Ragogna e la grande guerra

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Ragogna e la grande guerra

Messaggio da babatriestina »

Ragogna, un paesino sotto una piccola montagnetta morenica, che domina una stretta del Tagliamento, ebbe una certa importanza durante la guerra e adesso, coi soliti fondi UE per la cooperazione transfrontaliera, hanno messo in luce e valorizzato i resti e la storia.
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La storia delle fortificazioni di Ragogna incomincia prima della guerra, perchè attorno agli anni dieci del Novecento venne costruita una serie di forti più o meno sulla linea del Tagliamento, atti a rafforzare il confine orientale. Difese da chi? evidentemente non c'era molta fiducia nella Triplice.. ma non erano a ridosso del confine, come si vede da questa cartina, del locale museo, Ragogna corrisponde al n 15:
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Sul monte vennero installate alcune batterie di cannoni , che avevano più o meno questo aspetto ( è una foto di una simile, scoperta dallo spionaggio austroungarico, che difatti ne aveva scoperto l'esistenza quasi subito)
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Re: Ragogna e la grande guerra

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Eccone le tracce attuali, ripulite dalla boscaglia che aveva invaso il tutto
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una foto del tipo di cannoni che erano stati installati
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Re: Ragogna e la grande guerra

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le nicchie per contenere i proiettili
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Vi erano altre opere come fontane e raccolte d'acqua, tutta roba costruita più o meno fra il 1909 e il 1910
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Re: Ragogna e la grande guerra

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I depositi erano invece contenuti in gallerie scavate nella roccia e in casematte
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un graffito con la croce Savoia nelle gallerie
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Re: Ragogna e la grande guerra

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Una volta iniziata la guerra, la zona non era per nulla interessata dalle operazioni,c he si svolgevano ben più a est, e così.. i cannoni vennero spostati sul fronte dell'Isonzo!
nei primi giorni della rotta di Caporetto, l'esercito italiano tentò una resistenza provvisoria sul Tagliamento, che fosse provvisoria lo dicono dal fatto che si temeva uno sfondamento all'altezza di Longarone ed un aggiramento: allora il monte di Ragogna , che sovrastava pure un importante ponte su una forra del fiume, venne riadattato e tenne per un paio di giorni, con notevoli perdite da entrambe le parti. L'ordine era del tipo " Termopili" : resistere fino all'ultimo uomo e all'ultimo proiettile:
ci sono ancor a trincee riadattate: allora
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ora
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un bossolo rimasto e ritrovato
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Re: Ragogna e la grande guerra

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Un blocco di cemento con le classi di allora
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la vista verso il Tagliamento
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in un punto più alto
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i monti con la cima innevata sono il Ciampon e più a sinistra il Plauris, la conca è quella di Gemona


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Re: Ragogna e la grande guerra

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ancora una panoramica
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un "nido di mitragliatrici"
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e la sua finestrella
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Re: Ragogna e la grande guerra

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da un'altra postazione
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il ponte, com'era in una cartolina d'epoca
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e come era, una volta fatto saltare e il ponte provvisorio fatto dai tedeschi
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Re: Ragogna e la grande guerra

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Al locale museo c'è un gran plastico dell'episodio, ma mi sembrano sufficientemente eloquenti le due cartine, che mostrano le posizioni rispettivamente al 31 ottobre 1917
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e un paio di giorni dopo, 2 o 3 novembre
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un'immagine del plastico al Museo
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Re: Ragogna e la grande guerra

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La brigata Bologna venne lasciata a difendere il monte di Ragogna e non venne richiamata al momento in cui venne fatto saltare il ponte alle loro spalle,decisione che successivamente venne criticata. Una piccola parte riuscì a salvarsi attraversano a nuoto il fiume, che in quei giorni era in piena, gli altri si arresero ai tedeschi, che resero loro l'onore delle armi e costruirono una tomba-lapide in memoria,che vi mostro in foto di foto:
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Gli Austroungarici fortificarono anch'essi la zona, ma soprattutto nella parte bassa, vicino a san Pietro
dalle cartoline del Museo:

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Re: Ragogna e la grande guerra

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A Ragogna fanno pure visitare il castello medievale, abbondantemente restaurato per non dire ricostruito, fra guerre e terremoti:
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con la sua Pieve di san Pietro
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Re: Ragogna e la grande guerra

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in effetti, non era molto ben conservata nemmeno alla vigilia del terremoto, a giudicare da questa foto:
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ci sono resti di affreschi medievali, ecco una creazione di Eva:
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e attorno un piccolo camposanto
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Re: Ragogna e la grande guerra

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Dall'altra parte una chiesetta medievale romanica dedicata a san Giovanni Battista, anch'essa ricostruita dagli Alpini, con dietro una zona a memoriale:
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Dal museo, una medaglia italiana ( quella con l'imperatore Carlo l'ho postata nella sezione a lui dedicata)
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e dalla collezione di foto di graffiti, presi un po' su tutto il fronte, questo che mi è sembrato assai significativo:
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Questo è tutto, o meglio ho altre centinaia di foto ma non vorrei sembrar ripetitiva, mi sembrava che queste fossero sufficienti.


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