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Messaggio da babatriestina »

Son finida per caso in questo sito de un'associazion Triestebella

Riporto i loro suggerimenti, de qualche mese fa. Me par un possibile spunto de discussion--

Associazione Triestebella http://www.triestebella.it



28 IDEE PER UNA TRIESTE PIÙ BELLA

Triestebella è un’associazione che si occupa del decoro della città e del territorio provinciale segnalando situazioni di degrado e proponendo idee.

Con l’inizio della nuova Amministrazione comunale di Trieste proponiamo alcune idee per migliorare la nostra città.

Le idee sono esposte in ordine alfabetico. Le parole in neretto rimandano alle relative voci.

1 AREA ARCHEOLOGICA DI S. GIUSTO E VIA DEI CAPITELLI

Devono essere completati gli scavi nell’area di via Capitelli per portare alla luce altri reperti di epoca romana in quello che probbilmente era il retroporto romano di Trieste.

Deve essere poi realizzato un percorso archeologico realizzando un degno accesso. Non devono conseguentemente essere costruiti in tale area i nuovi edifici previsti dal progetto adottato di piano particolareggiato.

2 AREE GIOCO DI VICINATO

I bambini non giocano più in strada come facevamo noi. Ciò comporta danni fisici (obesità, poca agilità) e forse anche comportamentali dovuti all’isolamento in casa.

Il Comune dovrebbe incentivare le aree per gioco di vicinato (sotto casa) recuperando spazi inutilizzati e anche trasformando aree verdi poco frequentate.

Si possono pubblicizzare queste aree con cartelli al loro ingresso con una scritta a vivaci colori del tipo: QUISIGIOCA.

Si possono istituire i NONNIGIOCO incaricando dei pensionati volontari di sorvegliare nelle ore pomeridiane le aree gioco e di curarne la piccola manutenzione.

Una di queste aree si potrebbe realizzare restaurando l’area per verde e gioco esistente in via Flavia all’altezzo circa del palazzetto dell sport.

3 BARRIERE ANTIRUMORE

La grande viabilità cittadina comporta un notevole inquinamento acustico nei rioni attraversati. Questo può essere risolto con altre barriere antirumore oltre a quelle poche già esistenti.

4 BICICLETTE

Le biciclette non servono solo per fare attività fisica, ma dovrebbero essere, come in molte città, degli economici e salutari mezzi di trasporto. Dovrebbero essere realizzzate delle piste ciclabili urbane, nelle parti non troppo acclivi e soprattutto nel centro e prima periferia, anche utilizzando parti dei marciapiedi più larghi ovvero allargando i marciapiedi ove possibile.

Andrebbe anche studiato un percorso ciclabile da Trieste a Muggia e S. Dorligo lungo le vie Flavia, Baiamonti, Svevo, campi Elisi, passeggio S. Andrea, Rive.

Vanno collocati altri parcheggi per biciclette come quelli molto belli in acciaio inossidabile già collocati in centro.

5 CAMPAGNA PER TRIESTE PULITA

Vanno anche bene le multe salate per chi orina o butta cartacce, ma sarebbe utile una campagna con opuscoli distribuiti nelle case e manifesti con il seguente slogan:

TRIESTE È CASA TUA, TIENLA PULITA

Andrebbe inoltre valutata la possibilità di istituire dei gabinetti pubblici, come era una volta.

6 CASA DELL’ACQUA

Esistono in Italia oltre 300 chioschi dell’acqua che distribuiscono acqua pubblica sia liscia che gasata, generalmente gratis (il più noto è quello in piazza della Signoria a Firenze).

Si può chiedere all’ACEGAS come forma di sponsorizzazione di mettere una casa dell’acqua sulle rive o in piazza della Borsa.

7 CASERMA DELLA POLSTRADA

La Caserma della Polstrada di Roiano andrebbe finalmente riconvertita in parcheggi, verde, asili nido.

8 CENTRO STORICO

Il piano particolareggiato del centro storico adottato dalla precedente amministrazione deve essere rivisto in quanto molto burocratico e poco architettonico.

Andrebbe anche ampliato il perimetro del centro storico comprendendo le Rive.

