Che cosa farete il 17 marzo? :D

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Angiolina
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

oggi sono passata davanti a una scuola elementare di porta ticinese, uno dei quartieri più autentici di milano, e dalle finestre aperte sentivo i piccoletti che cantavano l'inno di mameli :clapping_213: :clapping_213: il bello è che è una scuola con una buona percentuale di bimbi d'origine straniera. e questo mi ha fatto ancora più piacere :wink:


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Nona Picia
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Nona Picia »

Pensa Angiolina che anche la comunità slovena del Carso festeggerà l'anniversario.


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
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Angiolina
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

be', mi fa piacere. :-D


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Maximilian
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Maximilian »

Nona Picia ha scritto:
Maximilian ha scritto:
AdlerTS ha scritto:Ve confermo che el 17 mi lavoro, EVVIVA ! ;-)
Anch'io :D Evviva anche da parte mia!
Miei cari, anch'io amo l'Austria e la storia diei tempi passati, anche se non come voi e anche se sono mezza austriaca....Però sono nata in Italia, qui vivo e qui mangio, ci ho lavorato e ci lavora ed ha lavorato tutta la mia famiglia....E considero l'Italia con tutti i suoi pregi e i suoi difetti la mia Patria. Se avessi ragionato come voi, me ne sarei andata da tempo!!! Va bene pensare che sotto Franz Josef e chi c'era prima di lui era un'altra cosa, ma dato che non ci siete vissuti, che ne sapete voi se era veramente così? Mia nonna ne era innamorata ed è stata felice quando le ho portato un cartolina con la foto del suo Kaiser,ma non ha mai disprezzato l'Italia, sua seconda Patria, come sembra facciate voi!E nemmeno mia madre e le mie zie!Che forse ne sapevano qualcosa di più di voi, essendo vissute in una buona parte di quel periodo.
E con questo chiedo scusa per la tirata.....non voglio offendere nessuno! Solo che non mi piace sentire o leggere certe cose.
Per carità, non sono offeso per nulla... ;-)
Io non disprezzo niente e nessuno - non ne ho l'indole.
Sono solo infastidito da parecchie cosette, quello sì.
1) L'indottrinamento generale. Almeno all'80% delle persone che vanno in giro sventolando il tricolore non interessa nulla di questa ricorrenza o pseudo tale. Interessa molto l'"evento" (sì, perchè c'è molta gente che è bravissima a creare l'evento - basta vedere il successo delle notti bianche). E interessa il "ponte". Per due giorni (perchè poi molti venerdì staranno a casa) di ferie, molti sono anche capaci di sventolare una bandiera che, solitamente, tirano fuori dalla naftalina durante i Mondiali di calcio (e non tutti, dato che il fenomeno del "tifo contro" non è solo di carattere politico, ma conosce anche aspetti genuinamente legati al tifo sportivo). Viva il ponte, dunque! E viva i banchetti in giro per le città - si va a mangiare e bere e si fa la notte bianca. Questi sono i discorsi del cittadino italiano medio. A godere di questa situazione è chi non solo intende rilanciare un'anacronistica idea nazionalistica e in alcuni casi xenofoba, ma anche chi vuole riproporre la greve e volgare falsificazione della storia che ha bollato come "revisionista" chiunque intendesse effettuare ricerche un tantino più approfondite rispetto alle favolette che pullulavano (e - temo - pullulano - nei sussidiari).
2) L'indottrinamento dei bambini (vedi qui sopra), esposti ai pericoli di una visione nazionalistica acritica.

