Stagioni liriche al Verdi: 1969-70

a Trieste ghe xe un teatro Comunal che de oltre 200 anni fa opere, balletti, concerti... e altri teatri che fa spettacoli musicali de tipo classico: contene storie vece e resoconti de spettacoli attuali..
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Stagioni liriche al Verdi: 1969-70

Messaggio da babatriestina »

Di questa stagione non trovo il dépliant ( forse salterà fuori da qualche cassetto) e trovo solo il tabellone delle repliche, che ci conferma i 4 turni e i 12 spettacoli tradizionali:
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e incomincio subito con lo spettacolo iniziale, i balletti della Scala, perchè si tratta di uno spettacolo abbastanza famoso.
Davano un dittico, dapprima Giselle e poi il Mandarino meraviglioso, balletto moderni di Pistoni con la protagonista Luciana Savignano. Ma Giselle era lo spettacolo clou. Lo avevano rappresentato nell'autunno precedente alla Scala, dove ero andata a vederlo perchè danzato dalla coppia Nureyev- Fonteyn. Ero andata soprattutto per Nureyev, e invece fu la Fonteyn che mi stupì, dal vivo, La sua grazia, la sua interpretazione e anche la sua tecnica nonostante avesse già passato la cinquantina mi colpiro al punto che quando era in secna lei, Nueryev quasi spariva, per me. Ma nella versione triestina danzarono le étoiles scaligere, la Colombo e la Cosi e in questo caso fu Nureyev a primeggiare. Anche troppo, perchè in una replica, a cui non c'ero, sembra che ad un a ballerina che per qualche ragione non aveva fatto il suo dovere ( non ricordo i dettagli) sembra che avesse appioppato una sberla in scena. fu uno scandalo di cui parlarono tutti i giornali.
per inciso, Nureyev non si vide più a Trieste se non in un Lago dei cigni al Politeama, diversi anni dopo, in cui era già in declino come interprete.
Le due protagoniste danzarono comunque bene la loro parte, la Colombo eseguì esattamente la coreografia classica occidentale, come aveva fatto la Fonteyn: eccola in una foto, però della precedente presenza al Verdi
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La Cosi, che aveva studiato in Russia eseguì delle piccole varianti alla coreografia, la cosiddetta versione russa. eccola
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1969-70

Messaggio da babatriestina »

Secondo spettacolo: Francesca da rimini di Zandonai, non credo di averla vista o comunque non ne ho memorie: dir De Fabritiss, protagonista Luisa Malagrida, andava molto di moda in opere veriste, tenore Bondino.
Successivo spettacolo: il trovatore, quello lo ricordo bene:
1969 Novembre (quattro rappresentazioni)
Interpreti: ANTONIETTA STELLA/GABRIELLA TUCCI, BIANCA BERINI,
CARLO BERGONZI, LICINIO MONTEFUSCO
Direttore: CARLO FRANCI
Non solo per la presenza di Antonietta Stella, una nota Leonora che lo aveva cantato spesso alal scala, ma soprattutto per Carlo Bergonzi, uno dei più grandi tenori verdiani del XX secolo.
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Anche l'Azucena di Bianca Berini non era male..
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ma fu soprattutto Bergonzi a entusiasmarmi, già dal deserto sulla terra fuori scena. L'ah sì ben mio era stupendo, e la Pira? forse un po' meno brillante di quanto avrebbe fatto un Del Monaco come si era abituati allora, ma non credo che avesse spianato le terzine come facevano alcuni tenori ( v Di Stefano nell'incisione). Non era lo squillo di Lauri Volpi e fu così che il giorno dopo ( perchè allora la critica veniva fuori il giorno dopo, non duue giorni dopo come adesso) mi arrabbiai a morte leggendo il commento del vecchio critico Vittorio Tranquilli (che avrà visto la prova generale, perchè lo vidi allontanarsi dopo il secondo atto) che diceva in sintesi Se non c'è la Pira, non è Trovatore, stroncando così un interprete secondo me eccezionale. E' ben vero che come diceva El campanon Ciò Pepi, ti che te ga vose pal porco, pètighe la Pira! e anche Visconti nel suo Senso la usava a simbolo popolar ottocentesco risorgimentale, ma era tutta l'interpretazione, raffinatissima, da ammirare!

Della successiva Santa di Bleecher Street di Menotti mi sembra di ricordare soprattutto una serata di gelo e ghiaccio, in cui parcheggia la macchian a fianco del teatro : sì, arrivando presto allora si parcheggiava davanti al teatro, a pettine sul fianco della Prefettura e per molti anni ancora poi in mezzo della Piazza: non vi dico una sera in cui lascia per errore le luci accese e a mezzanotte la ritorvai con la batteria giù: la spinsi a mano ( era una cinquecento) sul bordo e la mattina dopo assai presto arrivai con l'elettrauto per farla ripartire prima di prendere la multa.. bene, quella sera c'era bora, neve e ghiaccio e ricordo di aver svirgolato perfino in Piazza verdi.

L'opera successiva era un Tristano e Isotta, diretta da Toffolo, con Caterina Ligendza, ma non so se la vidi (o forse sì..) non ricordo nulla di particolare

Non so se i Trittico era quello di Illesberg o più probabilmente un terzetto di opere..

Ricordo abbastanza bene il Conte Ory, credo in italiano, un'edizione non eccezionale, ma era un'opera che stava ricomparendo alla luce: la vidi molto molto migliore anni dopo alla Fenice di Venezia

Arriviamo a una coppia Salomé -le Combat
dirigeva Renenrt, avrebbe dovuto cantare Anja silia ma nella mia rappresentazione non cantò. Interessante Le Combat, un balletto di Raffaello de Banfield ancora del 1949, che rappresentava il combattimento di Tancredi e Clorinda.

Successivo spettacolo:
La speranza di franco Mannino, diretta dall'Autore novità assoluta. Non c'ero.
Un Don Giovanni di Mozart di cui non ricordo molto
un bell'Ernani
1979
Febbraio - Marzo (sette rappresentazioni)
Interpreti principali
Mara Zampieri, Giorgio Merighi, Piero Cappuccilli, Agostino Ferrin
Maestro concertatore e direttore
Francesco Molinari Pradelli
Maestro del coro
Andrea Giorgi
Regista
Carlo Maestrini

Confesso che amavo poco Mara Zampieri, che a me sembrava più adatta al repertorio veristico

ed una Carmen di cui poco ricordo
direttore Benzi, protagonista Viorica Cortez, Ileana Meriggioli, Aldo Bottion.


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