In particolare, per alcune parti del centro storico si propone quanto segue:

1. nell’area di via Capitelli in luogo dei brutti volumi edilizi previsti dal piano particolareggiato adottato va prevista una sistemazione con pochi o nessun volume che provilegi gli spazi rispetto ai pieni valorizzando l’area archeologica e la visuale verso il colle di S. Giusto; l’area dell’attuale parcheggio comunale a cielo aperto potrebbe essere occupata da un parcheggio di pochi piani coperto di verde su un piano inclinato che ricostituisca il pendio originariodella base del colle;

2. Nella ricostruzione dell’edificio lungo via Punta del Forno dovrebbero essere evitate forme pseudoantiche privilegiando invece una tipologia moderna;

3. In via Teatro Romano andrebbe completato il retro di palazzo Marenzi secondo il progetto dell’architetto Pirzio Biroli;

4. In via Torbandena andrebbe risolto l’incastro fra l’edificio piacentiniano e il tessuto antico anche con un piccolo edificio di raccordo.

9 CORI E SCUOLE DI DANZA

A Trieste operano molti cori. Il Comune può inserire fra le manifestazioni musicali estive in piazza Unità e in altre piazze una rassegna di cori per dare spazio a questa bella forma di attività volontaria.

I cori sono disposti a cantare gratis e non hanno bisogno di impianto di amplificazione e mixaggio: basta un microfono per il presentatore.

Si potrebbe anche inserire una rassegna di scuole di danza.

10 EDIFICI IN ROVINA E ALTRE BRUTTURE

Vanno recuperati vari edifici in rovina. Ad esempio:

1. l’ex fabbrica Sadoch in viale Ippodromo progettata dalll’architetto Boico è probabilmente il migliore esempio di architettura moderna in una città che ha poche valide opere moderne. Ridotta a un rudere da un imprenditore ora fallito, andrebbe recuperata. Sarebbe andata bene come sede della facoltà di architettura, che però è stata trasferita a Gorizia. Potrebbe magari essere sede di uffici comunali;

2. l’ex mensa della Fabbrica Macchine fra via Locchi e via delle Fiamme Gialle, pregevole opera dello studio di architettura BBPR, è in rovina e andrebbe restaurata;

3. dietro la fabbrica Sadoch fra via Pollaiuolo e via Pordenone un isolato di casette è allo stato di rudere. Il Comune dovrebbe intervenire; si potrebbe forse realizzarvi un complesso di case popolari tramite l’Ater dopo aver espropriato i ruderi;

4. la chiesetta di S. Rocco all’inizio di Cavana giace da decenni chiusa e cadente. É stata ceduta dal Comune alla Curia in cambio di denaro che il Comune si é impegnato a spendere per restaurare altre chiese. É stata a nostro parere un’operazione non opportuna. La chiesa e l’adiacente casa anch’essa in rovina potevano, assieme al museo di arte orientale, costituire un unico complesso museale collocandoci il museo della città, come inizialmente previsto; per risolvere il vincolo dell’eredità si sarebbe potuto nominarla cappella civica e celebrarvi una messa all’anno. Ora occorre che la Curia la sistemi quanto prima;

5. in piazza Cavana il restauro di due edifici è fermo da anni;

6. la bella villa Cosulich in strada del Friuli è allo stato di rovina; la variante 118 prevede di destinare l’ area a zona turistica marina (sic!) Il Comune potrebbe venderla assieme a una piccola parte del giardino, a condizione che venga restaurata, lasciando il resto all’uso pubblico;

7. in via dell’Agro, fra via D’Annunzio e via della Tesa si trovano i ruderi di alcune casette; anche lì il Comune dovrebbe intervenire: data la limitata superficie, più che ricostruire un edificio, magari di edilizia popolare, converrebbe realizzare un’area gioco di vicinato;

8. In via degli artisti due grandi edifici sono da anni abbandonati e cadenti. Se i proprietari non intendono recuperarli, potrebbero essere trasformati in abitazioni ATER;

9. nel parco Revoltella va restaurata la casa del cappellano ora in rovina;

10. un brutto casotto all’inizio del molo Audace è chiuso da decenni; andrebbe eliminato;

11. andrebbe eliminata l’edicola per la vendita di frutta e verdura che da decenni è chiusa all’inizio della salita di via S. Marco.

