Teatro Romano com'era

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AdlerTS
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Teatro Romano com'era

Messaggio da AdlerTS »

cartolina degli scavi ... e quele statue ? chi le ga mai viste ?

Immagine


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Elisa
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da Elisa »

Ma mi sembra di impressionante importanza il ritrovamento di queste statue! E' possibile che siano sparite? Allora saremmo in presenza di un delitto....!


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:. e quele statue ? chi le ga mai viste ?
mi :-D :-D :-D :-D
le xe de sempre esposte ai Civici Musei, una volta al museo de storia e arte e adesso nei sotterranei del Castel, coi resti romani, Se trovo le foto, te le posto con calma.
A noi ne le ga fatte veder co andavimo a scola la, quela de arte. Per quei che disi che a scola nissun insegna gnente de local.. :lol:


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

Eccole qua, in fila!
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con la calma, qualche dettaglio..


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da AdlerTS »

Va ben tignir le originali al museo, ma non saria bel metter delle copie in Teatro ?


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

saria indubbiamente cocolo, ma no se le podessi meter al loro posto, che iera la scena che no esisti più.
Ma ti ga notado che invece ghe xe una lapide romana con dedica, quella de Quinto Petronio Modesto? a man destra guardando de fora..
alora, eccoli qua:
un Apollo ( identificazion probabile)
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una testa de una Venere, del stile della venere de Cnido
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delle altre divinità no go fatto dettagli, a quella on la testa xe indubbiamente Esculapio, quella con el serpentello le la sua parner Igiea, e la terza xe Minerva ( Atena) per la corazza col egida e i serpentei


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

Resta la testa del personaggio roman, nella cartolina, che xe identificado tradizionalmente col Quinto Petronio Modesto -la iera addirittra su tutti i cartelloni che reclamizzava sta raccolta!!! e eccola qua
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: Ma ti ga notado che invece ghe xe una lapide romana con dedica, quella de Quinto Petronio Modesto? a man destra guardando de fora..
eccola qua:
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dettaglio
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: con la calma, qualche dettaglio..
oggi go fatto un giretto al Castel e ricordandome de sta discussion, go ciolto qualche dettaglio in più:
Esculapio:
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la testa
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Igea col serpentel
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

Atena/Minerva senza testa
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ma se la riconossi benissimo del egida, la corazza a scaglie
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Apollo
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

Per el Dioniso, el cartellin disi che l'identificazion no xe certa, xe una statua de divinità nuda, ma poco se pol capir..
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invece per la Venere/Afrodite, anche se i tochi xe ridotti, la xe troppo caratteristica:
Immagine
Immagine

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( e el bel xe che se parlava de cartoline..)


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da Ciancele »

Teatro Romano
Confermo quel che ga dito Kyeldor el 27.09.2007: nela II guera mondial la galeria iera rifugio antiaereo. Nel marzo 1945 andavo in piaza Goldoni e ga sonà l’alarme. El mato de l’UNPA me ciama de ‘ndar in rifugio. Mi ghe go contà qualche monada in tedesco e el mato che no ga capì un tubo el me ga lasà andar. In Galeria Sandrineli gaveimo punto de ritrovo in caso de alarme. No importa dove che se trovaimo. Una volta go corso de San Saba in piaza Goldoni: 5 chilometri. Circa 20 minuti (gavevo ‘pena 17 ani). Co’ son rivà i ga dà el fine alarme.


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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Segnalo questa pagina del Piccolo

http://ilpiccolo.gelocal.it/foto-e-vide ... -1.3210221

dove si può vedere la ricostruzione multimediale del teatro romano fatta per una tesi di laurea in architettura qui a Trieste.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da Nona Picia »

Già vista, molto interessante!


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"

"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Re: Teatro Romano e dintorni

Messaggio da babatriestina »

per i dettagli, il sito del Museo è alquanto approfondito
http://www.retecivica.trieste.it/triest ... gina=salaC
basta cliccare sui numeri delle immagini nella cartina là riportata e si aprono le finestre dedicate ad ogni reperto


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Re: Teatro Romano com'era

Messaggio da babatriestina »

Ho spostato qua questa parte perchè mi sembrava più adatta alla storia del teatro che alle cartoline, lasciando le cartoline recenti .
Aggiungo ancora un po' sul teatro romano, sull a base di quanto si può vedere al Lapidario triestino al Castello di san Giusto:
intanto un'immagine della ricostruzione
Immagine
e con pazienza copio a mano la descrizione completa e tecnica, dalla tabella:

