Mendicanti e sfruttamento

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babatriestina
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Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da babatriestina »

Lo metto qua, perchè si tratta di una notizia proveniente principalmente da Milano, ma riguarda un po' almeno tutto il Nord Italia e anche Trieste:
http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 6181.shtml
Riporto qualcosa:
«Date una monetina per favore, aiutate questa poverina» piagnucola la donna indicando l'altra che carponi trascina miserevolmente le gambe paralitiche: due romene chiedono la carità ai milanesi che entrano ed escono frettolosamente dalla metropolitana. È solo uno dei tandem messi in strada ogni giorno da una spietata organizzazione criminale sgominata ieri e che, specie al Nord, come altre controlla militarmente il territorio delle città.
Da Costanza, la città sul Mar Nero in cui morì il poeta latino Ovidio, autore delle Metamorfosi , come altri 27 schiavi romeni, con i documenti sequestrati dagli aguzzini, terrorizzata e incapace di scappare si è ritrovata a Milano rinchiusa in un lager in balia di un gruppo di connazionali di etnia rom o turca. C'è quello che è stato ingannato con il miraggio di un lavoro onesto e l'altro che ha deciso coscientemente di fare il mendicante. Ci sono giovani e 75enni comprati per pochi euro. Nessuno ha mai avuto un centesimo di «paga», solo botte se si rifiutava di «lavorare».
Le regole sono ferree: ciascun schiavo ha un «padrone» che lo controlla mentre chiede l'elemosina nelle stazioni della metropolitana, ai semafori degli incroci più trafficati, e al quale deve consegnare ogni moneta che riceve; 10/12 ore di lavoro, pioggia o neve non contano; un pasto con patate lesse, qualche ala di pollo e un tozzo di pane, e neanche tutti i giorni perché più si è magri e macilenti e più si fa pietà; vestiti logori, sporchi e puzzolenti che lascino intravedere nudità; chi ha un handicap deve accentuarlo, chi non ce l'ha deve far finta di averlo; imparare solo le parole d'italiano che servono a chiedere la carità.
Li vediamo anche qua... ecco, la domanda è: cosa possiamo fare per loro?
riporto sempre dal Corriere un commento http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 5820.shtml
Tuttavia, anche sapendo o forse proprio perché sappiamo, quel dubbio rimane: dare o non dare? La maggioranza, così sembra, da un pezzo non dà più, ma se i grandi incroci sono ancora regolarmente piantonati è segno che per gli aguzzini vale sempre la pena piazzarvi le loro infelici pedine, i loro schiavi, anzi, come sarebbe più giusto dire. E sebbene perfino i parroci abbiano sconsigliato l'elemosina per non alimentare il business del racket, la tentazione, l'istinto, forse, di allungare una moneta a quei derelitti estremi, ciononostante resta.

Andrà - sì - quasi tutto ai carcerieri ma se il drappello dei miserabili torna la sera a mani vuote non ci saranno anche botte per loro? Si finisce per dare, allora - sbagliando, si sa - per un resto di pietà che ancora non è morta per assuefazione allo spettacolo della miseria, o anche solo per poter in fretta passare oltre senza più essere costretti a guardare quelle spaventevoli maschere della tragedia umana che si affacciano ai finestrini, che a volte bussano al vetro, che chiedono, supplicano, reclamano.
le riflessioni che si possono fare sono tante... :(


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VetRitter
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Re: Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da VetRitter »

babatriestina ha scritto:le riflessioni che si possono fare sono tante... :(
anche troppe, c'è un sottobosco di sofferenza e malvagità nel mondo attorno a noi, inimmaginabile senza guardare in basso.


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sono piccolo ma crescero
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Re: Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Se ricordo bene c'è un film di Kusturica sul tema (Il tempo dei gitani forse) che pur nella visione onirica dà un quadro spietato dell'ambiente.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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babatriestina
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Re: Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da babatriestina »

senza nemmeno pensare allo sfruttamento, ricordo , ed era un mondo lontano dal nostro, i miei primi viaggi in India, dove si incontravano mendicanti ad ogni piè sospinto. Qualcuno diceva che a Bombay ( ora Mumbay) c'erano tanti mendicanti non perchè la città fosse povera, ma al contrario, perchè era ricca, e quindi meritava mendicarvi. I suggerimenti delle guide:
1 ogni giorno mettete in portafoglio una sommetta prefissata, e distribuite quella, quando l'avete consumata, fermatevi
2 se vi pare, fate piuttosto una donazione a qualche associazione benefica che pensate che se ne occupi.


simile discussione con una mia amica sui bambini zingari mendicanti: io dicevo no, che si alimenta la cultura dell'accattonaggio, lei mi rispondeva ma poveri bimbi se non raccolgono la quantità necessaria vengono picchiati e maltrattati..

lessi tanti anni fa sul National Geographic una riflessione, sempre relativa ai viaggi, quindi diversa da qua: i bambini in molti posti venivano dai turisti e chiedevano soldini ( in alcuni case nemmeno offrendoti qualcosa in cambio, come una bottiglietta d'acqua sovrapprezzo) a volte semplicemente chiedendo e basta, altre dicendo che servivano per.. mantenersi a scuola! bene, gli adulti si lamentarono che tenuto conto del divario di valore fra le monete, quello che i ragazzini ricavavano dai turisti era molto di più di quanto fosse lo stipendio dei genitori, e glielo rinfacciavano: io in un giorno mendicando guadagno più di te che ti rompi la schiena lavorando, e si lamentavano che in questo modo cadeva anche il rispetto per il lavoro dei più anziani.