Inoltre, in via Barbariga un marciapiede è occupato per la maggior parte da una scala che porta a un'agenzia immobiliare. Lo strettissimo passaggio che rimane per i pedoni è ancor più ristretto da un'incomprensibile catena, messa proprio lì. A vedere dalle condizioni del muro, la scala deve essere lì da decenni. Il Comune dovrebbe intervenire in qualche modo.

11 EX PESCHERIA

L’ex pescheria, se usata solo come contenitore di alcune mostre, é sprecata. Potendo trasferire l’acquario, magari in Porto Vecchio in un unico plesso museale (v. musei) si potrebbe dotarla di un bar e una rivendita di libri e giornali come era il Tergesteo e farne un TERGESTEO A MARE, una piazza coperta con libero accesso, pur potendo rimanere sede di mostre, si spera più prestigiose, anche con ingresso a pagamento chiudendola in tali occasioni con pareti mobili.

12 ILLUMINAZIONE E SEMAFORI A LED

Il Comune di Muggia, come già altre città, sta convertendo l’illuminazione pubblica e i semafori con impianti a led meno energivori e di maggiore durata.

Anche Trieste dovrebbe seguire questa strada, con un piano di graduale sostituzione degli impianti.

13 ISOLE ECOLOGICHE

Al posto dei brutti gruppi di cassonetti si dovrebbero ove possibile realizzare delle isole ecologiche, spazi recintati da siepi in modo da non rendere visibili i cassonetti dall’ esterno. Le isole ecologiche dovrebbero contenere anche cassonetti per ramaglie, materiale che può essere usato per il riscaldamento a biomassa (v. teleriscaldamento).

Comunque, se si facesse una raccolta differenziata porta a porta, come avviene già in vari comuni della Regione, la maggior parte dei cassonetti dovrebbe sparire.

14 MUSEI

Collocare il museo di storia naturale in periferia nell’ex caserma di via Cumano, con accesso da via Tominz, stada a senso unico e senza adeguati parcheggi, è stato un atto di rara stupidità.

Per far sì che i musei cittadini siano frequentati occorre accorparli quando possibile in plessi museali aventi una dimensione sufficiente. É il caso dei musei tecnici e scientifici, che potrebbero essere collocati in Porto Vecchio attorno all’ex stazione idrodinamica in corso di restauro, e cioè: il museo Enriquez ora abbandonato nella stessa caserma di via Cumano, il museo di storia naturale, il museo del mare troppo compresso nella sede attuale in sacchetta, il museo del porto, l’acquario o parco del mare che dir si voglia. Uno specchio d’acqua del Porto Vecchio potrebbe essere destinato ad accogliere navi storiche. Il plesso museale andrebbe dotato anche di bar, tavola calda, spazi per merchandising.

15 ORTI URBANI

Vanno istituiti orti urbani per gli anziani e le famiglie su terreni comunali non altrimenti utillizzati o su terreni destinati a verde urbano poco frequentati. Gli orti urbani sono costituiti da piccoli appezzamenti recintati di circa 100 mq dotati ognuno di acqua e di un piccolo riparo per gli attrezzi. Le aree per orti urbani dovrebbero essere circondate da una fascia di verde.

16 PALACONGRESSI

Non ha senso un palacongressi che sventrerebbe il palazzo Carciotti: si sta ampliando quello della Stazione Marittima (purtroppo non viene realizzato l’interessante progetto dell’architetto Bellini, vincitore del concorso delle Rive del 2002) e si farà un’altra sala congressi nel Silo vicino alla stazione ferroviaria.

Il palazzo Carciotti è più adatto come sede museale (ad esempio pinacoteca) o anche come sede di uffici pubblici o direzionali.

17 PERIODICO DEL COMUNE

Valutare la possibilità (se non costa troppo) di inviare ogni qualche mese ad ogni famiglia un bollettino di informazioni sulle nuove iniziative del Comune e per aiutare i cittadini ad usufruire dei servizi comunali (indirizzi e orari di ogni ufficio e pratiche che svolge, centri estivi, come iscriversi agli asili nido, ecc.) Il periodico non dovrebbe essere celebratorio del Sindaco e assessori.

