Nel secondo anniversario dela morte de una mia zia acquisida (moglie de un fradel de mio papà) che ricori el giorno 15 de sto mese voio farve leger due poesie (no se trova in nissuna edizion in comercio) che la ga scrito ela.
Pol piaserve o no, per mi xè un omagio a una persona che ghe volevo ben e che no xè più. No stevela ciapar a mal nei mii confronti se profito del 'salotin' per una roba che a mi me stava a cuor, ma che per voi pol anche no esser de nissun interesse.
OH, UOMO
Trieste, Natale 1998 (edizione privata)
Il vento spazza via la polvere
Il tempo attenua il dolore
Le onde del mare s'infrangono sulla scogliera
Animo umano
mistero abissale
Uomo tu che dal primo vagito
parti per il tuo viaggio
nel mare della vita
a quale porto approderai?
Il tuo viaggio sarà sereno?
Il vento ti sarà propizio?
Gonfierà le tue vele verso la meta
senza aver conosciuto l'urlo degli uragani
lo sccricchiolio dei legni
al cozzar dei cavalloni
che dallo spavento l'animo ti sembra si diparta?
Invero tu partirai sereno
fidante del buon mare
Gioie, onori, felicità, amore, fortuna,
desiderio di lontani paesi da vedere, conoscere.
Soddisfazione d'ogni tuo desiderio, essere bello,
amato, amante.
Questo o uomo sarà il tuop bagaglio
con questo partirai per il viaggio nel mare
della vita.
*
V'è una pianta nel mio giardino
ignoro che nome essa abbia, a che specie appartenga.
Per molti mesi all'anno essa appare
un fustello di secca sterpaglia.
Naturale sarebbe con un colpo di zappa stroncarla
per l'inutile vita, e poco attraente alla vista.
Ma quando il Signore a un cenno la desiata
primavera ci manda a coprire col suo prodigioso
manto verde e di mille colori tutta la terra,
allora ecco appare il prodigio.
Quel pugno di miseri stecchi
pan piano quasi perchè nessuno s'accorga
mette fuori timide timide
certe piccole foglioline verdi.
E' passato un giorno, due, forse tre, non di più
ed ecco dei piccoli nodini rosei imperlano
tutta la pianta.
Vien voglia di chiederle, ma che vuoi fare tu
che tutto l'anno dormi?
La risposta non tarda ad arrivare.
E l'indomani, ecco è lì tutta bianca
come una sposa mche attende lo sposo per
recarsi all'altare.
Il suo vestito è tutta una miriade di boccioli
formati da piccolissimi fiorellini come stelline.
Come i ricami a crochet, che solevano fare le
nonne dei tempi passati.
Così rimarrà per quasi un mese
a rallegrare con il suo candore
le nostre giornate
e per ringraziare il Signore
che si serve anche di quest'umile pianta
per renderci partecipi della sua testimonianza.
*
Pensieri di Libera Predominato Rugliano
Ve ringrazio per la pazienza che gavè avudo e me dispiasi per el tempo che eventualmente ve go fato perder.
ciao
sum culex
due poesie
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