bella stagione:
incomincia con un bellissimo Simon Boccanegra, direzione di Gavazzeni, la coppia Cappuccilli Vinco ottima, idem Meriggioli-Cecchele. Cappuccilli, direi commovente. Nel 1975 il medesimo Cappuccilli la canterà in una memorabile edizione alla scala, diretta da Abbado, di cui trovo un esempio su youtube( se riesco a postarlo)
Dell Elisabetta di Viozzi novità assoluta non ho informazioni, per chè non c'ero.
Il Concerto di danza era una raccolta di pezzi solistici e pas de deux, dei quali ricordo soprattutto la bravura tecnica ed anche la bellezza di Rudy Bryans nel Corsaro ( Petipa)
Mosè, la sola volta che lo si vide nehli arnni recenti, se non erro, direttore Gardelli, molto frequente nello star system, cantanti unmalcolm Smith di cui nulla seppi poi, lorenzi, carroli, Bottion, Vajna, mattiucci.. più o meno i soliti
Turandot con Hana yanku, gran vocione e Gastoen Limarilli, Maria Chiara, dri Toffolo
Novità per l'Europa l'uomo più importante di Menotti
ecco l'autografo del Maestro
per una foto di Menotti, ne ho una molto più vecchia da Spoleto, in cui è presente ( con firma) il bellissimo Schippers, che mai riuscii a sentire di persona al Verdi ( lo incontrai una volta in una crociera dell'Adriatica)
Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
Mignon di routine con Biancamaria Casoni
Interessanti i Puritani diretti da Patanè, non tanto per il tenore Grilli ma per la presenza di Cristina Deutekom considerata una gran virtuosa soprattutto per le sue interpretazioni mozartiane quale Regina della notte. direi adattissima soprattutto al son vergin vezzosa..
presente pure bruson..
poco ricordo della walkiria in tedesco e del Campiello ( se c'ero) e credo di aver perso pure il Boris, invece ricordo molto bene il Corsaro, di cui già
vi rimando
ripeto perchè costa poco richiamare le immagini della Ricciarelli in costume ottocentesco
La Ricciarelli aveva proprio da poco vinto, nel 1971, il concorso verdiano alla RAi con l'aria di Medora
Interessanti i Puritani diretti da Patanè, non tanto per il tenore Grilli ma per la presenza di Cristina Deutekom considerata una gran virtuosa soprattutto per le sue interpretazioni mozartiane quale Regina della notte. direi adattissima soprattutto al son vergin vezzosa..
presente pure bruson..
poco ricordo della walkiria in tedesco e del Campiello ( se c'ero) e credo di aver perso pure il Boris, invece ricordo molto bene il Corsaro, di cui già
vi rimando
ripeto perchè costa poco richiamare le immagini della Ricciarelli in costume ottocentesco
La Ricciarelli aveva proprio da poco vinto, nel 1971, il concorso verdiano alla RAi con l'aria di Medora
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
Niente male nemmeno gli altri interpreti, Giorgio Casellato Lamberti
e Mario Sereni
Direttore, Carlo Franci
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
A integrazione della meritoria opera di Baba di ricupero della lirica,aggiungo poche note.
L'Elisabetta ,ultima opera scritta dal concittadino Giulio Viozzi,era stata diretta da Manno Wolf Ferrari,nipote del grande compositore,e anche lui veneziano.
Ricordo il Mosè come opera abbastanza pesante con l'aria "dal tuo stellato soglio" a rischiarala. Vedo ancora Mose su una costruzione in alto in fondo al palcoscenico mentre riceve le tavole della legge. The most important man era diretto da Keene,un giovane direttore che poi andrà a dirigere il festival gemello di quello di Spoleto che si tiene a Charleston e anche esso voluto dal frenetico Menotti. Molto belle le scene e regia superba come sempre considerato l'uomo di teatro che era Menotti. La musica oscilla invece in un post Puccini,sempre all'ombra del grande lucchese. La Mignon era diretta da Benzi un direttore francese.Scene di tela dipinta.Opera piacevole.Tutti a ascoltare l'aria "io son Titania" che la salva dall'oblio. La Walchiria era diretta da Hager.Ricordo come sempre sia difficoltoso nelle opere di Wagner conciliare il grandioso dell'orchestra con le voci,e anche se erano voci di indemoniate valchirie,credo che alla fine la vincesse l'orchestra. Poi seguì quel gioiellino del Campiello di Wolf Ferrari diretto dal concittadino Nino Verchi,e il Corsaro Verdiano,una opera del bussetano giustamente dimenticata. Ricordo solo le parti centenarie che mi capitarono tra le mani in un bizzarro formato scritto in orizzontale.