18 PIANO DEL TRAFFICO

Va approvato con gli aggiornamenti opportuni il piano del Traffico che la precedente Amministrazione non è riuscito ad approvare, ma va considerato che è difficile snellire il traffico solo spostando i sensi unici: occorre invece realizzare molte rotatorie.

Occorre anche varare un piano dei parcheggi, in particolare prevedendo parcheggi di dissuasione in aree periferiche ma non troppo, collegati con bus navetta o con frequenti linee di bus.

19 PIANTE INFESTANTI

Deve essere condotta lungo le strade comunali e nei terreni di proprietà del Comune la lotta alle piante infestanti dannose per l’ambiente e la salute umana: ailanto, Ambrosia artemisiifolia, Senecio inaequidens, come indicato negli articoli 78 bis, ter e quater della legge regionale n. 9/2007.

20 PIAZZA LIBERTÀ

Piazza Libertà poteva essere sistemata secondo il progetto vincitore del concorso per la sistemazione delle rive. Fu fatto invece un altro concorso, ma il progetto vincitore, cervellotico, che prevedeva l’ abbattimento di alcuni alberi, alla fine fu abbandonato a seguito di vibrate proteste dei cittadini con la raccolta di circa 5.000 firme. È stato poi redatto un altro progetto a firma degli stessi progettisti vincitori del secondo concorso, che è meno peggio, ma non di grande pregio.

Si propone, se è ancora possibile, di riprendere il progetto del 2002 che prevedeva di unire le tre aree centrali della piazza in un unico grande giardino, con il vantaggio di costituire un bell’accesso alla città per chi viene dalla stazione ferrovioaria e di formare una rotatoria che snellirebbe il traffico. La sala Tripcovich, che doveva essere provvisoria in attesa del restauro del Verdi, potrebbe essere ritrasformata in stazione delle corriere secondo il progetto originario dell’arch. Nordio ed accogliere anche i bus urbani.

21 PIAZZA S. ANTONIO NUOVO

Con la fontana bruttina stile anni ’50, il brutto lastricato di pietra sconnesso e malamente riparato con toppe di cemento e le aiuole recentemente risistemate con palme (sic!) questa piazza non rende giustizia allo splendido spazio di Ponterosso e alla bella facciata neoclassica della chiesa.

Andrebbe invece riportato il canale di Ponte Rosso come era una volta fin quasi sotto il sagrato della chiesa restituendone appieno il valore prospettico. Esistono già progetti in tal senso, fra cui quello dello studio Teherani di Berlino vincitore del concorso delle Rive del 2002. Si tratta di un progetto forse troppo ambizioso che prevede una piazza sotterranea sotto lo specchio acqueo, comunque qualcosa andrebbe fatto.

22 PONTE SUL CANALE

Il ponte sul Canale previsto dalla precedente amministrazione può essere realizzato, se ci sono i fondi. Va però attentamente valutato il suo inserimento paesaggistico.

23 POTATURE

Gli alberi dei viali vengono potati con il barbaro sistema della capitozzatura. Questo sistema deve essere abbandonato e sostituito con leggere potature di rimonda, eventualmente dopo aver fatto una potatura di ritorno per ridare agli alberi un portamento simile a quello naturale.

24 REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO

Il Comune di Trieste ha un regolamento del verde solo pubblico e che non tratta neanche delle potature.

Va adottato un regolamento del verde pubblico e privato che tratti di tutti gli aspetti inerenti la gestione degli alberi, come in ogni città che si rispetti.

25 ROTATORIE

Le rotatorie in sostituzione degli incroci semaforizzati sono un’ottima soluzione per:

· velocizzare il traffico;

· ridurre drasticamente gli incidenti e conseguentemente i morti e feriti;

· consentire conversioni ad u sicure.

Riducendo i tempi di attesa a motore acceso, le rotatorie contribuiscono a limitare l’ inquinamento dell’aria con una piccola ma non infima riduzione delle emissioni di gas e polveri sottili.

Occorre che il Comune faccia un piano delle rotatorie. Un percorso da attrezzare quanto prima è quello da piazza Foraggi fino ad Aquilinea che è l’unico collegamento con Muggia e la zona industriale oltre che con i rioni a sud.

