Benefattori

[sono piccolo ma crescero]

Vicino a dove abito io ci sono almeno due vie dedicate a "benefattori": via Gregorio Ananian e via Bartoletti.

Chi erano costoro, che hanno fatto di bene per meritare una via?

Di Gregorio Ananian so che fece del bene ... anche a me, visto che, alle medie, ebbi una borsa di studio dell'allora ECA (oggi ITIS) finanziata dalla fondazione Ananian (e non era una borsa disprezzabile; non da arricchirsi, ma da comperare qualche libro di scuola di sicuro). E altro? Che fece?

E i Bartoletti chi erano? Non erano un singolo, visto che la via non riporta un nome, ma solo il cognome e la scritta "benefattori". Cosa ha fatto questa famiglia?

E ci sono altri "benefattori" di cui vale la pena rispolverare il ricordo? Dovevano essercene anche altri. Ricordo che un anno ebbi la borsa dalla fondazione Ananian ed un altro da un'altra di cui mi sfugge il nome, sempre tramite l'ECA.

Se hanno fatto del bene, forse è giusto ricordarli... o no?

[babatriestina]

chi vede il vecchio atrio dell ex istituto dei Poveri ( alendis- tutandis) si trova a sbattere con una serie di statue e busti di benefattori, anche di fattura pregevole, Mayer, Marin.. ma non so quanto sia aperto al pubblico, io l'ho sbirciato da dietro i vetri!

[AdlerTS]

Gavessi giurado che Sum le gavessi fotografade ... ma non trovo

[Nona Picia]

Sum ga fotografà le statue dell'Itis che mi sapio forsi te zerchi questa pagina?
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... light=itis

[babatriestina]

Sum ga fotografà le statue dell'Itis che mi sapio forsi te zerchi questa pagina?
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... light=itis

esatto, lu le ciama i allievi importanti, e inveze dovesi esser i benefattori.
Se el ga qualche dettaglio, bastassi leger i nomi..

[sono piccolo ma crescero]

Ho cercato con Google. Intantoi, a poco più di 12 ore dall'apertura del topic esso è già presente sul motore di ricerca. Incredibile.

Comunque, ho cercato con Google. Di Gregorio Ananian ho trovato per cinque volte, il che la dice lunga su quanto si copia nel web, "magnate armeno vissuto a Trieste e deceduto nel 1857 ", stesse parole, identiche precise.

Di BArtoletti, invece, niente.

[babatriestina]

Comunque, ho cercato con Google. Di Gregorio Ananian ho trovato per cinque volte, il che la dice lunga su quanto si copia nel web, "magnate armeno vissuto a Trieste e deceduto nel 1857 ", stesse parole, identiche precise.

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confermo la tua impressione, il web è ormai un copiaincolla fra un sito e l'altro. per gli Ananian, vi riporterò di più appena avrò il tempo di riprendere il libro sugli Armeni a Trieste, relativo alla mostra omonima. ci deve essere tutto un capitolo al riguardo.

[babatriestina]

E i Bartoletti chi erano? Non erano un singolo, visto che la via non riporta un nome, ma solo il cognome e la scritta "benefattori". Cosa ha fatto questa famiglia?

anch'io mi chiedo chi erano, quando sono vissuti e cos'hanno fatto di speciale. Per me, illustri sconosciuti. Proverò a scartabellare i libri di Zubini.

[babatriestina]

L'amico esperto, che ringrazio sentitamente, mi ha fornito la risposta:

Giovanni Giuseppe Bartoletti di Giulio, possidente, nacque nel 1811 e morì a Trieste il 6 marzo 1891, lasciando una cospicua somma di denaro per l’Istituto dei Poveri, che gli dedicò un busto marmoreo conservato nell’atri dell’edificio, e disponendo la creazione di una fondazione per sussidi a famiglie povere.



Giacomo Carlo Bartoletti, fratello di Giovanni Giuseppe, nacque anch’egli nel 1811. Possidente, morì a Scorcola il 19 aprile 1893; con testamento del 25 maggio 1888 lasciò all’ospedale Civile la propria casa in via Carradori n.tav.906 (oggi via Trento n.12) e destinò 50.000 fiorini all’Istituto dei Poveri, 30.000 fiorini all’Istituzione per gli Abbandonati, altri 30.000 fiorini al Pio Fondo di Marina e 10.000 all’Ospedale Infantile. Dispose inoltre la creazione della “Fondazione Giacomo Carlo Bartoletti per sussidi a convalescenti poveri uscenti dal Civico Ospedale di Trieste”. L’Istituto dei Poveri gli dedicò una statua marmorea posta nell’atrio dell’edificio, opera dello scultore triestino Luigi Conti (1895).

[mandi_]

Ecco, se qualcuno fa del mal, i lo conossi tuti; se uno fa del ben e è generoso, no lo conossi nesuni.Veramente trovo strano che la via sia intitolata solo al cognome di questa persona: persin su Google.
Mandi