Palazzo Economo

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babatriestina
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Re: Palazzo Economo

Messaggio da babatriestina »

si ripeterà il prossimo weekend la visita guidata a palazzo Economo
https://www.fvg.beniculturali.it/it/21/ ... zo-economo
Ricopio si le informazioni sia le descrizioni , che poi non sparisca ala pagina
RESTAURI E COLLEZIONI D'ARTE A PALAZZO ECONOMO

APERTURA STRAORDINARIA CON VISITE GUIDATE



sabato 24 e domenica 25 settembre 2022
orari visite 9.30, 10.30, 11.30
durata 50 minuti, massimo 25 persone per turno

Sarà un weekend all'insegna dell'arte e sarà possibile visitare la residenza baronale della famiglia degli Economo, ammirare l'atrio del palazzo di recente restaurato, lo scalone monumentale, e, al piano nobile, una selezione di oggetti curiosi e preziosi appartenenti alla collezione d’arte applicata di Eugenio Garzolini, tra cui chiavi e chiavistelli di tutti i tipi e di ogni epoca, terrecotte, maioliche, tabacchiere e altro ancora.

Il percorso si svolge attraverso le parti più significative dell'edificio, affiancati dai funzionari del Ministero della Cultura, a partire dall'atrio monumentale di recente oggetto di un restauro che ha messo in luce la preziosità dei suoi elementi decorativi come le colonne in marmo, e le decorazioni pittoriche con dettagli d'ispirazione greca. Un restauratore illustrerà i momenti salienti del cantiere pilota che ha visto la sperimentazione di un prodotto di pulizia enzimatica degli intonaci decorati e degli elementi architettonici dell’atrio d’ingresso.

Durante il percorso di visita, una volta arrivati nel Salone piemontese, si potranno ammirare alcune preziose opere della collezione di Eugenio Garzolini, selezionate tra le circa 20.000 che costituiscono l’intera collezione di arte applicata e di cui è in corso un’importante attività di riordino in attesa di un nuovo allestimento museale, per riflettere sull’importanza delle prassi di conservazione, restauro e sul recupero e trasmissione di pratiche, saperi e tradizioni.

PALAZZO ECONOMO
La dimora venne edificata nel 1887 dagli Economo, intraprendente e facoltosa famiglia di imprenditori di origine greca, in seguito al loro trasferimento a Trieste. La grande e lussuosa casa-emporio – strategicamente situata vicino alla stazione ferroviaria e al porto franco – era la base da cui dirigere i molteplici commerci e gli interessi della famiglia. Il palazzo, costruito in stile neo-greco in omaggio alle origini dei proprietari, con la sua imponente mole e la ricchezza delle finiture doveva rappresentare una sorta di biglietto da visita dei nuovi arrivati in città. La fortuna familiare crebbe notevolmente nei decenni successivi. Allora il palazzo fu ristrutturato e ulteriormente abbellito, in modo da adeguarlo al nuovo rango nobiliare. Sul mercato antiquario torinese, nel 1927, fu acquistato l'apparato decorativo del Salone, detto da allora Piemontese, un fastoso assemblaggio settecentesco di boiserie dorata, specchi e dipinti.

RESTAURO DELL'ATRIO
Nell’ambito di un più ampio progetto di restauro della dimora tardo ottocentesca di Palazzo Economo, lo scorso anno si è svolto il cantiere di restauro dell’atrio di ingresso, che ha previsto la rimozione dei consistenti depositi di polvere, la pulitura di tutte le pareti e degli elementi lapidei (da cui sono emerse alcune tracce di doratura originale), il consolidamento di tutti i sollevamenti superficiali di pellicola pittorica e delle dorature, la stuccatura delle lacune e il ritocco pittorico.

COLLEZIONE D'ARTE APPLICATA EUGENIO GARZOLINI
Saranno esposti al pubblico, in questa occasione, oggetti antichi di arte decorativa appartenuti a Eugenio Garzolini, tra cui chiavi e chiavistelli di tutti i tipi e di ogni epoca, terrecotte, maioliche, tabacchiere e altri oggetti curiosi, come alcuni contenitori da polvere da sparo in corno di cervo decorati con incisioni. Una storia iniziata alla fine degli anni ‘30 e proseguita fino alla metà del secolo scorso, quando il nostro Ministero, con l’intenzione di creare a Trieste un “Museo delle arti applicate”, aveva iniziato una campagna di acquisti finalizzata da un lato a offrire un panorama completo delle arti minori e, dall’altro a evitare che il patrimonio di questa collezione andasse disperso.


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)

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