26 TELERISCALDAMENTO E FOTOVOLTAICO

In alcune città italiane funzionano impianti di teleriscaldamento sia utilizzando inceneritori e centrali termoelettriche, sia bruciando biomassa. Ad esempio a Dobbiaco un unico impianto di cogenerazione che brucia cippato di legno riscalda le case ed edifici pubblici di due comuni producendo anche acqua calda ed energia elettrica.

A Trieste non è forse possibile realizzare impianti che riscaldano grandi numeri di utenze, per la probabile difficoltà a trovare sufficienti quantità di biomassa.

Si può però forse realizzare un teleriscaldamento utilizzando l’inceneritore e realizzare, come sta facendo il Comune di Muggia, impianti a biomassa per riscaldare edifici pubblici.

27 TUNNEL TECNOLOGICI

I tunnel tecnologici sono delle gallerie costruibili rapidamente in elementi prefabbricati che corrono sotto le strade portando tutte le reti tecnologiche: acquedotto, fognatura, gas, elettricità, telefono, fibre ottiche.

Ne esistono ancora pochi in Italia. Il Comune di Livigno ne ha costruito uno lungo circa 1,5 Km con la spesa di 400.000 euro.

Con i tunnel tecnologici non occorre più scavare e poi ricoprire con toppe di asfalto ogni volta che occorre riparare una conduttura. I lavori di riparazione sono poi più rapidi, non occorendo i tempi morti dello scavo, reinterro e riasfaltatura e non provocano intalcio al traffico.

Inoltre è opportuno che le linee elettriche interrate siano ad almeno 1 metro sotto il livello stradale per ridurre l’influsso sulle persone dei campi elettromagnetici e ciò può agevolmente farsi con i tunnel tecnologici.

I tunnel possono inoltre essere affittati alle compagnie telefoniche.

Si potrebbe in via sperimentale realizzare un tunnel tecnologico lungo una strada particolarmente trafficata o una strada pedonale lastricata quando siano da fare importanti lavori di sostituzione di tubature, magari usufruendo di fondi regionali o della Fondazione Cassa di Risparmio in virtù della natura innovativa.

28 UFFICIO INFORMAZIONI

Sarebbe utile istituire un ufficio informazioni collocato in un’area centrale, dove ci si possa rivolgere per sapere dove fare qualcosa che riguardi il comune; la sede ideale é il vano in piazza Unità sotto il Comune prima occupato dall’ufficio di informazioni turistiche.


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Re: proposte

Messaggio da Nona Picia »

Un gran numero di idee giuste sulle quali si potrebbero dire tante cose...


Ciao ciao
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Re: proposte

Messaggio da babatriestina »

anche secondo me, molte idee giuste, qualcuna discutibile...
ne discutiamo?
comincio con l'appoggiare il n 5

5 CAMPAGNA PER TRIESTE PULITA

Vanno anche bene le multe salate per chi orina o butta cartacce, ma sarebbe utile una campagna con opuscoli distribuiti nelle case e manifesti con il seguente slogan:

TRIESTE È CASA TUA, TIENLA PULITA

Andrebbe inoltre valutata la possibilità di istituire dei gabinetti pubblici, come era una volta.


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Prima si deve costruire quello che non c'è , ossia quello di cui si sente la mancanza, (per esempio i gabinetti pubblici) e poi solo dopo le multe sono più che giustificate. Se la te scampa per strada, e no te te fidi de la pulizia de un bar, o no i te lasa andar in condoto in tel bar, o no te vol cior el solito cafè, come la magnemo ? E po de solito i la mola de note e in punti sconti. . Quel che no gò trovà , e me par un grave dimenticanza, xe che no se parli de un problema igienico de grave portata, e cioè dei ben più gravi 10000 litri de pipi che i cani mola per i marciapie ogni giorno, e che el comun no lava. Sto ano la ghe xe andada ben al sindaco causa le piove, ma visto che i cani xe in aumento prevedo che comincerà le denuncie.