Inoltre:
* Non considero l'Italia la mia patria. Sono milanese e nel Milanese alcuni tra i miei antenati ci vivevano prima che si sentisse parlare del Regno d'Italia, addirittura prima del periodo austriaco... Studiando la storia (in modo il più critico possibile, soprattutto da ragazzo - quando ho voluto accostarmi a tanti testi per cercare di avvicinarmi un po' di più alla verità dei fatti) ho avuto modo di notare i pregi e i difetti del periodo absburgico - e comunque di apprezzare questa comunità multinazionale e la sua organizzazione. E' vero, non ci ho vissuto. Ho esperienza di questa Italia, della corruzione ai massimi livelli, della criminalità, della politica sporca, del disprezzo del cittadino, della criminalità che nessuno vuole fermare, della legge del più furbo, della legge del più forte, della legge del più raccomandato. Del fascismo, che è ancora nella testa di molti, purtroppo. Non ho vissuto ai tempi di Franz Josef, ma ho visto che cosa è l'Austria adesso. Ho visto che cosa è la Svizzera adesso. Ho visto che cosa è la Germania, che cosa è la Spagna, il Portogallo, la Svezia. Ho immaginato che cosa potremmo essere noi, se fosse sopravvissuta un'entità multinazionale absburgica (monarchica costituzionale o repubblicana, non è così importante). Mi sono dato risposte. Magari imprecise... ma senz'altro circostanziate.
C'è chi si occupa della vita della gente comune, e giudica tutto secondo il metro della gente normale? Bene, mi piace questo metodo. E - vedendo gli esempi che ho di fronte (ho la Svizzera a 50 chilometri, con popolazioni che parlano in milanese, proprio come me) posso immaginare che la gente comune che vive a Milano, a Venezia o a Trieste vivrebbe diversamente. Meglio. Penso che (come accade in gran parte d'Europa) i giovani potrebbero trovare lavoro senza dover passare dalle forze caudine delle odiose raccomandazioni e potrebbero partecipare ai concorsi, sicuri al 100% che vincerà il più bravo, e non chi "conosce"... la gente potrebbe vivere più sicura... gli operai potrebbero percepire uno stipendio maggiore perchè lo Stato si prenderebbe meno soldi... le auto blu sarebbero sicuramente di meno... un Marchionne qualsiasi non sarebbe in grado di proclamare i suoi inaccettabili diktat avendo il governo supino (poche balle... questo governo di estrema destra è supino alla Fiat, ma purtroppo lo sono stati anche quelli di sinistra o pseudo tale...) eccetera eccetera.

Anche per questo sono contento di andare a lavorare (e qui non sarò l'unico).


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Angiolina
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

se tu avessi un'età veneranda, capirei. ma così :roll:
fammi capire: se i tedeschini, i francesini, gli svizzerini cantano il loro inno -e lo fanno- e ammirevole. se lo fanno in una scuola di milano no?
la tua interpretazione della storia d'italia è quella più in voga ed è molto...italiana ;--D
non capire che 150 anni di storia non siano solo fascismo, corruzione e raccomandazioni è sciocco e provinciale. e per me è irrispettoso. fatti un giro ad asiago o a redipuglia.


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Angiolina
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

e aggiungo che posso capire la nostalgia di un triestino per l'A.U. ma quella di un milanese per il buon cecco beppe è ridicola. e, soprattutto, non conta una cippa a milano ;--D


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Maximilian
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Maximilian »

Angiolina ha scritto:se tu avessi un'età veneranda, capirei. ma così :roll:
fammi capire: se i tedeschini, i francesini, gli svizzerini cantano il loro inno -e lo fanno- e ammirevole. se lo fanno in una scuola di milano no?
la tua interpretazione della storia d'italia è quella più in voga ed è molto...italiana ;--D
non capire che 150 anni di storia non siano solo fascismo, corruzione e raccomandazioni è sciocco e provinciale. e per me è irrispettoso. fatti un giro ad asiago o a redipuglia.
E che c'entra? Ad Asiago e Redipuglia sono sepolte tante persone che sono morte PER l'Italia, nel senso A CAUSA dell'Italia. Giovani che sono stati costretti a combattere per la pazzia dell'élite politica che BEN SAPEVA che cosa era la guerra di trincea (perchè l'esercito italiano, in guerra, ci è entrato dopo): ben sapeva che massacri erano in corso sul Fronte Occidentale - e anche sul Fronte Orientale - e che, nonostante tutto, ha voluto fare di tanti giovani carne da macello.
Non erano volontari - erano gente obbligata a morire per la follia di politici vanesi, di ipernazionalisti e del capitalismo, che da una guerra non può che arricchirsi.
Queste morti - ripeto - sono state a causa dell'Italia. Se permetti, ho profondo rispetto di quei giovani che sono stati strappati di forza alle loro case, alle loro madri, alle loro famiglie per morire sul Grappa e sul Monte Santo, per soddisfare il fanatismo di alcuni, l'ambizione di alcuni altri e i guadagni di alcuni altri ancora.
Quindi, non è affatto sciocco e provinciale - questo epiteto lo rispedisco alle tendenze veteronazionaliste e destrorse del mittente - analizzare che cosa è stata l'Italia PER LA VITA QUOTIDIANA DELLA GENTE, compresi questi milioni di morti VITTIME dell'Italia (come, del resto, i patrioti duosiciliani qualche decennio prima e quelli libici dopo - ah, sì, i primi erano chiamati "briganti" e i secondi "ribelli").
Provinciale è andare a tirare fuori la solita tiritera dei "milioni di morti" per giustificare il dato di fatto (allora, di questo passo, lo stalinismo sarebbe stato il miglior regime al mondo, dati i milioni di morti che l'esercito sovietico ha totalizzato nel corso della Seconda guerra mondiale - sappiamo che non è così).

