Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
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Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Accompagno mia moglie "al bagno" e poi, di solito vado a fare due passi. Non sono capace di starmene là, al sole.
Guardando l'acqua dalle rive, pare incredibile, ma si riesce a vedere la fauna che sta nel mare. Certo la qualità delle foto non è massima, ma può servire, sempre a documentare.
Cominciamo dal moletto di Miramare, quello con la Sfinge. Attirati dall'area protetta, dove nessuno va (o dovrebbe andare) a romper loro le scatole con togne ami ed esche ecco i zievoli (cefali)
E' un pesce che ha la pessima abitudine, per chi lo mangia, di andare a nutrirsi vicino agli scarichi fognari e la carne, talvolta, gli prende un sapore sgradevole. "El ga de palù" era la sentenza con cui a casa mia veniva giudicata la carne di questi zievoli maleducati , ma credo che il modo di dire non sia in uso a Trieste. Forse è per questo che non me lo hanno mai dato da mangiare, nemmeno da piccolo.
Guardando l'acqua dalle rive, pare incredibile, ma si riesce a vedere la fauna che sta nel mare. Certo la qualità delle foto non è massima, ma può servire, sempre a documentare.
Cominciamo dal moletto di Miramare, quello con la Sfinge. Attirati dall'area protetta, dove nessuno va (o dovrebbe andare) a romper loro le scatole con togne ami ed esche ecco i zievoli (cefali)
E' un pesce che ha la pessima abitudine, per chi lo mangia, di andare a nutrirsi vicino agli scarichi fognari e la carne, talvolta, gli prende un sapore sgradevole. "El ga de palù" era la sentenza con cui a casa mia veniva giudicata la carne di questi zievoli maleducati , ma credo che il modo di dire non sia in uso a Trieste. Forse è per questo che non me lo hanno mai dato da mangiare, nemmeno da piccolo.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Questo, invece, è un guato, ghiozzo in italiano, fotografato dalle parti di santa Croce
E' un pesce povero, dalla carne quasi farinosa che mia mamma faceva qualche venerdì, se non c'erano i sardoni in pescheria o costavano troppo. I sardoni fritti, quelli sì, erano buoni. Quando, usciti dalla povertà del primo dopoguerra, mia mamma cominciò a comperare anche scombri, finì il mio idillio col pesce. Per me i sardoni sono il pesce più buono; fritti li preferisco a tutti i pesci più pregiati e cotti nei modi più sofisticati, ma questo è un altro paio di maniche e quando si va nei gusti, si va nel soggettivo.
E' un pesce povero, dalla carne quasi farinosa che mia mamma faceva qualche venerdì, se non c'erano i sardoni in pescheria o costavano troppo. I sardoni fritti, quelli sì, erano buoni. Quando, usciti dalla povertà del primo dopoguerra, mia mamma cominciò a comperare anche scombri, finì il mio idillio col pesce. Per me i sardoni sono il pesce più buono; fritti li preferisco a tutti i pesci più pregiati e cotti nei modi più sofisticati, ma questo è un altro paio di maniche e quando si va nei gusti, si va nel soggettivo.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Questi, invece, sono noti col nome collettivo di "minudaia", tanto sono piccoli e numerosi
Provo a ingrandirli un poco
Sono detti, in dialetto, anche ribaltavapori o girai. In italiano il loro nome dovrebbe essere latterini. Credo si mangino fritti, così come sono.
Provo a ingrandirli un poco
Sono detti, in dialetto, anche ribaltavapori o girai. In italiano il loro nome dovrebbe essere latterini. Credo si mangino fritti, così come sono.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Se avete paura di essere trasformati in pietra non guardate le foto qui sotto, perché sono di una medusa, in dialetto pota. Dovrebbe essere una Rhizostoma.
Dicono che non è urticante, ma io non la toccherei mai. Infatti wikipedia, al riguardo, è un poco contraddittoria
Da un'altra parte trovo, invece
Dicono che non è urticante, ma io non la toccherei mai. Infatti wikipedia, al riguardo, è un poco contraddittoria
Insomma, "no se mori a tocarla, ma fastidio la dà".http://it.wikipedia.org/wiki/Rhizostoma_pulmo ha scritto:La specie non provoca gravi conseguenze, i suoi tentacoli di norma non risultano urticanti tanto da creare pericoli seri per l'uomo. Solo su soggetti particolarmente sensibili, il contatto può provocare gravi irritazioni che scompaiono comunque spontaneamente in breve tempo ma lasciando un prurito/dolore molto fastidioso.