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Circa le cartacce, ho notato una grande differenza tra prima e il dopo l'apertura dell'anno scolastico delle scuole. Sono cominciate le lezioni e ogni giorno prima che passi lo spazzino (che almeno de le mie parti el vien ogni matina col sufioto a butar le carte in strada e po pasa la machina coi spazoloni), il marciapiede è regolarmente cosparso di carte di merendine e caramelle. Non parliamo poi di quei poveri fanciulli dementi armati di pennarello,malati di protagonismo e a cui nessuno da bada, che all'apertura dell'anno scolastico si divertono a lasciare tracce e messaggi del loro passaggio. Sono ragazzini imprendibili, e se anche ci si riuscisse a "molarghe un stramuson" non si può intervenire. Una denuncia a un vigile urbano? Ma quando mai.


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Circa il punto 26, cioè quello del teleriscaldamento, credo che il nostro inceneritore produca già una buona quantità di corrente elettrica che viene immessa in rete. Portare l'acqua calda prodotta dall'impianto mi sembra improponibile vista la zona dell'inceneritore ben lontano da case di abitazione. La cenere prodotta viene riutilizzata come fertilizzante. Purtroppo con la raccolta dell'umido calerà il quantitativo bruciabile dal nostro impianto, ma comunque il gas di fermentazione dell'umido opportunamente compresso produce anche corrente elettrica. Direi che tra l'inceneritore e impianti a biomasse non c'è molta differenza. Entrambi producono energia elettrica. Uno fa cenere e fumi, l'altro terriccio e anidride carbonica.


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Re: proposte

Messaggio da babatriestina »

Piereto ha scritto:Circa le cartacce, ho notato una grande differenza tra prima e il dopo l'apertura dell'anno scolastico delle scuole. Sono cominciate le lezioni e ogni giorno prima che passi lo spazzino (che almeno de le mie parti el vien ogni matina col sufioto a butar le carte in strada e po pasa la machina coi spazoloni), il marciapiede è regolarmente cosparso di carte di merendine e caramelle.
ma i comincia a magnar per strada za prima de rivar a scola?


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Anche, ma el scovazin vien de matina , e i muleti i sporca co i vien fora de scola el pomerigio, per cui i marciapie i xe neti solo per sie ore.


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

El punto 27 dei tunnel tecnologici me par una roba ufo, nel senso che meter in una sola condota tuti i tubi e cavi che pasa per la cità volesi dir sventrar tute le vie con costi che nisun podesi sostener. Solo costruindo novi rioni o ricostruindo le cità come che xe avenudo dopo che xe pasade le distruzioni de la seconda guera mondiale, se ga podesto far i tunnel tecnologici, e apunto in Italia no se ga fato cusì. Me par che molte de ste proposte de sta asociazion Triestebella le xe sai bele a legerse, ma dificilmente atuabili proprio perchè ghe vol tanti bori e un mar de legi burocratiche de eliminar. Per esempio podesi eserghe dei volontari che se ciapa a cuor de riparar le robe, picola manutenzion, ma le istituzion, con nisun senso civico, no te lasa nianche spostar un fil de erba, come se la cita fosi una loro proprietà, e le preferisi inveze che la cità vadi a remengo.


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Messaggio da Piereto »

Circa el punto 23, la capitozzatura dei alberi, la vien fata a ragion perchè se intervien su alberi molto veci a sai alti che prima o poi cresendo ancora in alteza i diventa pericolosi perchè prima o poi i cascherà. Inveze la xe sbagliada su alberi giovani , ma comunque el problema xe quel de no farli creser in alteza per i problemi de caduta de rami e costi elevati per le potature. Gavemo tanti alberi veci roba de 50 e più ani indrio , che co la bora e coi campbiamenti climatici i xe destinadi a venir zo e a eser taiadi.


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Messaggio da babatriestina »

per i tunerl tecnologici, mi la vedessi de far quando che i sbusa e verzi una intiera strada presempio co i metti le conduture dela gas, per dir come che i ga fatto viale Miramar e via Trento. Cioè co se verzi per bon, tanto val meter ste conduture ( me par de gaver visto ani fa sul National geographic in america) no se ocntinua a verzer e serar con rumor de martel pneumatico, toppe e ritoppe nel asfalto..

per le capitozzature dei alberi, no so, dipendi dela forma e del tipo de taio. Certo in città i alberi no se pol lassar cresser in forma spontanea come in campagna, rami c he imtiga le case vizine.. inveze però la potatura dei rami secchi q uela sì, via Battisti xe piena de rami secchi..