Ultima osservazione. Tenuto conto che i bambini si dovrebbero tirare in ballo con molta cura, c'è una piccola differenza tra gli esempi che tu hai fornito.
La Svizzera è una nazione antichissima che si è aggregata su base volontaria, sedimentata nei secoli. E' vero, c'è stata la guerra del 1848 tra Cattolici e Protestanti - ma nel dopoguerra, la parte che ha vinto (non la mia :D) ha saputo creare una "piattaforma condivisa", senza vendette né esclusioni. La Francia è un caso diverso, si è formata anche grazie a sopraffazioni - ma non si può negare che il senso di appartenenza allo stato francese è più diffuso che nello stato italiano. Qui è qualcosa di artefatto: qualcuno crea l'evento, e via, tutti a buttarsi a capofitto sull'evento, salvo poi dimenticarsene (come accadrà) fra alcuni mesi. E comunque aggiungo: protesterei se facessero cantare l'inno francese ai bambini bretoni, o baschi, o corsi. o fiamminghi, quello sì (temo che avvenga, oltretutto). Ma io ricordo ancora le palesi falsificazioni che a scuola ci propinavano... e quello è ben più grave che far cantare ai bambini una marcetta che fino a ieri - probabilmente - non conoscevano, giusto perchè qualcuno ha creato l'evento e biosogna per forza andarci dietro...
Chiudo: non ho un'età veneranda (sono comunque over 40), ma è sufficiente anche viverci sei mesi nel territorio di questo stato per capire che cosa succede... quando, poi, si legge (anche nei libri filorisorgimentali con un minimo di coerenza storica, perchè certe cose non si possono tacere) che molti tra quelli che hanno guidato i moti risorgimentali facevano più o meno le stesse cose che fanno ora i tangentisti e gli uomini del bunga bunga, capisci che questa entità è stata creata dalla "Casta", che l'ha perpetuata fin d'ora. Contro i cittadini comuni (ieri carne da cannone, oggi contribuenti-consumatori).


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Maximilian
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Maximilian »

Angiolina ha scritto:e aggiungo che posso capire la nostalgia di un triestino per l'A.U. ma quella di un milanese per il buon cecco beppe è ridicola. e, soprattutto, non conta una cippa a milano ;--D
L'epiteto "ridicolo" lo rimando - anche quello - al mittente. Bello sapere insultare e non argomentare (tipico dell'italica politica, oltretutto).
Rimpiangere l'era di Francesco Giuseppe vuol dire rimpiangere un periodo in cui Milano è stata in ogni caso valorizzata. Vuol dire rimpiangere Massimiliano, che lo stesso espansionista Cavour definì "una minaccia" (perchè amato dai Milanesi). Sì. vuol dire anche dare una dignità a Radetzky. Militare, per carità - e si comportò come tale. Ma non macellaio - come invece (faccio un esempio) Bava Beccaris, che sparò sulla folla inerme.
Sul "non conta una cippa" neppure commento. Il "non conta" è tipica espressione deteriore della politica (ma non solo) italiana, secondo cui non esiste avere diritti o non averne, ma "contare" o "non contare". Sono alieno da questo modo di pensare...


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1382-1918
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da 1382-1918 »

Lodi a Maximilian! :clapping_213:
Nona Picia ha scritto:Pensa Angiolina che anche la comunità slovena del Carso festeggerà l'anniversario.
Più che la comunità slovena, che io preferisco chiamare triestini di lingua slovena (perchè sono triestini alla pari di quelli di lingua italiana), direi che sono i loro leader a "festeggiare", ma in realtà solo pubblicamente, cercano di farsi belli alla Patria, per paura di perdere i fondi, che scendono ogni anno.
Ho fatto un sondaggio tra loro, e non mi sembrano molto festeggianti, anzi, però sono molto ma molto restii a confessarlo, ma il bello è che nemmeno tra i triestini di lingua italiana ho sentito esprimere quell'entusiasmo che alcuni esigerebbero, e tra questi invece ci sono meno remore a dire ciò che pensano.
Angiolina ha scritto:fatti un giro ad asiago o a redipuglia.
Quei morti ad Asiago e Redipuglia potevano essere evitati... ma no, l'Italia decise di aggredire il suo alleato confinante, tradendo, e mandando i suoi giovani a morire per "liberare" terre che non erano interessate ad entrare entro i confini del Regno d'Italia. Era una questione puramente politica.


