L'Italia e l'eredità austriaca di D Rusinow

Austria-Ungheria, K&K, "vecchie province" e ...
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babatriestina
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L'Italia e l'eredità austriaca di D Rusinow

Messaggio da babatriestina »

L'Italia e l'eredità austriaca è un libro appena uscito in italiano, a cui il Piccolo ha dedicato una pagina. L'ho letto ,e sono buone 500 pagine dense, e posso quindi recensirlo personalmente.
Si tratta di un testo di uno storico americano ( di origini russe, vedi il cognome) ancora degli anni '60, mai tradotto in italiano, che con studio delle fonti primarie disponibili allora, incluse quelle jugoslave, descrisse l'effetto sull'Italia dell'incorporazione delle vecchie province ex asburgiche al termine della prima guerra mondiale. Possiamo sintetizzare come un effetto destabilizzante, perchè portarono a tensioni sfocianti dapprima nel fascismo e poi nei problemi al termine della seconda guerra. Ma l'interessante è la lettura dell'autore, per una volta non il solito autore locale fautore di una particolare visione o il giornalista alla ricerca dell'effetto, ma una seria analisi che a me è piaciuta anche per il parallelo, di solito poco accentuato, fra il Suedtirol/ Trentino e Alto Adige e il Litorale/ Venezia Giulia , aggiungendoci Fiume ( Zara invece è un po' lasciata a parte). Io ad esempio poco ne sapevo del . La presentazione è a volte in filo ironica, a me sembra molto chiara. Non posso che suggerirvelo, come me lo aveva suggerito la sua scopritrice Marina Cattaruzza, dell'università di Berna che avevo incontrato quest'anno quando era a Trieste per Natale.
Qualche giudizio:
Dennison Rusinow, storico statunitense, scomparso nel 2004 in un incidente, fu uno dei migliori esperti della Jugoslavia socialista. Meno noti sono, in ambito italiano, i suoi studi sulla difficile integrazione delle regioni di frontiera, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, con lo stato italiano. Nella prima parte l'autore, attraverso l'analisi del testo di Rusinov " Italy's Austrian Heritage", prende in esame l'eredità austriaca nelle terre irredente nell'immediato dopoguerra e la gestione di queste da parte del governo italiano. Nella seconda parte vengono analizzati i principali eventi della storia della Jugoslavia dal 1948 al 1974, attraverso l'occhio critico di Rusinow, che accanto al taglio storico, ha aggiunto le sue sensazioni e le sue intuizioni, andando spesso contro le osservazioni dei cronisti dell'epoca.
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/arc ... 43301.html
Riporto qualche passo:
"Italy's Austrian Heritage" è uno studio originale, lucido e documentato su uno dei temi più spinosi della storia italiana del XX secolo: l'impatto che l'acquisizione dei territori ex asburgici del Trentino, del Sudtirolo e della Venezia Giulia esercitò sulle fragili istituzioni del Regno d'Italia e le ipoteche che il possesso di tali territori avrebbe posto alla politica estera dell'Italia fascista. Inspiegabilmente, "Italy's Austrian Heritage" è stato quasi completamente ignorato dagli "addetti ai lavori", sia nelle regioni di confine oggetto della trattazione, sia nel resto d'Italia. Anche il passaggio del giovane americano per Trieste non sembra aver lasciato traccia, tanto che accingendomi a scrivere questa breve nota ho avuto l'impressione di misurarmi con un fantasma, così evanescente e inafferrabile risulta la presenza a Trieste dello storico statunitense. Pur avendo frequentato intensamente e per lunghi anni gli storici triestini, non mi sovviene una sola volta in cui sia stato fatto cadere, in una conversazione, il nome di Dennison Rusinow o del suo libro. Eppure Rusinow si premurò, come è ovvio, di prender contatto con gli specialisti di storia della regione Giulia, tra i quali Teodoro Sala, Galliano Fogar, e il più anziano Carlo Schiffrer, che però sarebbe morto prima dell'uscita del volume.
L'originalità della visione storica di Rusinow è evidente già nella scelta del titolo: in "Italy's Austrian heritage" l'allusione è ai conflitti nazionali sviluppatisi nell'Impero asburgico, all'origine di nazionalismi intransigenti e intolleranti, che l'Italia si trovò a gestire senza alcuna preparazione di tipo politico o culturale e che finirono per affossare le stesse istituzioni liberali. Gli stessi nazional-liberali della Venezia Giulia, protagonisti delle lotte nazionali nell'ultimo scorcio della Monarchia asburgica, erano gli ultimi a poter enucleare una soluzione autenticamente liberale del problema delle minoranze, che essi consideravano il loro nemico mortale, con cui era venuto finalmente il momento di pareggiare i conti. Contro quest'atteggiamento dell'élite giuliana si infranse la buona volontà di un politico come Francesco Saverio Nitti, che in loco non trovò esecutori per il suo programma moderato e di pacificazione nazionale. Geniale appare poi l'osservazione di Rusinow sul carattere "peculiarmente austriaco" del fascismo giuliano: «I suoi esponenti erano avventurieri giuliani, molti dei quali veterani del vecchio ordine, che portarono qualcosa di essenzialmente austriaco nel fascismo italiano». Rusinow colloca tale osservazione in una complessa analisi dei rapporti tra centro e periferia, evidenziando come l'oltranzismo del nazionalismo giuliano finisse per condizionare la politica fascista di confine, facendo propria un'interpretazione del fascismo come nazionalismo integrale.
Il lavoro di Rusinow sui territori ex-asburgici passati all'Italia dopo la Grande guerra è opera di grande respiro e di possente concezione, che inserisce la problematiche delle aree di confine in un contesto storiografico in cui sono presenti almeno tre nuclei fondamentali della storia italiana ed europea del Ventesimo Secolo: il retaggio dell'eredità dei conflitti nazionali dell'Impero asburgico rispetto all'involuzione della politica italiana e al suo sbocco fascista, la competizione italo-jugoslava ed italo-tedesca per il possesso dei territori e l'impatto della Prima guerra mondiale e della Rivoluzione bolscevica sulle culture politiche pre-esistenti e la trasformazione in concezioni totalitarie (nazionalfascista e comunista).
questi giudizi si riferiscono soprattutto alla prima parte del testo, ma a me è piaciuta pure la parte finale, relativa al difficile periodo 1943-1945.


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mandi_
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Re: L'Italia e l'eredità austriaca di D Rusinow

Messaggio da mandi_ »

Ti ringrazio molto della segnalazione, Baba. Io di questi argomenti mi sto interessando leggendo documenti storici dell'epoca. Trovo molto giusto il parallelo tra le nostre regioni, con qualche differenza ovviamente.
Mandi


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