dato per scontato, che al rifacimento del museo del Louvre di Parigi, il Grand Louvre, l'architetto giapponese Pei inserisse una piramide di vetro in mezzo al cortile e ne facesse anzi il fulcro del nuovo ingresso:

da allora si stanno moltiplicando le coperture di vetro a piramide, eccole al Giulia

[babatriestina]

e alla nuova chiesa di S Caterina a san Luigi:


anche questo è moderno, ma già quell'incurvarsi della facciata ricorda a me.. certi templi egiziani

( se non erro, Gigetta Semerani in Piazza Piccola)
una memoria delle Piramidi anche nella forma della Casa dello studente all'Università nuova

e mi manca la foto dell'edificio di Matematica, meglio noto come Tutankamen o La tomba di Tutankamen

[babatriestina]

esempi di postmoderno: la sede del Lloyd Adriatico




questo edificio, che ospita il Pam in Piazza Libertà, mostra come a volte questo stile si inserisca con effetto abbastanza accettabile fra i palazzi ottocenteschi