Anonio Budini(ch) ("Le memorie di guerra di papà", Beit casa editrice) è illuminante su molti aspetti che ritrovo nella bella discussione avviata da danilo43:mandi_ ha scritto: Mi risulta nuova la possibilità di avere con sè la moglie, in periodo di guerra, ma evidentemente era così.
Singolare il francobollo della Lega Nazionale...
1- Budinich,essendo I tenente (era professore di lettere), racconta di molti privilegi che caratterizzarono la sua vita di ufficiale rispetto ai soldati: l'inserviente personale, un alloggiamento singolo, l'assegnazione di un cavallo...
2- e racconta del comandante di un distaccamento di genieri (tenente ingeniere di nazionalità italiana ma austriacante, di mezza età) che si era fatto venire la giovane moglie presso la guarnigione di stanza in Erzegovina, sul confine col Montenegro... la bella signora era l'attrazione per tutti i soldati accampati nella regione!
3- ancora durante tutta la guerra le poste funzionavano a meraviglia, tanto che Budinich riusciva a mandare a casa pacchi di derrate alimentari che arrivavano in tre giorni a Lussingrande: mandava perfino uova e carne!
Lontano del carnaio dell'Isonzo, sembra che in effetti gli ufficiali non se la passassero tanto male e risucivano a condurre una vita con qualche comodità... come sembra essere stato per il nonno di danilo43