L'anno 1868 è un po' uno spartiacque nella storia triestina: ho trovato un ritaglio del Piccolo che ne riporta i dati, che mi sembrano corrispondere a quanto ho trovato in diversi volumi di storia triestina:
molti ignorano o sottovalutano l'episodio, che invece è l'inizio di quegli scontri che troveranno più comodo scaricare sulle successive colpe fasciste.
Ma l'interessante , secondo me, è l'inizio:
perché nasce da una nuova legge scolastica statale austriaca ( non so se estesa anche all'Ungheria, visto che è già in vigore l'Ausgleich, il Compromesso) che sembra attribuire allo Stato prerogative di istruzione precedentemente ecclesiastiche: le autorità religiose non le accettano e sobillano il loro gregge a manifestare contro, e così ci si trova all'inizio ad una situazione curiosa : saranno i liberali anticlericali italiani a manifestare pro governo austriaco e i devoti reazionari clericali sloveni, soprattutto del contado, a manifestare contro il Governo!
allo scontro dei Portici dove ci scappò il primo morto, il giovane Francesco Parisi, oltre ad a altri due nei giorni successivi, le guardie sostenute dagli sloveni ma guidate da un italiano ( non so chi) si trovavano ad attaccare chi.. sosteneva l'azione governativa! Ah il vescovo responsabile dei sollevamenti antigovernativi non lo ricorda nessuno ma era il vescovo Legat.
Il '68 a Trieste ( ma nell'Ottocento)
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