Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

a Trieste ghe xe un teatro Comunal che de oltre 200 anni fa opere, balletti, concerti... e altri teatri che fa spettacoli musicali de tipo classico: contene storie vece e resoconti de spettacoli attuali..
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Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

Messaggio da babatriestina »

Ecco un'altra stagione: ecco i programmi annuali:
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Ancora una stagione divisa in due periodi, sempre 12 spettacoli.
Di questa vi mostrerò diversi autografi ( segnati anche nel mio elenco) e un riassuntino degli spettacoli visti:

1 Don Carlo, versione in 4 atti, protagonista un tenorin spagnolo Alfonso La Morena di cui poco si seppe poi, e che mi piacque molto, basso Boris Christoff, un classico, e baritono per me una rivelazione: Sesto Bruscantini, che conoscevo soprattutto come cantante rossiniano, mi si rivelò un eccellente Posa! ricordo che quando prendeva fiato.. si sollevava un po' sulla punta dei piedi. Invece la De Osma, cantante spesso scritturata al Verdi per parti verdiane drammatiche ( la ricordo anche in una Forza del destino) mi piacque assai poco..

2 Tosca: ci andai per sentire finalmente dal vivo il mio adorato Di Stefano, che invece era in giornata no ( e non mi firmò nemmeno l'autografo..)- i pettegolezzi dicevano che si era mangiato il cachet al Casinò di Venezia- e invece rivelazione di Magda Olivero sia come cantante che come attrice
3 Non ero presente all'amore delle tre melarance, ma faccio notare la direzione di Claudio Abbado. A proposito di direttori, invece Glauco Curiel, previsto in due spettacoli, non potè esserci per la sua prematura scomparsa.

4 Nessun ricordo delle Nozze di Figaro (probabilmente non c'ero) e invece del Trittico di Ilesberg ricordo soprattutto un bellissimo Coro.

5 London's festival ballet, un corpo di ballo inglese che ( controllerò) diede il secondo atto del Lago dei Cigni : ce ne volle prima di vedere il balletto completo al Verdi! più altri pezzi staccati

6 Vascello fantasma come allora si chiamava Der Fliegende Hollander, ora tradotto in l'Olandese volante: in tedesco, bello spettacolo..

7 Andrea Chénier, ricordo la rivelazione del giovane Piero Cappuccilli, Gérard.

8 Una Battaglia di Legnano , memorabile pre la presenza della turca Leyla Gencer, che avevo già ammirato anni prima in Trovatore e Lucia di Lammermoor: una grandissima cantante attrice, detta anche " la Callas dei poveri" che non essendo legata ad alcuna Casa discografica ha lasciato quasi solo interpretazioni "live".

9 Un terzetto di opere moderne, di cui ricordo solo il Colloquio col tango, di Raffaello De Banfield, a cui ero preparata, perchè.. mi aveva regalato in anteprima il disco dell'opera. migliore la protagonista del Verdi, Jolanda Gardino, di quella del disco, a mio giudizio.

10 non ho visto quel Rosenkavailier e invece ricordo la Bella Elena, operetta di Offenbach inserita non in una stagione operettistica ma nella stagione lirica, con la protagonista Gianna Galli che oltre ad essere brava era pure una gran bella donna, e i giornali parlavano che.. fra lei e il tenore Alvinio Misciano ci fu un improvviso colpo di fulmine...


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

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I protagonisti del don Carlo:
Christoff

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il tenore La Morena

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Bruscantini in una immagine successiva relativa al don carlo ma a Firenze

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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

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Magda Olivero in Tosca e Di Stefano

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Leyla Gencer

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una bella foto Ceretti, che si trovava pure sui programmi di sala


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

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Jolanda Gardino, protagonista del Colloquio col tango

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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

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I protagonisti maschili dello Chénier, Umberto Borsò:
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e una foto di Cappuccilli, che avrò già messo, ma sfrutto l'album stavolta ed è proprio nel costume di Gérard in quello Chénier
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1962-63

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babatriestina ha scritto:
5 London's festival ballet, un corpo di ballo inglese che ( controllerò) diede il secondo atto del Lago dei Cigni : ce ne volle prima di vedere il balletto completo al Verdi! più altri pezzi staccati
correggo, in quell'anno il London festival ballet non diede il Lago II atto, che era nel 59-60, ma un trittico composto da Shéhérazade, sulla classica musica di Rimsky Korsakoff e la famosa coreografia di Fokine, anni venti, ballets russes, costumi di Bakst, la Fanciulla di neve ( in due atti, più o meno il soggetto del balletto dello scorso anno)e il grand pas de deux di Esmeralda, un classico ispirato a Notre Dame de Paris di Hugo.
Mi piacque soprattutto la Shéhérazade, un peccato che la riprendano così di raro
un'immagine dal programma di sala:
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