Grammy,una bacchetta magica per Laura Pausini!

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giuli
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Grammy,una bacchetta magica per Laura Pausini!

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da Ansa.it
LOS ANGELES - Una bacchetta magica per realizzare un sogno, ripagare il Paese e la gente che le ha regalato una carriera e dare ai suoi detrattori l'ennesima conferma che si sbagliavano. Il tutto condensato in un pochi secondi, in una busta che si apre, in un nome preceduto dall'aggettivo winner, in un piccolo grammofono placcato in oro, un Grammy, una statuetta che per un musicista significa avere toccato il cielo e rappresenta la bandierina che svetta sulla cima piu' alta del mondo della musica.

Tra poche ore l'onore di essere la prima donna italiana a ricevere la statuetta potrebbe toccare a Laura Pausini, in corsa nella categoria Best Latin Pop Album per il cd 'Resta in ascolto', dove canta in spagnolo, l'idioma con cui ha conquistato le Americhe dove i suoi album sono spesso in testa alle classifiche della musica latina.

Tra poche ore, allo Shrine Theatre, le luci si accenderanno sullo show e c'e' molto ottimismo per quanto riguarda la possibile vittoria dell'artista italiana che dovra' vedersela con cantanti poco noti a livello internazionale, ma molto conosciuti nel mondo latino. La Pausini e' reduce dalla vittoria ai Grammy latini e da un anno di strepitosi successi, con un disco di platino, concerti tutti esauriti ed e' attualmente in testa alle classifiche della musica latina. I bookmakers la danno per vincente certa e dunque l'artista parte oggettivamente da una posizione di vantaggio. A contenderle il Grammy, le scelte dell'Academy sono spesso e comunque imprevedibili, saranno Ricardo Arjona, Jorge Drexler, Andrea Echeverri e Kevin Johansen, ma Laura, fisiologica tensione e curiosita' di conoscere il verdetto a parte, rimane ottimista e sa che comunque vada il fatto di essere stata nominata e' gia' una vittoria importante e un riconoscimento del suo talento, come ha detto ieri dalll' albergo in cui alloggia a Los Angeles: ''Sono in ansia e non mi era mai capitato in modo cosi' intenso. Vorrei gia' sapere se ho vinto o no e quasi mi sono pentita di avere detto di essere venuta qui con l'intenzione di farlo. La settimana scorsa ero molto carica, ora invece sono molto impaurita e sento il peso della responsabilita', pero' sono qui ed e' la prima volta che vengo sapendo di non essere gia' sconfitta, dunque tanto vale crederci fino in fondo. E poi in ogni caso e' gia' stata una vittoria questa nomination''. Fiduciosa, dunque, ma senza sottovalutare gli avversari: ''Sono ottimi artisti, Arjiona e' molto popolare, Drexler ha gia' vinto un Grammy per la migliore colonna sonora, per il film I diari della motocicletta. Andrea e' una rivelazione e ha gia' vinto diversi premi in America latina ed e' una cantautrice molto interessante. Ci sono molti nuovi talenti ed e' un piacere che quest'anno ci siano piu' nomination in questo senso''. Laura Pausini non dimentica le sue origini e il fatto di essere italiana e rappresentare l'Italia anche cantando in spagnolo: ''Vorrei vincere per la mia terra, vorrei vincere per sdebitarmi con gli italiani che mi hanno permesso di vivere questa avventura e che tredici anni fa, quando ancora era il pubblico a votare, mi hanno fatto vincere il Festival di Sanremo. Ci tengo molto a questo aspetto. Io sono italiana e devo tutto all'Italia, anche il mio modo di interpretare, ascoltare, sentire la musica derivano dal mio essere italiana. E se mi premiassero il mio ringraziamento andrebbe proprio al mio amato stivale''.

Laura Pausini, sul tappeto rosso dello Shrine Theatre vestira' un abito creato appositamente per lei da Giorgio Armani, parte della collezione Armani Prive': ''E' un abito importante, da favola e spero di esserne all'altezza e di saperlo indossare. Lui e' stato molto carino e mi ha concesso un grande privilegio. Queste non sono cose che capitano tutti i giorni e ancora non mi sembra vero. Se penso a quanti altri cantanti e cantautori di talento italiani ci sono non mi riesco a spiegare perche' io sia stata cosi' fortunata''.

Dopo i Grammy, la cantante si esibira' anche sul palco che la rese celebre e, affondata l'ipotesi di un duetto con Michel Bubble', la prossima edizione del Festival di Sanremo potrebbe invece vedere cantare insieme Laura Pausini ed Eros Ramazzotti La cantante non conferma e non smentisce: ''Ora voglio pensare ai grammy e poi vedremo, tante cose non dipendono nemmeno da noi. Vorrei solo ringraziare Eros: e' stato uno dei primi a credere in me e ad aiutarmi a fare sentire la mia voce in questo mondo e gli sono molto grata perche' se non ci fosse stato lui non so se ce l'avrei fatta''.

Domani, insieme al vestito da favola e un pensiero fisso in testa Laura avra' con se' anche una bacchetta magica: ''Un regalo di due amici di Milano e chissa' che non funzioni davvero''. In fondo l'artista italiana sta vivendo una favola.


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