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Angiolina
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

1382-1918 ha scritto:
Angiolina ha scritto:fatti un giro ad asiago o a redipuglia.
Quei morti ad Asiago e Redipuglia potevano essere evitati... ma no, l'Italia decise di aggredire il suo alleato confinante, tradendo, e mandando i suoi giovani a morire per "liberare" terre che non erano interessate ad entrare entro i confini del Regno d'Italia. Era una questione puramente politica.
è sempre una "questione puramente politica". va' a studiare.
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da babatriestina »

[MOD] non surriscaldatevi gli animi [/MOD]


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da 1382-1918 »

Angiolina ha scritto:
1382-1918 ha scritto:
Angiolina ha scritto:fatti un giro ad asiago o a redipuglia.
Quei morti ad Asiago e Redipuglia potevano essere evitati... ma no, l'Italia decise di aggredire il suo alleato confinante, tradendo, e mandando i suoi giovani a morire per "liberare" terre che non erano interessate ad entrare entro i confini del Regno d'Italia. Era una questione puramente politica.
è sempre una "questione puramente politica". va' a studiare.
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Non stai facendo una bella figura, nessun altro qui sul forum ha mai avuto queste cadute, ci si scambia opinioni in tranquillità.
Comunque studio da sempre, e mi documento, ma di questo non devo rendere conto a te che invece evidentemente preferisci fare le pernacchie! :roll:


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

"la bella figura" è un'idea molto italiana.e comunque ti capisco, dato il nick.
il senso del ridicolo è più complicato.
il mio concittadino è invece fuori dal (suo) mondo.


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Maximilian »

Quei morti ad Asiago e Redipuglia potevano essere evitati... ma no, l'Italia decise di aggredire il suo alleato confinante, tradendo, e mandando i suoi giovani a morire per "liberare" terre che non erano interessate ad entrare entro i confini del Regno d'Italia. Era una questione puramente politica.
è sempre una "questione puramente politica". va' a studiare.
mamximilian, prrrrrrrrrrr
Non stai facendo una bella figura, nessun altro qui sul forum ha mai avuto queste cadute, ci si scambia opinioni in tranquillità.
Comunque studio da sempre, e mi documento, ma di questo non devo rendere conto a te che invece evidentemente preferisci fare le pernacchie! :roll:
D'altra parte, chi ha pochi argomenti deve ridursi a insultare o a fare pernacchie... Beh, sì, condendo il tutto con un pochettino di retorica, quella "chi ha avuto più morti in guerra ha ragione".

Ma potremmo creare un'apposita sezione per le pernacchie e gli insulti - così chi non ama né insultare, né essere insultato la può evitare... :-D
Ultima modifica di Maximilian il mer 16 mar 2011, 23:00, modificato 1 volta in totale.


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Maximilian »

Angiolina ha scritto:"la bella figura" è un'idea molto italiana.e comunque ti capisco, dato il nick.
il senso del ridicolo è più complicato.
il mio concittadino è invece fuori dal (suo) mondo.
Questo lo dici tu - e, come al solito, spari sentenze senza motivarle. Peggio dei sussidiari risorgimentoidi (ma anche quelli sovietici, quelli della Germania degli anni '30, quelli di Pol Pot...), che almeno inventavano le favolette... tu manco quello...

Ps.: la bella figura non ha nazionalità...


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Angiolina »

bel :?: fioeu, guarda che per lavoro frequento i maggiori storici internazionali. conosco bene i mie maggiori. tu non sai dove vivi.
ciao e viva l'italia :clapping_213:


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Maximilian »

Angiolina ha scritto:bel :?: fioeu, guarda che per lavoro frequento i maggiori storici internazionali.


Scusa se mi permetto, ma non sembrerebbe. Non hai dato nessuna argomentazione, solo sentenze.
Angiolina ha scritto: tu non sai dove vivi.
Come dicevo, solo sentenze. Comunque, cara la mia frequentatrice di storici, lo so benissimo dove vivo, e la storia la studio da anni, cercando di confrontare le fonti il più possibile. Molte delle mie riflessioni sul Risorgimento vengono proprio dalla lettura di testi (storici) filorisorgimentali. Cioè: schierati sì, ma che non hanno potuto fare a meno di raccontare i fatti.
In quanto a te, potrai frequentare storici, ma questo non è che sposti le cose di un granché... anch'io per lavoro frequento moltissimi assicuratori (purtroppo), ma non saprei in grado di leggere un calcolo attuariale neppure se vedessi gli unicorni che volano...


