Il 20 novembre si celebra la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia. Due stati, oggi come oggi, non hanno firmato la carta dei diritti dell'infanzia: la Somalia e gli Stati Uniti.
Mi piace riportare una frase del discorso che il segretario dell'ONU Kofi Annan tenne nel 1997 in occasione di tale giornata.
nel 1997 Kofi Annan segretario delle Nazioni Unite ha scritto:Il genere umano deve ai bambini il meglio che può dare. Per guardare in alcuni aspetti del futuro non occorrono proiezioni di supercomputer. Molto del millennio che sta per iniziare può essere visto dal modo in cui ci prendiamo cura oggi dei nostri bambini. Il mondo di domani sarà influenzato dalla scienza e dalla tecnologia, ma soprattutto sta già prendendo forma nei corpi e nelle menti dei nostri figli.
Scritta nel 97, ma vera anche oggi.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
continuando così...il problema bambini si risolve da solo...vista la tendenza al...negativo delle nascite (di quelle italiane!!!)
Magari non si faranno...al limite....più guerre, non ci sarà umanità da annientare...e le case rimarrebbero in piedi...per chi?
Scusate lo sproloquio...ma io sento abbastanza amaramente questo argomento e non riesco a ragionare!
...# The Children’s Day
il 14 novembre di ogni anno in India si festeggia la Giornata dei
Bambini, che coincide con il giorno di nascita di J. Nehru, primo
premier dell’India indipendente. Data l’attenzione che Nehru ha sempre
dedicato alla tutela dell’infanzia, si e’ deciso di onorare la sua
nascita con questa festa.
In questo giorno tutti i bimbi e ragazzi indiani sono in festa, e nei
vari centri ricreativi si organizzano grandi raduni con giochi di
gruppo, danze e musica. Domenica alla festa del centro Don Bosco di
Wadala, Mumbai, c’ero anch’io, ragazza un po’ cresciuta, mescolata tra
centinaia di ragazzi divertenti e divertiti che affollavano il centro,
giocando e ballando tutti insieme. Gli indiani hanno un modo di
ballare molto bello, con movenze particolari, legate alla tradizione e
non certo occidentalizzate, in genere ballano tutti in gruppo seguendo
gli stessi movimenti delle spalle e delle braccia, e sempre ascoltando
canzoni rigorosamente indiane.
C’erano alcune ragazze che, per raccogliere fondi per il centro,
facevano tatuaggi sulle mani: usano una pasta verdastra ricavata da
una foglia, con cui creare opere d’arte sulla pelle di colore arancio
ruggine. Mi sono fatta decorare il braccio e la mano e anche se
l’effetto sulla mia pelle bianca non e’ perfetto, mi piace tantissimo!
E rimane addosso un incantevole odore di corteccia bagnata."
Dopo tanto tempo, eccome qua de novo. Rientro "choc", ve dirò, per la mappa de Save the Children: semo pezo de aree notoriamente difficili??? Che colpo al cuor!
Ovviamente savemo tutti che gavemo più veci che fioi, ma no xe solo quel, purtroppo.
Comunque grazie per tutto quel che, una volta de più, me gavè insegnado (Parlo dell'India).
Alla prossima, spero fra poco
sono piccolo ma crescero ha scritto:Il 20 novembre si celebra la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia. Due stati, oggi come oggi, non hanno firmato la carta dei diritti dell'infanzia: la Somalia e gli Stati Uniti.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
sono piccolo ma crescero ha scritto:Il 20 novembre si celebra la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia. Due stati, oggi come oggi, non hanno firmato la carta dei diritti dell'infanzia: la Somalia e gli Stati Uniti.
beh, la foto è impressionante, ma la storia pure: un bambino (?) di 10 anni, che possiede 4 fucili - uno dei quali regalatogli dal nonno- dopo una lite (?) prende uno di questi ed uccide la propria mamma. Non c'è traccia di padre nella storia.. il tutto dall'articolo completo letto ieri su Corriere della sera: http://www.corriere.it/cronache/11_genn ... aabc.shtml
Il ragazzino, che chiameremo A., ha confessato. Dopo aver sparato a sua madre Deborah McVay’s, di 46 anni, è andato da un vicino di casa e gli ha detto: «Chiamate la polizia, ho sparato a mia madre» . L’hanno trovata riversa e senza vita nel salotto di casa. Casa. Si fa per dire. Un garage trasformato in un appartamentino di tre locali, così dicono le cronache. In quel garage, con Deborah e con il suo assassino, vivevano altri due figli, Josh Mike, di 21 anni, e una quindicenne, il cui nome è debitamente tenuto all’oscuro come quello del suo fratello minore. Non c’è traccia di un padre, le cronache dicono che non si sa se Deborah McVay’s, che gestiva un centro di assistenza sanitaria e insegnava a bambini disabili, fosse sposata
[..]
