Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

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mandi_
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Re: Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

Messaggio da mandi_ »

Scusate, non riesco a trovare il post cui si riferisce Gian. Mi date una mano?


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

Antoine de Saint-Exupéry
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babatriestina
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Re: Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto:Per gentile concessione del prof Elio Polli, che il Carso lo conosce come le sue tasche, un cippo che ha postato oggi su Facebook, zona san Martino del Carso:
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per Mandi


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
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mandi_
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Re: Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

Messaggio da mandi_ »

Grazie, un gran bel monumento!


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

Messaggio da PietroProsser »

Buongiorno a tutti
mi sono appena iscritto al blog per potere, se interessa, riaprire l'argomento Augusto Marzani, al quale posso dare qualche aggiunta. Ma prima urge una premessa.
Mia madre Maria Marzani (di Villa Lagarina, presso Rovereto - TN) mi ha passato delle carte di una sua sorella - mia zia, purtroppo deceduta due mesi fa. Mia madre ha fatto una approfondita ricerca sulla sua famiglia (Marzani di Villa Lagarina, apputo) e mia zia, che sfidava internet a differenza di mia madre, forse con la speranza di trovare qualche nuovo dettaglio, aveva provato a digitare 'Augusto Marzani', e aveva riassunto in risultati in una stampa che, congruentemente con la sua precisione, conservò. Tutto è finì lì.
Per curiosità, dopo aver trovato questo documento, ho voluto ripetere il tentativo, e con grande sorpresa e piacere ho visto l'interesse sucitato dall'argomento in questo blog, che ci ha permesso di venire a conoscenza della lapide commemorativa citata, della quale in famiglia non eravamo a conoscenza.
Ringrazio "Babatriestina" per le foto pubblicate, ma anche gli altri che hanno aggiunto o hanno tentato di aggiungere - gesto pio - qualche tassello alla storia di uno sconosciuto.
Augusto Marzani era primo cugino di mio nonno materno, Pietro Marzani. Il padre di Augusto, Edoardo Marzani, fratello del mio bisnonno materno, era cittadino austriaco di Trento, ma ad un certo punto, andategli storte certe attività agricole, passò all'insegnamento, e, come tanti trentini di cultura italiana - impulsivamente come suo carattere, ma forse annusando venti poco favorevoli - si trasferì in Italia, lavorando tra l'altro a Melfi e a Lodi, città dove si stabilì definitivamente, e dove nacque Augusto, nel 1890, cittadino italiano. Da giovane Augusto ebbe un incidente di cavallo che gli lesionò seriamente una gamba, cosa che lo rese inabile al servizio militare. Con l'entrata in guerra dell'Italia (1915) però, insistette per arruolarsi volontario nell'esercito italiano, cosa che ottenne, venendo a far parte, in qualità di capitano, del 34. Fanteria. Era quindi 'volontario' (v. la lapide) non come tanti trentini emigrati (prima) o scappati (poi) per non servire l'esercito austriaco, ma per la sua posizione - da cittadino italiano - nei confronti dell'esercito 'regnicolo'. A casa abbiamo una foto, scattata all'aperto, in divisa sopra un maglioncino a girocollo bianco, davanti a dei cespugli, probabilmente confezionata in memoriam, e distribuita dal padre Edoardo ai parenti d'allora, con annotati a mano le date e luoghi di nascita e di morte: «[...] Faiti 18 I 1917». Purtroppo non sappiamo dove Augusto sia sepolto, nè appunto eravamo a conoscenza della lapide.
Non mi dilungo, e concludo con una preghiera: qualcuno sa darmi delle coordinate più precise di dove si trovi questa lapide, che mi piacerebbe vedere personalmente? leggo a «Devetachi», che da quello che ho potuto vedere è una località subito ad O del confine italo-sloveno, baricentro quasi tra Gradisca, Monfalcone e Gorizia. Forse al CAI (o SAG?) che ha organizzato quella escursione (nel 2012?) possono dirmi qualcosa? Tra l'altro, scusate l'off topic - io sono socio SAT (l'equivalente trentino della SAG) da 50 anni, come tutti nella mia famiglia, come lo era mio nonno (ed un altro mio bisnonno, socio fondatore), nato un anno prima di Augusto (1889), architetto laureato a Monaco, che, impiegato a Milano subito prima dello scoppio della guerra, per indole forse troppo fiducioso in una soluzione pacifica delle tensioni formatesi, lasciò sfumare la possibilità di ottenere un passaporto per espatriare definitivamente (prima di ciò, come noto e vista l'alleanza Italia-Austria, si circolava liberamente sui confini Trentino-Italia), e come tanti trentini di cultura italiana, partì nel 1914, docilmente ma per puro senso del dovere, anche lui ufficiale ma in uniforme austriaca, per la Galizia. Tornò tacendo su tutto quello che aveva vissuto lì. Uno dei tanti paradossi assurdi della guerra.
Chiudo, ringraziando per l'ospitalità e la paziente attenzione.
Pietro Prosser - Rovereto


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babatriestina
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Re: Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

Messaggio da babatriestina »

che bello, scoprire come una foto di un cippo porti a conoscere tanti ricordi!
vedrò di ritrovare il programma della gita , era appunto una gita dell'Alpina delle Giulie e si son visitati i luoghi della guerra proprio a cavallo del confine lungo la strada del Vallone di Gorizia. Il cippo si trovava se ben ricordo con una piccola deviazione dal versante sloveno.


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Re: Trincee e altri resti dal Vallon di Gorizia in su

Messaggio da babatriestina »

Le ho inviato un email con i dati della gita ed una foto in prospettiva


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