I resti del Teatro Romano di Trieste furono portati alla luce durante i lavori di scavo condotti tra il luglio 1937 e il
settembre 1938. la sua esistenza era testimoniata dal toponimo della zona della "REna", derivante da arena, che ricordava
la presenza di un antico edificio per spettacoli. nel XVII secolo i ruderi erano ancora in parte visibili, ma nei due
secoli s eguenti furono completamente inglobati in edifici di abitazione privata, il cui andamento seguì la forma
semicircolare del teatro del quale sfruttarono muri esistenti e i cunicoli.
I risultati dello scavo, dati i cospicui resti superstiti, hanno permesso una ricostruzione sicura e i lavori di
consolidamento e restauro hanno restituito un andamento monumentale all'edificio. questi lavori. però, seppur condotti nel
rispetto dei resti antichi, hanno in parte modificato alcuni elementi originari.
Il teatro Romano di Trieste, adottando un sistema costruttivo caratteristico dell'epoca antica, realizzato sfruttando in
parte il versante della collina: il settore inferiore della gradinata o ima cavea poggia in gran parte direttamente sulla
roccia viva tagliata artificialmente e solo la zona superiore e le estremità sono sorrette da sostruzioni.
I gradini erano disposti in numero di 14 ( di cui ora sono stati realizzati 12) nell'ima cavea e probablimnete di 7 ella
summa cavea ( non ricostruiti); quelli oggi visibili sono quasi completamente il risultato del rifacimento che ha
utilizzato mattoni moderni ( posti nel 1938 con inciso il numero XVI indicante l'anno dell'era Fascista) e lastre di
arenaria ( poste nel 1952) per rifare l aparte perdut, lasciando in locoi pochi resti dei mattoni originari. la
ricostruzione ha comunque restuìituito solo il nucleo dei gardini, mancando il rivestimento esterno che, come risultò in
più punti, era costituito da lastre di calcare di Aurisina.
Al di sottodella summa cvea si trovava un ambulacro che permetteva l'ingresso al teatro dall'alto. l'ambulacro, realizzato
con volta in calcestruzzo( alta quasi tre metri) e pavimento di lastre arenaria, è interrotto al centro dalla roccia viva
della collina ed è quindi diviso in due "bracci" indipendenti, simmetrici, della lunghezza di circa 30 metri.
nell'ambulacro si entrava dall'esterno attraverso due ingressi aperti nella muratura perimetrale, dai quali solo uno è
ancora praticabile sul lato sinistro ( nord orientale). Dall'ambulacro, attraverso due passaggi detti vomitoria, ancor oggi
distinguibili, si accedeva alle gradinate.
L'area dlele gradinate è delimitata da un poderoso muro con andamento semicircolare. in questo muro sono visibili tre serie
di fori che il restauro ha ben evidenziato: essi dovevano servire per sostenere una struttura ignea la cui composizione ha
fatto supporre agli studosi l'esistenxa di una doppia galleria oppure quella di un "podio" o Crypta ( similmente al teatro
Grande di Pompei) sopra il quale si trovava poi una galleria regolare. Al centro di questa galleria( nella zona priva d
fori) è ipotizzat al apresenza di un scellum in summa cavea, èiccolo tempietto o edicola destinata al culto imperiale.

Nel lato esterno del muro perimetrale sono conservati, tutt'oggi emergenti, alcuni blocchisquadrati di pietra calcarea, che
presentano nella faccia superiore un leggero incavo quaadrangolare. Queste mensole servivano a fissare i pali che
sostenevano il velum, grande riparo di stoffa che veniva montato per coprire l'intero teatro e proteggere gli spettatori
dal sole durante gli spettacoli.

Alla base della cavea si apre la zona semicircolare dell'orchestra, la cui circonferenza è delineata da un gradino di
lastre di arenaria. Quest'ultimo presentamolti incavi quadragolari e rettangolari che servirono per sostenere le sellae dei
posti riservati per i magistrati o forse anche il balteus o transenna che separava la zona riservata al pubblico da quella
dove si svolgevano spettacoli violenti.

Tra la zona della cavea e quella della scena si aprivano due passaggi, analemmata, che davano in due corridoi con copertura
a volta detti versurae. le versurae mettevano in comunicazione l'interno del teatro con il portico che si estendeva dietro
alla scena e permettevano l'accesso dal basso alle persone che avrebbero trovato posto nei gradini dll'ima cavea. Al di
sopra delle versurae erano posti i tribunalia palchi da cui le autorità assistevano agli spettacoli.