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Nona Picia
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Re: Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da Nona Picia »

Io sono molto scettica coi mendicanti, attualmente non dò niente per strada, c'è un nero al super che sta fuoari dalla porta e aiuta a portare le borse in macchina e ti dà il carrello e se glielo chiedi ti porta la spesa a casa senza chiedere nulla in cambio,ma sa che nessuno si serve di lui a gratis ed ognuno dà quello che può. Mi ricordo, quand'ero bambina e poi ragazza che davanti alla chiesa di Roiano c'era un bel vecchietto che chiedeva l'elemosina alla fine di ogni messa, dalle 6 di mattina a mezzogiorno. Poi mia zia, che lavorava al Burlo, andando al lavoro una mattina presto lo ha incontrato sul filobus che parlava con la figlia. Questa gli diceva di smettere di fare l'accattone che non ne aveva bisogno, essendo ricco di suo....e ricordate quello rosso di capelli senza una gamba?Anche a quello non mancavano i soldi!


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
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"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Re: Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da mandi_ »

Mah. Io giuro non so cosa pensare. Durante la Messa ci vien detto di aiutare i poveri, gli altri .E' il messaggio del Vangelo.
Se ragiono, non mi manca certo di che vivere, e perciò potrei fare di più per gli altri.
Purtroppo però "gli altri" son troppi. Nel tragitto a piedi verso il mio supermarket incontro ogni giorno almeno 5 persone che chiedono l'elemosina. Idem in altri tratti di strada. Non posso aiutare tutti e me ne vergogno un pò. A volte dono qualcosa, a volte no.
Preferisco dare ad associazioni di cui mi fido.
E' un bel pò che non vedo bambini, una volta erano più frequenti, in braccio o a fianco della madre. Poi li rivedevo magari a scuola e provavo pena.
Comunque il discorso verteva più sullo sfruttamento. Ma anche qui non so cosa pensare: come si fa a sapere chi imbroglia o chi no? Che brutto mondo... e quanta povera gente in tutti i sensi...
Comunque qui da noi (e penso anche da voi) c'è l'aiuto alimentare dove tutti possono rivolgersi per avere un pasto gratis, ci sono alloggi per i senza tetto ecc ecc.Per cui l'aiuto per sopravvivere c'è, basterebbe volerlo. Quindi ragiono, magari sbagliando, che nessuno è lasciato da solo. Certi racket bisognerebbe cercare di smantellarli.


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

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babatriestina
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Re: Mendicanti e sfruttamento

Messaggio da babatriestina »

la situazione sembra alquanto senza via d'uscita... io ricordo anche il famoso detto , che non è cristiano, ma forse cinese " se dai ad uno un pesce, lo sfami per un giorno, se gli insegni a pescare, lo sfami per la vita"
Ecco, mi sembra che ciò per cui dovremmo attivarci è per far sì che nel loro paese d'origine non ci siano situazioni così disperate da spingere gente a vendersi a questi sfruttatori . E non si tratta di luoghi in capo al mondo, ma di Paesi non tanto lontani, e, come riportato nell'articolo citato, nelle stessa Comunità Europea. Quindi ci vorrebbero degli aiuti agli Stati ma ovviamente con il controllo che essi servano a migliorare lo stato dei più deboli.. e con questo andiamo su un terreno molto delicato, perchè da troppo tempo senti dire in giro e leggo sui mass media " perchè dovremmo preoccuparci della miseria degli altri quando ne abbiamo già in casa abbastanza?" "perchè dar lavoro ad altri quando ci sono tanti disoccupati fra di noi?" e anche "perchè delocalizzare le fabbriche quando si tolgono posti di lavoro vicino a casa?"
io credo ancora nel principio fisico dei vasi comunicanti anche in economia, per cui quando un paese non si chiude in casa tipo muraglia cinese o l'Albania di Hoxa, prima o dopo incomincia a scambiare persone e beni coi vicini e anche i soldini si distribuiscono.. sarò troppo ottimista? occorre troppo tempo? certo, quel che vedo non è incoraggiante in questo senso.. anche qua a Trieste vedo movimenti che inneggiano alla chiusura della città... nella speranza che "da soli, faremo tutto bene". Non so..


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