Chiese a Trieste: San Giusto

[Ender]

quando è stato fatto questo portale?

Quale? L'entrata di S. Giusto? Non lo so, ma casomai mi informo, se riesco.

[Kyeldor]

Per quanto ne so io (e posso sbagliarmi), il portale è stato eretto contestualmente all'unificazione delle due chiese ed "abbellito" assieme al campanile delle lapidi romane abbondanti sul colle...nel XIV sec.

...alla faccia della "Rinascita Trecentesca" di portata europea, evidentemente a Trieste non girava denaro sufficiente per erigere una basilica "ex-novo".

L'assedio veneziano del 1368 fece il resto....

[ffdt]

eco 'l altar co' la decorazion che i ghe ga meso per la mesa solene de san giusto

voici l'autel avec la décoration qu'on lui a mis pour la messe solennelle à Saint Just

here is the altar with the decoration that they have put on it for the solemn mass in Saint Just

[sono piccolo ma crescero]

Riporto la presentazione della Cattedrale di san Giusto in una specie di guida turistica della città (Trieste alla solenne apertura della strada ferrata, Colombo Coen editore, 1857). Ci sono alcuni dati che possono interessare e la descrizione di cose che sono diverse o che, forse, non sono state fatte. A chi ne sa di più commentare l'intervento.

Cattedrale

Procedendo a passare fugacemente in rassegna quanto Trieste racchiude di meritevole d' osservazione, inviteremo anzitutto il nostro forestiere a salire il colle intorno e appiedi del quale si vanno svolgendo la vecchia e nuova città, e sulla cui cima sorge l'antichissima Cattedrale. E prima d' immetterlo in questo sacro ricinto gli faremo volgere lo sguardo a destra e a sinistra a contemplare lo spettacolo ammirabilmente pittoresco che di quivi presentano il mare ed il porto, sicuri di procurargli un' emozione sopramodo gradevole.

Dalla riunione di due chiese anticamente divise risultò l'attuale dedicata al martire S. Giusto, nativo e patrono di Trieste. II più antico dei due edifizi data dal IV secolo dell'era volgare, occupa il sito dove altra volta sorgeva il tempio di Giove, di Giunone e di Minerva, e rammenta appunto nel suo stile le romane basiliche; l'altro fu eretto inlorno P anno 530.

La Cattedrale ha cinque navate e contiene alcune antichità degne d'esser vedute: i musaici dei due absidi; alcuni affreschi (recentemente ristaurati) notevoli non foss'altro siccome raffiguranti le gesta del santo protettore gli stromenti del martirio da questi subito che si conservano nella parte postica dell'altare a lui dedicate; una tavoletta finalmente di legno con figure di Santi che si pretende opera del Giottino.

I cinque quadri ad olio onde sono fregiate le pareti del coro sono del Panz, mentre il coro stesso, opera di questi giorni, e frutto di pietose elargizioni.

II tesoro della chiesa serba ricchezza d'insigni reliquie, e va distinto tra sacri arredi l'ostensorio che il re di Francia Luigi XVIII donà alia chiesa in memoria della custodia che vi si fece dalle salme delle due profughe principesse reali Adelaide e Vittoria, morte in Trieste nel 1800, e trasferite nel 1814 nelle tombe reali di S. Dionigi.

Opera poi del tutto recente eseguita per speciale munificenza sovrana è quivi la costruzione di un' apposita catacomba appiè dell'altare dedicate a S. Carlo Boromeo per la famiglia dei Conti Molina, ove nell' anno 1855 fu deposta la salma del defunto Conte Molina (Don Carlos). Nella cappella relativa un' umile lapide di marmo nero ne indica il sito.

Prima d' allontanarsi dalla Cattedrale sarà prezzo dell'opera che il forestiere levi lo sguardo al gottico rosone, od occhio che dir si voglia, al disopra della porta maggiore tutto a traforo - di bellissirno magistero - alle lapidi fitte nella facciata esterna, nonché agli stipiti della porta maggiore, i quali uniti formavano già il monumento funebre d' una famiglia romana, Barbia, di Trieste.

Rimarchevole per molti rispetti ne è il campanile costrutto fmo dal 1000 con e sugli avanzi d' antiche fabbriche romane.

D' un nuovo e cospicuo altare andrà quanto prima fregiata questa Cattedrale; l'altare cioè, votivo, che il comune decreto a rendimento di grazie per la salvezza da mortale pericolo di S. A. I. il serenissimo Arciduca Ferdinando Massimiliano. Sorgerà esso in bel marmo di Carrara dietro il progetto dell' Ispettore Edile Sig. Bernardi, ed avrà precipuo ornamento dalla statua del santo Protettore, nonché da un bassorilievo rappresentante il momento in cui l''Augusto Imperatore in unione a S. A. I. l'altro suo serenissimo fratello Arciduca Lodovico, accorsi all' annunzio di deplorato disastro, visitanol'Augusto infermo. E l' una e l' altra di queste opere statuarie furono allogate al rinomato scultore Luigi Ferrari di Venezia. L'altare fu allogato all'artista Giov. Ant. Dorigo pur di Venezia.

