Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

a Trieste ghe xe un teatro Comunal che de oltre 200 anni fa opere, balletti, concerti... e altri teatri che fa spettacoli musicali de tipo classico: contene storie vece e resoconti de spettacoli attuali..
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babatriestina
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Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da babatriestina »

Altra bella annata, medesimi sovrintendente e direttore artistico, programma verde:
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anche quest'anno i 4 turni tradizionali e il turno del sabato per alcune opere
primo spettacolo Trittico pucciniano, ossia tabarro, Suor Angelica, gianni Schicchi, direttore G Zani
interpreti buoni non ve li elenco tutti perchè son tanti, senzaparticolari punte di spicco. A mio giudizio
Un Elisir d'amore, col solito De fabritiis, Margherita Guglielmi e Beniamono Prior,
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I due Foscari di Verdi veniva riproposto allora, dir sempre De Fabritiis, se il mio ricordo è giusto, scene alquanto asciutte di Scandella, ma superbo protagonista Piero Cappuccilli. L'opera si trascina per alcuni atti, ma il finale è stupendo: il Doge sbotta nell'indignazione con l'aria Questa dunque è l'iniqua mercede e al termine muore per ictus, e Cappuccilli saliva su una scala ( in cima alla quale immagino il trono dogale) e al momento del colpo apoplettico faceva una spettacolare caduta a testa in giù per gli scalini, roba da stuntman!

Poi un mistero: il su programma leggo Adriana Lecouvreur con Montserrat Caballé, ma la Caballé son sicura di non averla sentita in Adriana, per cui credo che desse forfait e venisse sostituita: lei o tutta l'opera? non ricordo bene. Anni dopo la cantò la Kabaiwanska. Già stavolta?
Eugenio Onegin in russo con Danon e cantanti allora in auge, Paskalis e la Ligi, Kozma
Sogno ( ma forsde no) di chailly e El sombrero de tres picos non li vidi
In Parsifal diretto da Sebastian: memore della precedente esperienza serale, ci andai di domenica pomeriggio.. e resistetti bene, apprezzando lo spettacolo


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babatriestina
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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da babatriestina »

Falstaff, dir Bartoletti: L'opera verdiana che mi piace di meno, e nemmeno in quell'occasione mi convinse, però ebbi l'occasione di sentire l'allora famoso Peter Glossop
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Il Balletto del Grand Théatre di Ginevra diede una serata tutta balanchiniana, col maitre de ballet Patricia Neary, un'americana che anche danzò in alcune parti: presentarono alcuni balletti abbastanza classici del Maestro: Apollo Musagete, serenata ( la stessa che aveva dato anni rpima la scala9 i quattro temperamenti ( che avevo visto anni prima alla Scala) e sinfonia in do. Mi piacque soprattutto l'Apollo musagete, che vedevo per la prima volta
Lo spettacolo succerssivo fu la riesumazione, con un'edizione di lusso della Falena di Smareglia, dir Gavazzeni, a cui non andai. Ne parlarono molto bene. Protagonista Leyla Gencer e fra gli altri un certo Aurio Tomicich che avemmo il piacere di incontrare in triestemia. Vi metto la foto del mio ultimo incontro col povero Aurio, mancato lo scorso anno.
Foto dell'agosto 2009:
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manon Lescaut dir Bartoletti, raina Kabaivasnka Merighi.. non so perchè, ma adifferenza di tanti io preferisco quella di Massenet e poco ricordo di questa

ultimo spettacolo: il Cavaliere della Rosa ( der Rosenkavalier, ma allora i titoli li scrivevano ancora in italiano). Ciò che più ricordo sono la Marescialla di Helga Dernesch e il barone Ochs di Jungwirth. Una curiosità: la Dernesch era famosa allora per aver inciso la Walkiria con Karajan in quegli anni, ed era presente a Trieste con marito, il tenore Werner Krenn. In quei giorni, alla Società dei Cocnerti, Peter Schreier doveva cantare il ciclo di Lieder di Schubert Die Schoene Muellerin, la bella mugnaia, ma diede forfait per malattia. Allora i dirigenti approfittarono della presenza di Krenn per fargli cantare un ciclo schubertiano, non ricordo se quello o un altro, e ricordo sempre il commento di uno spettatore mentre rientrava in platea dopo l'intervallo " Se savevo, portavo le luganighe, cussì gavevo le luganighe col Krenn" :-D :-D :-D