Da un'altra parte trovo, invece
E qualche anno fa trovarono proprio dalle nostre parti un cinese che ne aveva raccolte e conservate, male, molte. Venne multato sia per la cattiva conservazione di cibo destinato ai ristoranti che per la quantià raccolta (non potete raccoglierne più di 5 chili).http://www.ecozoom.tv/blog/animali/dove-sono-meduse-mediterraneo/ ha scritto: RHIZOSTOMA (non urticante): Nell’Adriatico e nello Jonio, ora in lungo le coste della Puglia jonica (Gallipoli) e adriatica, nell’alto tirreno (Toscana), e Friuli Venezia-Giulia e Veneto. I tentacoli sono corti e non sono armati di cnidocisti pericolose per l’uomo. Il diametro del suo ombrello puo’ arrivare a 60 cm e puo’ pesare fino a 10 kg. Per i cinesi e’ un piatto prelibato;
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Questo è un riccio di mare. Un bagnante me ne ha raccolto uno per fotografarlo e poi lo ha ributtato in mare.
Questo è il dorso
e questa la bocca, che ha un nome molto filosofico: lanterna di Aristotele (ma non era Diogene quello della lanterna?)
Dovrebbero essere di due tipi, che popolarmente vengono detti maschio e femmina, ma è una distinzione impropria: sono due specie diverse ognuna delle quali ha i suoi maschietti e le sue femminucce, ma non chiedetemi come si fa a distinguerli.
Questo dovrebbe essere un cosiddetto maschio Arbacia lixula.
Tutti i ricci non amano il sole, ma questi, i cosiddetti maschi, si coprono la schiena con un cappellino per riparasi dal sole
Il cappellino può essere una valva di mitilo, una pietra, una foglia...
I ricci pungono e i loro aghi si spezzano sotto pelle; sono punture dolorose e togliere la parti dell'ago rimaste è un'operazione non sempre facile. Gli aghi sono dei monocristalli di calcite prodotti con una tecnica particolare che è oggetto di studio.
I maschi non dovrebbero essere commestibili, mentre lo sono le cosiddette femmine di cui si mangiano, non ho capito bene, se le uova o le gonadi (sono due cose diverse o mi sbaglio) arancione.
Questo è il dorso
e questa la bocca, che ha un nome molto filosofico: lanterna di Aristotele (ma non era Diogene quello della lanterna?)
Dovrebbero essere di due tipi, che popolarmente vengono detti maschio e femmina, ma è una distinzione impropria: sono due specie diverse ognuna delle quali ha i suoi maschietti e le sue femminucce, ma non chiedetemi come si fa a distinguerli.
Questo dovrebbe essere un cosiddetto maschio Arbacia lixula.
Tutti i ricci non amano il sole, ma questi, i cosiddetti maschi, si coprono la schiena con un cappellino per riparasi dal sole
Il cappellino può essere una valva di mitilo, una pietra, una foglia...
I ricci pungono e i loro aghi si spezzano sotto pelle; sono punture dolorose e togliere la parti dell'ago rimaste è un'operazione non sempre facile. Gli aghi sono dei monocristalli di calcite prodotti con una tecnica particolare che è oggetto di studio.
I maschi non dovrebbero essere commestibili, mentre lo sono le cosiddette femmine di cui si mangiano, non ho capito bene, se le uova o le gonadi (sono due cose diverse o mi sbaglio) arancione.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
appena "premiato" per il fedele consumo di nafta da parte di nota azienda petrolifera con una telecamera impermeabile, ho sfidato le profondità marine di fronte alla Canottieri Nettuno, e ho incontrato questa medusa, già descritta da SPMC.
dimensioni circa 20 cm di diametro.
penso di poter confermare che non è urticante, almeno l'ombrello, rotto credo da me nel movimento per allontanarmene..
mi sono accorto di lei solo quando l'ho toccata con una gamba, senza conseguenze.
saluti
dimensioni circa 20 cm di diametro.
penso di poter confermare che non è urticante, almeno l'ombrello, rotto credo da me nel movimento per allontanarmene..
mi sono accorto di lei solo quando l'ho toccata con una gamba, senza conseguenze.