S. Michele del Canale, S. Giovanni al fonte e Colonna dell' Aquila.

In fianco al duomo vi è cappella intitolata a S. Michele, la cui facciata venne recentemente decorata nello stile che dicono gotico. Della quale è memorabile soltanto che sotto la cappella vi ha uno stanzone, corrispondente a questa, sotterraneo, a volto, che altra fiata per ispiragli aveva comunicazione col piazzale, e vi si deponevano le ossa di defunti, tratte dalle sepolture dintorno al duomo, o piuttosto serviva a tomba comune di persone povere che non avevano propria sepoltura. Da cui la cappella sovrapposta aveva nome di S. Michele del Carnale. Dal lato di levante del duomo, vi ha cappella intitolata a S. Giovanni il battezzatore, la quale e congiunta al corpo della chiesa per ambulacro coperto. In questa cappella, che fu rifatta, vedesi però d'antico una vasca esagona di marmo greco con gradini interni ed esterni, la quale già serviva agli antichi cristiani per il battezzo mediante immersione; il quale modo fu conservato, come sembra, fino al secolo XIV, vedendosi nella stessa cappella il vaso per aspersione, che e opera di questi tempi. Nella cappella vi e ancora antico pozzo coll'ipogeo di pietra calcare, dal quale estraevasi 1' acqua, che mediante tubi si faceva passare nella vasca. La primitiva cappella in cui stava la vasca era ottagona certamente. ma nessuna traccia si trov6 nei tasti del terreno.

Sul piazzale del duomo s' erge la colonna detta dell'aquila la quale già stava in sulla piazza maggiore fino dal 1560, poi tolta nel di 30 aprile 1783 perché di imbarazzo al cresciuto movimento, venne nel 1843 ristabilita ove ora s' attrova. Fu eretta in onore dell'imperatore Ferdinando I, il quale nel 1550 confermò il nuovo testo di statuti municipali.

[babatriestina]

Tuto vero, xe de zontar che el altar votivo de Massimilian me sa che sia quel che po finirà a san Giacomo. ( vedi post su san Giacomo)
El ostensorio de Luigi XVIII xe andado rubado in un furto, insieme con alcuni busti-reliquiari d'argento, una ventina de anni fa.
El quadro atribuido al giottino xe quel che go fotografado e adesso el xe atribuido a altri.
I quadri del Panz xe de un Panza, e adesso i li ga rimessi fora
La cesa de san Michele al carnale per che nela cripta ga contegnudo ossi de morti fin ai anni trenta del Novecento..

el altar cola decorazion fotografado de sora xe quel che mi ciamavo lustro come carta de ciocolatini, xe una pala per el altar de l'addolorata con dorature zontade posteriormente, cussì me ga scritto quei dela Curia che ghe gavevo domandado.

[AdlerTS]

D' un nuovo e cospicuo altare andrà quanto prima fregiata questa Cattedrale; l'altare cioè, votivo, che il comune decreto a rendimento di grazie per la salvezza da mortale pericolo di S. A. I. il serenissimo Arciduca Ferdinando Massimiliano. Sorgerà esso in bel marmo di Carrara dietro il progetto dell' Ispettore Edile Sig. Bernardi, ed avrà precipuo ornamento dalla statua del santo Protettore, nonché da un bassorilievo rappresentante il momento in cui l''Augusto Imperatore in unione a S. A. I. l'altro suo serenissimo fratello Arciduca Lodovico, accorsi all' annunzio di deplorato disastro, visitanol'Augusto infermo. E l' una e l' altra di queste opere statuarie furono allogate al rinomato scultore Luigi Ferrari di Venezia. L'altare fu allogato all'artista Giov. Ant. Dorigo pur di Venezia.

Ghe ne parlavimo qua

[babatriestina]

el altar cola decorazion fotografado de sora xe quel che mi ciamavo lustro come carta de ciocolatini, xe una pala per el altar de l'addolorata con dorature zontade posteriormente, cussì me ga scritto quei dela Curia che ghe gavevo domandado.

eco la risposta, la go ritrovada:

Il paliotto è probabilmente in metallo argentato e purtroppo recentemente è stato in parte dorato. È il paliotto dell’altare della Madonna Addolorata ed è stato realizzato tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX.

Don Roberto Gherbaz, Responsabile diocesano all’inventario dei beni culturali della Diocesi.