L'Elisabetta ,ultima opera scritta dal concittadino Giulio Viozzi,era stata diretta da Manno Wolf Ferrari,nipote del grande compositore,e anche lui veneziano.
Ricordo il Mosè come opera abbastanza pesante con l'aria "dal tuo stellato soglio" a rischiarala. Vedo ancora Mose su una costruzione in alto in fondo al palcoscenico mentre riceve le tavole della legge. The most important man era diretto da Keene,un giovane direttore che poi andrà a dirigere il festival gemello di quello di Spoleto che si tiene a Charleston e anche esso voluto dal frenetico Menotti. Molto belle le scene e regia superba come sempre considerato l'uomo di teatro che era Menotti. La musica oscilla invece in un post Puccini,sempre all'ombra del grande lucchese. La Mignon era diretta da Benzi un direttore francese.Scene di tela dipinta.Opera piacevole.Tutti a ascoltare l'aria "io son Titania" che la salva dall'oblio. La Walchiria era diretta da Hager.Ricordo come sempre sia difficoltoso nelle opere di Wagner conciliare il grandioso dell'orchestra con le voci,e anche se erano voci di indemoniate valchirie,credo che alla fine la vincesse l'orchestra. Poi seguì quel gioiellino del Campiello di Wolf Ferrari diretto dal concittadino Nino Verchi,e il Corsaro Verdiano,una opera del bussetano giustamente dimenticata. Ricordo solo le parti centenarie che mi capitarono tra le mani in un bizzarro formato scritto in orizzontale.
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
adesso che mi ci fai pensare, non solo il bellissimo finale col Dal tuo stellato soglio, mi colpiì precedentemente, a metà opera, una "scena delle tenebre" assai suggestiva.Piereto ha scritto: Ricordo il Mosè come opera abbastanza pesante con l'aria "dal tuo stellato soglio" a rischiarala. Vedo ancora Mose su una costruzione in alto in fondo al palcoscenico mentre riceve le tavole della legge.
vedi come sono le opinioni? io il Corsaro invece lo adoro, soprattutto la scena del carcere. la storia è un pastiche tirato giù da Byron, ricordo il tenore che diceva più o meno: io canto la prima aria, ma proprio non capisco cosa voglia quello là--
Ah già, fra la Ricciarelli e e gli altri, mi son dimenticata della Gulnara!
Angeles Gulin, con un vocione poderoso! che riempiva tutto il teatro..
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
Oltre ad Io son Titania la bionda, cantata da un personaggio insopportabile come Filina, una bellezza convinta di avere tutti gli uomini ai suoi piedi, io trovo molto più bella l'aria di Mignon Non conosci il bel suol ( Connais-tu le pays) che parafrasa il Kennst du das Land wo die Zitronen bluhen di Goethe ( Nb Mignon è ispirata dal Wilhelm Meister di Goethe), di cui ricordo una stupenda interpretazione RAI in italiano di Fiorenza Cossotto.Piereto ha scritto: La Mignon era diretta da Benzi un direttore francese.Scene di tela dipinta.Opera piacevole.Tutti a ascoltare l'aria "io son Titania" che la salva dall'oblio. .
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1971-72
Si Mignon è una composizione piacevole che si dovrebbe riascoltare,anche se gli argomenti operistici trattati inducono spesso a lasciar perdere,per cui rimangono nel ricordo e nei programmi concertistici solo singole arie. Hai ragione,Ghoete,il bel suol ,i limoni,me ne ero scordato.Sono passati quarant'anni. La Gulin era voce di una potenza notevole,e riusciva a sovrastare l'orchestra così che l'estensione dei suoni era da lei completata nella parte acuta.Veramente poderosa.