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da Piereto »

Anche il 74 fu un anno buono. Il trittico mi colpì favorevolmente,anche perchè amo particolarmente Gianni Schicchi,per la resa tra dialogo e musica. L'Elisir è passato senza traccia.I due foscari ci hanno regalato un Cappuccilli in forma smagliante,e come si dice ,l'operra è quella che è. Ci doveva essere l'Adriana lecouvrer diretta da Gianfranco Masini ,con la Caballet. Intercorreva un buon rapporto tra direttore e la cantante.Avevano fatto anche un disco insieme. Ma essa si ammalò e venne anni dopo a fare un recital pianistico,e ricordo che eravamo una ventina di persone in platea :oops: L'opera venne sostituita da una Boheme . Masini fu il nostro direttore stabile dell'orchestra per un paio di anni. La direzione,anche oggi,preferirebbe un direttore tappabuchi,e il direttore aspira a maggior presenza,ed è questa la ragione per cui i direttori stabili durano poco.Eugenio Onighin diretto da Danon con il bel valzer. Un sogno di Chailly,Chailly il padre del direttore d'orchestra,che come molti sofgni si dimentica.L'opera era diretta da Sanzogno che fece la sua prima apparizione al Verdi ,ed era un ottimo direttore, ex violinista.Per il Parsifal mi ero preparato per una faticaccia,invece il vecchio direttore ungherese Sebastian tagliò un mezzora di musica. Poi ci fu Falstaff una opera in cui si mischiano molti personaggi e giocata molto sul dialogo con pochi temi da ricordare ,ed è forse questa una ragione per cui è considerata dalla critica ,ma non molto amata dai melomani. E Bartoletti diresse anche la Manon di Puccini. Questa opera ha della musica splendida, ma è frammentaria perchè la storia non è continua e si salta da un quadro all'altro. Anch'io preferisco di più la Manon di Massenet. E poi la Falena dello Smareglia diretta dal Gavazzeni. Smareglia è vagneriano nella scrittura,ma ahime le voci sono subissate dai strumenti, e c'è davvero poca fantasia melodica. Opera lunga che non da soddisfazione.Ricordo che Gavazzeni sbottò più volte dicendo "Era meglio lasciarlo stare dov'era,cioè in fondo al cassetto",e se lo disse lui,aveva molta ragione. Il cavaliere della rosa diretto da Bernet ,poi sostituito dall'austriaco Weichert fu un opera all'altezza della sua fama,un gioliello bellissimo.


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da babatriestina »

Piereto ha scritto:Per il Parsifal mi ero preparato per una faticaccia,invece il vecchio direttore ungherese Sebastian tagliò un mezzora di musica. .
ecco perchè la trovai meno pesante del previsto! :lol:


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da nonna ivana »

Che memoria che avete!!!
Vi riferite proprio a quelle rappresentazioni..o ne avete accumulato altre che però non cancellano quelle degli anni Settanta?
Bene, vi seguo, i giudizi mi paiono sereni e competenti...grazie!!! :-D :clapping_213:


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da babatriestina »

per me sono state anche d'aiuto diverse registrazioni fatte dalla radio di quelle rappresentazioni. Ma la parte visiva è un'altro paio di maniche. Quando qualcosa ti appassiona, come lo ero io all'epoca, ne conservi il ricordo.


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Re: Stagioni liriche al Verdi: 1974-75

Messaggio da Piereto »

Per me ,che ho lavorato al verdi,è stata una questione di partecipazione dovuta. Suonando le innumerevoli repliche si affina l'udito,e le prime sensazioni tendono a consolidarsi. Così dopo circa quindici anni, riincontri gli stessi titoli ,ed è inevitabile il confronto. Tizio era meglio di caio,e questo anche con la tua esperienza aumentata. Non sposo la tesi che i bei tempi erano quelli di quando eravamo giovani,Ma una cosa è essere alla prime armi e lavorare accanto a persone con esperienza,che sanno dosare le forze,e estraggono il meglio,e una cosa essere tu oramai con la esperienza a eseguire i voleri del giovane bamboccio di turno.


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