[babatriestina]

Quando che vado a san Giusto, trovo sempre qualcossa de novo de ammirar: stavolta, stavo vardando el capitel che fa de acquasantiera cola statua de Mascherini al ingresso: el xe bel?

el ga un movimento dele foie come un merletto, senza zercar su un libro diria tre o quattrocento, el me fa pensar ai pulpiti de Giovanni Pisano, insoma el tardo gotico che buta za sul rinascimento

[babatriestina]

Anche oggi go trovado bele robe de fotografar a san Giusto:
un particolar de un capitel con una decorazion floreale, e sora una data, MCCCLVIIII ( 1459, se legio ben) in caratteri gotici, e drio scintilla i mosaici de Cadorin


e, sora sull'arco, de solito ghe xe una decorazion come a girai de fiori, ma sotto i ga cavado un strato, e par un affresco, el xe poco ciaro, ma el ga l'impression de esser un san Giusto de l'aria rinascimental cola città in man:

( finora, mi no go trovado un edificio laico equivalente dele cese, con tante opere d'arte, averto tante ore e che se pol entrar e fotografar senza pagar ingresso: i unici simili iera e xe credo ancora certi musei inglesi e forsi americani a ingresso gratis: solo che i musei ga ingrumado la roba dopo, mente le cese le la fa veder nel posto per el qual le xe stade fatte)

[AdlerTS]

El Kandler, ciamandolo Duomo di Trieste, proponeva questa pianta

[babatriestina]

ma de cossa dovessi eser sta pianta? za dela Catedral trecentesca? quela xe za a 5 navate...

per mi questa xe una dele do cesette preesistenti o xe adirittura la prima Basilica paleocristiana..
( per inciso, Bema in grego vol dir altar ; letteralmente, credo zona sopraelevada come altar contien la parola alto)
Chissà cossa che iera esattamente i energumeni..
te vedi che adirittura i ghe metti un portico davanti..

[AdlerTS]

Efetivamente dovessi esser la prima cesetta ... xe allegada una lunga discussion che fa riferimento a altri libri, per i quali San Giusto dovessi esister da ben prima del 1300 Sinceramente me son messo a leggerla ieri sera ma me son indormenzado a metà documento

[babatriestina]

e sempre a san Giusto, gavevi notado le crosi incise sui stipiti del portal? quele de sinistra entrando, in particolar?

ben, trovar crosi in una cesa no xe de meravigliarse, ma el solito libro Trieste nascosta credi de riconosser in una de ste crosi quela dei templari ( diria quela de sora)

[AdlerTS]

credi de riconosser in una de ste crosi quela dei templari ( diria quela de sora)

Per citarte a ti:

mi no go mai capido se veramente i templari iera un poco dappertutto o se xe una moda trovarli un poco dappertutto, per far più misterioso

[AdlerTS]

Questo model in scala mostra l'altar maggior come el jera ad inizio 900.

[ffdt]

sai piu bel de cuel de adeso, secondo mi
beaucoup plus beau que l'actuel, à mon avis
much more beautiful than the present one, in my opinion

[babatriestina]

te son sicuro che no sia invece un dei modellini del concorso anni trenta? perchè el stile me par troppo moderno... e anche le finestre xe messe come le attuali.
xe ovviamente i modellini che se trova in una delle sale al Castel appena averto
e po me par de ricordarme de aver visto in cartolina che el abside , che no iera el original ma una roba del Ottocento, gaveva disegni a cassettoni come quei de S Antonio Novo.
prima o dopo trovo una foto e ve mostro.

Sarà miga una forma de misoneismo che ve fa preferir una roba de zento anni fa a una de settanta?
o perchè pensè che le absidi fatte soto l'Austria iera più bele che quele fatte in Italia?

El attual, de una parte el xe un poco troppo staccado del resto, ma in complesso mi lo trovo de bona qualità, ma soprattutto l'abside xe più vasta, che quela ottocentesca iera come sofigada e molto più picia. I mosaici, soprattutto de quando che i li ga netai, xe bei e sta abastanza ben, el marmo verde xe forsi un poco troppo abbondante e vistoso, ma leggevo che el iera material de lusso che i ga fatto vegnir fin dela Grecia.

[AdlerTS]

te son sicuro che no sia invece un dei modellini del concorso anni trenta?

Sinceramente, go letto le didascalia in gran furia perché dovevo scampar via e posso aver memorizado malamente

[babatriestina]

Ben, torneremo in castel, ma a mi me par de ricordar che ghe iera apunto esposti i modellini per el concorso dela nova abside: Marussi gaveva fatto un molto suggestivo, quel coi due grandi angeli laterali, ma po i ga scelto quel de Cadorin proprio perchè el iera più classico e el se gavessi intonado meo col resto dela cesa. No solo i xe adesso a san giusto, ma i li gaveva messi se ben ricordo a quella mostra a Palazzo Costanzi su san Gisuto un per de anni fa.. e po alla mostra su Marussi al Revoltella, anche forsi.. se no me confondo col altro Marussi

[babatriestina]

zercando la foto del vecia abside, che no go ancora trovado, go trovado quela del ostensorio dorado regalo de Luigi XVIII per l'ospitalità alle zie e che xe stado rubado del tesoro de san Giusto:

a sta ora i ladri lo gaverà fuso...