Canova a Trieste

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babatriestina
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Canova a Trieste

Messaggio da babatriestina »

a Trieste ci sono alcune opere di Canova:
al museo Sartorio, alcuni gessi ( tre o quattro) modelli di ritratti di personaggi napoleonici,
dal sito del museo
Gli esemplari più antichi della collezione di gessi dei Civici Musei di Storia ed Arte sono quattro calchi di opere di Antonio Canova, realizzati dall'artista stesso: il busto di Napoleone Bonaparte, i ritratti di Carolina Murat Bonaparte e Gioacchino Murat (le cui realizzazioni in marmo sono oggi perdute) e l'autoritratto di Canova.
e poi due bassorilievi appartenenti alla Fondazione del Verdi che un tempo erano esposti nell'atrio della sala Tripcovich. Oltre a due statue, un gesso ed un bronzo (?), al Revoltella
Per ora non ne ho foto...


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Re: Canova a Trieste

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto:
e poi due bassorilievi appartenenti alla Fondazione del Verdi che un tempo erano esposti nell'atrio della sala Tripcovich.
non erano della Fondazione del Verdi.
Erano di un socio della Fondazione che li aveva esposti ed ora.. li ha esposti nella propria galleria d'arte a Milano. Almeno, ame sembra proprio di ricordare che fossero questi due, ma non trovo riscontri e conferme..
questa è la danza dei figli di Alcinoo e son quasi sicura

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l'altro potrebbe esser stato questo: la morte di Priamo

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Per la serie "anche questo i ne ga cavado"
beh, c'era tutto un movimento contro l'uso per musica classica e per l'uso al verdi di Sala Tripcovich, no?

ps ecco, guardate come sono i bassorilievi neoclassici di qualità a cui si sono ispirati i nostri architetti e scultori per le decorazioni delle case triestine
appartengono alla Fondazione Cariplo e Intesa san Paolo, collezione Rezzonico.


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Re: Canova a Trieste

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto:a Trieste ci sono alcune opere di Canova:
al museo Sartorio, alcuni gessi ( tre o quattro) modelli di ritratti di personaggi napoleonici,
dal sito del museo
Gli esemplari più antichi della collezione di gessi dei Civici Musei di Storia ed Arte sono quattro calchi di opere di Antonio Canova, realizzati dall'artista stesso: il busto di Napoleone Bonaparte, i ritratti di Carolina Murat Bonaparte e Gioacchino Murat (le cui realizzazioni in marmo sono oggi perdute) e l'autoritratto di Canova.


Per ora non ne ho foto...
me ne so procurata alcune:
dalla brochure del Museo, il Napoleone
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e per i Murat..
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Re: Canova a Trieste

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto:
e poi due bassorilievi appartenenti alla Fondazione del Verdi che un tempo erano esposti nell'atrio della sala Tripcovich.
non erano della Fondazione del Verdi.
Erano di un socio della Fondazione che li aveva esposti ed ora.. li ha esposti nella propria galleria d'arte a Milano. Almeno, ame sembra proprio di ricordare che fossero questi due, ma non trovo riscontri e conferme..
questa è la danza dei figli di Alcinoo e son quasi sicura

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l'altro potrebbe esser stato questo: la morte di Priamo

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Riprendo questo post, perché ho avuto qualche informazione in più.
Ricordavo di aver ammirato questi due gessi del Canova nell'atrio della sala Tripcovich, anzi successivamente, quando la chiusero, buttai l’occhio per vedere se per caso fossero ancora là. Non lo ho visti ed ho pensato che giustamente il proprietario se li è ripresi. Così adesso se li ammira da solo. Il proprietario- locale - sono le Generali, che se li godrà esposti in qualcuna delle proprie sedi.
Quelli della mia foto, uguali, sono a Milano , proprietà di una banca/Fondazione, che li espone al pubblico in un museo aperto in pieno centro, di fronte alla Scala. Fotografati nel marzo del 2013.
nel 2013, lessi ... che erano andati rotti in occasione di una mostra... riporto qualche passo a riguardo
10 Settembre 2013