Il procuratore Steve Knowling ha detto che nella sua lunga carriera non ha mai visto niente di simile e aggiunge che i cacciatori nella zona sono tanti. Tra questi, probabilmente, ci sono i nonni che prima di morire lasciano ai nipoti il loro vecchio fucile come segno d’affetto. Lo stesso procuratore definisce «altamente insolito» per un minorenne tenere in camera delle munizioni, ma aggiunge che «non è raro che bambini di quest’età vadano a caccia». Il copione vuole che, dopo delitti familiari di questo genere, parlino i vicini. In questo caso a parlare è stato un certo Ron Martin, che ricorda quando il piccolo andava a nuotare nella sua piscina: «Non era un ragazzo cattivo. So che aveva dei problemi a scuola, ma niente avrebbe potuto farmi immaginare che sarebbe arrivato a tanto» . I problemi vennero fuori nel 2007, quando A. colpì il direttore della sua scuola (elementare) con una paletta. Il trasferimento in un istituto per bambini con problemi di comportamento, a quanto pare, non è servito a molto
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Lo stesso procuratore definisce «altamente insolito» per un minorenne tenere in camera delle munizioni, ma aggiunge che «non è raro che bambini di quest’età vadano a caccia»
E meno mal che el procurator lo consideri un fatto"altamente insolito".......
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
L'aspetto che fa riflettere è, però, che in catene ci è finito il bambino che, a 10 anni, possiamo definire, senza timore, ultimo anello di una catena espressione di una società gravemente malata.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Hai ragione quando dici che la società è gravemente malata.Il bambino in catene è una conseguenza del fatto che, almeno in America ma forse anche in Italia, troppi bambini hanno facile accesso alle armi.....E se la società è gravemente malata, è perchè noi abbiamo permesso che succedesse.
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
sono piccolo ma crescero ha scritto: in catene ci è finito il bambino
beh, devo dire che mi fa più pena la mamma che è finita nella fossa.Le catene sono ad effetto e probabilmente potevano pure eliminarle.. non sono assolutamente in grado di giudicare le motivazioni, la consapevolezza, l'intenzionalità.. ma è pur sempre un matricidio .
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Io mi auguro che non siano sempre sintomatici, generalizzando, di tanto sfacelo della società!
Io spero ancora nella positività dell'uomo...o almeno spero che anche le "malattie sociali" guariscano, come lo è per il corpo umano...ammesso che non siano sempre casi incurabili!!!
Buona giornata!
Io sto recuperando la mia mobilità normale...faccende in fieri, piccola Teresa affidata a noi per il pomeriggio...quindi abbastanza impegnata...per fortuna!!!!
In questi casi di misfatti infantili è quando più mi spaventa il mettermi ipoteticamente nella mente o giudizio o responsabilità dei giudici che devano provvedere all’ esecuzione della sentenza. Poveracci loro e la loro coscienza, in USA e nel mondo intero, in tempi attuali ultradifficili di tendenza alla delinquenza infantile per mancanza di percezione del bene e del male….
Di questi tempi, quando si vedono in tv in fasce protette, 10 omicidi e aggressioni sessuali in quindici minuti, mi meraviglio che ciò non lasci un segno nelle menti dei nostri ragazzi. Ci dovrebbe essere un nuovo diritto dell'infanzia : quello al rispetto della loro ingenuità .
Purtroppo ora le famiglie sono cambiate, i bambini sono pieni di oggetti ma sono molto più soli, esposti a qualsiasi tipo di immagine senza difesa . Non credo esistano bambini cattivi : esistono bambini che soffrono un disagio e non hanno le capacità di reagire agli impulsi. Un tempo s'insegnava il rispetto dell'adulto, come prima cosa. Il rispetto del genitore, del nonno, dell'insegnante. Magari con qualche scapaccione. Ora i bambini hanno i genitori amici, o i genitori che affermano di non essere capaci di "prendere il loro figlio nella maniera giusta". Gli insegnanti spesso vengono derisi , dagli alunni o dagli stessi genitori che proteggono i figli da qualsiasi cosa, come ad esempio un voto negativo. I nonni sono spesso considerati "vecchi" e perciò con visioni della vita antiquate.
I bambini vanno curati con amore, come dei bei fiori, e bisogna dar loro certezze,valori e soprattutto affetto. Ma la prima cosa da insegnare è il rispetto degli altri e il senso di quello che è giusto o sbagliato. Cioè una buona corazza per la vita e una buona protezione per quel bel fiore, in modo che non abbia da appassire.
Ormai troppo spesso vediamo casi di omicidi familiari.E' molto triste.
Mandi
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Ma sono praticamente uguali. Probabilmente è il lancio di un'agenzia. La tragedia resta.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Io mi sento colpevole...di salutare un micio, di accarezzare un cane, di odorare fiori dai giardini sul mio percorso...una piccola cittadina sembra non presentare realtà così crude, incomprensibili!
Non frequento le città, sono per me invivibili, il viverci modificherebbe anche la mia coscienza...l'abituerebbe a non vedere!!!!
Non vedere è un delitto!
... a proprio ris'cio e pericolo ;-D
