Ponti Romani sul Torre e Isonzo

dei omini preistorici, i castellieri, fin ala Tergeste romana, inclusa
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luco813
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Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da luco813 »

Facendo una sintesi ho potuto identificare l'esistenza di due ponti sul Fiume Isonzo (Gradisca per Via Electra e Ronchi per Via Gemina e Via Annia).
Ricordiamo che Via Annia percorreva l'attuale SS.14 nel tratto San Giorgio-Trieste aggirando Aquileia oltre al ramo diretto su Aquileia.

Penso ci fosse anche un ponte Romano in zona Ruda (Via Electra) per superare il Torrente Torre, un Ponte Romano a Lovaria (Via Udine-Gorizia-Aidussina) e un'altro a Remanzacco (Via Juliana) oppure c'era il guado?


luco813
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Re: Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da luco813 »

E' una mia impressione oppure al tempo dei Romani il Torrente Torre confluiva nel Fiume Aussa? E' stata una deviazione naturale il T. Torre nell'Isonzo o artificiale?.

So che in tantissime carte vecchie il Torre finiva a Cervignano e si confondeva con l'Aussa.


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babatriestina
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Re: Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da babatriestina »

A Ronchi c'era sicuramente un ponte romano: il ponte di Ronchi, le cui decorazioni si trovano esposte all'orto lapidario. Altro non saprei.


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luco813
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Re: Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da luco813 »

Sull'Isonzo a Sud di Gorizia c'erano due ponti sicuri (Ronchi in essere fino al 1800) e il ponte di Gradisca. Un altro ponte era tra Lucinico e Gorizia.
Sicruamente tanti ponti venivano fatti in legno. In certi punti c'erano i guadi.

Ad esempio. Al tempo dei Romani il Tagliamento passava per Portogruaro e Fossalta, ma non per Latisana. Solo dal 5 secolo il Tagliamento deviò il suo corso passando per Latisana. Non venne costruito un nuovo ponte tra Via Trieste di Latisana e San Michele-San Giorgio al Tagliamento, bensì il "traghetto a fune" rimasto attivo fino a quando non fu costruito il ponte della Statale.
Sul Piave la Via Postumia e le via Claudia Augusta Altinate e Pontebbana probabilmente guadavano il fiume, ma non so per il Torre.


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Re: Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da luco813 »

babatriestina ha scritto: mer 23 gen 2019, 7:59 A Ronchi c'era sicuramente un ponte romano: il ponte di Ronchi, le cui decorazioni si trovano esposte all'orto lapidario. Altro non saprei.
Certo si trattava del Ponte della Via Annia e della Via Gemina che si congiungevano per poi dividersi nuovamente.
La via Gemina da Aquileia andava in linea retta su Ronchi e a Fiumicello la via Annia si immetteva sulla Gemina per staccarsi subito dopo.

Dove ora sorge il ponte della Statale c'era un guado. Pertanto in caso di alveo asciutto si guadava l'Isonzo al ponte della Statale, se era in piena bisognava andare sul ponte di Ronchi.


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Re: Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da luco813 »

gentile Luca
in merito alle sue richieste:
1. il ponte di Pieris risulta inaugurato nel 1933, in presenza del Duca d'Aosta (video su youtube.com) 2. sostituiva un ponte di legno e in precedenza un ponre di barche in uso anche durante la Prima guerra mondiale
3. risulta un servizio di traghetto (poco documentato) come servizi traghetto sull'isonzo maggiormente documentati si trovavano a Cassegliano (usato dalle truppe napoleoniche) Fogliano Sagrado Sdobba (Isola Morosini): info che si possono recuperare in Domini, I traghetti sull'Isonzo, in Associazione Culturale Bisiacca, Bisiacaria: treni e traghetti, atti del 4° convegno 1994 ; in Società Cultural Bisiaca, Pieris, atti del 4° convegno, 1994, si trova un articolo sull'allacciamento della nuova ferrovia Cervignano-Ronchi-Monfalcone del 1891 con piantina del tracciato della linea ferroviaria ma anche delel strade, da cui si evince che la Pieris-Papariano si bloccava su entrambe i lati prima dell?Isonzo, quindi non c'erano ponri: probabilmente il trasporto era con traghetto o ponte di barche (mentre se si guarda Sagrado, è ben evidente la strada che solca il fiume, quindi il ponte era presente: la piantina quindi è un documento attendibile per la rete stradaria della zona
i due volumi sono posseduti dal Consorzio Culturale del Monfaconese e possono essere presi in prestito: per maggiori informazioni sul patrimonio del Sistema biblotecario BibliGo, di cui il CCM fa parte: https://bibliogo.ccm.it/
4. e 5. il collegamento stradale era da Cervignano e da Palmanova a Gradisca e poi a Gorizia o, passando il ponte di Sagrado, verso Monfalcone (quindi Pieris, Ronchi, etc)
sperando di esser stati di aiutocordiali saluti

Gianluca Deiuri
Ufficio Biblioteca


Consorzio Culturale del Monfalconese
Piazza dell'Unità, 24
34077 - Ronchi dei Legionari (GO)
Tel. 0481 474298 - 0481 774844


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Re: Ponti Romani sul Torre e Isonzo

Messaggio da luco813 »

"I tre fradei" (I tre fratelli), leggenda popolare bisiaca, descrive l'origine di tre fiumi conosciuti in Friuli Venezia Giulia. Come tante leggende la fantasia si mescola con la realtà, confondendo in effetti le sorgenti dei fiumi, che in questa leggenda sembrano avere origine dallo stesso monte.

"All'inizio dei secoli l'Isonzo, la Drava e la Sava erano tre fratelli che vivevano su un monte altissimo. Un giorno fecero una scommessa su chi fosse arrivato per primo al mare. Il Dio si raccomandò che fossero onesti nella scommessa, come si conviene tra fratelli, e regalò alla Drava un piccone, alla Sava un'ascia e all'Isonzo delle scarpe ferrate per compiere l'impresa. La partenza era stabilita per l'alba. La Drava però partì durante la notte, rompendo i massi che le bloccavano la strada con il piccone. La Sava, sentendo il rumore si svegliò ed inseguì la sorella tagliando i larici ed i pini con l'ascia, mentre l'Isonzo dormiva. All'alba l'Isonzo si svegliò e vide che le sorelle erano già partite. Furioso per l'imbroglio cominciò a tirare calci ai massi e alle rocce con le sue scarpe chiodate. A mezzogiorno, con le scarpe consumate, arrivò in pianura. Stanco per l'impresa si stese e lentamente arrivò fino al mare. Allora sentì il Padreterno che gli diceva di averlo aiutato perché era stato onesto. Le due sorelle invece, per la fretta di arrivare prime non giunsero al mare, ma sbagliarono strada andando a gettarsi in un fiume più grande."


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