Prima o poi doveva succedere: il mostrificio italico ha fatto una vittima illustre. Il 2 agosto un bassorilievo in gesso di Antonio Canova è stato staccato dal muro dell’Accademia d’Arte di Perugia per essere spedito a soli 24 chilometri di distanza, a una trascurabile mostra di Assisi intitolata semplicemente “Canova”. L’operazione, affidata alla ditta di trasporti Alessandro Maggi di Pietrasanta, è stata fatale: il gesso, cadendo, si è ridotto in mille pezzi. E non c’è restauro che tenga. L’opera era uno dei pochi esemplari noti dell’Uccisione di Priamo, episodio omerico che insieme ad altre famose scene della letteratura classica ispirarono a Canova una delle sue più celebri serie di bassorilievi. Proprio come il bronzo, il gesso consente di moltiplicare gli originali, e in questi casi l’importanza dell’esemplare è legata alle circostanze della creazione: e quello di Perugia aveva tutte le carte in regola, perché era stato donato all’Accademia dagli eredi dello stesso Canova. L’assicurazione dovrebbe ripagare 700.000 euro. Magra consolazione: la nostra generazione ha distrutto qualcosa di unico e irripetibile, che non passeremo ai nostri figli.


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ecco, io sull'unico ed irripetibile, visto che ne sono in giro diverse copie di qualità, direi che si tratta di retorica e mi sa di politica, visto anche il resto del commento.

articolo del fatto quotidiano, autore lo storico d'arte Tommaso Montanari
da cui scopriamo che l'unico e irripetibile era uno dei pochi esemplari noti, ossia ce ne sono diversi in giro... uno a Trieste, uno a Milano, un anche a Venezia..
La copia del Correr
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altra parte delle polemiche
A proposito di Canova, con l'ex ministro dei Beni culturali ed ex presidente della Regione Veneto il discorso casca per forza sul gesso cascato: quel bassorilievo con L'uccisione di Priamo del Canova finito in mille pezzi all'Accademia di belle arti a Perugia il 2 agosto scorso. Un modello realizzato dall'autore per un marmo che poi non scolpì mai. Il gesso fu donato a Perugia dagli eredi del Canova nel 1829. Un'altra versione del soggetto, sempre in vista del marmo mai realizzato, si trova al Museo Correr di Venezia. Il gesso di Perugia era stato staccato a mano, dal muro, e doveva essere imballato per il trasporto verso Assisi, Palazzo Frumentario, per la mostra «Canova» in corso fino al 31 gennaio 2014. Da allora Galan è preso di mira sul Fatto Quotidiano da Tomaso Montanari, storico dell'arte, allievo di Salvatore Settis, professore all'Università di Napoli e membro della commissione per la riforma del ministero per i Beni Culturali.

per cui alla fin fine il discorso si sposta sulle mostre. Meno male che non sapevano- chi può sapere quel che avviene in un buco come Trieste?- che anche qua i gessi erano passati dalle Generali alla Tripcovich e viceversa !


Morale della favola, Canova sembra che non lo tradusse mai in marmo, ce ne sono diverse copie : ma sono un originale ed altre copie oppure sono tutte fatte col medesimo stampo? a me a occhio dal vivo son sembrate tutte di ottima qualità... e teniamo cara l'informazione che una è pure a Trieste, anche se non la vediamo


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Re: Canova a Trieste

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Pare che i due gessi siano nella foresteria delle Generali, in piazza Unità. Pare che originariamente si trovassero in un cinema veneziano di proprietà delle Generali. Da là vennero staccati e portati a Trieste. Pare che nessuno si fosse mai accorto della loro importanza a Venezia.

Comunque pare che Canova fosse il primo ad adottare la produzione seriale questi gessi e le opere della gipsoteca del Sartorio potrebbero confermarlo.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Canova a Trieste

Messaggio da babatriestina »

alla gipsoteca del Sartorio ci sono un paio di busti, esposti. ( c i sono pure armadi e cassetti chiusi) invece potrei indagare su un vecchio catalogo della Gipsoteca di Possagno, dedicata ai gessi canoviani


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Re: Canova a Trieste

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: gio 11 apr 2013, 7:32
e per i Murat..
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anche di questi ci sono stati i busti in marmo- e dapprima il bozzetto in gesso, e poi dal marmo sono stati ricavati altri calchi in gesso il busto di Carolina risale a 1813 altre copie in gesso a Possagno alla gipsoteca canoviana..
per il bozzetto del Napoleone, l'originale in marmo venne mandato a Parigi e sembra sia ora al palazzo del duca di Wellington. Quello del cortile di Brera ne è una copia in bronzo, altre copie e bozzetti sono in giro per musei, e ne citano anche quella del Revoltella

ecco dal catalogo di Possagno i due Murat
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e la loro versione della morte di Priamo ( altra...)

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Re: Canova a Trieste

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