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Elisa
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Elisa »

….quasi come una frustata agli increduli che, seppure con diritto, la pensano a modo loro in accesa disputa,
trovate per caso, queste considerazioni emesse dentro i confini dell' Italia "sollevano" dal pessimismo che sgorga in queste ore.

http://www.historicamente.net/t2883-emi ... lone#28325


"Festeggeranno o no gli italiani il 17 marzo?
Secondo un sondaggio... pubblicato su il “Corriere della sera” domenica 13 marzo «la stragande maggioranza degli intervistati ritiene che l’Unità sia un bene e un valore da sostenere». Non ci saremmo, però, affidati ai dati di un sondaggio pubblicato su un quotidiano che ha sostenuto con forza la campagna di questo centocinquantenario dell’Unità, se questi non fossero stati accompagnati dal commento di una voce importante...
....
Dal sondaggio emerge infatti una percezione dell’Italia che oscilla tra orgoglio e disprezzo, entusiamo e riprovazione. L’Italia del 2011 appare agli italiani bella e caotica, meravigliosa e alla deriva, grandiosa e arretrata. Il fatto che pochi tra gli intervistati associno l’Italia alla libertà, allo Stato e alla repubblica, porta a concludere che gli italiani di oggi esprimono un’altissima valutazione dell’Unità d’Italia ma una bassissima considerazione per lo Stato, in cui l’Unità si concretizza.
....
Attribuire allo Stato nato il 17 marzo 1861, con una popolazione di 22 milioni di abitanti, in massima parte contadini poveri, 40 anni di vita media e l’80 per cento di analfabeti, le responsabilità dei mali dell’Italia del 2011, con 60 milioni di abitanti, il 99 per cento di alfabetizzati, una durata media di vita di 80 anni, e il 5 per cento di addetti all’agricoltura, è un’interpretazione che scaturisce da una credenza di fede piuttosto che da una spiegazione razionale.
....
Celebrare l’Unità d’Italia significa dunque non tanto celebrare un apparato statale che ha fallito molti dei suoi obiettivi, ma piuttosto una comunità nazionale che, in fondo, continua ad apparire piuttosto solida nella propria identità?"


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Nona Picia
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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da Nona Picia »

Concordo pienamente con quanto scritto da Elisa.....


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Re: Che cosa farete il 17 marzo? :D

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Bella l'analisi riportata da Elisa.

Quanto alle celebrazioni, esse finiscono sempre ed ovunque, con l'essere gonfie di retorica. Non credo che il 14 luglio in Francia o il 4 luglio negli Stati Uniti o il 18 agosto a Giassico ci sia meno retorica di quella sfoggiata dal ministro La Russa in questi giorni o da Bossi quando prende l'acqua dal Monviso e la porta a Venezia.

L'ho già detto, se mi chiedete in quale ricorrenza mi riconosco meglio o nella quale mi sembra che ci dovremmo riconoscere, io opterei per il 2 giugno; al di là delle parate militari, penso che in quella data chi optò per la repubblica diede prova di coraggio civile.

Se mi chiedete se mi va bene questa repubblica devo dirvi che no, ho molte critiche da fare, e la vorrei diversa, ma vorrei diversa prima ancora la società civile nella quale mi trovo a vivere e che mi sembra sostanzialmente uguale "ovunque il guardo io giro" (Metastasio, poeta italiano alla corte di Maria Teresa e quindi la citazione va bene per tutti :-D ).

Quanto ai motivi che hanno portato all'unità d'Italia proclamata nel 1861 e definita dalle guerre successive, Maxmilian si affretta ad evidenziare gli aspetti meno nobili, e ci sono stati senza dubbio. Però ci sono stati anche ideali più o meno condivisi che hanno indotto la gente ad agire. C'è gente che per quegli ideali ha rinunciato alla vita, ha affrontato una vita grama, ha sofferto. SE fossero ancora vivi cosa direbbero oggi? Si mangerebbero le mani? Riprenderebbero il fucile? Non lo sappiamo.

Perché la storia non si fa con i SE. Dalla storia possiamo solo cercare di trarre qualche insegnamento per evitare di compiere di nuovo oggi e nel futuro gli errori del passato, ... forse.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)

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