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Re: Teatro Romano com'era

Messaggio da babatriestina »

L'apparato scenico si componeva di pulpitum, proscenio e scena.
Il pulpitum, muro anteriore del palcoscenico, è stato ricostruito con sicurezza in base ap recisi rinvenimenti e presenta
10 nicchie di cui due a sezione circolare. esso in origine era, secondo il gusto ellenistico del periodo augusteo,
rivestito con lastre di pietra rossa di Verona, decorate a bassorilievo con motivi vegetali ed animali, i cosiddetti
girali popolati.
Il proscenium, l'odierno palcoscenico, era composto da un pavimento in assi di legno che coprivano l'ampia zona sottostante
dell'iposcenio. Oggi è visibile solo quest'ultima, in cui si distinguono i pilastrini che sostenevano il pavimento e gli
incassi per i pali usati per le manovre dell'auleum o sipario.
La scena, realizzata come una facciata monumentale, era suddivisa in un a parte centrale, della scenae frons e in due alae
laterali. essa era composta da un'esedra semicircolare al centro , la valva regia, e da due esedre rettangolari ai lati, la
valvae hospitales, al centro di ciascuna delle esedre si apriva una porta affiancata da due colonne.
La scena, di cui rimangono ricche testimonianze nei basamenti, nelle cornici modanate, nei frammenti di soffitto a
cassettone e di colonne, era distribuita su due pianti e sobriamente abbellita da nicchie in cui erano inserite statue a
tutto tondo.Molti frammenti di queste statue sono stati rinvenuto in posizione di crollo nella fossa dell'iposcenio e dal
luogo di caduta è stato possibile ipotizzare un'attendibile ricostruzione dell'insieme dell'impianto architettonico e
decorativo. il ciclo scultoreo del teatro triestino costituisce senza dubbio uno dei più significativi esempi di
decorazione scultorea tra tutti gli edifici teatrali presenti sul suoli italico: le statue riprendevano modelli noti e molto
diffuso nel mondo antico, i cui originale risalgono al IV secolo a C e sono opera di copisti operanti forse ad Aquileia,
senza dubbio appartenenti a quell'arte colta locale databile agli ultimi decennio del I secolo d. C.

La scena aveva uno spessore ridotto, tale d a non poter contenere ambienti per uso degli attori, ed era circondata da altre
strutture : lateralmente da due vestibula e posteriormente da un portico detto porticum post scaenam luogo di gradevole
passeggio a pochi metri dalla spiaggia del mare.
Il Teatro Romano di Trieste con la sua ampiezza di poco meno di 65 metri fu in grado di accogliere una massa di spettatori
valutabile i 3500 persone e in base a recenti studi può esser fatto risalire per la sua fase costruttiva originale
all'epoca augustea. un primo intervento ricostruttivo è ipotizzabile già in età giulio-claudia durante il regno di Nerone
e un secondo, che riguardò probabilmente l'apparato scultore, è testimoniato per l'inizio del II secolo d, C. ( 102-106) ad
opera di Quinto Petronio Modesto. Il testo di un'epigrafe, andata purtroppo perduta, permette di stabilire che il teatro
ospitò, in epoca tarda, accanto agli spettacoli teatrali anche combattimenti gladiatori.


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Re: Teatro Romano com'era

Messaggio da babatriestina »

e ancora qualche foto:
il gruppo principale delle statue
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il dettaglio della testa della Venere, per me assomigliate al modella della Venere di Cnido
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un'immagine probabilmnete di bambino
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Re: Teatro Romano com'era

Messaggio da babatriestina »

una base di statua, a destra si intravede un piede, e sembra un appoggio con palma
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questo è identificato come un Sileno, però è impressionantemente simile alle figure dei Fiumi della fontana dei Continenti, e anche questo ha un buchino forse per una fontana, Ma dicono che poichè non ci sono incrostazioni non dovette rimanere in funzione a lungo
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Re: Teatro Romano com'era

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto:

Nel lato esterno del muro perimetrale sono conservati, tutt'oggi emergenti, alcuni blocchi squadrati di pietra calcarea, che
presentano nella faccia superiore un leggero incavo quadrangolare. Queste mensole servivano a fissare i pali che
sostenevano il velum, grande riparo di stoffa che veniva montato per coprire l'intero teatro e proteggere gli spettatori
dal sole durante gli spettacoli.
Eccoli qua
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