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Per i tunnel, se no xe sta fato adeso che xe la mania de le aree pedonali, vol dir o che xe un sistema novo de cui noi sa ancora come che se fa a magnar :-) , opur ste condote no se le trova ancora in comercio. Ma credo che sia più un problema de competenze teritoriali, cioè aqua, gas, telefono, fogna, eletricità, apartien a enti diversi, ognidun co le sue procedure e tuti insieme apasionatamente no devi eser previsto.


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Messaggio da babatriestina »

Piereto ha scritto: Ma credo che sia più un problema de competenze teritoriali, cioè aqua, gas, telefono, fogna, eletricità, apartien a enti diversi, ognidun co le sue procedure e tuti insieme apasionatamente no devi eser previsto.
saria tropo logico... e tropo facile...


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Re: proposte

Messaggio da babatriestina »

per mi, interessante el punto 10 sui edifici in rovina


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Re: proposte

Messaggio da Ciancele »

Voi volè la perfezion che no esisti. Qua i fa un buso, i lo stropa. Do giorni dopo vien un altro. El fa un buso e lo stropa. Me vien inamente mio nono che diseva sempre che far e disfar xe tuto un lavorar. No sarà per caso par via dela ocupazione totale? ;--D


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Messaggio da Piereto »

Caro Ciancele bisogna dar a veder che se lavora, el termine giusto xe napoletan : ammuina, per lasar che tuto resti come prima e cioè che funzione sempre mal.


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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Si nel punto 10 se parla sai ben de le rovine cittadine che attendi un sburton, sia per iniziar i lavori, sia un sburton dell'incuria per andar zo. Case per l'ater , edifici da destinar a uso publico. Ma a mi me par che a parte el no se pol, perchè manca i soliti schei, xe tuto un segnal de come che Trieste iera grande, e de come la se stia richiudendo su se stesa e riducendo a paesoto. I investitori stranieri no vien perchè i costi per aviar attività xe alti, le scartofie de impignir xe tante, e po ghe se meti de mezo anche i politici o i sindacati a dir che quel no ghe piasi o no va ben. Viva lA.


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Messaggio da Piereto »

Per el punto 25 le rotatorie, idem con patate e senza bori. Xe una bela roba e snelisi sai la circolazion, ma.......Gavè visto la rotatoria de piaza volontari giuliani?, la xe la da no so quanti mesi in atesa de avvio dei lavori. Po coi le termina i se dimentica de ripristinar la roba mancante come a Opicina dove che la lapide a ricordo de Zinzendorf per l'apertura della strada commerciale posada nel 1830, no se sa dove che i la gabi adeso imbusada. Xe due le rotatorie importanti da farse dove che nasi tanti incidenti stradali. la prima all'incrocio de Via flavia con strada de la Rosandra, via Carletti, uscita de via Caboto un incrocio con scarsissima visibilità. La seconda xe quela de viali Campi elisi con via San marco, subito dopo el ponte de la ferovia. Xe tute due incroci con carreggiate sai larghe e le rotatorie vinisi sai ben.


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Località: Trieste, Borgo Teresiano

Re: proposte

Messaggio da babatriestina »

la rotatoria de piazza volontari giuliani,c he ogni tanto ghe passo, per mi ga una funzion: d e evitar ch e i automobilisti ciapi via giulia per una pista de lancio, visto che no ghe xe semafori e inveze xe pien de striche pedonali. Se no i ralenta, i pedoni vien falciai. Za nassi spesso incidenti.
a Opcina, el quadrivio cola rotatoria no xe più un blocco con file de auti. Per quela dopo, mo che no i meti la stele zinzendorfia in mezo.. ma che i se decidi a butar via quel casotto metallico e a rimeterla ben in vista!
per i altri posti, no saveria giudicar..


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Piereto
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Re: proposte

Messaggio da Piereto »

Varda che son d'acordo per tute le rotatorie, le go incontrade tanti ma tanti ani fa in Francia quando che ancora de noi no se saveva cosa che iera. Dove che se pol eliminar i semafori e xe spazio per farle va sempre ben. Per esempio quela che xe a San Giacomo la me par ben fatta.


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