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Incontri ...ravvicinati, Vet!
Immersione da...brivido, per me, terricola come sono!!!!
Buona settimana..non in apnea!
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ivana
la curiosità è il colore della mente
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Caro Vet, go proprio avù una picia discussion con la più grossa esperta de meduse- una mia colllega (ex) del Geofisico. Nell'articolo, con sua intervista, del Piccolo la le ciama "Botte" marine; mi ghe go fatto presente che noi ler ciamema Pote marine .... el a insisti sula sua version ... ma la xe cjargnela!
Mi a Trieste go sempre sentì dirghe "Pote" marine ... forsi, ricordando Lorenzo Stecchetti, in Emilia-Romagna, xe una "brutta" parola. Digo ben?
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Sia el Kosovitz che el Doria riporta nei sui vocabolari "Pota marina" (Pottamarina nel Kosovitz). El Doria disi che esisti anche Bota marina, ma el rimanda a pota.
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
nonna ivana ha scritto:Immersione
in Emilia (mi permetto) "pota" non esiste, almeno credo, in nessuna provincia, al contrario che in Bergamo e nella zona ovest del bresciano confinante con la bergamasca, ed è un intercalare che ha ormai perso il suo significato originario, (il triestino mXna), ora è usato quasi come il "ciò".Nini Naridola ha scritto:"Pote" marine ... forsi, ricordando Lorenzo Stecchetti, in Emilia-Romagna, xe una "brutta" parola. Digo ben?
Nini Naridola ha scritto:la le ciama "Botte" marine
mia mamma e mio zio, nati e cresciuti tra Roiano e Barcola, le chiamano Bote marine.sono piccolo ma crescero ha scritto:disi che esisti anche Bota marina
per no far torti mi le ciamo meduse
- nonna ivana
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Ecco, Vet, un esempio di...tagliar la testa al toro, per rimanere nella...fauna!!!VetRitter ha scritto:nonna ivana ha scritto:Immersionemia mamma e mio zio, nati e cresciuti tra Roiano e Barcola, le chiamano Bote marine.Nini Naridola ha scritto:"Pote" marine ... forsi, ricordando Lorenzo Stecchetti, in Emilia-Romagna, xe una "brutta" parola. Digo ben?
per no far torti mi le ciamo meduse
Così capisco anch'io...
ivana
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
meto qua, anche se sinceramente no so se xè una medusa, o i ovi de qualche pese, o una salpa.
la iera soto el pel de l'acqua, no la se moveva, in sezion paressi a stella, molto trasparente, in controluce de color rosa 'ssai palido. (gò lavorà col chiaroscuro per vederla).
'spetemo i biologi marini, o chi che ne sa dir qualcosa.
saluti
la iera soto el pel de l'acqua, no la se moveva, in sezion paressi a stella, molto trasparente, in controluce de color rosa 'ssai palido. (gò lavorà col chiaroscuro per vederla).
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Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
Caro Vet, ho avuto il responso delle amiche biologhe dell'ARPA:VetRitter ha scritto:meto qua, anche se sinceramente no so se xè una medusa, o i ovi de qualche pese, o una salpa.
la iera soto el pel de l'acqua, no la se moveva, in sezion paressi a stella, molto trasparente, in controluce de color rosa 'ssai palido. (gò lavorà col chiaroscuro per vederla).
'spetemo i biologi marini, o chi che ne sa dir qualcosa.
saluti
E' una "bestia" tipica di questa stagione e dei nostri mar. Gruppo dei Ctenofori, specie "Eucharis multicornis"
Un grazie a Lisa ed Erica
Re: Loda'l mar e tiente la tera: fauna ittica vista dal molo
altre tre meduse, queste iera grose, sui 40 cm de lungheza e diametro.
qualcuna però pareva un pò tramortida.
qualcuna però pareva un pò tramortida.
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- la pivo sul fondo no xè mia
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